Declino del cane inglese?

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    • Oct 2008
    • 6847
    • Verona
    • Setter Inglese Pointer Inglese

    #46
    Io la contrazione la vedo dappertutto: una certa politica messa in atto negli ultimi anni dai mass media, conta molto. Se il numero di animali d'affezione (1 famiglia su 4 lo ha) aumenta, c'è sicuramente un perché. E' solo cambiato il target. In effetti rimane ancora in auge la scelta d'impulso, quella "pilotata" e quella basata sul prezzo (nei negozi Pet un cucciolo di cane di razza senza LOI costa 300/350 E). Pochi oramai fanno una scelta consapevole, basandosi sul carattere, longevità, rusticità, ecc. Questo in generale la mia esperienza basata sulle mail e sulle telefonate ricevute. Se fino a qualche anno fa anche il non cacciatore puntava su qualche razza da ferma, oggi molto meno perché è in voga il "salva il bastardino dal canile". Non vedo, quindi, una forte flessione: chi usava il setter lo usa ancora, chi il pointer difficilmente si slega da tale razza.
    Per il ramo venatorio, l'aumento dei retriever è sempre legato alla generalità del propietario. Di golden e labrador cilindrici se ne vedono molti ai parchetti/pisciatoi per cani. E non sono certo in mano ad usufruitori di cani da lavoro. Il loro incremento è legato a loro: i negozi Pet non li trattano, si deve usufruire dell'allevamento (come per setter e pointer).
    Altro punto i cani da seguita. Difficilemente si vede cacciare la lepre con il soggetto singolo. Si tratta, nella stragrande maggioranza, di mute. Quindi, un unico cacciatore proprietario gestisce più di un soggetto. Da ritenersi poi molto importante la difficoltà di reperire i soggetti per i vari ruoli all'interno della muta. Credo che quindi si debba relazionare il numero di iscrizioni anche a tale presupposto: se non fai cucciolate e cresci i giovani, non poi scoprirne le doti ed introdurlo nel ruolo apposito nella muta. Questo più indirizzato alla lepre che ad altri selvatici. Per quello che concerne il cinghiale, vedo un doppio aspetto: se per quanto riguarda quello più puro della caccia si utilizzino ancora incroci in gran parte dell'Italia, un aspetto da non sottovalutare (e che avanza) è la consapevolezza di un avvicinamento ad una caccia più tecnica, di qualità e con cani selezionati e di razza. Limiere e girata ne sono un esempio, dato che determinate amministrazioni puntano molto su quest'aspetto. Non per ultimo, il cane da sangue in lieve aumento. Questo un po' per snobbismo dei "carabinari", dato che il 95% di tali esemplari non lavorano e/o si allenano abbastanza per essere utilizzabili concretamente sul terreno quando necessitasse la loro presenza.
    Riassumendo, il LOI non rileva ciò che non può sapere, ma solo i propri dati e su tali. Le "fughe" verso canili e Pet sarebbero di competenza Enci

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