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Oggi parlando con un ormai ex segugista che da qualche anno è abbastanza distante dal mondo della caccia, è emerso questo quesito che io ho pensato ( sperando di non annoiarvi) di riproporre anche a chi vorrà leggere questa discussione.
Secondo voi quali sono le motivazioni che spingono un giovane che si avvicina alla caccia a scegliere di dedicarsi alla nobile arte del segugismo ? Oppure quali le motivazioni per cui un cacciatore con anni di esperienza dedicati ad altre forme di caccia a passare al segugismo ?
E invece quali "gli ostacoli" che portano un neo cacciatore a non dedicarsi al segugismo ?
Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]
II dom.
la mia è stata una evoluzione..una crescita: beccaccia; cinghiale; lepre. A beccacce con mio padre, morto lui un incontro con vecchi amici e il coinvolgimento nella squadra, ma poi l'amore per i cani, la voglia di evitare discussioni .....inevitabili dove ci sono tante teste, troppe idee e tanti interessi ti fanno fare quello che io ritengo il salto di qualità.
Alla domanda 1 e 3, rispondo insieme: io vedo tutti ostacoli per il giovane, quindi penso che difficilmente possa intraprendere questa scelta. A meno che non sia figlio di un "segugista", a meno che viva in campagna, per l'allenamento e l'allevamento dei propri cani: la vedo veramente dura.
Io ho preso la licenza a 16 anni, ritengo di possedere una discreta esperienza in generale e posso dire dopo un anno di caccia alla lepre che, partire da zero come ho fatto io, è veramente dura. Figuriamoci per un giovane.
Non voglio essere pessimista per i giovani, anzi auguro loro tutto il bene.
Gli auguro tutto il bene,anzi gli auguro di conoscere anziani disposti a raccontare le loro avventure venatorie....tra le bugie.....c'è sempre tanta verità.
II dom.
la mia è stata una evoluzione..una crescita: beccaccia; cinghiale; lepre. A beccacce con mio padre, morto lui un incontro con vecchi amici e il coinvolgimento nella squadra, ma poi l'amore per i cani, la voglia di evitare discussioni .....inevitabili dove ci sono tante teste, troppe idee e tanti interessi ti fanno fare quello che io ritengo il salto di qualità.
Alla domanda 1 e 3, rispondo insieme: io vedo tutti ostacoli per il giovane, quindi penso che difficilmente possa intraprendere questa scelta. A meno che non sia figlio di un "segugista", a meno che viva in campagna, per l'allenamento e l'allevamento dei propri cani: la vedo veramente dura.
Io ho preso la licenza a 16 anni, ritengo di possedere una discreta esperienza in generale e posso dire dopo un anno di caccia alla lepre che, partire da zero come ho fatto io, è veramente dura. Figuriamoci per un giovane.
Non voglio essere pessimista per i giovani, anzi auguro loro tutto il bene.
Gli auguro tutto il bene,anzi gli auguro di conoscere anziani disposti a raccontare le loro avventure venatorie....tra le bugie.....c'è sempre tanta verità.
Secondo me la caccia con il cane da penna oltre ad alcuni casi è diventata aspettare il lancio dei fagiani e dopo 1 ora si puo' tornare a casa.D' altro canto con i segugi non basta comprare un mezzo cane che fa qualche ferma ad uscire,è un' arte uno stare sempre con i cani cercare di farli coesistere e di completarli un gioco di squadra che raramente si riesce a fare da soli (per informazione tanto di cappello ai pennisti niente al contrario anzi) un addestramento continuo e un'esperienza che si puo' apprendere spesso solo dagli anziani applicando e modernizzando alquni aspetti. Pero' tutte le caccie sono belle se fatte con testa e con gli ausiliari giusti ricordando che la caccia è una cultura e un'obbi fatto piu' per inostri ausiliari che per il carniere dobbiamo ricordarcelo. Ciao
Secondo me la caccia con il cane da penna oltre ad alcuni casi è diventata aspettare il lancio dei fagiani e dopo 1 ora si puo' tornare a casa.D' altro canto con i segugi non basta comprare un mezzo cane che fa qualche ferma ad uscire,è un' arte uno stare sempre con i cani cercare di farli coesistere e di completarli un gioco di squadra che raramente si riesce a fare da soli (per informazione tanto di cappello ai pennisti niente al contrario anzi) un addestramento continuo e un'esperienza che si puo' apprendere spesso solo dagli anziani applicando e modernizzando alquni aspetti. Pero' tutte le caccie sono belle se fatte con testa e con gli ausiliari giusti ricordando che la caccia è una cultura e un'obbi fatto piu' per inostri ausiliari che per il carniere dobbiamo ricordarcelo. Ciao
