L'INTERVISTA A LOMBARDI: "Se no, tel dig me, la cinofilia muore davvero!"

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giovannirusso
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  • giovannirusso

    #1

    L'INTERVISTA A LOMBARDI: "Se no, tel dig me, la cinofilia muore davvero!"

    Ho letto e riletto con estrema attenzione l'intervista di Pino Della Torre a Rodolfo Lombardi pubblicata sul numero di marzo dell "Gazzetta della Cinifilia".
    Se da tanto stimo e seguo con ammirazione la scuderia Lombardi, ora la stima è ai massimi livelli.
    Posto che il Trialller ( stavolta con tre elle) è il cane di partenza per ogni futuro progetto compresa e stracompresa la caccia ( e il primo che fiata su questa semplice quanto inconfutabile verità lo strozzo), caccia che Lombardi( leggere l'intervista), non perde mai di vista, ciò posto dicevo, il Trialller deve essere messo SOTTO GLI OCCHI degli appassionati IN ITALIA.
    Ed in Italia, l'unica sede in cui questi meravigliosi soggetti possono essere visti e goduti dagli appassionati, data l'assenza di zone adatte alla grande cerca che non siano una barzelletta, è quella delle CLASSICHE A QUAGLIE.
    Lo dico da proprietario di un cane che corre all'estero in Grande Cerca e che, purtroppo,( almeno per ora) non fa le quaglie per motivi legati a errori di dressaggio.
    Basta con la cinofilia vissuta esclusivamente al telefono. Nessuno, credo, a prescindere dalle possibilità economiche, può stare a seguire il proprio pupillo in giro per l'Europa e meno che meno gli appassionati che proprietari non sono.
    Se da un lato le tournee estere sono irrinunciabili perchè senza la Polonia, la Spagna, la Francia e sopratutto la Serbia la grande cerca non si fa, dall'altro gli altopiani italiani: Campofelice, Roccaraso, Lago Laceno, Colfiorito ecc... ecc... offrono palestre sulle quali il Trialller può esprimersi in massimo grado e dove può dimostrare una versatilità non comune.
    Lombardi dice: Un cane, avesse vinto anche la Coppa Europa 72 volte, se non fa le quaglie non lo voglio, e ancora: " ... se non li presento al mondo degli appassionati che li possono vedere la cinofilia muore"

    VIVA LOMBARDI

    Non posso negare la mia ammirazione per i conduttori che le quaglie non le fanno, Pezzotta e Girandola su tutti.

    Ciò nonostante bisogna piantarla con la faccenda che il Trialller va preservato da inquinamenti e costrizioni che in qualche maniera possono intaccare la loro condizione di starnisti puri.
    TROPPO FACILE

    Per stare sui cani di Lombardi anche Orio e Ribot erano starnisti stratosferici. Ciò nonostante hanno stravinto sui prati degli altopiani con performance stellari e lo hanno fatto sotto gli occhi di tutti. E per chi si fida dei propri occhi sono quelli i Trialller che contano.

    Grazie Lombardi, a te e a tutti i tuoi colleghi e proprietari che, a noi appassionati spettatori NON PAGANTI, regalano lo spettacolo dello spettacolo dei migliori setter del mondo.
  • angelo fiorentini

    #2
    lombardi

    assolutissimamente dello stesso pensiero di Lombardi. il setter che non fa le quaglie vuol dire secondo me che è un cane poco addestrabile e questo si sente e nota anche in riproduzione..perche' è un carattere trsmissibile .il trialer.. il campione deve saper fare anche le quaglie..su questo non ci piove ..ciao

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    • beccolungo
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2009
      • 1509
      • genova

      #3
      assolutamente d accordo con quanto detto, il vero trialer non ha limiti se cosi' non fosse non sarebbe degno di portare tale titolo..

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      • epagneul
        Banned
        • Apr 2008
        • 2438
        • Spoleto
        • Epagneul Breton, Kurzhaar

