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  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2114
    • Milano

    #1

    Rompicapo!

    La ricarica è sperimentazione, piacere, utilità ma, spesso, anche “”rompicapo”!
    Cal .240 weath. Mag. Bossoli Norma acquistati nuovi, caricati e sparati una sola volta con piena soddisfazione con N165 54 grs, prim. CCI 250 Mag. Nosler Partition 100 grs
    OAL 78 mm, Full sized, trim 63.2, trattati con i guanti, bagnetto ad ultrasuoni e risciacquo in acqua demineralizzata ed asciugatura al sole neanche fossero fiori di camomilla…
    Un “lotto” aggiuntivo di bossoli Weatherby a marchio weatherby di primo sparo, recuperati da un amico e mai ricaricati, arruolati per peso e volume agli stessi valori di propellente, palla ed innesco citati per completare l’infornata di cartucce esaurendo così “la latta” (“la plastica” non sta bene!) della N165 con le ultime 8 confetture da affiancare alle Norma.
    Tutto normale, fin qui. Bossolo nello shell holder, Nosler Partition accompagnata e scortata all’imbocco del dies con la delicatezza che merita, considerando i prezzi che…vantano oggi tali palle; altrettanto delicato leveraggio apprezzando con sensualità “l’opus umana” (secondo il Codex Juris Canonicis) dell’introductio nell’altrettanto canonico “chamfering” del collo del bossolo, ricalibrato “Ope legis” e cura certosina. Normale lo sforzo della prima fase introduttiva che arriva all’improvviso ad un netto “vaginismo” seguito da una sensazione di ostacolo superato.
    Il controllo della palla rivela dopo un paio di episodi analoghi non sufficientemente considerati, un segno di sforzo sul mantello della parte ogivale da parte del punzone spingipalla…
    L’acme del danno si raggiunge con un paio di collassi di spalla a seguito della pervicace mia insistenza di capire il motivo di tale novello disastro inspiegabile in totale assenza di crimpaggio.
    Impossibile ogni tentativo di recupero dei componenti (polvere essenzialmente) con il mantello inerziale e solo dopo decapitazione del bossolo con tanto di morsa e becco di pappagallo da trombaio da 60 cm di manico!
    Le foto mostrano come il collo non abbia proprio voluto saperne di mollare la palla “captiva” neanche vi fosse stata incollata con la Loctite o forzata dopo quei lavaggi dei bossoli con gli aggressivi chimici per l’ottone di qualche anno orsono che smerigliavano letteralmente l’interno del collo causando un fenomeno molto simile.
    Le ho pensate tutte dagli errori inconsci rivedendo le metodiche ormai ben collaudate in un quarantennio di certosina attività di ricarica, elidendo anche i pensieri più brutti, i fenomeni paranormali e dopo indagini in doppio cieco con l’amico compagno di caccia e di ricarica presente ed altrettanto basito.



    Ultima modifica Oizirbaf; 07-08-23, 14:34.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • guli51
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2016
    • 1668
    • Trento

    #2
    Bel disastro
    I wby sono alquanto delicati sulla spalla, la loro forma sopporta meno carichi vericali di una bella spalla a 30 gradi. Più piccolo è il calibro e più facilmente collassano introducendo l' ogiva.
    Mi è capitato qualche volta.
    Anche i dies con oliva devono essere usati con cautela e necessitano di una bella lubrificazione anche all' interno colletto.
    Per dormire sonni tranquilli usa dies con boccola e stringi il minimo necessario.
    Non oso pensare che li hai collassati arrivando a premere il colletto nel dies spingipalla !!
    Può capitare solo a novizi.
    Il fatto che lo senti entrare e dopo un po' senti un impuntamento potrebbe essere causato dal rigonfiamento interno che a volte si forma alla base del colletto.
    Io lo verifico e a volte, usando quasi sempre dies con boccola, passo il neck reamer in foto.
    Dimenticavo..... se sento uno sforzo che ritengo eccessivo all' inserzione uso anche un pelino di lubrificante sull' ogiva.
    Guli51

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    • TYPHOON
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2013
      • 2794
      • Potenza

      #3
      Avete avuto mai necessità di passare il reamer anche sugli altri calibri Weatherby (dal .300 in su) o su questi l'inconveniente non si presenta?

