Buona lettura
Gestione clinica del morso di Vipera in Italia
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Interessante.
Ricordo un amico, alcuni anni fa, morso da una vipera durante una gita in montagna.
Scese in bicicletta fino a valle. Andò al PS e i sanitari lo congedarono dicendo "Vabbé, se non c'è nulla più di così...."...Im heil'gen Land Tirol...😀 1 -
Negli anni 60-70 l'amministrazione provinciale (della mia provincia) quando pubblicava il nuovo calendario venatorio inseriva anche l'avviso di 'lotta alla vipera' .... Era previsto un premio in lire a chi consegnava una vipera morta alla guardia venatoria di zona ....Altri tempi ; oggi si tende a proteggere tutto (buono o cattivo che sia)..👍 1Commenta
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Si vede che sei un giovanotto, 👍 ai miei tempi prendevano le vipere vive e le portavano in farmacia, per estrane il veleno .... non so a quali scopi.
Purtroppo molti amici a caccia di galli hanno perso i cani per esser stati morsicati da vipere, conosco anche alcune persone che con bei problemini se la sono cavata dai morsi di vipere.
Pochi giorni fa i miei nipotini hanno visto con i loro genitori una vipera in alta quota su un frequentato sentiero di montagna.
Meglio che davanti sul sentiero stia un adulto .... le vipere al 99% scappano.
Un morso ad un bambinetto mi spaventa molto di più della presenza di orsi e lupi.
Ciao
Guli51👍 5 -
Guli il veleno delle vipere serviva per fare il siero antivipera. Lo facevano qua a Siena alla Sclavo. -
Qui in Basilicata, mi è giunta voce, da fonti non certe, che le hanno reintrodotte! Lo scorso ottobre mentre raccattavo i bossoli da terra mi so beccato un morso!
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Giusta l'osservazione di Guli ...Se si va con bambini in montagna è doveroso adottare opportune misure di sicurezza : es. tenerli sempre vicino a se , lontani da erba alta e cespugli, ed in caso di sosta e pic nic va ispezionata per bene la zona circostante (assenza di sterpaglia, sassi, ed erbacce ) ............... Purtroppo causa interessi turistici si evita di parlare del problema vipere .Ultima modifica louison; 13-06-25, 03:01.👍 2Commenta
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Le vipere costituiscono un pericolo soprattutto per i cani; le cacciano come fossero selvaggina. Da ragazzo, talvolta, sentii raccontare che avevano morso qualche contadino/a durante lo sfalcio a mano ( con la frullana) dei fieni nei piedi nudi o calzando zoccoli. Anche alle mani allorquando riunivano gli sfalci in covoncini. Oggi, molte soccombono durante i lavori effettuati con le moderne macchine agricole. La vipera è molto elusiva; al minimo rumore si infratta e quando è sorpresa da una " visita" non gradita, avverte soffiando e alzando la testa. Tanti anni fa, vicino casa mia, un giovane medico, cacciatore, fu vittima di un morso nel collo, nel corso di un recupero di una tortora caduta in un fossato sovrastato da alcuni grossi rovi, sui quali si era " accasata".
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giustissime le osservazioni sul fare attenzione ,sempre scarponi possibilmente alti e mai sedersi per terra senza prima ispezionare la zona e occhio ai sassi spesso sono nascoste negli anfratti che si creano tra sassi e terra. Lo scorso anno ne ho viste due in Trentino e sempre su sentieri relativamente battuti . Quindi attenzione.
Il problema bambini è presto detto il veleno agisce con rapporto dose / peso quindi per avvelenare il bimbo di 20 kg ne serve meno che per avvelenare un uomo di 80 . In più nei bambini non è ancora al top la funzionalità epatica che si sviluppa con gli anni . Il veleno delle vipere è emotossico non agisce sui centri nervosi ma sulla coagulazione del sangue e sul trasporto dell'ossigeno nei tessuti , è dose dipendente quindi se la vipera non mordeva da ore ne avrà inoculato di più che se avesse morso una preda poco prima e importante dove si viene morsi,più irrorata è la zona maggiore sarà il veleno assorbito. Il veleno viene metabolizzato dal fegato e escreto dalle reni tramite urine, utile nell'uomo l'uso del siero ( che si ricava dal veleno ecco perchè si portavano le vipere in farmacia
) nel CANE NO !!!
