Io ho visto che il timore dello sparo si trasmette , tramite il padre o la madre od anche puo' essere una forma di deriva genetica da consanguineità eccessiva, spesso , ma non sempre, si abbina ad un carattere timido.
Cedo bracco
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io sarei meno categorico e non direi che la paura dello sparo passa, ma metterei almeno un" sovente" , perché ho visto soggetti assolutamente inguaribili.
Io ho visto che il timore dello sparo si trasmette , tramite il padre o la madre od anche puo' essere una forma di deriva genetica da consanguineità eccessiva, spesso , ma non sempre, si abbina ad un carattere timido.lucio -
Scusa, Sly, ma l'affermazione che un cucciolo possa ereditare più dalla madre che dal padre mi sa un po' di leggenda metropolitana (se si esclude la componente di DNA mitocondriale che effettivamente si trasmette solo in linea femminile).FrancescoCommenta
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Un mio amico aveva una kurzhaar con paura allo sparo. L'ha portata a una fabbrica perché si possa abituare al fortissimo rumore delle macchine, dice mio amico che ha superato il problema ed e diventata una delle piu brave cacciatrici che abbia mai avuto.Commenta
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Esattamente ciò che penso anch'io. Solo che, se non c'è la passione per il selvatico, la situazione si annuncia disperata e non sono da biasimare coloro che a quel punto cambiano strada.
Personalmente, ho "guarito" tre cani da questo frustrante difetto, due dei quali si erano però dimostrati appassionati e anche fermatori già dal quarto mese.
La prima fu una bracca italiana, di una certa timidezza generale fin da cucciola, e le risparmiai perciò la prima botta sino a 6 mesi. Ma fu lo stesso: al primo colpo se ne andò via. Fortunatamente lei ce l'aveva a morte con ogni genere di selvatico, comprese le quaglie di quagliodromo, e fu lì che la cosa si risolse. Quando era al guinzaglio, appariva in complesso più sicura. Sicché, dopo essere inutilmente entrato in quagliodromo con cagna libera (alla prima botta era tornata al cancelletto d'ingresso e lì si era accucciata), ci tornai trattenendola con una corda di un cinque metri. Subito un cambiamento: sentiva le quaglie e voleva come rifiutarle per non provocare il botto, ma poi andava sotto e fermava. Botto. E lei cercava di andar via, ma senza dare grandi strattoni. Il riporto lo negò durante la prima sessione ma già alla seconda cominciò poco a poco a eseguirlo. Andai avanti col cane alla corda per 15 giorni, poi lei cominciò sì a strattonarmi, ma solo perché voleva cacciare libera. La mollai e, tra piccole ricadute e qualche residua incertezza, passarono altri 15 giorni, dopodiché il problema era scomparso.
La seconda fu una cucciolona Breton, che mi avevano regalato già di un anno. Temeva i botti, più che la bracca. Anche lei appassionatissima, il quagliodromo non era però sufficiente a farla gasare. La caccia si apriva di lì a poco e, poiché lei mi era affezionatissima e non avendola mai vista fermare, decisi di portarla comunque a caccia (solo io e lei), sparando a tutto ciò che non fosse protetto. Andando a uccelletti, in pratica. La prima volta ci furono due fughe con ritorno (suo) alla macchina. Andai lì a prenderla due volte, e devo dire che non ce ne fu una terza. Sparai qualche passero e vari merli pasturoni mentre lei mi seguiva tenendosi un buon venti metri dietro. La avvicinavo poi e le lanciavo la preda, perché la riportasse. Molto incerta, ma la abboccò subito, senza sapere poi che fare. Insomma, alla fine della giornata qualche misero progresso c'era. Continuai così per un mesetto, poi la cagna fu in grado di cacciare. Niente più paura, veloce come una scheggia e cominciò a fermare da dio. Il tempo di rallegrarmi e di prenderle una fagiana sotto ferma, e finì sotto una macchina, mentre era fuori con una delle mie figlie.
Il terzo era un altro Breton. L'avevo comprato d'istinto, avendolo visto tutto solo e in ferma dentro una stoppia di frumento. Passavo in macchina, mi fermai e lo avvicinai, non c'era nessuno in giro. Lo feci guidare come se fosse mio e lui eseguì, ma molto a malincuore (quello quando era in ferma ... era in ferma). C'era una coppia di quaglie selvatiche. Rintracciai il padrone e comprai il cane. Aveva due anni e una bella paura dei botti. Con questo ero sul punto di mollare quando mi accorsi che per le beccacce aveva una passione spropositata. Ne passavano tante, quell'anno, ma quando uscivo col fucile in spalla lui si metteva dietro e si immalinconiva (le prime volte anche lui fu in fuga sino alla macchina). Allora provai a mettere la corda anche a lui e ... miracolo: si mise a cacciare. Toglievo la corda, e lui tornava dietro. Insomma, mi dovetti sciroppare un mese di uscite a beccacce, in montagna, col cane alla corda, e se sapete com'è l'ambiente lì, potete immaginare che goduria. Tornavo a casa la sera che non cenavo neppure: doccia e a letto. Tutto perché con quel po' po' di casino che facevamo, le beccacce se ne andavano tutte prima che arrivassero i due fresconi. Poi ce ne fu una un po' più tonta, che si lasciò fermare dal cane alla corda. Sin dal principio, per una questione di maneggevolezza, m'ero portato una doppietta cal. 36. Sicché, mollo la corda e mi preparo, la beccaccia salta e va via moscia come un quagliardo: l'avrei presa anche col tira sassi. Il cane era fatto.
