per fare un campione....

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  • Grouse
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    • Feb 2022
    • 650
    • attualmente a Napoli
    • Pointer; Irish Red Setter

    #1

    per fare un campione....

    Buongiorno, vi invito a vedere questo documentario. Secondo me è molto ben fatto e mostra a noi "continentali" come avvengono le prove di lavoro per pointers e setters. Potrete vedere il tipo da lavoro "britannico". Inoltre, potrete notare la composizione delle batterie...prevalentemente pointers e Irish red setters. Gli inglesi (Llewellin setters) poco diffusi (le motivazioni le ometto per evitare attacchi cardiaci).
    Noterete che i cani non vengono lanciati dai conduttori ma gli viene (secondo me giustamente) impartito il comando per partire, a riprova di un corretto e fermo addestramento.
    Noterete lo sparatore ufficiale (non la pistoletta scacciacani). Noterete lo stile diverso in termini di abbigliamento e modi. Noterete la presenza di tante "gentleladies". Vi rassicuro che ben pochi hanno grandi disponibiltà economiche, ma tutti hanno una sana e genuina passione (senza guadagno).
    Vi invito a riflettere anche sulle interessantissime immagini d'epoca in cui si fa uno spaccato di un tempo oramai passato in cui c'erano grandi canili di proprietà dei soliti Lords, che venivano gestiti dal/dai gamekeepers (guardiacaccia) e le loro famiglie.
    Infine, il vincitore ....interessante.
    Buona visione e a voi i commenti
  • michele2
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2008
    • 2972
    • Agrate Conturbia (NO)
    • Kurzhaar

    #2
    Grazie Mario, stupendo.
    Gli sto dando un'occhiata veloce ma stasera mia moglie ed io ce lo guardiamo in tele per bene
    Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
    (E. Barisoni, anno 1932)

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    • Massimiliano
      Amministratore - Fondatore
      • Mar 2005
      • 13325
      • Lugano
      • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

      #3
      Spettacolare.. poi le grouse e quei territori.. stasera me lo guardo con calma.
      Massimiliano

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      • cianna23
        ⭐⭐
        • Dec 2014
        • 203
        • Lecco
        • Kurzhaar

        #4
        Cavoli, ma che differenza nella morfologia dei cani... Prima cosa che salta all'occhio sono le teste dei Pointer, ben diverse da quelle a cui siamo abituati. E anche la struttura generale e il colore dei Setter Irlandesi... o mi sbaglio?

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        • Alessandro il cacciatore
          🥇🥇
          • Feb 2009
          • 20197
          • al centro della Toscana
          • Deutsch Kurzhaar

          #5
          Originariamente inviato da cianna23
          Cavoli, ma che differenza nella morfologia dei cani... Prima cosa che salta all'occhio sono le teste dei Pointer, ben diverse da quelle a cui siamo abituati. E anche la struttura generale e il colore dei Setter Irlandesi... o mi sbaglio?
          Non mi sorprende . Anche i Kurzhaar italiani non sono la copia di quelli allevati in Germania. Il motivo c’è: un diverso uso del cane e un addestramento completamente differente, per affrontare situazioni venatorie diverse .

          E un grazie a Grouse !
          Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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          • Yed
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2012
            • 6350
            • Pordenone
            • Segugio Bavarese di montagna

            #6
            il mio Arno aveva la testa come questo pointer che appare nell'immagine appena parte il filmato. Quante quaglie mi ha fermato

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            • fongaros
              ⭐⭐⭐
              • Oct 2008
              • 6847
              • Verona
              • Setter Inglese Pointer Inglese

              #7
              Ci voleva un video del genere per farmi tirare fuori le corna: gli inglesi hanno qualche cosa da insegnarci: 1) il cane, durante il turno, non si tocca e deve svolgere tutte le fasi da solo. 2) il cane in consenso deve seguire quello in ferma nelle evoluzioni dell'azione (guidata, accostata), mantenendo l'identica distanza del momento in cui era caduto in consenso. Le doti venatorie naturali non si insegnano ma si valutano nel contesto dell'espressione naturale.