In caso di morso al nostro amato ausiliario subito in clinica mai come in questi casi vale la golden hour , prima si interviene e maggiori saranno i risultati , niente siero ,che ora è reperibile solo nei sieroterapici , perchè nel cane da più problemi che benefici. il cane solitamete viene morso sulle labbra perchè da " fagiolone " ci mette il muso , il gatto invece vince spesso senza essere morso e uccide la vipera o la serpe in genere portandocela anche come trofeo perchè più veloce del cane sul breve e abilissimo nell'uso degli artigli anteriori.1
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In qualche rivista, se non ricordo male, lessi che la vipera può mordere anche senza inoculare veleno. Non, ovviamente, solo in caso di ghiandole vuote per un uso recente, ma anche perché lo risparmierebbe per prede che costituiscono il suo pasto. Questo spiegherebbe, parzialmente, il caso di cani salvati anche dopo ore dell' intervento del veterinario. Personalmente ho sentito racconti della mia vet. Di aver curato, con successo, pazienti morsi anche il giorno prima dell' inizio della cura. -
il cortisone è da sempre considerato alla stregua dell'acqua di Lourdes e si usa o si prescrive per tutto o quasi , detto questo non è utile in caso di morso di vipera e di avvelenamenti vari molto più importante il supporto alla funzionalità renale ed epatica e l'uso del siero ( solo uomo e sotto controllo medico ).
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Io caccio in montagna e vipere ne vedo spesso. L'ultima l'ho dovuta uccidere perchè aveva la tana sotto all'entrata della baita...
Ho sempre nello zaino fiale di Bentelan e siringa: mi dicono che sia lo shock anafilattico la cosa più pericolosa e da controllare/evitare, quindi cortisoneLa mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti👍 2Commenta
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Anche a me fu consigliato il Bentelan per i cani. Per noi, a mio parere, sarebbe utile allacciarsi a monte della ferita con gli appositi lacci emostatici e chiamare l' intervento dell' elicottero del 118. Utile e saggio avere seco un GPS che fornisca le coordinate di latitudine e longitudine da trasmettere. C'è anche una app per telefono: "were are you?"Io caccio in montagna e vipere ne vedo spesso. L'ultima l'ho dovuta uccidere perchè aveva la tana sotto all'entrata della baita...
Ho sempre nello zaino fiale di Bentelan e siringa: mi dicono che sia lo shock anafilattico la cosa più pericolosa e da controllare/evitare, quindi cortisoneCommenta
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L' ho solo aperto. Non sono all' altezza di elaborare una messe così vasta di informazioni. Sono andato dietro ai commenti sulla pericolosità del rettile, apportando quello di cui sono a conoscenza; fortunatamente poco.Ma lo avete letto il documento messo da Grouse???Commenta
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Di seguito un copia incolla di alcuni passi che potrebbero essere utili come quello dell'identificazione del responsabile del morso (fare riferimento alle figure nel documento) e delle prime cose da fare in caso di morso:
"l’Italia ospita attualmente 22 specie di serpenti appartenenti a sei diverse famiglie....Di queste specie, solo quattro, tutte appartenenti al genere Vipera sono ufficialmente classificate come di rilevanza medica dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2023a): Vipera ammodytes, Vipera aspis, Vipera berus e Vipera ursinii........
.......In Italia sono presenti anche quattro specie di serpenti opistoglifi (con denti veleniferi scanalati posizionati posteriormente nel mascellare). Due appartengono alla famiglia Psammophiidae: Malpolonmonspessulanus e Malpolon insignitus (con una distribuzione nazionale limitata rispettivamente alla Liguria centro-occidentale e all’isola di Lampedusa – vedi Di Nicola, 2019; Di Nicola et al., 2021); l’avvelenamento da queste due specie provoca generalmente solo effetti lievi e locali, sebbene esistano alcuni report che indichino condizioni più gravi .......
