un calibro oramai sparito il 32

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  • vingiul
    ⭐⭐⭐
    • Jul 2009
    • 1597
    • Pogerola di Amalfi (SA)

    #16
    Ciao,
    @calibrosedici
    guarda gli Investarm, forse sono di qualita' migliore rispetto ai Falco, e ad un amico hanno chiesto circa 400 euro per un sovrapposto in 410.
    Vincenzo

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    • G.G.
      Moderatore Armi e Polveri
      • Jun 2006
      • 11225
      • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
      • Epagneul Breton

      #17
      Originariamente inviato da calibrosedici
      Gianluca te quali altre marche mi consigli di sentire per farmi fare il mio combinato e rimanere entro i 450-500E???'
      Non ci sono molte aziende bresciane in grado di fare quanto chiedi, al prezzo indicato.
      Tra tutte sentirei Falco e magari Investarm.
      Rizzini è l'alternativa a livelli qualitativi superiori, ma lo è anche il prezzo .
      Rispetto la tua scelta, ma la decisione razionale sarebbe fare un 410/28, anche per la facile reperibilità delle cartucce.
      Di fatto potresti sparare senza difficoltà le stesse grammature del 32/24.

      Cordialità
      G.G.
      Some people hear their own inner voices with great
      clearness and they live by what they hear.
      Such people become crazy, or they become legends.
      </O:p

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      • calibrosedici
        ⭐⭐⭐
        • Oct 2008
        • 1840
        • Firenze
        • Breton

        #18
        La investam l' ho già sentita e non me lo fà!

        ---------- Messaggio inserito alle 11:28 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:25 AM ----------

        Originariamente inviato da G.G.
        Non ci sono molte aziende bresciane in grado di fare quanto chiedi, al prezzo indicato.
        Tra tutte sentirei Falco e magari Investarm.
        Rizzini è l'alternativa a livelli qualitativi superiori, ma lo è anche il prezzo .
        Rispetto la tua scelta, ma la decisione razionale sarebbe fare un 410/28, anche per la facile reperibilità delle cartucce.
        Di fatto potresti sparare senza difficoltà le stesse grammature del 32/24.

        Cordialità
        G.G.
        Ehhhh lo so ma mi piace di più il 24/32 che sono calibri strani....sennò non mi chiamavo cal 16![:-golf]

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        • edo49
          Moderatore
          • Jan 2009
          • 3180
          • Cavarzere
          • Breton

          #19
          Rendiamoci conto: o scegliamo un'arma in catalogo, ed allora la paghiamo quanto prefissato, (e possiamo anche trovarla usata) oppure, se ci intestardiamo sulla "fuoriserie", dobbiamo pagare il sovrapprezzo dell'arma unica!

          ---------- Messaggio inserito alle 12:22 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:16 PM ----------

          Poi la doppietta costa sempre più del sovrapposto

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          • vingiul
            ⭐⭐⭐
            • Jul 2009
            • 1597
            • Pogerola di Amalfi (SA)

            #20
            Ciao,
            ulteriore soluzione "non economica": prendere un cal 20 in non buone condizioni (ma ne vidi mesi fa uno da rottamare, scartato dal BNP per canne sovralesate, bellissimo...), e farlo ritubare. Sarebbe un po' pesante, e la spesa sarebbe maggiore che un Falco o un Investarm, pero'....
            Vincenzo

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            • Rossella
              ⭐⭐⭐⭐
              • Mar 2005
              • 14715
              • Gallia Cisalpina
              • Setter Inglese

              #21
              Originariamente inviato da Cinghio
              ma io veramente non volevo un monocanna, cercavo una doppietta o in cal 28 o in 32. Visto che nuova in 32 costava poco ci stavo facendo un pensierino. In 28 se ne trovano pochissime usate e nuove sono tutte basculanti e non pieghevoli per ciò il prezzo aumenta notevolmente.

              ma per la vagante o per il capanno la doppietta?

              le doppiettine in piccolo calibro sono carinissime ma caaareee... si era visto qualcosa di economico all'exa della ydliz... certo definirle belle è inopportuno ma se non altro c'è il rapporto qualità prezzo. E perchè non basculante poi?
              i monocanna incece costano davvero poco, e sono pieghevoli
              Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

              http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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              • Roby62
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2009
                • 2288
                • Castiglion Fiorentino (AR)