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              • Francesco_C
                Ho rotto il silenzio
                • Feb 2018
                • 13
                • Roma
                • Ziva - Cane Lupo Cecoslovacco, Abby - Kurzhaar, Tea - English Cocker Spaniel

                #8
                Visto tutto di un fiato appena uscito. C'è da dire che quella presentata è la ''prova delle prove'', quindi i partecipanti sono i migliori dell'anno (un corrispettivo simile potrebbe essere il nostro ''master'') che hanno vinto o ottenuto i requisiti di accesso.
                Ho notato anche io la compostezza della prova e la partecipazione con una notevole dote di eleganza.
                La morfologia è diversa come molto spesso accade e come accade anche per i cani presenti in Nord America.
                Da poco più che trentenne che segue e cerca di partecipare agli eventi di cinofilia venatoria vorrei fare delle considerazioni:
                - location stellare a partire dai luoghi dei vari meeting
                - l'età media dei partecipanti e l'assenza di ''giovani'' un po' più presenti nelle nostre prove
                - l'ordine e la disciplina che a volte da noi vengono a mancare
                - la presenza di giudici giovani e di sesso femminile segno che un ricambio è avvenuto e sta avvenendo

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                • jon62
                  ⭐⭐
                  • Jun 2012
                  • 591
                  • appennino ligure
                  • setter inglese

                  #9
                  Grazie Grouse per il link di questo bellissimo filmato.

                  Una diversità che ho notato è che quasi tutti cani hanno la parte anteriore più sviluppata che i cani italiani che fanno la velocità con la parte posteriore. A loro probabilmente serve la forza davanti per superare questi cespuglietti bassi ma durissimi, terreni che non sono per niente facili.

                  E poì, come non puoi notare la gentilezza ed affettuosità di queste razze, anche tenuti in grande numero come nel filmato d’epoca.

                  Ho capito bene 2 o 3 tonnellate di biscotti alla settimana? :)

                  Commenta


                  • Massimiliano
                    Massimiliano commenta
                    Modifica di un commento
                    non lo sono per niente.. erica specie se alta non aiuta certamente.. qualcuno potrebbe dire a ragione che il cane li non riesci a esprimere il galoppo cosi come su altri terreni.
                    Ultima modifica Massimiliano; 22-01-25, 14:25.

                  • Max54
                    Max54 commenta
                    Modifica di un commento
                    Terreni difficili selvaggina vera ,quei cani sono diversi perchè da generazioni hanno visto solo quello , niente tavoli da biliardo e animali di lancio , pochissimi praticamente assenti i setter inglesi come mai ? un idea ce l'avrei ma non è suffragata dall'esperienza.
                • walge
                  ⭐⭐
                  • Dec 2008
                  • 623
                  • roma
                  • setter inglese

                  #10
                  Andai pochi anni fa in Scozia in un simile ambiente. Il problema erano i 30 anni di troppo sul mio groppone!
                  Con le grouse le emozioni sono ai massimi!!
                  Ma il terreno non facile sopratutto con i miei cani che macinano km con potenza.

                  Walter

                  Commenta

                  • Grouse
                    Collaboratori
                    • Feb 2022
                    • 650
                    • attualmente a Napoli
                    • Pointer; Irish Red Setter

                    #11
                    Sono molto felice vi sia piaciuto. Ho avuto modo di frequentare la Scozia per motivi familiari tanti anni fa ed ho cacciato li Grouse, black Grouse (forcelli) e il resto venabile. Ho assistito ad alcuni trials e posso confermare che quello che emerge dal video è pratica corrente (ovviamente con risultati diversi). Tutti gli appassionati di caccia con Pointer e setter vivono la loro passione e giornata di caccia con lo stile e l'approccio che si vede nel video. Ovviamente ci sono anche appassionati della caccia mista con cane Continentale che loro chiamano rough shooting (quasi a considerarla un po' meno nobile, ma si sa che sono britannici...).
                    Tuttavia, al di là di queste chiacchiere, vorrei farvi notare che la gran parte dei partecipanti non sono "professionisti" come sul continente, ma semplici appassionati.
                    Dubito che ciò possa mai accedere sul continente.
                    Tutti avete notato lo stile dell' assieme. Beh, lo stile è sostanza perché condiziona culturalmente e consente (almeno li) di preservare valori, tradizioni e arte.
                    Riguardo ai cani, la morfologia di molti (in modo particolare teste e code) lascia a desiderare. Tuttavia, le strutture di questi cani sono interessanti. Sono costruiti per esprimere potenza a lungo su terreni estremamente impegnativi. Notate bene che alcuni cani inciampano e si ribaltano allo sgancio ( il video taglia rapidamente questi "accidenti"). Sono condizioni molto diverse dalle nostre prove a grande cerca, caccia a starne e ancora più lontane dalle nostre classiche. Le stakes sono prossime alla caccia che li si svolge. Le nostre invece? Badate bene che lo dico senza alcun fine polemico (in passato ne sono stato anche contagiato).
                    Mi interrogo su quale sia il migliore approccio per selezionare validi ed efficaci gun dogs.
                    Altra considerazione sulle razze più presenti: Pointers ed Irish Red setters. Perché?
                    Perché (secondo loro) sono quelle che garantiscono nella media cani più forti, resistenti, addestrabili, duttili e dalla resa migliore. Ahimè la patria non rende il giusto apprezzamento ai setter inglesi.
                    In allegato un reperto "storico" io allora diciottenne in una pausa tra i moors cacciando la regina dell' erica.
                    File allegati