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      • Sereremo
        ⭐⭐⭐
        • Dec 2011
        • 2782
        • Valcavallina
        • Pointer, cocker spaniel

        #4
        Seziona un colletto e verifica se effettivamente è presente il famoso donut di cui parla Guli.
        Ho avuto brutte esperienze anch’io con il donut agli inizi….ora cerco di evitarlo come la peste.
        L’unica soluzione è il reamer mostrato in foto, per tutto il resto usa la Mastercard della moglie e comprati bossoli nuovi ed elastici.

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        • TYPHOON
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2013
          • 2794
          • Potenza

          #5
          Che misura ha il reamer rispetto al calibro nominale?

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          • toperone1
            Moderatore Armi e Polveri
            • Dec 2009
            • 1729
            • ossola

            #6
            Per i calibri weatherby sotto il 7 già sparati, Wilson reamer. Pena sfracellamenti come quelli in foto

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            • Oizirbaf
              Moderatore Buona Forchetta
              • Nov 2014
              • 2114
              • Milano

              #7
              In effetti avevo già pensato a tutte queste possibilità che mi avete prospettato. Certo che torna un po'...improbabile, inaspettato di incappare in un simile problema solo con pochi bossoli di diversa produzione accanto ad altri 80 (ottanta) lì di fianco appena ricaricati senza grane...
              Ho pensato alla minor resistenza al carico della forma tondeggiante della spalla dei Weatherby rispetto alle spalle tradizionali, ho anche dato un ciccinino di lubrificante... Quello che mi ritorna difficile è come possa formarsi una ciambellina ad anello dopo che vi sia passata l'oliva ricalibratrice in trazione e ben lurificata.
              Comunque grazie per avermi aiutato a scacciare gli "uccelli neri" che già avevo... preso di mira. Mi rassicuro sulla mia razionalità di cogitazione.
              Oizirbaf
              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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              • mountain
                ⭐⭐
                • Apr 2017
                • 458
                • Trentino

                #8
                Originariamente inviato da Oizirbaf
                La ricarica è sperimentazione, piacere, utilità ma, spesso, anche “”rompicapo”!
                Cal .240 weath. Mag. Bossoli Norma acquistati nuovi, caricati e sparati una sola volta con piena soddisfazione con N165 54 grs, prim. CCI 250 Mag. Nosler Partition 100 grs
                Per una curiosità, come ti trovi con questa palla in confronto alle classiche 87 e 100 della Hornady che si trovano sulle commerciali. Non parlo della precisione, più che altro dell’effetto terminale. Insomma, quanto secchi ci rimangono? Ho usato tanto 243 e 6X62 ma sempre con palle leggere 70-80 gr. Già con le 85 notavo un calo di mortalità, nulla di particolare, solo che invece che cadere sull’ombra allungavano di qualche metro. Principalmente camosci, caprioli e daini. Provate su pochi cervi tirati rigorosamente in zona blatt e a distanze umane facevano comunque il loro effetto.

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                • toperone1
                  Moderatore Armi e Polveri
                  • Dec 2009
                  • 1729
                  • ossola

                  #9
                  l’abbinamento 240 weatherby e partition da 100 gr sono quanto di più classico si potesse trovare nei caricamenti prodotti da norma per la casa di atascadero ed al quale sono particolarmente affezionato non essendo mai riuscito a duplicarne le mirabolanti prestazioni con la ricarica domestica.
                  l’ho usato per anni in via esclusiva sui calvi di capriolo in Ungheria e Repubblica Ceca ed è, semplicemente, micidiale in assenza di vento.

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                  • Oizirbaf
                    Moderatore Buona Forchetta
                    • Nov 2014
                    • 2114
                    • Milano