....Ci sono poi altre due specie opistoglife, Telescopus fallax e Macroprotodon cucullatus (anch’esse con una distribuzione molto limitata, al carso Triestino e Goriziano per la prima e all’Isola di Lampedusa per la seconda....Poiché nessuna di queste quattro specie è considerata di importanza medica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2023a
Fig. 1. Principali differenze morfologiche tra le vipere elropee (A) e i colubridi sensu lato (B). Il corpo delle vipere (A1) è proporzionalmente più corto e tozzo rispetto a quello dei colubridi (B1), con un rapporto lunghezza-larghezza inferiore. Inoltre, le vipere italiane solitamente raggiungono una dimensione media di 50-70 cm e non superano il metro di lunghezza. Diverse specie di colubridi italiani, invece, superano frequentemente il metro di lunghezza. La pupilla delle vipere (A2) è verticale e in piena luce assume una forma a fessura; la pupilla dei colubridi (B2) è rotonda. L’unica eccezione è Telescopus fallax, un colubride presente solo nell’estremo nord-est dell’Italia, che ha una pupilla a fessura. Le vipere (A2) hanno almeno lna fila di sqlame slbocllari, che separano l'occhio dalle sqlame sopralabiali; i collbridi (B2) hanno l’occhio in contatto con le squame sopralabiali. L’unica eccezione è Hemorrhois hippocrepis, un colubride presente nella Sardegna meridionale e a Pantelleria. Le vipere (A3) hanno la parte superiore della testa coperta da piccole squame disposte in modo irregolare o, al massimo, tre scuti disposti simmetricamente, circondati da squame più piccole; i colubridi (B3) hanno la parte superiore della testa coperta da 9-11 grandi scuti lisci disposti simmetricamente. Questa caratteristica non presenta eccezioni. Le vipere (A4) hanno squame dorsali sul tronco sempre carenate; i colubridi (B4) possono avere squame dorsali sul tronco lisce o carenate a seconda della specie (nei Psammophiidae, le sqlame dorsali sono scanalate). Enfine, la forma della testa non è lna caratteristica affidabile per distinglere: le vipere possono avere lna forma della testa più o meno triangolare o sub-ovale; alcuni colubridi possono anche avere (o adottare come postura difensiva) una forma della testa più o meno triangolare. Le specie ritratte nelle immagini sono Vipera berus
Primo soccorso extra-ospedaliero
A seguito di un sospetto morso di vipera, mantenere la calma e chiamare subito il numero unico di emergenza (Tel. 112) sono due comportamenti fondamentali per avviare un efficiente primo soccorso.
E infatti, ansia e agitazione psico-motoria possono favorire la dispersione del veleno circolante.
Pratiche come compressione emostatica, uso di tourniquets, incisioni locali, suzione del veleno, applicazione di ghiaccio o calore, uso di agenti chimici e somministrazione di scosse elettriche locali non sono supportate da evidenze scientifiche e potrebbero aumentarne il rischio di complicanze cliniche.
.......Come prima pratica, dopo il morso, è utile pulire la ferita con acqua e eventualmente detergente (preferibilmente senza alcool), rimuovendo eventuali oggetti che potrebbero creare costrizione locale (es. gioielli, orologi), ostacolando così la circolazione sanguigna in caso di gonfiore. Successivamente, l'arto della vittima andrebbe gentilmente immobilizzato, evitando così movimenti che potrebbero aumentare la dispersione del veleno in circolo.
..........Nella maggior parte dei casi, l’area del morso è caratterizzata dalla presenza di due fori (causati dai denti della vipera), distanziati fra loro ~ 6-8 mm, a seconda della specie e delle dimensioni del serpente. A volte si può vedere solo un unico foro, il che può rendere difficile distinglere ln morso di vipera da ln altro tipo di incidente. Una goccia di sangle può essere presente a livello dei fori del morso e l’area circostante può diventare subito gonfia e dolente (Nelson et al., 2019).,,
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Grazie per l' estrema sintesi del testo in argomento. Tuttavia, negli zainetti di pronto intervento, sono presenti anche lacci emostatici consigliati da istruttori pure per l' uso a seguito di ferite da morsi di serpenti; l' intento sarebbe quello di fare salire il veleno il meno possibile verso gli organi vitali. Questo mi fu impartito tanti anni fa. Valido per tutte le latitudini. Mi sorprende che il vademecum non lo consideri. Anzi ne sconsigli la compressione emostatica. Non avendo conoscenze scientifiche alcune, ne prendo atto.Di seguito un copia incolla di alcuni passi che potrebbero essere utili come quello dell'identificazione del responsabile del morso (fare riferimento alle figure nel documento) e delle prime cose da fare in caso di morso:
"l’Italia ospita attualmente 22 specie di serpenti appartenenti a sei diverse famiglie....Di queste specie, solo quattro, tutte appartenenti al genere Vipera sono ufficialmente classificate come di rilevanza medica dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2023a): Vipera ammodytes, Vipera aspis, Vipera berus e Vipera ursinii........
.......In Italia sono presenti anche quattro specie di serpenti opistoglifi (con denti veleniferi scanalati posizionati posteriormente nel mascellare). Due appartengono alla famiglia Psammophiidae: Malpolonmonspessulanus e Malpolon insignitus (con una distribuzione nazionale limitata rispettivamente alla Liguria centro-occidentale e all’isola di Lampedusa – vedi Di Nicola, 2019; Di Nicola et al., 2021); l’avvelenamento da queste due specie provoca generalmente solo effetti lievi e locali, sebbene esistano alcuni report che indichino condizioni più gravi .......
