Curiosità resa balistica e umidità
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Curiosità resa balistica e umidità
È da un po' di tempo che penso se creare o meno questo thread ed oggi mi sono deciso. Ho spesso sentito parlare e letto(a destra e a manca) che questa cartuccia con l'umido non rende, che quella col secco va da Dio...ma mi domando: in che modo l'umidità incide sulla resa di una munizione? Capisco in fase di preparazione che la polvere possa risentirne, ma un volta assemblata e mantenuta correttamente come può risentire dell'umidità dell'aria dopo lo sparo?Tag: Nessuno -
Non dopo lo sparo ma durante lo sparo risente dell umidità, quando la polvere inizia la sua combustione se nell' aria è presente un alto tasso di umidità del potere calorifico si perderà per far evaporare l'umidità presente, e va da se che se una munizione è al suo limite basso perderà parte della sua efficacia -
E' proprio questo che non capisco: in che modo l'umidità entra in contatto con la polvere in combustione? Fino a che non sparo non c'è contatto, poi quando sparo i gas di combustione spingono la borra ed anche l'aria che di trova in canna verso la volata e poi tutto è finito.
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L'aria con i suoi componenti è presente ovunque, le munizioni non sono sottovuoto, se non ci fosse non ci sarebbe combustione.
Se l'umidità è alta a poco a poco si distribuisce ovunque, nel momento in cui premi il grilletto la polvere che è il combustibile si accende insieme al comburente che è l' aria, questa può essere più o meno carica di umidità.
Per fare un esempio nelle mattine di umidità le marmitte delle auto buttano acqua frutto della combustione con aria umida, dopo che il motore si è scaldato sembra che sia finita ma viene soltanto vaporizzata e sembra scomparsa ma è sempre la in altro statoCommenta
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Aggiungerei anche che se c'è la nebbia, i pallini sono fini e la distanza medio-lunga, anche l'attrito dell'aria rallenta la velocità e conseguente capacità di penetrazione.L'aria con i suoi componenti è presente ovunque, le munizioni non sono sottovuoto, se non ci fosse non ci sarebbe combustione.
Se l'umidità è alta a poco a poco si distribuisce ovunque, nel momento in cui premi il grilletto la polvere che è il combustibile si accende insieme al comburente che è l' aria, questa può essere più o meno carica di umidità.
Per fare un esempio nelle mattine di umidità le marmitte delle auto buttano acqua frutto della combustione con aria umida, dopo che il motore si è scaldato sembra che sia finita ma viene soltanto vaporizzata e sembra scomparsa ma è sempre la in altro stato👍 1Commenta
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ci sono degli errori sopra.
la polvere da sparo (sia la pirica che la moderna) ha nella sua miscela (la pirica) che nel suo composto chimico sia il Combustibile che il Comburente . pertanto non ha bisogno dell'aria e del suo ossigeno per incendiarsi.
come influisce la temperatura e la umidità
quando una dose di propellente si incendia pruduce un quantitativo di gas,
la pressione\volume di questo quantitativo di gas e relativo alla temperatura (semplifico la legge di Boyle) del gas e dell'ambiente circostante che gli sottrae calore👍 3Commenta
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Premesso che concordo con Mimmo sull'accensione delle polveri, ci sono molti aspetti legati a temperatura, umidità e densità dell'aria che influiscono sulla resa di una cartuccia. Prendi ad esempio una cartuccia di grammatura pesante: 40g. caricata con 2g. di Tecna, se la spari ai primi di settembre con 25 g° la sentirai picchiare bene alla spalla, mentre la stessa cartuccia sparata a dicembre con 10° si e no che la senti. Il freddo e l'umidità rendono più progressivo il fenomeno combustivo, il tempo di canna si allunga, la velocità, così come la pressione, calano. Questo esempio giusto per rendere l'idea, poi ci sono quei momenti particolari come al primo mattino con cielo terso, quando ha piovuto tutta la notte e c'è un tasso altissimo di umidità che rende l'aria molto densa, succede che sparando con le solite cartucce non cade nulla solo piume, poi passando a delle cartucce decisamente più veloci, come le controdosi (più polvere e meno piombo) si torna agli standard di abbattimento.Ultima modifica Duecanne; 07-11-25, 11:54.Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....👍 2Commenta
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Buongiorno, effettivamente mi sono sbagliato la polvere ha in se già comburente e combustibile e gli spazi sono minimi per fornire comburente nella cartuccia, il Post di Mimmo mi pare esaustivo per questa domanda, che può sembrare banale ma che banale non è.
Chiedo ancora scusa per l'errore sopra.....👍 2Commenta
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Non dimentichiamoci della balistica esterna che risente moltissimo della densità e dell'umidità dell'aria per non trascurare la temperatura. Questi paritcolari influenzano tantissimo la traiettoria, la velcità e la compatteza dei pallini spinti dai gas e se questi ultimi sono influenzati negativamente da fattori esterni quali, appunto, pressione, umidità e temperatura, perdono ovviamente di potenza e conseguentemente assetti che di norma feriti non ne fanno, possono diventare delle merite ciofeche.👍 1Commenta
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Grazie a tutti per i contributi. Mi pare di capire, dunque , che l'umidità intervenga principalmente nella balistica esterna.Commenta
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In palude quando pioveva come dio la mandava , come si dice dalle mie parti acqua sopra e acqua sotto, le uniche cartucce che ancora andavano erano le americane ,specialmente le winchester originali da 36gr con chiusura termosaldata che mantenevano intatte le loro prestazioni .Credo che anche il caricamento nel suo complesso abbia il suo peso.Commenta
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Partiamo dal concetto che le cartucce in plastica con la chiusura stellare sono impermiabili ma non ermetiche, se cadono in acqua per poco tempo o nell'erba bagnata la polvere non si bagna, ma l'aria circola dal forellino in mezzo le pliche e giù per lo scasso della borra, usato per far uscire l'aria quando le cartucce vengono caricate con macchine automatiche.
Le poveri attirano l'umidità dell'aria come calamite in modo e quantità diverse, le più resistenti a questo fenomeno sono le balistiti e in ordine le ball power, le doppie basi attenuate le singole basi laminate ad alto titolo azotimetrico, le singole basi laminate, le singole basi granulate e le ormai scomparse singole basi composte non gelatinizate.
Riassumendo per cacce in ambienti umidi o climi umidi sono da preferire le balistiti SIPE, S4, TECNA, per le singole basi JK6, per il secco la Gm3 o la C7, A1, le polveri di Baschieri e Pellagri che sono quasi tutte doppie basi vanno bene per tutto basta adeguare i dosaggi con AL non sbagli mai, tieni presente che spesse volte il secco si associa giustamente alle temperature rigide (tramontana).
Un trucco molto valido è caricare le cartucce con il bel tempo in ambienti secchi, e sigillare il foro tra le pliche con una goccia di cera e saldarle a caldo.
Saluti1
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Io parlavo delle winchester super speed 36 -40 gr originali caricate in USA le pliche erano termosaldate al centro la cartuccia era impermeabile al punto che qualcuna caduta sul fondo del barchino e ritrovata togliendo l'acqua dopo un periodo imprecisato di permanenza in 10cm d'acqua hanno sparato regolarmente.
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