        #4
        Originariamente inviato da giovannirusso
        Ho letto e riletto con estrema attenzione l'intervista di Pino Della Torre a Rodolfo Lombardi pubblicata sul numero di marzo dell "Gazzetta della Cinifilia".
        Se da tanto stimo e seguo con ammirazione la scuderia Lombardi, ora la stima è ai massimi livelli.
        Posto che il Trialller ( stavolta con tre elle) è il cane di partenza per ogni futuro progetto compresa e stracompresa la caccia ( e il primo che fiata su questa semplice quanto inconfutabile verità lo strozzo), caccia che Lombardi( leggere l'intervista), non perde mai di vista, ciò posto dicevo, il Trialller deve essere messo SOTTO GLI OCCHI degli appassionati IN ITALIA.
        Ed in Italia, l'unica sede in cui questi meravigliosi soggetti possono essere visti e goduti dagli appassionati, data l'assenza di zone adatte alla grande cerca che non siano una barzelletta, è quella delle CLASSICHE A QUAGLIE.
        Lo dico da proprietario di un cane che corre all'estero in Grande Cerca e che, purtroppo,( almeno per ora) non fa le quaglie per motivi legati a errori di dressaggio.
        Basta con la cinofilia vissuta esclusivamente al telefono. Nessuno, credo, a prescindere dalle possibilità economiche, può stare a seguire il proprio pupillo in giro per l'Europa e meno che meno gli appassionati che proprietari non sono.
        Se da un lato le tournee estere sono irrinunciabili perchè senza la Polonia, la Spagna, la Francia e sopratutto la Serbia la grande cerca non si fa, dall'altro gli altopiani italiani: Campofelice, Roccaraso, Lago Laceno, Colfiorito ecc... ecc... offrono palestre sulle quali il Trialller può esprimersi in massimo grado e dove può dimostrare una versatilità non comune.
        Lombardi dice: Un cane, avesse vinto anche la Coppa Europa 72 volte, se non fa le quaglie non lo voglio, e ancora: " ... se non li presento al mondo degli appassionati che li possono vedere la cinofilia muore"

        VIVA LOMBARDI

        Non posso negare la mia ammirazione per i conduttori che le quaglie non le fanno, Pezzotta e Girandola su tutti.

        Ciò nonostante bisogna piantarla con la faccenda che il Trialller va preservato da inquinamenti e costrizioni che in qualche maniera possono intaccare la loro condizione di starnisti puri.
        TROPPO FACILE

        Per stare sui cani di Lombardi anche Orio e Ribot erano starnisti stratosferici. Ciò nonostante hanno stravinto sui prati degli altopiani con performance stellari e lo hanno fatto sotto gli occhi di tutti. E per chi si fida dei propri occhi sono quelli i Trialller che contano.

        Grazie Lombardi, a te e a tutti i tuoi colleghi e proprietari che, a noi appassionati spettatori NON PAGANTI, regalano lo spettacolo dello spettacolo dei migliori setter del mondo.
        Caro Giovanni...questo è quanto affermai in altro post, ci sono soggetti che fanno i cartellini nella caccia a starne...quelle vere (continentali e inglesi) e fanno i cartellini in classica a quaglie (gabbiarole), questa è la versatilità di ampio respiro che hanno questi soggetti...stessi soggetti penalizzati verbalmente da chi o per invidia o per semplice presa di posizione o soltanto per sentito dire persevera denigrando sull'eccelsa qualità, cè un proverbio che dice: "per riconoscere una buona stoffa ci vuole un buon mercante"....credo che non ci sia bisogno di ulteriori commenti...!

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        • giovannirusso

          #5
          "per riconoscere una buona stoffa ci vuole un buon mercante"....
          Lo metto nella collezione.

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          • flash
            ⭐⭐⭐
            • Nov 2008
            • 1321
            • roma
            • pointer

            #6
            Originariamente inviato da giovannirusso
            Lo metto nella collezione.
            anche io.......un detto che, in questo caso, calza veramente bene.....
            Guido

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            • Tip

              #7
              sono d'accordissimo su quello che ha detto Lombardi

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              • giovannirusso

                #8
                assolutissimamente dello stesso pensiero di Lombardi. il setter che non fa le quaglie vuol dire secondo me che è un cane poco addestrabile e questo si sente e nota anche in riproduzione..perche' è un carattere trsmissibile .il trialer.. il campione deve saper fare anche le quaglie..su questo non ci piove ..ciao
                <!-- / message -->
                E tu, da quello che ho scoperto stasera sul Dok, non solo lo pensi, ma lo metti alla grande in pratica.
                Te li avevo già fatti ma ti ripeto i Complimentissimi. A te e al Dok.

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                • angelo fiorentini

                  #9
                  dok

                  grazie Giovanni...

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                  • giovannirusso

                    #10
                    grazie Giovanni...
                    E di che. solo chi non ha un'idea degli immensi sacrifici che ci sono dietro simili risultati può essere così imbecille da non gioirne quando arrivano.
                    Un gran cane che corre è di tutti quelli che hanno occhi per guardarlo. Il proprietario è solo uno che ha l'onere in più di riempirgli la scodella.
                    Ciao Angelo e ad maiora.

