La voce dei segugi

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #1

    La voce dei segugi

    Le voci sono diverse, variano da cane a cane, femmine, maschi ed anche molto da razza a razza, ogni fase ha delle voci definite, doppie , canizza abbaio cadenzato, voi segugisti praticanti dateci qualche deklucidazione in merito.
    grazie
    lucio
  • Alberto
    Bracco da attacco
    • Jul 2007
    • 4908
    • Arquata Scrivia, Alessandria, Piemonte.
    • Bracco Italiano B/A: Polcevera's Arno (Bakko) Bracco Italiano R/M: Polcevera's Piper

    #2
    [clap][clap] Bravo Lucio....bell'argomento....interessante!! Una volta sono andato a caccia con dei segugisti e non riuscivo a capire a che punto fosse la canizza[?]!!!!! Forse adesso le cose mi diventeranno un pò più chiare!!!![durbans]
    Alberto Merlo

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    • PaoLeo
      ⭐⭐⭐
      • Jun 2007
      • 2350
      • Piacenza

      #3
      Beh, non sono esperto di razze estere. Solo riporto qualche emozione di quando sento i colleghi cinghialai. La vocina sottile degli istriani direi che s'accorda bene con la loro velocità: gnip gnip gnip gnip senti arrivare come un fulmine da dietro la cengia, e intanto sull'altra facciata della valle vedi passare il cinghialone, e subito dietro le saette bianche; una muta numerosa di beagle su un branco di cinghiali è una festa, e sembra che abbai gioiosa la valle intera; l'urlo di un BlueDeGuascogne che, da solo, insegue con tenacia un cinghiale, come ho ascoltato ieri, è ugualmente affascinante, ma più drammatico e oserei dire lugubre: in una giornata uggiosa com'era ieri - un poco perchè rimbomba tra i costoni della montagna, un poco perchè non si sposta velocemente - non capisci dov'è che si svolge la sfida e fa una strana sensazione: ti sembra che il cinghiale sia in ascolto a due passi da te, nascosto nella nebbia....
      Poi una amara considerazione: gli italiani non hanno una voce tipica. O meglio dovrebbero, ma se ne sentono di tutti i colori. Dall'urlo che evidenzia più di altre morfologie il rinsanguamento con francesi, a monotoni e brevi abbai acutissimi. Questa soprattutto non mi piace: la voce del segugio deve essere squillante, ma espressiva; se è un fischio cadenzato, specie in accostamento, non si capisce la forza e l'importanza dell'usta, mentre - è scritto nello standard, ma è questione di buon senso - il segugio dovrebbe averla più acuta e sincopata (deve "nicchiare", mi pare sia l'italiano corretto) nei pressi del covo....
      io per dire ho due cagne madre e figlia con voce terribile, rauca e trooooppo bassa di tono per delle femmine, ma che si avverte chiaramente svogliata sulla pastura, distesa ma più energica in accostamento, raddoppiata e più acuta prima dello scovo: anche un principiante capirebbe che sono vicine alla lepre, perchè esprimono proprio una allerta agitata (è un'ossimoro, lo so, ma rende l'idea)! Un cascusate se sono prolisso
      ____________________________________________

      Paolino

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      • segugista
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2007
        • 8984
        • Alessandria Piemonte.
        • Segugi Bassotti S/D