                    #10
                    Originariamente inviato da mountain

                    Per una curiosità, come ti trovi con questa palla in confronto alle classiche 87 e 100 della Hornady che si trovano sulle commerciali. Non parlo della precisione, più che altro dell’effetto terminale. Insomma, quanto secchi ci rimangono? Ho usato tanto 243 e 6X62 ma sempre con palle leggere 70-80 gr. Già con le 85 notavo un calo di mortalità, nulla di particolare, solo che invece che cadere sull’ombra allungavano di qualche metro. Principalmente camosci, caprioli e daini. Provate su pochi cervi tirati rigorosamente in zona blatt e a distanze umane facevano comunque il loro effetto.
                    Scusa Mountain se ti rispondo solo ora ma l'utente "240weatherbaro" principale sul campo, a caccia, è il mio amico compagno di...merende. Io sono più 300winchesteraro e 270winchesteraro. Ci siamo dovuti abboccare dopo la ricarica (ed il piccolo disastro postato) per le info che mi hai chiesto
                    Tempo fa aveva usato cariche commerciali con palla "riple shock" da 85 grs con risultati accettabili ma qualche patema d'animo perchè spesso cerve e camosci facevano qualche decina di metri di troppo pur se ben colpiti.
                    Passati nel 2006 alle ricariche con Speer SPBT 100 grs i risultati migliorarono apprezzabilmente.
                    Il Passaggio successivo (esaurite le Speer) alle Nosler partition 100 grs raggiunse la piena soddisfazione venatoria con tiri sino a 350 m su femmine di cervo elafo che si spostavano di non più di due o tre m. Altrettanto per i ruvidi camosci sempre a distanze ragguardevoli ed altrettanto piena soddisfazione con i maschi di cervo che hanno sempre "qualcosa da recriminare"... Parimenti soddisfacente l'eventuale tragitto lesionale anche in caso di fuoriuscita con traccia ematica ottimale.

                    @ Toperone,
                    I dati prestazionali in nostro possesso con IMR 4831 48,5 grs case Weatherby, CCI 250, canna Bohler super Blitz V0 3230 - 3205.
                    Passati poi per necessità/virtù alla N165 non ho i dati velocitari a portata di mano.
                    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                    sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                    • mountain
                      ⭐⭐
                      • Apr 2017
                      • 458
                      • Trentino

                      #11
                      Originariamente inviato da Oizirbaf

                      Scusa Mountain se ti rispondo solo ora ma l'utente "240weatherbaro" principale sul campo, a caccia, è il mio amico compagno di...merende. Io sono più 300winchesteraro e 270winchesteraro. Ci siamo dovuti abboccare dopo la ricarica (ed il piccolo disastro postato) per le info che mi hai chiesto
                      Tempo fa aveva usato cariche commerciali con palla "riple shock" da 85 grs con risultati accettabili ma qualche patema d'animo perchè spesso cerve e camosci facevano qualche decina di metri di troppo pur se ben colpiti.
                      Passati nel 2006 alle ricariche con Speer SPBT 100 grs i risultati migliorarono apprezzabilmente.
                      Il Passaggio successivo (esaurite le Speer) alle Nosler partition 100 grs raggiunse la piena soddisfazione venatoria con tiri sino a 350 m su femmine di cervo elafo che si spostavano di non più di due o tre m. Altrettanto per i ruvidi camosci sempre a distanze ragguardevoli ed altrettanto piena soddisfazione con i maschi di cervo che hanno sempre "qualcosa da recriminare"... Parimenti soddisfacente l'eventuale tragitto lesionale anche in caso di fuoriuscita con traccia ematica ottimale.

                      @ Toperone,
                      I dati prestazionali in nostro possesso con IMR 4831 48,5 grs case Weatherby, CCI 250, canna Bohler super Blitz V0 3230 - 3205.
                      Passati poi per necessità/virtù alla N165 non ho i dati velocitari a portata di mano.
                      Grazie mille per l’esaustiva risposta.

                      “Bholer super Blitz”, allora è qualche “ferro” che arriva da Ferlach o di qualche artigiano che montava quelle canne!
                      Il mio primo 6X62 ha una canna in Bohler Rasant, velocissima ma oramai alla fine della sua carriera per le tante fucilate fatte. Mi rincresce demolirlo per via del calcio che è di un bellissimo noce molto scuro ma anche molto pesante. Adesso che so quello che si può fare con le Nosler da 100 mi viene di nuovo voglia di metterlo in campo.


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                      • Oizirbaf
                        Moderatore Buona Forchetta
                        • Nov 2014
                        • 2114
                        • Milano

                        #12
                        C'è tutta una storia dietro quella canna, per fortuna finita bene. Appena trovo tutto lo scritto che ho pubblicato te lo posto e ti avverto.
                        Oizirbaf
                        "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                        e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                        sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                        • Oizirbaf
                          Moderatore Buona Forchetta
                          • Nov 2014
                          • 2114
                          • Milano

                          #13
                          Eccomi, come promesso, Mountain, a riportare la storia di quella canna e delle ricariche...rognose!
                          Scrievo qualche anno fa questo articoletto (ora modificato per l'occasione) su un a rivista minore di caccia.:

                          Quando il diavolo ci mette la coda e....la spalla!