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                    • fongaros
                      ⭐⭐⭐
                      • Oct 2008
                      • 6847
                      • Verona
                      • Setter Inglese Pointer Inglese

                      #11
                      Originariamente inviato da giovannirusso
                      e il primo che fiata su questa semplice quanto inconfutabile verità lo strozzo
                      inconfutabile...[:D]

                      Originariamente inviato da angelo fiorentini
                      il setter che non fa le quaglie vuol dire secondo me che è un cane poco addestrabile e questo si sente e nota anche in riproduzione..perche' è un carattere trsmissibile
                      [fiuu]

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                      • setterman quasi braccoman

                        #12
                        Però non dimentichiamo che il percorso della grande cerca è differente da quello della classica a quaglie, oggi si vedono molti cani correre la grande cerca con lacet kilometrici sui lati ma con passaggi a pochi passi dal conduttore, la grande cerca oltre ad aprire molto sui lati il cane deve stare molto in avanti e non chiudere a pochi metri.
                        Infatti per citarne uno Girandola che non fà le quaglie i cani che presenta interpretano la grande cerca sotto tutti gli aspetti.
                        La mia non vuol essere una polemica
                        Umberto

                        Commenta

                        • Luca Sannipoli
                          • Dec 2010
                          • 67
                          • Gubbio

                          #13
                          Originariamente inviato da setterman
                          Però non dimentichiamo che il percorso della grande cerca è differente da quello della classica a quaglie, oggi si vedono molti cani correre la grande cerca con lacet kilometrici sui lati ma con passaggi a pochi passi dal conduttore, la grande cerca oltre ad aprire molto sui lati il cane deve stare molto in avanti e non chiudere a pochi metri.
                          Infatti per citarne uno Girandola che non fà le quaglie i cani che presenta interpretano la grande cerca sotto tutti gli aspetti.

                          Umberto
                          Concordo pienamente!
                          Luca Sannipoli

                          Commenta

                          • MicheleM

                            #14
                            Originariamente inviato da setterman
                            Però non dimentichiamo che il percorso della grande cerca è differente da quello della classica a quaglie, oggi si vedono molti cani correre la grande cerca con lacet kilometrici sui lati ma con passaggi a pochi passi dal conduttore, la grande cerca oltre ad aprire molto sui lati il cane deve stare molto in avanti e non chiudere a pochi metri.
                            Infatti per citarne uno Girandola che non fà le quaglie i cani che presenta interpretano la grande cerca sotto tutti gli aspetti.
                            La mia non vuol essere una polemica
                            Umberto
                            Ti quotissimo setterman
                            Eppure il cacciatore va ad accoppiare con questi setter perchè più pubblicizzati e in mano alla gente che conta ma poi a caccia con che cosa vanno? E cè pure chi dice che il Trialer e il cane da caccia sono due cose diverse. Insomma siamo alla frutta :-pr Michele

                            Commenta

                            • giovannirusso

                              #15
                              Però non dimentichiamo che il percorso della grande cerca è differente da quello della classica a quaglie, oggi si vedono molti cani correre la grande cerca con lacet kilometrici sui lati ma con passaggi a pochi passi dal conduttore, la grande cerca oltre ad aprire molto sui lati il cane deve stare molto in avanti e non chiudere a pochi metri.
                              Infatti per citarne uno Girandola che non fà le quaglie i cani che presenta interpretano la grande cerca sotto tutti gli aspetti.
                              Sono stradaccordo. E chi assiste alle prove sa che in particolar modo i cani di certi dresseur, più di altri, tendono ad estremizzare quello che SETTERMAN giustamente asserisce. Ci sono però tanti setter e pointer che in grande cerca tornano a fare la grande cerca ed in classica fanno i cani da classica. Ci sono altri ancora che son stati capaci di fare anche le prove a selvaggina. RAGANO, dove sei?
                              E quelli sono i fuoriclasse.
                              E' facile dire che i cani del Girandolino fanno la grande cerca in maniera squisita.Lui, come Pezzotta, hanno scelto di non rischiare e lasciare i suoi pointer, per così dire, in purezza.
                              Però, quanti pointerman avrebbero dato qualcosa di importante per poter vedere all'opera, fosse anche "solo" in classica, i meravigliosi e positivissimi pointer del Girandolino nazionale. Così invece li vede solo lui, sporadicamente il proprietario, qualche giudice ed il compagno di coppia. Se siamo contenti così.
                              Io sono certo, per averlo visto con gli occhi, dell'esisteza di meravigliosi setter che i mestieri li san far tutti. Stratosferici "GENERICI SPECIALISTI".

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