        #4
        Purtroppo come dice il nostro Paolo gli italiani sono carenti nelle voci, ed a caccia spesso si sente di tutto ( anche i miei non sono esenti da critiche anzi! ) e non è così facile trovare italiani con la voce tipica cioè quella voce squillante e piacevolissima di cui si parla nello standard. In generale un cane però col suo timbro ( più o meno tipico ) dovrebbe almeno differenziare il modo di dare la voce in funzione della fase che sta praticando e dalla distanza dalla lepre. Si apprezzano i cani che cambiano voce ovviamente a scovo avvenuto e che lo fanno anche quando la lepre non tiene il covo, ma nonostante ciò i segugi giunti su di esso marcano con la voce il punto da cui la lepre ha preso il via! Inoltre il cane non deve mai essere segreto o muto in pastura ma non deve nemmeno essere esuberante di voce, cioè la voce deve essere data quando la circostanza lo richiede. Sono tollerate delle "voci a vuoto" appena sciolti i cani, che spesso sono manifestazione di gioia e felicità per la sciolta ma poi i cani si devono mettere sul terreno e concentrati iniziare a lavorare. Piacevole è anche quell'attimo di silenzio che spesso intercorre tra la fase finale dell'accostamento e lo scovo, dettato dalle doppie di cui la lepre si serve prima di giungere al covo in cui si va a mettere per trascorrere le ore diurne. Un'altra peculiarità è la differenziazione tra i sessi, piace un maschio che dia voce da maschio e una femmina che dia voce da femmina. Ad una prova anni fa mi capitò di sentire una voce tipicissima di femmina di italiano peccato che ad esprimersi era un maschio! E ciò finì ovviamente col penalizzare non poco il giudizio sul cane. Infine una mia personale esperienza che voglio premettere non è supportata da letture o pareri autorevoli. Noto che gli italiani con voce più vicina agli urleur francesi, cioè cani che spesso hanno effettivamente subito dei rinsanguamenti francesi come dice il nostro Paolo mantengono anche nel modo di lavorare delle peculiarità di questi soggetti! Sarebbe necessario allargare lo studio ad un numero superiore di soggetti per avere un po' più di certezza ma ho notato più di una volta cani con voce "francese" avere molto metodo ed essere ottimi accostatori, caratteristiche attribuibili ai cugini francesi che probabilmente si sono conservate in certe linee di sangue assieme con l'influenza sulla voce!
        Emanuele

        Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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        • PaoLeo
          ⭐⭐⭐
          • Jun 2007
          • 2350
          • Piacenza

          #5
          Mi sono reso conto di non aver centrato l’argomento proposto da Lucio…. Le voci. La differenza più grossa è tra i segugi urlatori e scagnatori. Scagnatori sono quei cani che emettono voce con abbai secchi, staccati; per esempio, è scagnatore il segugio italiano, il quale deve avere voce squillante, di tonalità alta, ma sempre espressiva, non un “fischio” sottile e monotono come purtroppo – lo dicevo sopra – accade spesso. Gli scagnatori non dovrebbero mai urlare, tranne appena scovato o quando vedono la lepre… ma in questo caso si tratta di un tipo di “urlo” ben diverso, riconoscibilissimo ed emozionante!!
          Invece se si pensa ad un urlatore - tralasciando gli antichi grandi cani per le grosse cacce, parenti prossimi del S.Uberto - viene in mente il Blue De Guascogne, che ha una voce profonda e urla, ossia raddoppia l’abbaio, tanto che per emettere questo suono prolungato, quando è il seguita, alza la testa dalla pista; la frequenza con cui da’ voce è, quindi, minore rispetto agli scagnatori. Un’altra voce bellissima e analoga è quella dell’Ariegeois, il quale appunto discende dal Blue incrociato con cani da lepre dell’Ariege – da questo, almeno credo, deriva il timbro meno “cavernoso”. In generale tutti i segugi francesi hanno una voce più profonda degli italiani, anche quelli, come i vari briquet, che non sono veri e propri urlatori; un Briquet Griffon Vendeen, che mi pare sia l’altra razza più diffusa, specie tra i cinghialai, ha una voce più potente rispetto ad un italiano. Discorso a parte il Beagle, che viene definito un semiurlatore, perché ha un urlo breve e sincopato; secondo me la sua voce è bellissima: una muta numerosa di Beagle è un concerto impareggiabile! Poi ci sono le razze slave, che credo – credo - si trovino in condizioni simili al segugio italiano, ossia scagnatori ma con tipi di voce non troppo ben fissati…
          Lucio poi accennava ai diversi modi di dar voce in relazione alle fasi della cacciata…. un argomento quasi impossibile da trattare per iscritto: bisognerebbe assistervi!
          ____________________________________________

          Paolino

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          • segugista
            ⭐⭐⭐
            • Mar 2007
            • 8984
            • Alessandria Piemonte.
            • Segugi Bassotti S/D

            #6
            Bravo Paolo aggiungo solo che la tendenza del Bleu ad alzare la testa non è casuale ma è stata ricercata nel processo selettivo ( anche se forse all'inizio emerse spontaneamente ). La motivazione sta nel fatto che alzando la testa le onde sonore dell'urlo possono raggiungere distanze maggiori trascinato dal vento tipico delle sue terre d'origine ( terreno di caccia del Bleu è la Guascogna zona dal clima tutt'altro che favorevole per la caccia coi cani da seguita! ), tutto ciò nell'intento di mettere in guardia i postaioli e farli godere di queste splendide voci.
            Emanuele

            Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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            • Andrea81
              ⭐⭐⭐⭐
              • Jun 2007
              • 10058
              • Perugia, Perugia, Umbria.
              • Kurzhaar Lilly Sissy,Hilary di montecarelli,meticcio Dolly,springer spaniel Susy

              #7
              Su uno dei numeri della Videoenciclopedia parlano dei segugi.ho visto il filmato e devo dire che quando trovavano la pista giusta iniziava la canizza.Mi veniva la pelle d' oca a vedere quello spettacolo, vedere quei cani che correvano e abbaiavano dietro al selvatico mi ha fatto emozionare.Ho vesto soggetti molto belli.[evvai][evvai]
              Andrea[:D]

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              • segugista
                ⭐⭐⭐
                • Mar 2007
                • 8984
                • Alessandria Piemonte.
                • Segugi Bassotti S/D

                #8
                I filmati a cui ti riferisci mostrano degli splendidi soggetti tipicissimi sia a livello morfologico che attitudinale presentati magistralmente da Mario Villa.
                Emanuele

                Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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                • lepraiolo
                  ⭐⭐
                  • Oct 2007
                  • 863
                  • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                  • segugi italiani e piccoli lepraioli

                  #9
                  Per me la voce nei segugi è un pò come una carta di identità,dallo scagno capisci presto quale tipo di cane stai ascoltando,è un pò come un appassionato di motori che capisce in un attimo il rumore di un ducatone.di un honda,o che so di un ferrari.Sono emissioni che suonano all'orecchio dell'esperto come note,che nell'insieme producono un concerto inconfondibile.Il segugio italiano oltre ad avere una voce squillante,la modulerà sulla base dell'azione che sta compiendo,passando dal tono grave al tono acuto per diventare un urlo cogestiionato sia nello scovo che durante la seguita. Non reputo segugi italiani,anche certificati tali,tutti quei soggetti che urlano già in presenza della passata notturna e triplano la voce alzando la testa,essendo chiaro che ci troviamo di fronte alle espressioni tipiche di un'altra razza.E' un pò come la lingua che parliamo ugnuno di noi nel proprio paese;chi ti ascolta capisce alla svelta di che origine sei,non ci sono possibilità di confondersi.
                  sigpic

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                  • Andrea81
                    ⭐⭐⭐⭐
                    • Jun 2007
                    • 10058
                    • Perugia, Perugia, Umbria.
                    • Kurzhaar Lilly Sissy,Hilary di montecarelli,meticcio Dolly,springer spaniel Susy

                    #10
                    Quoto Lepraiolo
                    Andrea[:D]

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                    • PaoLeo
                      ⭐⭐⭐
                      • Jun 2007
                      • 2350
                      • Piacenza

                      #11
                      "Non reputo segugi italiani,anche certificati tali,tutti quei soggetti che urlano già in presenza della passata notturna e triplano la voce alzando la testa"

                      Vero. A me sono uscite tre femmine fisicamente Pli, ma che dànno voce proprio così, sembrano un francese con la raucetudine. I tre maschi invece sembrano cavalli, orecchio lungo, e hanno voce quasi normale. Fa impressione il contrasto. E le immissioni sono solo da parte di padre, e cmq di diverse generaizoni fa, però...
                      Ormai la nostra razza è così, del tutto al passato non si torna, dubito ci siano strade diverse dal prendere il buono che c'è....


                      ____________________________________________

                      Paolino

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                      • lepraiolo
                        ⭐⭐
                        • Oct 2007
                        • 863
                        • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                        • segugi italiani e piccoli lepraioli

                        #12
                        Hai ragione Paolo,questa è la realtà dei nostri segugi che trenta anni fa hanno subito incroci con soggetti francesi.Conosco anchiò dei pli dall'aspetto,ma dalla voce inequivocabilmente straniera e ne ho anche apprezzato le qualità di qualche soggetto. Non mi scandalizzo,però il nostro impegno dovrà essere quello di pulirli da questi che io ritengo difetti;è ovvio che se il cane scova,è caparbio nelle varie fasi,gli si può perdonare di non avere una voce così nazionale.ma negli accoppiamenti successivi dovremo rientrare nello standart di voce.
                        sigpic

