Si, partiamo da questo.
Il bassotto appartiene al gruppo 4 ed è presente con 9 razze divise dalla taglia (circonferenza toracica) e dal pelo (corto, lungo e duro).
Standard Maschi 38-47 cm Femmine 36-45 cm
Nano Maschi 33-37 cm Femmine 31-35 cm
Kaninchen Maschi fino a 32 cm Femmine fino a 30 cm
La divisione per circonferenza toracica ha senso pensando al fatto che il bassotto è anche e soprattutto un cane da tana. Pertanto bisogna conservare l’agilità di movimento all’interno delle cavità sotterranee.
A tal proposito, la maggior parte dei cacciatori di volpi preferiscono bassotti a cavallo tra le taglie nana e standard (35-40 cm).
La misurazione va presa nel punto più ampio del torace, appena dietro i gomiti, con un cordino appena in tensione.
Bassotti con pelo diverso non possono essere accoppiati tra loro, mentre gli accoppiamenti tra taglie sono permessi in Italia, tranne che tra maschi standard e femmine Kaninchen.
Ma perché queste taglie? All’inizio c’erano solo standard medi, poi sono stati selezionati nani capaci di arrivare in profondità anche nelle tane più piccole.
Kaninchen invece, è il nome tedesco del coniglio: bassotti di questa taglia erano stati pensati appositamente per cacciare questi piccoli lagomorfi. In realtà il progetto naufragò presto, poiché questi cani sono comunque troppo grossi per entrare nelle tane dei conigli e troppo piccoli per combattere con una volpe.
Per questo, oggi solamente standard e nani continuano ad essere utilizzati a caccia.
E per i peli? Certamente i pelo duro sono più diffusi nell’ambito venatorio ma buoni cani si possono trovare anche tra i pelo corto e lungo, soprattutto nei paesi dell’Est e in Germania.
Ma cosa si intende per buon bassotto da caccia? E’ solo un cane da tana?
Assolutamente no, è un polivalente che racchiude in se il cane da cerca, da traccia, da seguita e da tana; con un buon addestramento anche da riporto per selvaggina fino alle dimensioni del fagiano, anche da acque ferme.
Ovviamente, come qualsiasi razza, ha al suo interno cani ottimi, buoni, sufficienti, mediocri e brocchi.
Dipende, come sempre, dalla genetica, dall’addestramento e dal conduttore, oltre che da chi giudica.
E in Italia quali specie faunistiche possiamo insidiare col bassotto?
Certamente, l’utilizzo più comune è su cinghiale e per il recupero di animali feriti. Ma non dimentichiamoci le minilepri e i conigli tra i rovi e la volpe in tana. Qualcuno lo usa anche come cane da cerca su selvaggina pedinatrice.
In 5/9 kg di cane possiamo trovare quindi il compagno fedele e l’ausiliare valido in ogni situazione venatoria. E la cosa bella è che può farle tutte nello stesso giorno!
Ma hanno dei difetti questi bassotti? Certamente la loro taglia li facilità tra i rovi e in tana ma li penalizza sui pendii ripidi e con salti tra rocce e balzi.
Inoltre, la razza (come tutte) si porta dietro alcuni problemi genetici (atrofia progressiva della retina e osteogenesi imperfetta tra le principali), per i quali per fortuna esistono test genetici CHE VANNO SEMPRE PRETESI (notare le sigle PRA free e OI free).
Un altro problema (più diffuso tra le linee non venatorie) è la paralisi dovuta a ernie lungo la spina dorsale. In questo caso, una radiografia e la conta del numero di calcificazioni può portare a ridurre il rischio di problemi alla schiena. Accoppiando cani con massimo una calcificazione il rischio di ottenere cuccioli con problemi alla schiena è minimo.
Quindi, arriviamo al dunque: come scegliere un bassotto?
Io credo che nell’ordine bisogna controllare: salute, carattere, passione venatoria, caratteristiche di razza, morfologia.
Salute: bisogna sempre chiedere i test genetici per entrambi i genitori. Purtroppo è raro invece trovare cani testati per la schiena, ma un accoppiamento tra soggetti impiegati a caccia al cinghiale da almeno 4/5 anni di solito scongiura questo pericolo.
Carattere: prima di poterlo usare a caccia dobbiamo valutare come il cane o i suoi genitori si comportano con le persone e con gli altri cani. Un cane timido o mordace sarà inutilizzabile anche a caccia.
Passione venatoria: direi che non c’è molto da spiegare, è il motore di tutto. Bisogna però distinguere tra gameness (voglia del selvatico) e hardness (durezza). Ci sono bassotti con tanta gameness su selvatici come le minilepri ma senza la necessaria durezza su cinghiale e volpe.
Caratteristiche di razza: il bassotto, come anticipato prima, deve saper cacciare la volpe in tana, inseguire con voce le minilepri tra i rovi, abbaiare a fermo anche più cinghiali, recuperare un capriolo ferito e cercare le gallinelle in un laghetto.
Morfologia: a tutti piace il cane bello e bravo, ma oltre al piacere estetico, un cane ben costruito avrà maggior fondo e sarà più veloce. Allego sotto un immagine che spiega bene le proporzioni da cercare.

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