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                    • Max54
                      Max54 commenta
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                      Quando il gioco si fa' duro i duri cominciano a giocare, è evidente che i risultati sul terreno di caccia hanno selezionato i cani , compreso i mitici irlandesi bianco rossi , mio padre negli anni 60 -70 ne aveva una ed era dotata di un gran fisico potente ma niente ache vedere coi velocisti di oggi.
                  • Luca1990
                    ⭐⭐⭐
                    • Mar 2020
                    • 1911
                    • Provincia di Venezia
                    • Mambo - vizsla

                    #12
                    Molto interessante.. alcuni pointer rispetto ai nostri canoni sono un po’ particolari.. anche gli irlandesi non sono esattamente come me il immaginavo. Forse sono state privilegiate le doti di lavoro rispetto a quelle estetiche. In ogni caso sembrano cani forgiati su animali veri in ambiente ostico..
                    un grande privilegio poter cacciare col proprio cane in quei posti

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                    • Grouse
                      Grouse commenta
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                      sicuramente la morfologia che mediamente si riscontra è piuttosto diversa per quanto riguarda i pointer, infatti:
                      - la testa (assi cranio facciali non convergenti, poca quadratura del muso. Tuttavia, lo standard d'oltremare accetta anche il parallelismo degli assi.....con buona pace di Solaro)
                      - la taglia (spesso intorno ai 64cm al garrese i maschi)
                      - code (non sempre a manico di pompa)
                      - angolazione di spalle, groppa e posteriore (paradossalmente più vicine al modello di Solaro rispetto ai cani da trials continentali che spesso tendono al "levriero"....)
                      - pelle e pelo (ricorda molto quelli del Kurzhaar ....)

                      Per quanto riguarda gli irlandesi la differenza con quelli da lavoro che abbiamo sul continente non è apprezzabile. E' abissale rispetto ai cani da show, ma attenzione! Gli irlandesi da esposizione sono (mio personale pensiero, del che mi scuso con tutti) un'aberrazione. Spesso cavalloni pelosi (in passato anche brutte copie di un levriero afgano, oggi molto meno anche se qualche stampellone si vede ancora).

                      Ad ogni modo, entrambe le razze sono apprezzate per la loro rusticità, tempra e duttilità in modo pressocchè eguale. A sequire i gordon....in coda i Llewellin (cioè gli inglesi)

                    • Alessandro il cacciatore
                      Alessandro il cacciatore commenta
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                      L'invidia principale, oltre ai cani che ci sono nel video, è l' ambiente e la selvaggina che hanno per qualità e numero. "Fare" i cani lì è molto più agevole che qui.
                  • Alessandro il cacciatore
                    🥇🥇
                    • Feb 2009
                    • 20197
                    • al centro della Toscana
                    • Deutsch Kurzhaar

                    #13
                    Originariamente inviato da Grouse
                    Tuttavia, al di là di queste chiacchiere, vorrei farvi notare che la gran parte dei partecipanti non sono "professionisti" come sul continente, ma semplici appassionati.
                    Dubito che ciò possa mai accedere sul continente.
                    Che non accada sull'intero continente direi di no. Io ho una conoscenza discreta dell'ambiente cinofilo tedesco e delle loro prove. La figura dell'allenatore e conduttore professionista là è molto rara. Lì la norma è prendere un cucciolo presto, poco dopo i 60 giorni, e poi addestrarlo e condurlo alle prove da soli. Siccome nessuno nasce imparato nemmeno in Germania, là c'e' una figura -spesso volontaria- che insegna ad addestrare i cani ed a condurli alle prove. Di solito queste lezioni ci sono il sabato per ovvi motivi lavorativi ed anche di rispetto della domenica che dedicano di norma alla famiglia (niente caccia -per scelta- infatti). Una di queste persone era qui sul forum con il nick "Madonna".
                    Aggiungo che là non esiste il cane da caccia e il cane da prove (o da gare, come qui si dice). E' il cane da caccia che viene testato sulle prove, anche per poterli farli avere avere un futuro come riproduttore. Certamente anche lì ci sarà il cane più o meno bravo nel giudizio.