                #22
                Anche io sono un " patito" dei piccoli calibri monocanna, specialmente Beretta, ho un cal.32 che mi ha dato delle ottime soddisfazioni specialmente con cartucce caricate con vecchie polveri granulari e una dose micidiele con la mitica NC. Sono un cacciatore di corvidi e come ben sapete sono uccelli coriacei, ma il mio schioppino come del resto il 24 non mi hanno mai deluso, a parte le padelle delle quali non possiamo dare colpa al fucile.
                Il lato negativo delle doppiettine di moderna fabbricazione è quello di avere la bascula molto pesante, nello stesso blocco si monta dal 410 al cal.20, naturalmente è un parere personale, ma se dovessi scegliere per forza una doppietta andrei a cercare un buon usato, chiaramente nei fucili datati è difficile trovare un combinato ma con un riduttore di cal. si possono risolvere tutti i problemi, io lo uso anche nel 12. con risultati buoni, oppure come dice Rossella un bel monocanna e si risparmiano un sacco di soldini.
                Saluti Roby62
                La colpa non è della cartuccia, ma dell'occhio![fiuu]

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                • Celestino
                  ⭐⭐
                  • Jun 2006
                  • 708
                  • Avellino, Avellino, Campania.
                  • due springer spaniel; uno spinone italiano ed un Kurzhaar

                  #23
                  Ho avuto nel passato una Serena cal.32 ,ma non fa testo per le sue caratteristiche particolari che non la rendono paragonabile ad un fucile vero e proprio.Nel passato ho avuto una lunga ed intensa esperienza d'uso di armi di piccolo calibro in quanto io e mio fratello uscivamo a caccia con altri due amici anche loro appassionati di piccoli calibri e facevamo delle belle sparate ,in una epoca in cui si poteva tirare ai passeri,fringuelli e verdoni che in un altopiano frequentato dalla nostra allegra brigata erano molto abbondanti.Il nostro gruppo era composto da 4 persone .tre armate con doppiette 28 ed una con un sovrapposto cal.32 e sparavamo cartucce caricate da noi con S4,Anigrina Lamellare e GP usando borrette Gualandi minibior.Sparavamo sepre a volo ed ottenevamo in questa divertentissima caccia ,che ricordo con molta nostalgia,buoni risultati,con talvolta qualche capo pregiato che rimaneva sotto i colpi delle implacabili doppiettine 28,per la cronaca due Renato Gamba ed una Castellani.Una volta,per valutere empiricamente la gittata delle nostre armi tirammo qualche colpo a fermo ai fringuelli che si posavano sulla cima di un altissimo pioppo secco,alto circa 25-30 metri;ebbene su 10 fringuelli che tirai con il 28 ne caddero 8 mentre di 10 fringuelli che tirò il mio amico con il 32 ne caddero solo 3.Da quel momento ,forse a torto,iniziai a ritenere il 32 un calibro adatto al solo tiro a fermo,a distanze contenute e senza grandi velleità,mentre il 28 si confermava sempre più un calibro serio ed affidabile ,una spanna al disopra del suo fratellino inferiore,adatto anche alla caccia vagante e che non tradisce nel momento della verità.Dopo di allora ,appassionatomi della caccia con il cane da ferma ho avuto possibilità di utilizzo della mia Castellani 28 certamente ridotte,ma ancora oggi mi accompagna a quaglie con le mie bracche e la mia spinona.Questo lungo preambolo serve solo a giustificare la scarsa considerazione che ho per il calibro 32,che per me trova una sua ragione d'essere nel solo tiro a fermo a distanze contenute,non essendo nemmeno lontanamente paragonabile al cal.28;in questo caso ci troviamo di fronte a tutta una altra storia (per la cronaca il mio amico al termine della stagione vendette il sovrapposto 32 ed acquisto un sovrapposto credo Zoli cal.28)
                  Celestino Basagni

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                  • Cassadori
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2010
                    • 1696
                    • SARDEGNA