                          La ricarica “può” essere pericolosa, certo; ma lo è anche andare in automobile, in moto, scendere le scale, volare in aereo… Tutte le umane attività sono gravate da un certo rischio. Anche la “campana di vetro” (quella della Maria bambina) sotto la quale dovremmo ripararci, potrebbe rompersi!
                          Enzo ed il figlio Andrea, amici miei ed incontenibili cacciatori, hanno contratto dal sottoscritto il virulento agente della ricarica delle cartucce metalliche ed utilizziamo insieme le attrezzature in gran parte di mia proprietà.
                          Avevano acquistato, in aggiunta alle tante carabine in loro possesso, una superba Weatherby-Sauer in .240 Weath.Mag. da un vecchio ed altrettanto sfegatato cacciatore, di nostra antica conoscenza, nonché maniaco ricaricatore e tiratore, passato ai campi di caccia celesti.
                          La buonanima nella sua maniacalità aveva fatto montare a Ferlag, una canna “Boehler superblitz” da 68 cm bull barrel da qualche artigiano dove sapevamo aveva amicizie ed antiche frequentazioni in tema armiero. Ovvia la continuazione della tradizione ricaricatoria maniacale da parte nostra con la nuova “bambina”. Risultati ottimi. Ricariche curatissime, con 48,5 grs.di IMR 4831, palla Speer S.P.B.T da 100grs. inneschi CCI 250 mag., free bore 4,5mm accuratamente misurato, Vo cronografate a 980 m/sec..
                          Insomma: caprioli inchiodati a belle distanze, senza tante storie e parametri di sicurezza nella norma.
                          Sino al giorno di una cacciata al camoscio in Svizzera quando la preda viene colpita malamente ed inspiegabilmente in posizione molto arretrata dal “Bambis” (Andrea), già cacciatore d’esperienza ed ottimo tiratore. Immediata ripetizione del colpo e…”Kaboom”: carabina con il calcio aperto sulla destra, sportello del serbatoio ingobbato ed azione letteralmente inchiodata che verrà aperta con il mazzuolo di gomma! Tiratore illeso!!!
                          Avvertito del fatto resto basito, allibito ed anche un po’ impallidito nel realizzare il pericolo corso dal giovane “nembrotto”. Cero alla Madonna e promessa di peregrinaggio a Caravaggio a piedi!
                          Inizia lo scervellamento, con relativi mal di testa, per capire le cause del disastro. Smontata la carabina ed aperta l’azione con modi necessariamente energici, siamo dovuti ricorrere ad un noto ed esperto armaiolo per le riparazioni al dente dell’estrattore e per liberare il bossolo intruso nella faccia dell’otturatore. Bossolo che mostrava un collasso laterale ed una pesante affumicatura!
                          La sentenza dell’armiere non poteva essere che ovvia: “avete sbagliato ricarica, polvere, dosi…”
                          Insomma un nostro errore da ricaricatori malaccorti e disinvolti!
                          Incredulo di un errore, sempre possibile ma così improbabile quanto grossolano da parte nostra, procedo allo smontaggio di tutte le cartucce del lotto (una quarantina) con ricontrollo di tutte le quote e di tutte le dosi: perfette!
                          La sorpresa arriva inattesa, quanto incredibile, quando al primo colpo di martello cinetico (per i non addetti serve a scaricare le munizioni opportunamente bloccate in un contenitore a guisa di martello, sfruttante l’inerzia dell’urto per “sbossolare “ la palla e recuperare la polvere) sento il rumore tipico della palla che si stacca dal bossolo. Normalmente occorrono dieci venti martellate per ottenere il risultato. Apro incuriosito il martello e trovo la palla con avvolto l’intero colletto che si è staccato dalla spalla del bossolo (!)

                          Diavolo! Se la stessa cosa fosse occorsa alla cartuccia incriminata si spiegherebbe tutto: distacco del colletto del bossolo all’inizio dell’accensione, impegno della palla con tanto di colletto, picco pressorio anomalo e rigurgito dei gas tra parete della camera e bossolo “decapitato” con collasso dello stesso e fuga dei gas ad altissima pressione nell’otturatore e nei fori di scarico d’emergenza con tutto il “patatrac!
                          Che, poi, sarebbe quanto mostrato da questa immagine

