Qualità armi da caccia (basculanti)

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  • Gino_92
    Ho rotto il silenzio
    • Aug 2024
    • 4
    • Pescara

    #1

    Qualità armi da caccia (basculanti)

    Buon giorno,
    ho un dubbio sulla qualità delle armi da tiro-caccia di tipo basculante. Ho visto che ci sono alcune aziende come la vecchia Bernardelli che realizzava, ad esempio, le parti funzionali come la bascula attraverso filoerosione con macchine utensili CNC a controllo numerico. Ci sono invece altre aziende che hanno una rete commerciale più piccola e realizzano per lo più "a mano", vantando una tradizione artigiana molto competente, con prezzi non trascurabili, come I F.lli Poli, Piotti, e così via.
    Io credo che nessun artigiano possa avere la precisione e ripetibilità di una macchina utensile, e come tale, anche la qualità ed affidabilità delle armi dovrebbe risentirne. Eppure, ci sono utenti che hanno fucili artigianali con ottime rese sul campo. Forse queste piccole aziende, comunque si fanno realizzare le parti funzionali come bascula, canna, etc. da esterni?
    C' è qualcuno che potrebbe chiarire il mio dubbio? Grazie mille!
  • Francesco984
    • Mar 2020
    • 107
    • Schindellegi - Svizzera
    • Segugio Italiano

    #2
    Buondì,

    di base una macchina a controllo numerico (CNC) non è necessariamente più precisa di una macchina a controllo manuale (a parità di tecnologia di costruzione, diciamo progettate nella stessa decade) operata con perizia e intelligenza. Entrambe sono più precise dell'elettroerosione a filo e garantiscono una migliore finitura superficiale.
    L'aggiustaggio a mano col nero fumo o col blu di prussia (con la lima, la carta vetro, una mola a mano per intenderci) è ancora oggi prassi pure nei fucili "fatti col CNC" per garantire il corretto accoppiamento dei piani di bascula e una chiusura "pulita".

    Le canne sono una storia a parte, per le informazioni che ho in merito, i produttori "effettivi" dei tubi (inclusi i profili interni) sono relativamente pochi, mentre la finitura esterna e il conseguente centraggio col profilo interno, seppur complesse, sono operazioni alla portata di un tornio sia manuale che a controllo numerico.

    Spero questo possa rispondere alla tua domanda.
    Ultima modifica Francesco984; 20-08-24, 22:34.

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    • ofbiro
      ⭐⭐
      • Dec 2022
      • 495
      • Alto Adige

      #3
      Ciao Gino,

      Non è detto che tolleranze strettissime rendano un'arma migliore di una realizzata con macchinario più semplice.
      Negli anni '70 miei anziani capi o colleghi che erano stati in Russia o in Libia (con il Regio Esercito, non con Montefeltro o Francorosso) raccontavano che la Beretta 34 (aggeggio "tirato via" alla buona da un imboscato) era molto più affidabile delle Luger P08, delle Walther P38 o, per rimanere in Italia, del fucile mitragliatore Breda 30.
      Quest'ultimo era "un gioiello di meccanica" con oliatore interno per la lubrificazione automatica.
      Se a caccia o in campo di tiro dai un'occhiata alle armi vedi certamente delle belle meccaniche (no, non sono avvenenti fanciulle in tuta con il cacciavite in mano), ma vedi anche "ferri" come i Baikal russi o gli Yldiz turchi fatti completamente a macchina e che non funzionano per niente male. Io non li comprerei per motivi ideologici, ma questa è un'altra storia.
      Per quanto riguarda le armi artigianali, la loro origine talvolta coincide completamente con il nome che portano, ma in molti casi chi dà il nome all'arma è un assemblatore di gruppi propri mescolati con parti (anche importanti come la canna) fatte da altri.
      Ancora oggi la lavorazione finale delle canne lisce richiede "occhio e mano". Mentre i difetti di concentricità sono abbastanza visibili anche ai comuni mortali, ci vuole un abile "cannoniere" per sapere dove e di quanto occorre raddrizzare una canna appena un po' storta.
      Premesso che non visito un'officina armiera artigianale da una ventina d'anni, mi risulta che le macchine a comando numerico abbiano trovato scarso seguito nelle piccole aziende, perché l'artigiano o il piccolo industriale non si possono permettere di avere un programmatore-metodista che lavora un paio di giorni per scrivere il programma per lavorare un certo componente per poi girarsi i pollici per settimane. D'altra parte, se quel tecnologo insigne lavorasse in proprio, il know how sarebbe suo e a disposizione della concorrenza invece che gelosamente custodito da chi ha disegnato il componente.
      Ripeto, non sono aggiornato, ma dubito che la situazione sia cambiata molto. Il comando numerico ha preso saldamente piede in aziende medio-grandi, ma non presso gli artigiani. Questi, però, riescono a fare cose anche eccellenti con macchine tradizionali e anche a mano.