Ne ho tratto due insegnamenti:
- per me, uno dei primi accorgimenti è mettere il cane alla corda.
- se il cane ha molta passione, vale la pena di portarlo a caccia di qualsiasi cosa: quando comincerà a cacciare si correggerà in un amen. Ammesso che ce ne sia bisogno: la Breton del primo esempio fermò il primo fagiano in cui si imbatté.File allegatiCommenta
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[QUOTE=sly8489;973231][QUOTE=ettore;973104]Ettore, il tuo mi sembra un pregiudizio. Se conosci personalmente il padrone e il cane allora si potrebbe prendere in considerazione un tuo consiglio. Se si tratta di paura gli potrebbe anche passare, oppure con il tempo e con l'addestramento il cane potrebbe imparare a controllarla. In questo caso secondo me la cosa più importante è quella di vedere il cane come è messo ad istinto e passione, se gli manca si prova prima a stimolare e a incanalare il cane in questa direzione e dopo si cerca di fargli passare la paura dello sparo. Ci sono persone che non vogliono perdere tempo, quindi se il buongiorno non lo vedono dal mattino, preferiscono spendere tempo e risorse su un nuovo cucciolo.
---------- Messaggio inserito alle 11:18 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:50 AM ----------
Io non ho consigli da dare, ci mancherebbe non ho certamente l esperienza di molti utenti del forum ,visto il numero esiguo di cani che ho posseduto,ma l'annuncio mi ha riportato in mente una mia cagna Odette ,figlia di Bo Derek di cascina merigo sorella di Baruffa ch b, lo stesso annuncio l'avrei potuto mettere io,anche se i miei cani muoiono a casa mia, xro' noi ci si immagina dall'annuncio che il solo problema del cane è la paura del colpo di fucile e se cosi fosse son quasi convinto che ce la si possa fare,ma se a cio fossero abbinate altre tare ,tipo scarsa passione o nulla, collegamento nullo o quasi, non ha nemmeno senso provarci, ed io le ho provate tutte compresa una settimana di vacanze da Luigino Bottani, ciao.Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoniCommenta
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e' nata una bella discussione .....il cane non lo daro' mai via ,,,,era solo un incazzatura con allevatore per la (fragatura) il cane ha altri problemi che il sig. Marzano a citato .
---------- Messaggio inserito alle 09:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:31 PM ----------
la sto' portando a caccia lo stesso
---------- Messaggio inserito alle 09:35 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:32 PM ----------
ne cerchero' un'altra sempre roana se non mi daranno una seconda freg.......Commenta
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se posso darti un consiglio una buona cucciolona che già palesa buone qualità di razza e passione per il selvatico.........7-9 mesi poi la finisci secondo le tue esigenze......e un altro piccolo consiglio......diffida da chi ti chiede cifre esorbitanti e anche da chi te ne chiede troppo pochi, tenendo a mente che nessuno si priva di un cane se ritiene che diventi un campione, e nessuno fa regali agli sconosciuti.......Commenta
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l'ultimo cane che ho regalato perchè non adatto alla caccia è finito in una villa con piscina dove fà il bagno quando vuole e dorme sul divano di casa.....
Se hai anche tu il villone dove puoi tenere 10 cani ben per te, ma ricordati che c'è chi non ha nemmeno il posto per uno e fà i salti mortali per avere un cane da caccia.De Monte CristianCommenta
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Hai ragione, allora si potrebbe dire che se è solo paura ci sono buone probabilità che il cane la possa superare, se invece è qualcosa in più di una semplice paura è molto difficile vedere dei miglioramenti, anzi è più facile vedere dei peggioramenti. La paura allo sparo la hanno quasi tutti i cani, è una cosa abbastanza normale, come è normale abituare il cucciolo a non avere paura dello sparo. Ci sono cuccioli timidissimi che non hanno dimostrato paura allo sparo, come ci sono cuccioli esuberanti che hanno avuti problemi con la paura dello sparo. L'esuberanza o la timidezza possono anche non centrare con l'istinto e la passione che il cane ha per la caccia, quindi nessuna meraviglia mi fa se un cane timido sul terreno non ha paura dello sparo al contrario di quello esuberante che non presenta nessuna timidezza.io sarei meno categorico e non direi che la paura dello sparo passa, ma metterei almeno un" sovente" , perché ho visto soggetti assolutamente inguaribili.