                    #24
                    Originariamente inviato da Celestino
                    Ho avuto nel passato una Serena cal.32 ,ma non fa testo per le sue caratteristiche particolari che non la rendono paragonabile ad un fucile vero e proprio.Nel passato ho avuto una lunga ed intensa esperienza d'uso di armi di piccolo calibro in quanto io e mio fratello uscivamo a caccia con altri due amici anche loro appassionati di piccoli calibri e facevamo delle belle sparate ,in una epoca in cui si poteva tirare ai passeri,fringuelli e verdoni che in un altopiano frequentato dalla nostra allegra brigata erano molto abbondanti.Il nostro gruppo era composto da 4 persone .tre armate con doppiette 28 ed una con un sovrapposto cal.32 e sparavamo cartucce caricate da noi con S4,Anigrina Lamellare e GP usando borrette Gualandi minibior.Sparavamo sepre a volo ed ottenevamo in questa divertentissima caccia ,che ricordo con molta nostalgia,buoni risultati,con talvolta qualche capo pregiato che rimaneva sotto i colpi delle implacabili doppiettine 28,per la cronaca due Renato Gamba ed una Castellani.Una volta,per valutere empiricamente la gittata delle nostre armi tirammo qualche colpo a fermo ai fringuelli che si posavano sulla cima di un altissimo pioppo secco,alto circa 25-30 metri;ebbene su 10 fringuelli che tirai con il 28 ne caddero 8 mentre di 10 fringuelli che tirò il mio amico con il 32 ne caddero solo 3.Da quel momento ,forse a torto,iniziai a ritenere il 32 un calibro adatto al solo tiro a fermo,a distanze contenute e senza grandi velleità,mentre il 28 si confermava sempre più un calibro serio ed affidabile ,una spanna al disopra del suo fratellino inferiore,adatto anche alla caccia vagante e che non tradisce nel momento della verità.Dopo di allora ,appassionatomi della caccia con il cane da ferma ho avuto possibilità di utilizzo della mia Castellani 28 certamente ridotte,ma ancora oggi mi accompagna a quaglie con le mie bracche e la mia spinona.Questo lungo preambolo serve solo a giustificare la scarsa considerazione che ho per il calibro 32,che per me trova una sua ragione d'essere nel solo tiro a fermo a distanze contenute,non essendo nemmeno lontanamente paragonabile al cal.28;in questo caso ci troviamo di fronte a tutta una altra storia (per la cronaca il mio amico al termine della stagione vendette il sovrapposto 32 ed acquisto un sovrapposto credo Zoli cal.28)
                    Quoto in pieno, il cal 32 da quelle poche volte che l'ho visto va bene solo su tiri a permo nell'ordine dei 20 mt, al contario il cal 28 è un calibro di tutto rispetto visto che ho conosciuto persone che lo portano anche nella batutta al cinghiale oviamente su cinghiali di piccola mole e a distanze raggionevoli, io al nostro amico consiglierei una fine doppietta in cal 410 quella si che permette anche dei bei tiri al volo per dei btavi tiratori maturi...[slurp][vinci]

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                    • Celestino
                      ⭐⭐
                      • Jun 2006
                      • 708
                      • Avellino, Avellino, Campania.
                      • due springer spaniel; uno spinone italiano ed un Kurzhaar

                      #25
                      Caro Cassadori,ho una scarsissima esperienza del 410 per cui la mia valutazione può lasciare il tempo che trova,ma sono fermamente convinto che quello che fa o può fare il 410 magnum lo fa MEGLIO e con minore spesa il cal.28.
                      Celestino Basagni

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                      • Roby62
                        ⭐⭐⭐
                        • Feb 2009
                        • 2288
                        • Castiglion Fiorentino (AR)

                        #26
                        Sono pienamente d'accordo con te celestino, poi, diciamolo francamente, un ventottino di buona marca fa la sua figura e per gente come me che guarda più all'armonia che ai carnieri è il top dei top, senza nulla togliere agli appassionati del 410.
                        Roby62[:-golf]
                        La colpa non è della cartuccia, ma dell'occhio![fiuu]

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                        • Cassadori
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2010
                          • 1696
                          • SARDEGNA

                          #27
                          Per roby e celestino sono pienamente daccordo con voi e infatti stò pensandi di regarmi una sublime doppiettina in cal 28 con canne intercambiabili in cal 410 che ne pensate?

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                          • G.G.
                            Moderatore Armi e Polveri
                            • Jun 2006
                            • 11225
                            • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                            • Epagneul Breton