....Ci sono poi altre due specie opistoglife, Telescopus fallax e Macroprotodon cucullatus (anch’esse con una distribuzione molto limitata, al carso Triestino e Goriziano per la prima e all’Isola di Lampedusa per la seconda....Poiché nessuna di queste quattro specie è considerata di importanza medica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2023a
Fig. 1. Principali differenze morfologiche tra le vipere elropee (A) e i colubridi sensu lato (B). Il corpo delle vipere (A1) è proporzionalmente più corto e tozzo rispetto a quello dei colubridi (B1), con un rapporto lunghezza-larghezza inferiore. Inoltre, le vipere italiane solitamente raggiungono una dimensione media di 50-70 cm e non superano il metro di lunghezza. Diverse specie di colubridi italiani, invece, superano frequentemente il metro di lunghezza. La pupilla delle vipere (A2) è verticale e in piena luce assume una forma a fessura; la pupilla dei colubridi (B2) è rotonda. L’unica eccezione è Telescopus fallax, un colubride presente solo nell’estremo nord-est dell’Italia, che ha una pupilla a fessura. Le vipere (A2) hanno almeno lna fila di sqlame slbocllari, che separano l'occhio dalle sqlame sopralabiali; i collbridi (B2) hanno l’occhio in contatto con le squame sopralabiali. L’unica eccezione è Hemorrhois hippocrepis, un colubride presente nella Sardegna meridionale e a Pantelleria. Le vipere (A3) hanno la parte superiore della testa coperta da piccole squame disposte in modo irregolare o, al massimo, tre scuti disposti simmetricamente, circondati da squame più piccole; i colubridi (B3) hanno la parte superiore della testa coperta da 9-11 grandi scuti lisci disposti simmetricamente. Questa caratteristica non presenta eccezioni. Le vipere (A4) hanno squame dorsali sul tronco sempre carenate; i colubridi (B4) possono avere squame dorsali sul tronco lisce o carenate a seconda della specie (nei Psammophiidae, le sqlame dorsali sono scanalate). Enfine, la forma della testa non è lna caratteristica affidabile per distinglere: le vipere possono avere lna forma della testa più o meno triangolare o sub-ovale; alcuni colubridi possono anche avere (o adottare come postura difensiva) una forma della testa più o meno triangolare. Le specie ritratte nelle immagini sono Vipera berus
Primo soccorso extra-ospedaliero
A seguito di un sospetto morso di vipera, mantenere la calma e chiamare subito il numero unico di emergenza (Tel. 112) sono due comportamenti fondamentali per avviare un efficiente primo soccorso.
E infatti, ansia e agitazione psico-motoria possono favorire la dispersione del veleno circolante.
Pratiche come compressione emostatica, uso di tourniquets, incisioni locali, suzione del veleno, applicazione di ghiaccio o calore, uso di agenti chimici e somministrazione di scosse elettriche locali non sono supportate da evidenze scientifiche e potrebbero aumentarne il rischio di complicanze cliniche.
.......Come prima pratica, dopo il morso, è utile pulire la ferita con acqua e eventualmente detergente (preferibilmente senza alcool), rimuovendo eventuali oggetti che potrebbero creare costrizione locale (es. gioielli, orologi), ostacolando così la circolazione sanguigna in caso di gonfiore. Successivamente, l'arto della vittima andrebbe gentilmente immobilizzato, evitando così movimenti che potrebbero aumentare la dispersione del veleno in circolo.
..........Nella maggior parte dei casi, l’area del morso è caratterizzata dalla presenza di due fori (causati dai denti della vipera), distanziati fra loro ~ 6-8 mm, a seconda della specie e delle dimensioni del serpente. A volte si può vedere solo un unico foro, il che può rendere difficile distinglere ln morso di vipera da ln altro tipo di incidente. Una goccia di sangle può essere presente a livello dei fori del morso e l’area circostante può diventare subito gonfia e dolente (Nelson et al., 2019).,
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Credo sia vipera ursini ; si vede male la testa in ombra. Comunque il mozzicone di coda che si assottiglia in modo netto rispetto al tronco, ne determina l' appartenenza alla specie vipera.👍 1Commenta
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Grazie mille! Immagino pericolosa anche per i cani oltre alle persone.Commenta
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