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      • colombaccio76
        ⭐⭐⭐
        • Jun 2014
        • 1818
        • Maremma Gr
        • Spring

        #4
        Buongiorno,
        Un artigiano non ha nulla a che vedere con il CNC,
        L'artigiano vede sa e ha esperienza imparata da tanti errori e tempo passato sul pezzo, questo ti porta a creare armi perfette con giochi e tolleranze nei punti giusti che un macchinario non può avere. Il CNC si limita a creare pezzi perfetti e tutti uguali, ma per arrivare alla perfezione ci deve mettere le mani un artigiano che sa vede e ragiona......
        Tutto questo si ripercuote sul prezzo finale in maniera pesante.
        ​Per fare un paragone è com'è guidare una utilitaria e un auto di alto livello, tutte e due ti portano da A a B ma l'esperienza di guida con l' alto livello non ha paragoni.
        Questo è quello che amano gli appassionati di armi fini, le armi funzionano tutte ma l'esperienza è totalmente differente

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        • carpen
          carpen commenta
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          Guarda che non é così salvo per armi finissime che costano spropositi di euro, te lo dico da ex artigiano e di lime credimi ne ho consumate tante facendo anche lavori egregi, non armi ovviamente.

          IL problema dell'artigiano che non é un artista, é che deve campare, vive del suo lavoro e non essendo pagato a ore ma al pezzo si deve attrezzare per fare quel pezzo al meglio e il più velocemente possibile o tira giù la saracinesca, deve essere concorrenziale e deve contare le ore che ci mette in un manufatto.

          Le macchine ad elettroerosione mandano in pensione la lima, quasi eh, nessun artigiano ha la capacità di fare manufatti con la precisione di una macchina controllo numerico e/o di una elettroerosione a filo o a tuffo, impensabile che un umano ci riesca e ci
          riesca in modo ripetitivo, da non trascurare che con l'elettroerosione si lavora acciaio già temprato, non ci sono trattamenti termici successivi e ciò ha grande valore, significa che quel pezzo resterà come fatto dalla macchina con precisioni centesimali e credimi che a occhio il centesimo di millimetro, mica lo vedi.

          Penso che tutte le armi siano fatte oggi a macchina e non lo considero un difetto, ma un pregio, L'intervento umano penso sia limitato all'aggiustaggio degli accoppiamenti e alle rifiniture.

          Del resto non ci sarebbero più in numero adeguato neanche gli operai capaci di fare lavori così di alta precisione e fatti a mano costerebbero uno sproposito e fuori portata dalla quasi totalità dei cacciatori.