                    Sono perfettamente d'accordo su quanto altro dici, eccetto sulla parte tecnico-morfologica di cui io sono un assoluto ignorante, ma ammiro la competenza degli altri.
                    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                    • Grouse
                      Grouse commenta
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                      Hai pienamente ragione. Ho mal generalizzato. Infatti, il contesto cinofilo teutonico è molto diverso dal resto del continente. La filosofia delle prove è giustamente tesa alla valutazione/validazione/verifica ai fini della sola selezione del cane da lavoro tra cani che effettivamente "lavorano" , così come oltremanica. Ovviamente declinato in modo diverso ma altrettanto affascinante e nobile.
                  • Livia1968
                    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                    • Apr 2019
                    • 6124
                    • Guidonia Montecelio (Roma)
                    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                    #14
                    Io non generalizzerei sminuendo in toto quello che succede in Italia.

                    Non è vero che tutti quelli che affrontano le prove di lavoro ( si , anche in Italia si chiamano cosi, e chi le chiama diversamente si vede che non vi ha mai partecipato) sono professionisti.

                    Non è vero che i cartellini li ottengono i soli cani da prove , non è vero che i cani da prove non sono mai andati a caccia , non vanno a caccia e se ci vanno sono dei brocchi.

                    Pure in Italia esistono persone che si offrono di insegnarti come condurre un cane ( gratuitamente), basta saperle conoscere ed avere buona volontà e mettere tanto impegno , forse maggiore di quello che così facilmente puoi trovare in un paese dove esiste una cultura cinofila più radicata ,diffusa e professionale.

                    Queste affermazioni posso permettermi di farle perchè ne ho (sebbene breve e limitata) esperienza ed ho potuto riscontrare (sia in prima persona , sia condividendo l'esperienza assieme ad altri come me), quello che scrivo.

                    Le critiche di questo genere , di solito provengono dagli spettatori e dai delusi.

                    Ovviamente , da privato , devi soffrire un pò di più, ed avere un pò più di pazienza ma il cane che ha il giusto valore morfologico e venatorio viene notato e c'è tutto l' interesse affinche ciò avvenga perchè, come noto si è sempre alla ricerca di sangue nuovo e che sia di buona qualità......
                    Ultima modifica Livia1968; 24-01-25, 20:47.
                    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

                    Commenta


                    • Max54
                      Max54 commenta
                      Modifica di un commento
                      La differenza ,profonda , sta' nei terreni e nella selvaggina da cui esce un quadro completamente diverso che produce soggetti di un altra tempra, quello che dici ha un fondo di verita' per alcune razze, diciamo di nicchia ,con i bracchi italiani ,3-400 cuccioli l'anno non ci fai i soldi con altre razze piu' diffuse si'.

                    • Livia1968
                      Livia1968 commenta
                      Modifica di un commento
                      Si, ovvio , parlo della mia esperienza. Immagino che dove girano i soldi veri la situazione sia un po' più esasperata ma è anche vero che di persone realmente appassionate senza scopo di lucro ce ne siano ovunque e il sangue buono e nuovo interessa sempre. Specialmente a chi alleva perché se vendi un buon prodotto la voce gira molto di più che se smerci mediocrità blasonate.

                    • Grouse
                      Grouse commenta
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                      Cara Livia, apprezzo molto quello che scrivi ed è la testimonianza di una passione genuina. Tuttavia, almeno per le razze inglesi di cui ho conoscenza diretta perché le impiego, le adoro, le studio (da dilettante) e ho calcato come proprietario (non conduttore) i campi di prove (ora non più perché il tempo è poco e preferisco vivere emozioni squisitamente venatorie), mediamente si osserva una tendenza alla deriva. Non condanno assolutamente la nostra cinofilia agonistica. Tuttavia, qualche problema c'è. Credo che l'eccesso di agonismo (se così lo vogliamo definire) sia il rovescio della medaglia della crisi della caccia col cane da ferma. Il surrogato che diventa strumento indispensabile per garantire la sopravvivenza dell' arte del cane da ferma. Ovviamente, stante la crisi della piccola selvaggina stanziale nel nostro paese è oltremodo difficile poter preparare adeguatamente un buon numero di giovani promesse. Il professionista e le sua trasferte all' estero sono, così, la soluzione più immediata o forse l'unica soluzione.
                      Forse, la cinofilia ufficiale dovrebbe/potrebbe provare a spingere per la creazione di zone idonee da Nord a Sud dello stivale. Sarebbe bello ma è utopia.
                  • Alessandro il cacciatore
                    🥇🥇
                    • Feb 2009
                    • 20197
                    • al centro della Toscana
                    • Deutsch Kurzhaar

                    #15
                    Originariamente inviato da Livia1968
                    Io non generalizzerei sminuendo in toto quello che succede in Italia.

                    ...
                    Se era per me l’osservazione , io non ho sminuito nessuno. Ho solo rappresentato una situazione diversa.
                    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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