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                        • cesare
                          ⭐⭐
                          • Dec 2007
                          • 572
                          • cremona
                          • segugi italiani pelo raso nomi vale marta sony timba e zara

                          #13
                          Quando siamo andati ad attingere in francia sapevamo i pro e i contro non possiamo pretendere che con 2 cucciolate la voce sparisca io personalmente ho 2 femmine che hanno delle note francesi ma il lavoroche svolgono me le fanno sorvolare mentre 3 hanno una "buona" voce da italiano accontentiamoci un po'

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                          • lepraiolo
                            ⭐⭐
                            • Oct 2007
                            • 863
                            • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                            • segugi italiani e piccoli lepraioli

                            #14
                            Cesare,quando siamo andati ad attingere dalla francia fu trenta anni fa,e fu sicuramente una scelta scellerata compiuta da alcuni allevatori per fini commerciali e speculativi che volevano invogliare all'aquisto di cani che di fatti si dimostravano molto più belli dei nostri;brutti ma scovatori,il tutto era appoggiato dalla condivisione dell'all'ora dirigenza sips che magnificava queste grandi mute in grado di praticare la chasse a cour.Anche io ci sono cascato. Oggi però le cose sono chiare agli occhi di tutti,per cui non è questione di un paio di cucciolate e di accontentarsi,di tempo ne è passato ben oltre,credo perciò che sia necessario non accoppiare quei cani che dimostrano chiara provenienza francese. scusami la franchezza Cesare,ognuno di noi ha e usa i cani che può,su questo credo siamo tutti d'ccordo,ma quando si tratta di passare alla riproduzione,se amiamo il segugio italiano,dobbiamo impegnarci tutti a recuperrlo tale. Ciao.
                            sigpic

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                            • segugista
                              ⭐⭐⭐
                              • Mar 2007
                              • 8984
                              • Alessandria Piemonte.
                              • Segugi Bassotti S/D

                              #15
                              La voce assieme ad alcuni aspetti morfologici e attitudinali è uno dei più evidenti indicatori della presenza di sangue francese nei nostri segugi. L'intento deve essere quello di depurare la razza da queste influenze, per uno scopo molto semplice e cioè quello di avere un segugio italiano che sia italiano al cento per cento. Un segugio italiano tipico. Questo non significa denigrare le altre razze, ma semplicemente conservare e al massimo incrementare un patrimonio che ci è stato tramandato da chi in passato ha lottato e si è impegnato per la selezione delle razze da seguita italiane. Poi sarà l'utilizzatore che accorderà le proprie preferenze ad una o ad un'altra razza. Come dice Sergio è bene in questo senso distinguere tra l'utilizzo e la scelta di mandare in razza un segugio italiano migliorato peggiorato o come lo vogliamo chiamare. Nel primo caso se un cacciatore prova delle soddisfazioni da un cane, anche se questo non rispecchia lo standard morfologico e di lavoro del nostro segugio, ciò non crea molti problemi.
                              Il problema sorge quando si pensa ad una cucciolata qui indistintamente il cacciatore l'allevatore o chiunque altro occorre che abbia rispetto e responsabilità nei confronti della nostra amata razza. Se vogliamo far crescere il livello qualitativo dei nostri segugi dobbiamo valutare i nostri soggetti con onestà, e cercare di puntare alla qualità migliore che possiamo ottenere, così facendo renderemo meno lunga e meno tortuosa la strada da percorrere. Procedere per tentativi o con pressapochismo sarebbe invece una scelta da irresponsabili. Concludo quindi affermando come spesso nelle mie letture ho incontrato il tema inerente alla necessità di elevare la figura e l'immagine del cinofilo segugista. Credo che proprio la necessità di riportare in purezza i nostri segugi costituisca un'opportunità per dimostrare le qualità tecniche ma anche morali dei segugisti nostrani.E qui il pensiero senza nulla togliere ai grandi allevatori, va agli appassionati o allevatori amatoriali che puntano proprio sulla qualità e sono molto esigenti. Mi sembra infatti di notare come le razze più in salute e che hanno fatto i migliori progressi sono quelle dove molti soggetti provengono da cucciolate realizzate da privati o piccoli allevatori.
                              Emanuele

                              Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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