          La tecnologia ci da la possibilità di godere di altissime qualità di prodotto con costi relativamente modesti.
      • R.v.
        Ho rotto il silenzio
        • Jan 2023
        • 9
        • Brescia

        #5
        i pezzi che ci mandava giu la purdey per il loro o/u erano lucidi a specchio e con tolleranze vicine al centesimo.
        filoerosione spettacolare e finiture ottime.
        sicuramente ti portava via meno tempo, ma non bastava comunque
        bisognava in ogni caso andare di lavoro manuale per far accoppiare bene bascula e manicotto, senza contare poi il gruppo batteria.
        far funzionare tutto , cani leva armamenti, nottolini bisogna starci dietro. la monta delle leve di scatto perche la prima la volevano 2,45 kg e la seconda 3,14 kg. ecc... il tassello da tenere in supertiraggio altrimenti al banco ti svergolava tutto dato il colpo che prende.
        naaa impossibile che vengano giu i pezzi finiti e tu li monti cosi e va tutto bene.

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        • louison
          ⭐⭐⭐
          • Jul 2012
          • 4200
          • LUGO DI VICENZA
          • NESSUNO

          #6
          Si può costruire un basculante del massimo livello possibile anche usando le migliori macchine utensili disponibili ... Un esempio è il sovrapposto di Fabbri che è da diverso tempo ritenuto (dagli esperti) il migliore del mondo in tutti i sensi (è anche il più costoso) ; è fatto tutto in casa con i migliori acciai e materiali disponibili cercando la massima precisione possibile nelle parti con tolleranze strettissime e costanti ..Usa varie macchine anche CNC con metodologia propria non sbrigativa ma arrivando alle quote definitive dopo innumerevoli passaggi intervallati da continui controlli dimensionali ... Ottiene una costante altissima qualità ripetitiva nel tempo favorita anche dall'ambiente condizionato a temperatura sempre costante....L'intervento puramente manuale si limita nella accuratissima finitura manuale delle parti .
          Ultima modifica louison; 20-08-24, 18:13.

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          • TYPHOON
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2013
            • 2766
            • Potenza

            #7
            A quanto già scritto sopra vorrei aggiungere qualcosa, visto che mi interesso di armi di precisione da parecchi anni: le macchine CNC (che siano torni, frese, o centri di lavoro multiasse) servono per produrre serie di pezzi tutti uguali, che siano bascule o rubinetti poco cambia. Un artigiano non produce armi "in serie", per quello c'è l'industria, ma deve assecondare le specifiche esigenze del cliente. Ciò non toglie che anche gli artigiani usino delle macchine CNC, ma l'accuratizzazione è proprio quello che fa la differenza tra la produzione di serie e quella artigianale. Perché i basculanti sono normalmente molto più costosi di semiauto e bolt action? Proprio perché non si possono accoppiare canne e bascule così come escono dai centri di lavoro, ma serve l'aggiustaggio manuale di qualcuno che si prenda il tempo necessario per fare in modo che le chiusure lavorino nel modo corretto, allo stesso modo perché le armi che vincono nei vari campionati di tiro di precisione non sono "di serie", ma costruite dai vari artigiani come Farè, Quaglino, ecc..

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            • carpen
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2012
              • 3161
              • Lombardia

              #8

              Chi non conosce l'artigianato di produzione di beni, rischia di non capire bene, l'artigiano se produce manufatti in serie é equiparabile al piccolo industriale, che lo differenzia da questo é solo il numero dei dipendenti e l'iscrizione all'albo degli artigiani presso la camera di commercio, il procedimento produttivo é simile o l'artigiano non esisterebbe, non sarebbe compatibile con i prezzi di mercato, questo per beni, fucili compresi, fatti in serie, che é quello che fanno quasi tutti gli artigiani, anzi spesso lavorano in rete e si specializzano su uno o più particolari specifici o tipi di lavorazione, es. la foratura delle canne o la forgiatura di particolari, produzione della minuteria, o la lavorazione dei legni ecc.