                          Si! Ma perché questa anomala rottura di un bossolo alla prima ricarica? E, per giunta, in una posizione così anomala quanto inusuale?
                          Nuovi mal di testa, bruciori di stomaco e preoccupazioni….
                          Finchè un amico collezionista di cartucce, cui avevo regalato alcuni bossoli sparati dalla stessa carabina, mi manda una e-mail: “ ma che razza di spalla hanno questi Weatherby? Diritta invece di essere tonda come tipico di questo calibro!”
                          Nota che mi era totalmente sfuggita complici le ridotte dimensioni di un .240 rispetto a quelle cui l’occhio era assuefatto di un .300… Imperdonabile!
                          Tutto torna chiaro! Calco della camera di scoppio della carabina e si riscontra una anomalia della spalla non a “quota” per il calibro, chissà come scavata in fabbrica con un altro alesatore!
                          Il mistero di questa differenza a noi ignota quale modifica utilizzata da tiratori con questi calibri per ottenere un corretto appoggio di spalla con questi calibri belted.


                          Ed ecco comparire un post ad opera proprio dell’amico collezionista cui avevo regalato i bossoli e che si era accorto della “stranezza:
                          Unknown ( to me) WILDCAT cartridge - General Ammunition Discussion - International Ammunition Association Web Forum

                          Allo sparo la cartuccia con la spalla “tonda” veniva sottoposta ad un “fire forming” a pressione d’esercizio a copiare la forma della camera a spalle rette; riportata, poi (quasi), a misura con la ricalibratura nella matrice da ricarica standard fornitaci dagli eredi del vecchio proprietario e, al nuovo successivo stress da sparo ecco il distacco del collo!!! La fine del “fil de ramet”, per intenderci, come diciamo a Milano!
                          Tutto bene quel che finisce bene ed ancora una volta la guardia non va mai abbassata.
                          La canna in oggetto e l’azione sono state sottoposte ad un controllo radiologico metallurgico alla ricerca di qualche eventuale problema proprio dal “Bambis” che fa quel “mestiere”! Ricamerata con un alesatore ad hoc gentilissimamente prestatoci da un famoso produttore di carabine gardonese da un nostro amico meccanico di alto livello ed armaiolo “amatoriale, con riassetto dell’head space per i maltrattamenti pregressi operati sulla faccia dell’otturatore.
                          Mi torna in mente quel che era solito dire il Paolo Aristide Ferrari (armaiolo e chincagliere in Missaglia, LC): “le armi le carica il dimonio!” E, aggiungo io, a volte ci dimentica la coda e ci si scrolla anche le spalle!

                          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                          sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                          • TYPHOON
                            ⭐⭐⭐
                            • Apr 2013
                            • 2794
                            • Potenza

                            #14
                            Sembra la versione Ackley Improved di un .240... Mai visto nulla di simile; a chi è venuta la brillante idea di modificare la spalla?

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                            • mountain
                              ⭐⭐
                              • Apr 2017
                              • 458
                              • Trentino

                              #15
                              Il motivo di quel tipo di cameratura è più semplice di quello che si può credere. In quegli anni gli alesatori spesso se li costruivano i piccoli artigiani di Ferlach. Avevo già visto dei calibri Weatherby con la camera fatta così, dei 240 e 257 fatti da Franz Sodia. Se ricordo bene negli anni 80 Sodia aveva circa una settantina di dipendenti e si costruiva quasi tutto in casa. Credo fosse l’unico che non dipendeva in tutto dal consorzio di Ferlach. Per quello che ne so io gli alesatori venivano costruiti con la spalla “normale” per il solo motivo che riprodurre la spalla a doppio raggio classica dei Weatherby era complicato.

                              Nei calibri da caccia “tirati” ho sempre usato i bossoli una sola volta per evitare problemi di questo tipo. Anche adesso con la speculazione che c’è sui componenti da ricarica ci sarebbe comunque da augurarsi di dilapidare una fortuna per il solo costo dei bossoli usati a caccia 💸💸. Oltretutto per rimanere in tema di 6mm, del 6X62 non è che si trovi molto e quello che si trova non è certo di qualità eccelsa.

                              Poi se si calcola quanto si spende per riportare bossoli “dopati” nelle condizioni accettabili per essere ricaricati di nuovo, sicuramente il più delle volte non ne varrebbe la pena, si fa solo per passione e per la voglia di sperimentare.

                              Proporrei la creazione di un club dei 6mm. Per festeggiare l’evento tra i primi cento iscritti si potrebbe sorteggiare una carabina in calibro 6mm PRC.
                              Ultima modifica mountain; 10-08-23, 23:56.

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