Sicuramente bisogna innanzi tutto fare una distinzione sulle due categorie di conduttori per poter capire le scelte.
Il conduttore recuperatore che è colui che presta gratuitamente il suo servizio a terzi e il conduttore per suo uso personale.
Il conduttore "recuperatore" deve prima di ogni cosa assicurare le maggiori possibilità di successo nel recupero, quindi deve munirsi di un cane che sia il più possibile predisposto a questo difficile servizio.
Il conduttore che ritiene di voler munirsi di un cane che può svolgere il lavoro sulla traccia per se stesso o per pochi amici, avrà altre esigenze un po' meno impegnative.
Al di fuori dei gusti che ogni uno di noi ha, le uniche due razze ritenute con motivo specialiste sono le ormai tante volte citate ; Hannoverischer Schweisshund e il Bayerischer Gebirgsschweisshund, erroneamente a mio avviso è stato inserito recentemente l'Alpenlaendische Dachsbracke.
Perchè erroneamente?
Perchè è un "bracke" e non uno "schweisshund".
Bracke significa letteralmente segugio mentre, sempre letteralmente Schweisshund significa cane da traccia, infatti Hs e BGS non sono segugi né per conformazione, né per tipo di lavoro, né per psicologia!
Era più giusto lasciarlo nei polivalenti.
Esistono però altri parametri da tener presente, il territorio in cui si opera, la conformazione del terreno, il tipo di selvatici che più spesso per la loro presenza sono soggetti di recupero, l'utlizzo principale del cane e perchè no, il gusto personale.
Per chi opera in alta montagna la scelta andrà su di un cane potente ma non eccessivamente pesante, in grado di superare le avversità di un recupero su terreni impervi e difficoltosi e la necessità a volte deve prevalere anche sul gusto per non esporre il nostro ausiliare ad inutili pericoli.
Se si opererà in un terreno molto fitto si dovranno scegliere ausiliari in grado di districarsi senza difficoltà, che saranno in grado di disimpegnarsi dal contatto fisico senza subire danni dal selvatico ricercato.
Se l'utilizzo principale non sarà il recupero di animali feriti, la scelta migliore cadrà su un polivalente.
A questo punto subentra il gusto personale di ogniuno di noi, un mio consiglio però è di avere prima bene in mente i primi due parametri, che aiuteranno a garantirne l'incolumità.
Si perchè a volte non ci si pensa, ma il recupero di un animale ferito, comporta parecchi rischi per il nostro amato compagno, ed è nostro dovere limitarli al massimo.
Elio
Il conduttore recuperatore che è colui che presta gratuitamente il suo servizio a terzi e il conduttore per suo uso personale.
Il conduttore "recuperatore" deve prima di ogni cosa assicurare le maggiori possibilità di successo nel recupero, quindi deve munirsi di un cane che sia il più possibile predisposto a questo difficile servizio.
Il conduttore che ritiene di voler munirsi di un cane che può svolgere il lavoro sulla traccia per se stesso o per pochi amici, avrà altre esigenze un po' meno impegnative.
Al di fuori dei gusti che ogni uno di noi ha, le uniche due razze ritenute con motivo specialiste sono le ormai tante volte citate ; Hannoverischer Schweisshund e il Bayerischer Gebirgsschweisshund, erroneamente a mio avviso è stato inserito recentemente l'Alpenlaendische Dachsbracke.
Perchè erroneamente?
Perchè è un "bracke" e non uno "schweisshund".
Bracke significa letteralmente segugio mentre, sempre letteralmente Schweisshund significa cane da traccia, infatti Hs e BGS non sono segugi né per conformazione, né per tipo di lavoro, né per psicologia!
Era più giusto lasciarlo nei polivalenti.
Esistono però altri parametri da tener presente, il territorio in cui si opera, la conformazione del terreno, il tipo di selvatici che più spesso per la loro presenza sono soggetti di recupero, l'utlizzo principale del cane e perchè no, il gusto personale.
Per chi opera in alta montagna la scelta andrà su di un cane potente ma non eccessivamente pesante, in grado di superare le avversità di un recupero su terreni impervi e difficoltosi e la necessità a volte deve prevalere anche sul gusto per non esporre il nostro ausiliare ad inutili pericoli.
Se si opererà in un terreno molto fitto si dovranno scegliere ausiliari in grado di districarsi senza difficoltà, che saranno in grado di disimpegnarsi dal contatto fisico senza subire danni dal selvatico ricercato.
Se l'utilizzo principale non sarà il recupero di animali feriti, la scelta migliore cadrà su un polivalente.
A questo punto subentra il gusto personale di ogniuno di noi, un mio consiglio però è di avere prima bene in mente i primi due parametri, che aiuteranno a garantirne l'incolumità.
Si perchè a volte non ci si pensa, ma il recupero di un animale ferito, comporta parecchi rischi per il nostro amato compagno, ed è nostro dovere limitarli al massimo.
Elio
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