Io ho visto che il timore dello sparo si trasmette , tramite il padre o la madre od anche puo' essere una forma di deriva genetica da consanguineità eccessiva, spesso , ma non sempre, si abbina ad un carattere timido.
---------- Messaggio inserito alle 10:04 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:53 PM ----------
Quello che la madre trasmette al cucciolo prima e dopo il parto con la socializzazione non centra con la genetica. Per il resto sono d'accordo con Te.
---------- Messaggio inserito alle 10:15 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:04 PM ----------
Tutto è bene quello che finisce bene, complimenti per i risultati ottenuti. Personalmente ritengo che lo sparo ai cuccioli bisogna farglielo sentire il prima possibile. La mia opinione è quella che per un cucciolo timido più passa il tempo e più difficile diventa abituarlo allo sparo, ma questo non è solo per il cucciolo timido.Esattamente ciò che penso anch'io. Solo che, se non c'è la passione per il selvatico, la situazione si annuncia disperata e non sono da biasimare coloro che a quel punto cambiano strada.
Personalmente, ho "guarito" tre cani da questo frustrante difetto, due dei quali si erano però dimostrati appassionati e anche fermatori già dal quarto mese.
La prima fu una bracca italiana, di una certa timidezza generale fin da cucciola, e le risparmiai perciò la prima botta sino a 6 mesi. Ma fu lo stesso: al primo colpo se ne andò via. Fortunatamente lei ce l'aveva a morte con ogni genere di selvatico, comprese le quaglie di quagliodromo, e fu lì che la cosa si risolse. Quando era al guinzaglio, appariva in complesso più sicura. Sicché, dopo essere inutilmente entrato in quagliodromo con cagna libera (alla prima botta era tornata al cancelletto d'ingresso e lì si era accucciata), ci tornai trattenendola con una corda di un cinque metri. Subito un cambiamento: sentiva le quaglie e voleva come rifiutarle per non provocare il botto, ma poi andava sotto e fermava. Botto. E lei cercava di andar via, ma senza dare grandi strattoni. Il riporto lo negò durante la prima sessione ma già alla seconda cominciò poco a poco a eseguirlo. Andai avanti col cane alla corda per 15 giorni, poi lei cominciò sì a strattonarmi, ma solo perché voleva cacciare libera. La mollai e, tra piccole ricadute e qualche residua incertezza, passarono altri 15 giorni, dopodiché il problema era scomparso.
La seconda fu una cucciolona Breton, che mi avevano regalato già di un anno. Temeva i botti, più che la bracca. Anche lei appassionatissima, il quagliodromo non era però sufficiente a farla gasare. La caccia si apriva di lì a poco e, poiché lei mi era affezionatissima e non avendola mai vista fermare, decisi di portarla comunque a caccia (solo io e lei), sparando a tutto ciò che non fosse protetto. Andando a uccelletti, in pratica. La prima volta ci furono due fughe con ritorno (suo) alla macchina. Andai lì a prenderla due volte, e devo dire che non ce ne fu una terza. Sparai qualche passero e vari merli pasturoni mentre lei mi seguiva tenendosi un buon venti metri dietro. La avvicinavo poi e le lanciavo la preda, perché la riportasse. Molto incerta, ma la abboccò subito, senza sapere poi che fare. Insomma, alla fine della giornata qualche misero progresso c'era. Continuai così per un mesetto, poi la cagna fu in grado di cacciare. Niente più paura, veloce come una scheggia e cominciò a fermare da dio. Il tempo di rallegrarmi e di prenderle una fagiana sotto ferma, e finì sotto una macchina, mentre era fuori con una delle mie figlie.
Il terzo era un altro Breton. L'avevo comprato d'istinto, avendolo visto tutto solo e in ferma dentro una stoppia di frumento. Passavo in macchina, mi fermai e lo avvicinai, non c'era nessuno in giro. Lo feci guidare come se fosse mio e lui eseguì, ma molto a malincuore (quello quando era in ferma ... era in ferma). C'era una coppia di quaglie selvatiche. Rintracciai il padrone e comprai il cane. Aveva due anni e una bella paura dei botti. Con questo ero sul punto di mollare quando mi accorsi che per le beccacce aveva una passione spropositata. Ne passavano tante, quell'anno, ma quando uscivo col fucile in spalla lui si metteva dietro e si immalinconiva (le prime volte anche lui fu in fuga sino alla macchina). Allora provai a mettere la corda anche a lui e ... miracolo: si mise a cacciare. Toglievo la corda, e lui tornava dietro. Insomma, mi dovetti sciroppare un mese di uscite a beccacce, in montagna, col cane alla corda, e se sapete com'è l'ambiente lì, potete immaginare che goduria. Tornavo a casa la sera che non cenavo neppure: doccia e a letto. Tutto perché con quel po' po' di casino che facevamo, le beccacce se ne andavano tutte prima che arrivassero i due fresconi. Poi ce ne fu una un po' più tonta, che si lasciò fermare dal cane alla corda. Sin dal principio, per una questione di maneggevolezza, m'ero portato una doppietta cal. 36. Sicché, mollo la corda e mi preparo, la beccaccia salta e va via moscia come un quagliardo: l'avrei presa anche col tira sassi. Il cane era fatto.