                            #28
                            La portata efficace nei piccoli calibri è legata strettamente a due punti importantissimi, che sono la qualità della canna e la perfetta sintonia dell'arma con la cartuccia.
                            Dal 1980, ho avuto (e li ho tuttora in rastrelliera) tutti i monocanna Beretta, dal cal. 9 Flobert al calibro 12, passando per tutti i calibri.
                            I calibri 36 e 32 li ho usati per due decenni per sparare al volo a tortore, storni ed allodole, il 32 l'ho usato per diversi anni per le quaglie sotto ferma al campo addestramento locale.
                            Col 24 ho fatto in gioventù molte serate al rientro ai passeri staccando "stelline" alle quali alcuni amici non sparavano col 20 o col 12.
                            Nel 1986, per curiosità, misi a punto nel cal. 32 due cartucce con 16 e 20 grammi di piombo, utilizzando la polvere RKKO per la prima e la vecchia A0 per la seconda, con borraggio tradizionale e innesco 5,45 SUR.
                            Le cartucce da 20 grammi erano chiaramente molto potenti per il leggero monocanna, ma la pressione non esagerata e le rosate di densità eccezionale, mi permisero di effettuare tiri a distanze simili a quelle di un 24.
                            Ricordo un mattino di dicembre, che su un altissimo traliccio si posavano spesso degli storni di passo, il tiro era sforzato per il 12; il mio Breda con la canna Quick Choke con montato lo strozzatore da 0,75 mm. con buone cartucce del n. 10 uccideva solo 7/8 uccelli su 10.
                            Tolsi dal fodero il 32 e con le cartucce caricate con la A0 da 20 grammi di piombo n. 8 nichelato, arrivai quasi a fare un morto ad ogni fucilata.
                            Ricordo nettamente che i pallini colpivano gli stornelli posati facendo per la potenza e la densità della rosata "il fumetto" ad ogni colpo.
                            Con queste cartucce del n. 8 ci uccisi addirittura una lepre allo schizzo nel terreno arato, mentre cercando un tordo ucciso, sorpresi la orecchiona al covo.

                            Il vecchio monocanna Beretta cal. 36 del mio mitico barbiere Amedeo, con la canna in Ausonia Electric Steel ormai devastata dalle corrosioni, era incredibilmente micidiale, fino a circa 27/28 metri.
                            Non ho mai capito, e tuttora pur con qualche nozione di balistica in più fatico a crederci, come potesse fare quel tronchino con la canna così rovinata a fulminare letteralmente tortore, fringuelli, verdoni, tordi e merli alle distanze di un calibro 20.
                            Cambiata la canna in Beretta al monocanna del barbiere, con una 410 magnum nuova e cromata, pur con una buona qualità balistica, non abbiamo mai più fulminato come con la vecchia.

                            Cordialità
                            G.G.
                            Some people hear their own inner voices with great
                            clearness and they live by what they hear.
                            Such people become crazy, or they become legends.
                            </O:p

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                            • Cassadori
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2010
                              • 1696
                              • SARDEGNA

                              #29
                              Originariamente inviato da G.G.
                              La portata efficace nei piccoli calibri è legata strettamente a due punti importantissimi, che sono la qualità della canna e la perfetta sintonia dell'arma con la cartuccia.
                              Dal 1980, ho avuto (e li ho tuttora in rastrelliera) tutti i monocanna Beretta, dal cal. 9 Flobert al calibro 12, passando per tutti i calibri.
                              I calibri 36 e 32 li ho usati per due decenni per sparare al volo a tortore, storni ed allodole, il 32 l'ho usato per diversi anni per le quaglie sotto ferma al campo addestramento locale.
                              Col 24 ho fatto in gioventù molte serate al rientro ai passeri staccando "stelline" alle quali alcuni amici non sparavano col 20 o col 12.
                              Nel 1986, per curiosità, misi a punto nel cal. 32 due cartucce con 16 e 20 grammi di piombo, utilizzando la polvere RKKO per la prima e la vecchia A0 per la seconda, con borraggio tradizionale e innesco 5,45 SUR.
                              Le cartucce da 20 grammi erano chiaramente molto potenti per il leggero monocanna, ma la pressione non esagerata e le rosate di densità eccezionale, mi permisero di effettuare tiri a distanze simili a quelle di un 24.
                              Ricordo un mattino di dicembre, che su un altissimo traliccio si posavano spesso degli storni di passo, il tiro era sforzato per il 12; il mio Breda con la canna Quick Choke con montato lo strozzatore da 0,75 mm. con buone cartucce del n. 10 uccideva solo 7/8 uccelli su 10.
                              Tolsi dal fodero il 32 e con le cartucce caricate con la A0 da 20 grammi di piombo n. 8 nichelato, arrivai quasi a fare un morto ad ogni fucilata.
                              Ricordo nettamente che i pallini colpivano gli stornelli posati facendo per la potenza e la densità della rosata "il fumetto" ad ogni colpo.
                              Con queste cartucce del n. 8 ci uccisi addirittura una lepre allo schizzo nel terreno arato, mentre cercando un tordo ucciso, sorpresi la orecchiona al covo.