              Economicamente tutto quanto può essere fatto a macchina non viene fatto a mano, mai, salvo i prototipi, la macchia abbassa i tempi di lavoro, migliora la precisione e ripete all'infinito lo stesso pezzo basta tenere efficienti gli utensili usati, per ogni pezzo piccolo o grande vi é un tempo di lavoro ben definito ed é una lotta continua per abbassare i tempi anche in termini di minuti e di secondi, ogni pezzo e tipo di lavorazione ha i suoi tempi, é vera e propria lavorazione in serie, non ho mai prodotti fucili ma se l'avessi fatto avrei avuto sicuramente una tabella dei tempi di lavoro, per un grilletto, un percussore, una molla, la foratura di una canna, l'aggiustaggio, perfino l'imballaggio, avviene per qualsiasi manufatto industriale e avviene per i fucili, non penserete di pagare 1.500 euro per un sovrapposto fatto a mano eh, anche per armi fini o finissime entrano in gioco le macchine, poi ci sarà miglior cura per i materiali, legni in special modo, per gli aggiustaggi, le finiture e le incisioni, senza badare ai tempi che, giustamente, sono ben pagati.

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              • louison
                ⭐⭐⭐
                • Jul 2012
                • 4200
                • LUGO DI VICENZA
                • NESSUNO

                #9
                L'artigiano che lavora da solo nel settore armi a canna liscia normalmente si dedica alla riparazione o restauro, alla sostituzione di canne deteriorate, alla costruzione di un secondo paio di canne intercambiabili sia lisce che rigate ... Le operazioni sono facilitate dalla presenza sul mercato di componenti semilavorati quali ad es. : calci e aste, canne già forate a quota C.I.P., , manicotti monobloc con tenoni, bindelle varie, bascula., croce, elementi secondari (come estrattori ed espulsori, chiave, parti del gruppo di scatto, minuterie varie) .. Per la brunitura di tipo industriale e la cromatura ci si appoggia a ditte specializzate .
                Ultima modifica louison; 20-08-24, 22:40.

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                • Gino_92
                  Ho rotto il silenzio
                  • Aug 2024
                  • 4
                  • Pescara

                  #10
                  Grazie mille a tutti! Mi avete aiutato a chiarire il mio dubbio.

                  Di fatto, avevo chiesto questa domanda per capire se un' arma "fine" artigianale avesse solo un vantaggio estetico o anche balistico rispetto ad una più economica ed "industrializzata" con le stesse caratteristiche (calibro, lunghezza canne, strozzature, etc.).

                  Ho imparato che un' arma artigianale non è necessariamente meno performante di una più "industrializzata" e che, in entrambi i casi, ci sono lavorazioni che dipendono ancora dalle mani ed esperienza dell'armaiolo.

                  Ora ho abbastanza informazioni per decidere sulla mia prima doppietta :)

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                  • louison
                    ⭐⭐⭐
                    • Jul 2012
                    • 4200
                    • LUGO DI VICENZA
                    • NESSUNO

                    #11
                    Originariamente inviato da Gino_92
                    Grazie mille a tutti! Mi avete aiutato a chiarire il mio dubbio.

                    ìì

                    Ho imparato che un' arma artigianale non è necessariamente meno performante di una più "industrializzata"

                    Ora ho abbastanza informazioni per decidere sulla mia prima doppietta :)
                    L'esempio che ho fatto in precedenza anche se è un caso unico dimostra invece la superiorità indiscussa di un fucile realizzato con metodologia propria, laboriosa, ed esclusiva facendo ricorso quasi esclusivamente a moderni macchinari .... Qualcuno potrà obiettare che scegliendo un fucile fine di altissimo artigianato si entra in possesso di un pezzo unico ed irripetibile che differisce sempre di qualcosa da modelli apparentemente simili realizzati in precedenza ; c'è chi sostiene che possiede un'anima .
                    Ultima modifica louison; 21-08-24, 16:39.