Ne ho tratto due insegnamenti:
- per me, uno dei primi accorgimenti è mettere il cane alla corda.
- se il cane ha molta passione, vale la pena di portarlo a caccia di qualsiasi cosa: quando comincerà a cacciare si correggerà in un amen. Ammesso che ce ne sia bisogno: la Breton del primo esempio fermò il primo fagiano in cui si imbatté.
---------- Messaggio inserito alle 10:28 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:15 PM ----------
Lo avevo capito che stavi scherzando.[:-bunny][:D] La paura che il cane manifesta allo sparo potrebbe non essere colpa dell'allevatore.e' nata una bella discussione .....il cane non lo daro' mai via ,,,,era solo un incazzatura con allevatore per la (fragatura) il cane ha altri problemi che il sig. Marzano a citato .
---------- Messaggio inserito alle 09:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:31 PM ----------
la sto' portando a caccia lo stesso
---------- Messaggio inserito alle 09:35 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:32 PM ----------
ne cerchero' un'altra sempre roana se non mi daranno una seconda freg.......
---------- Messaggio inserito alle 10:30 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:28 PM ----------
Questa è una saggia decisione.
---------- Messaggio inserito alle 10:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:30 PM ----------
Se ci ripensi e vuoi riprovare ad addestrarti il cane oltre alla genealogia fatti consigliare per abituare il cane allo sparo. Si è parlato di genetica e di socializzazione e non si è parlato della ca..ate che commettono alcune persone quando fanno sentire lo sparo per la prima volta al cane. La convinzione che il cane non deve aver paura dello sparo solo perché è un cane da caccia è sbagliata.Commenta
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D'accordo, in via generale. Ma non nei casi in cui il cucciolo(ne) se la fa sotto (letteralmente) anche al solo battito di mani. A quel punto, immaginare cosa possa succedere al risuonare di uno sparo reale, non richiede molta fantasia. Così, uno tira avanti indeciso sul da farsi, e fa male, perché un cane così un cacciatore lo dovrebbe subito scartare. Ma (stiamo parlando di 50 anni fa) non era tanto semplice: grana in tasca pochissima e per quella cagna già ne era partita molta. Poi i familiari: " ... ma non crederai di dar via la Furia ...". Poi ... quella cagna fermava sodo già prima dei quattro mesi, dimostrando oltretutto di possedere un naso superlativo. Insomma, tiravo a rimandare il giorno dell'esecuzione. Che non venne mai perché, mentre temporeggiavo, vennero fuori altre doti (passione e facilità d'incontro) e, purtroppo, anche dei malanni (una metrite che non si risolveva e che la rendeva inappetente proprio nel momento centrale dello sviluppo). Morale che, allo scoccare dei fatidici sei mesi, quando decisi di sparare, già sapevo che, quale che ne fosse stato l'esito, la cagna non l'avrei data via. Perché era troppo dotata, perché era in cura e volevo risanarla, e perché la famiglia non me l'avrebbe mai perdonato. (La stessa famiglia che più avanti mi intimò di liberarmene, come già dato conto altrove, su questo sito). Ecco come andarono le cose.
Quote:
<TABLE cellSpacing=0 cellPadding=6 width="100%" border=0><TBODY><TR><TD class=alt2 style="BORDER-TOP: 1px inset; BORDER-RIGHT: 1px inset; BORDER-BOTTOM: 1px inset; BORDER-LEFT: 1px inset">Originariamente inviata da salesman
.................................................. ..............................
La prima fu una bracca italiana, di una certa timidezza generale fin da cucciola, e le risparmiai perciò la prima botta sino a 6 mesi ............................................
</TD></TR></TBODY></TABLE>
.................................................. ................................... Personalmente ritengo che lo sparo ai cuccioli bisogna farglielo sentire il prima possibile. La mia opinione è quella che per un cucciolo timido più passa il tempo e più difficile diventa abituarlo allo sparo.
Ammetto di aver usato un eufemismo, scrivendo " ... una bracca italiana, di una certa timidezza generale fin da cucciola ..."
Cordialmente.Ultima modifica salesman; 09-11-13, 12:55.Commenta
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