                              Il vecchio monocanna Beretta cal. 36 del mio mitico barbiere Amedeo, con la canna in Ausonia Electric Steel ormai devastata dalle corrosioni, era incredibilmente micidiale, fino a circa 27/28 metri.
                              Non ho mai capito, e tuttora pur con qualche nozione di balistica in più fatico a crederci, come potesse fare quel tronchino con la canna così rovinata a fulminare letteralmente tortore, fringuelli, verdoni, tordi e merli alle distanze di un calibro 20.
                              Cambiata la canna in Beretta al monocanna del barbiere, con una 410 magnum nuova e cromata, pur con una buona qualità balistica, non abbiamo mai più fulminato come con la vecchia.

                              Cordialità
                              G.G.
                              Signor garolini mi complimeto con lei per le sue esperienze venatorie con i piccoli calibri e sopratutto per essere monocanna...

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                              • oliviero
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                                • Nov 2008
                                • 2809
                                • torino
                                • breton

                                #30
                                Originariamente inviato da G.G.
                                La portata efficace nei piccoli calibri è legata strettamente a due punti importantissimi, che sono la qualità della canna e la perfetta sintonia dell'arma con la cartuccia.
                                Dal 1980, ho avuto (e li ho tuttora in rastrelliera) tutti i monocanna Beretta, dal cal. 9 Flobert al calibro 12, passando per tutti i calibri.
                                I calibri 36 e 32 li ho usati per due decenni per sparare al volo a tortore, storni ed allodole, il 32 l'ho usato per diversi anni per le quaglie sotto ferma al campo addestramento locale.
                                Col 24 ho fatto in gioventù molte serate al rientro ai passeri staccando "stelline" alle quali alcuni amici non sparavano col 20 o col 12.
                                Nel 1986, per curiosità, misi a punto nel cal. 32 due cartucce con 16 e 20 grammi di piombo, utilizzando la polvere RKKO per la prima e la vecchia A0 per la seconda, con borraggio tradizionale e innesco 5,45 SUR.
                                Le cartucce da 20 grammi erano chiaramente molto potenti per il leggero monocanna, ma la pressione non esagerata e le rosate di densità eccezionale, mi permisero di effettuare tiri a distanze simili a quelle di un 24.
                                Ricordo un mattino di dicembre, che su un altissimo traliccio si posavano spesso degli storni di passo, il tiro era sforzato per il 12; il mio Breda con la canna Quick Choke con montato lo strozzatore da 0,75 mm. con buone cartucce del n. 10 uccideva solo 7/8 uccelli su 10.
                                Tolsi dal fodero il 32 e con le cartucce caricate con la A0 da 20 grammi di piombo n. 8 nichelato, arrivai quasi a fare un morto ad ogni fucilata.
                                Ricordo nettamente che i pallini colpivano gli stornelli posati facendo per la potenza e la densità della rosata "il fumetto" ad ogni colpo.
                                Con queste cartucce del n. 8 ci uccisi addirittura una lepre allo schizzo nel terreno arato, mentre cercando un tordo ucciso, sorpresi la orecchiona al covo.

                                Il vecchio monocanna Beretta cal. 36 del mio mitico barbiere Amedeo, con la canna in Ausonia Electric Steel ormai devastata dalle corrosioni, era incredibilmente micidiale, fino a circa 27/28 metri.
                                Non ho mai capito, e tuttora pur con qualche nozione di balistica in più fatico a crederci, come potesse fare quel tronchino con la canna così rovinata a fulminare letteralmente tortore, fringuelli, verdoni, tordi e merli alle distanze di un calibro 20.
                                Cambiata la canna in Beretta al monocanna del barbiere, con una 410 magnum nuova e cromata, pur con una buona qualità balistica, non abbiamo mai più fulminato come con la vecchia.

                                Cordialità
                                G.G.
                                è vero Gianluca mentre scrivo rimiro il mio tronchino 36 in acciaio Ausonia con le canne pur se usate da anni plendenti all'interno per la cura maniacale che gli ho riservato dal lontano 82 anno in cui lo acquistai da un armiere di Asti usato in condizioni di nuovo

                                è degli anni 50 con ancora il calciolino in ferro

                                Successivamente volli fare la coppia acquistando nuovo sempre un Berettino ma in 410 molto bello con calcio in bel nocFa delle ottime rosate e ammazza bene ma mai come il vecchio con canne Ausonia il quale suona come un violino quando spara e ammazza benissimo anche con cariche fiacche e silenziate

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