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                    • Gino_92
                      Gino_92 commenta
                      Modifica di un commento
                      Grazie! Ho capito cosa intendi. Non so però chi realizza basculanti secondo "metodologia propria" e "moderna". Sarei orientato verso chi produce pochi prodotti all'anno e ben riconosciuti come eccellenza italiana come forse Fausti (a cui Beretta demanda la fabbricazione della sua 486), forse i F.lli Rizzini, gli stessi F. lli Poli.
                      Non so se i "grandi nomi" come Beretta, Benelli-Franchi che hanno volumi di produzione molto più alti facciano invece prodotti "di serie" con minore cura sul singolo prodotto, anche se dispongono sicuramente dei macchinari più moderni.
                  • louison
                    ⭐⭐⭐
                    • Jul 2012
                    • 4200
                    • LUGO DI VICENZA
                    • NESSUNO

                    #12
                    Alcune precisazioni dopo l'intervento di Gino ...E"ovvio che mi riferivo al favoloso sovrapposto Fabbri e al suo sistema di produzione con metodologie moderne ma originali sviluppate in proprio anche con più di qualche segreto ........ Non mettiamo sullo stesso piano i F.lli Rizzini con i F.lli Poli..; E"noto che i F,lli Rizzini producono la migliore e più raffinata doppietta italiana, dal costo estremamente elevato e per giudizio di vari esperti superiore perfino alle più blasonate inglesi ............Oltre a Poli e Fausti segnalo che c'è anche la Siace dei F,lli Gelmini di Gardone V.T. che realizza bellissime doppiette (a cani interni ed esterni) con cura artigianale anche su misura e con finiture a scelta del cliente ; i prezzi sono competitivi .............https://www.siacearmi.com/it/product...rni-siace.html
                    Ultima modifica louison; 22-08-24, 15:42.

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                    • Sereremo
                      ⭐⭐⭐
                      • Dec 2011
                      • 2780
                      • Valcavallina
                      • Pointer, cocker spaniel

                      #13
                      Più che la migliore italiana direi forse al mondo…..

                      Commenta

                      • Quiete
                        ⭐⭐⭐
                        • May 2010
                        • 2312
                        • Milano
                        • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                        #14
                        Mi sembra non ci sia molto da aggiungere,
                        ma vorrei sottolineare ancora una volta quel che par ovvio, ma poi non lo è nella percezione di molti acquirenti:
                        alcuni artigiani hanno una gamma di prodotti molto ristretta e con una qualità ragionevolmente costante;
                        altri artigiani - pur essendo tali a pienissimo titolo - per rispondere alle esigenze dei clienti,
                        possono fare una doppietta per un prezzo e un'altra per tre volte quel prezzo se non di più,
                        le due doppiette NON saranno uguali malgrado portino la stessa firma,
                        non solo per aspetti strutturali (finte batterie lunghe o HH, calcio a tirante o incassato, canne monobloc o demibloc, legni, incisioni, ecc)
                        ma anche per la cura, per il numero di ore dedicate, per i metodi impiegati, per la persona fisica che le esegue ...

                        Quali di queste differenze si traducano in differenze di balistica terminale è un'altra discussione,
                        ma le due doppiette non saranno uguali, a volte neppure lontanamente.

                        Come già fatto notare, tra Siace, Poli, Perugini e Visini, Rizzini di Magno, Fabbri, ecc ci sono differenze enormi sia tra di loro, sia, in alcuni casi, all'interno della produzione della stessa ditta.
                        Fausti non so se sia un artigiano, non voglio farne una questione di merito o demerito, ma per 'artigiana' si intende, credo, quella ditta nella quale la persona fisica del titolare (o titolari) - per la sua competenza specifica - ha un impatto significativo sul prodotto-servizio offerto.


                        Daniele

                        Commenta

                        • louison
                          ⭐⭐⭐
                          • Jul 2012
                          • 4200
                          • LUGO DI VICENZA
                          • NESSUNO

                          #15
                          Originariamente inviato da Quiete
                          Fausti non so se sia un artigiano, non voglio farne una questione di merito o demerito ..


                          Daniele
                          Se si hanno dubbi ci sono i dati dell'Ufficio Camerale : la Fausti Stefano S.R.L. di Marcheno ha fatto un fatturato nel 2023 di oltre 5 milioni di euro con 24 dipendenti ......https://www.ufficiocamerale.it/8631/fausti-stefano-srl

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