Questa e' una discussione che vista la mia ultima intenzione cioe' quella di avvicinarmi ai segugi e alla caccia alla lepre mi riguarda da molto vicino.Personalmente ho sempre praticato caccia con cani da ferma, soprattutto al fagiano dove e' presente in abbondanza nelle zone che frequento, ma come raccontato nella "mia prima Lepre" quest anno per caso ho fatto qualche incontro con questo "vero" selvatico, da lì, e' nata l'intenzione e la voglia di scoprire e praticare una forma di caccia diversa, dove il cane ti rende partecipe al cento per cento e soprattutto ce' un altra soddisfazione quando si fa carniere, nel mio caso non ha mai contato la quantita' ma la qualita'.Non ce' niente di piu' entusiasmante quando un'inesperto come me,ma penso che questo vale per tutti, che porta il segugio in allenamento,viene letteralmente avvolto dall'emozione dello scagno del cane su una pastura, oppure quando abbaia durante una seguita...Le difficolta' sono sicuramente due, una e' l'assenza delle lepri,almeno dalle mie parti, dove per praticare questa caccia si e'costretti a spostarsi di molti km, l'altra e' la difficolta', l esperienza e sopratutto la costanza che serve per far diventare un segugio lepraiolo.Questa caccia e' un'arte,va' praticata con artisti, tu porti i cani sul posto e al resto pensano tutto loro..Ciao a tutti
Questa e' una discussione che vista la mia ultima intenzione cioe' quella di avvicinarmi ai segugi e alla caccia alla lepre mi riguarda da molto vicino.Personalmente ho sempre praticato caccia con cani da ferma, soprattutto al fagiano dove e' presente in abbondanza nelle zone che frequento, ma come raccontato nella "mia prima Lepre" quest anno per caso ho fatto qualche incontro con questo "vero" selvatico, da lì, e' nata l'intenzione e la voglia di scoprire e praticare una forma di caccia diversa, dove il cane ti rende partecipe al cento per cento e soprattutto ce' un altra soddisfazione quando si fa carniere, nel mio caso non ha mai contato la quantita' ma la qualita'.Non ce' niente di piu' entusiasmante quando un'inesperto come me,ma penso che questo vale per tutti, che porta il segugio in allenamento,viene letteralmente avvolto dall'emozione dello scagno del cane su una pastura, oppure quando abbaia durante una seguita...Le difficolta' sono sicuramente due, una e' l'assenza delle lepri,almeno dalle mie parti, dove per praticare questa caccia si e'costretti a spostarsi di molti km, l'altra e' la difficolta', l esperienza e sopratutto la costanza che serve per far diventare un segugio lepraiolo.Questa caccia e' un'arte,va' praticata con artisti, tu porti i cani sul posto e al resto pensano tutto loro..Ciao a tutti
Le difficoltà che si incontrano per organizzare non dico una muta ma una discreta coppia di cani che trattino solo ed esclusivamente la lepre non sono poche, c'è bisogno innanzitutto di spazio per i canili, poi ci vuole molto tempo per l'addestramento,e tante paia di scarpe, ed infine come si richiede ai cani, ci vulole passione, determinazione e costanza.
Penso che se venga a mancare uno di questi ingredienti difficilmente si riesce a plasmare una muta, una coppia o singolo che sia, che ci possa dare delle soddisfazioni future.
Queste penso siano le considerazioni a monte da fare per sperare in una buona riuscita negli anni a venire.
E sono pochi quelli che riescono a raggiungere l'obbiettivo, e qui mi associo a quello che afferma Ulisse o si proviene da realtà rurali, o si è figli di segugisti, altrimenti è difficilissimo oltrepassare gli ostacoli, ci vuole per usare un termine cinofilo sagacia, altrimenti è più semplice la penna.
Un vero appassionato della caccia in genere, e dei cani da seguita, non può non effettuare come dice Ulisse il salto di qualità, ed assaporare quelle che sono le soddisfazioni che si hanno dopo aver condotto un'appassionante accostamento novembrino, dove si possono toccare con mano le svariate astuzie messe in atto dall'amica orecchiona, il conseguente scagno di scovo e la seguita.
Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete) vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarci il loro amore e il loro attaccamento Lord Chesterfhild
Io direi che ci vuole tempo passione competenza e le occasioni giuste ( magari avere degli esperti a cui chiedere consigli, una zona per addestrare con discrete qualità e così via, zone di caccia con la selvaggina giusta ) . Per un giovane che vuole iniziare almeno tre su quattro dei requisiti sopra citati sono indispensabili, un discorso a parte meriterebbe forse l'opportunità di allenare in zone valide per l'addestramento...ma questo è un discorso che forse meriterebbe una nuova discussione ( è un po' che ci penso, magari tra un po' la apriremo se può interessare...lo so sono un po' malato per i segugi). Mi spiego meglio: meglio addestrare in un territorio ideale con delle condizioni perfette per far emergere lo specialista su lepre, e poi portarlo a caccia dove si può, oppure meglio addestrare in un territorio che rispecchi il più possibile il territorio in cui si andrà poi a cacciare col cane in questione ( anche se questo è difficile perchè magari le lepri sono scarse, ci sono molti ungulati e così via ) ? O meglio ancora un mix tra le due scelte?
Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]
“Otto giorni prima di morire, dopo una spettacolare orgia di cibo, il presidente francese François Mitterrand ordino un'ultima portata a base di ortolano,...
Vi condivido un documento interessante che vi auguro non serva mai a nessuno di noi.
Buona lettura...
10-06-25, 10:56
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