Tartarugato fatto in casa?

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  • G.G.
    Moderatore Armi e Polveri
    • Jun 2006
    • 11225
    • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
    • Epagneul Breton

    #31
    Originariamente inviato da nando
    Certo che questo forum è davvero straordinario; partendo da una improponibile e utopica tartaruga fatta in casa siamo arrivati a parlare delle opere d'arte dei Cortesi.
    Beh, senza presunzione si può dire che questo sia un forum un po' particolare.
    Certo è che sul piano tecnico, leggerezze, concetti errati e grossolane imprecisioni non trovano mai molto spazio, ... pur non mancando i fanfaroni che sono di vita però terribilmente corta.
    Una tartarugatura fatta in casa non sarebbe affatto un disonore; se realizzata nei dovuti modi, anzi mi parrebbe quasi un valore aggiunto ed un vanto.
    Una cosa è certa, sul forum c'è gente che sa tecnicamente come si fanno i vari tipi di tartarugatura, del resto girando per la valle (Trompia) due o tre volte al mese per quasi due decenni, ... si impara quasi tutto.

    Il sovrapposto Zanotti non è molto differente dallo IAB.

    Cordialità
    G.G.
    Some people hear their own inner voices with great
    clearness and they live by what they hear.
    Such people become crazy, or they become legends.
    </O:p

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    • Lume
      ⭐⭐⭐
      • Oct 2009
      • 4497
      • Valtrompia
      • Setter redo

      #32
      Originariamente inviato da nando
      Certo che questo forum è davvero straordinario; partendo da una improponibile e utopica tartaruga fatta in casa siamo arrivati a parlare delle opere d'arte dei Cortesi.
      Bhe proprio utopico non lo era se si conoscono due nozioni come ha citato Bruno e avere la fortuna di avere un forno adatto.

      La mia domanda nasceva dal fatto che come esistono prodotti per ottenere la brunitura a freddo .... a mia insaputa potevano esistere prodotti per ottenere la tartarugatura attuando magari degli accorgimenti particolari.

      comunque io ho ancora un dubbio da risolvere....Si potrebbero muovere gli acciai in seguito alla tartarugatura industriale con le temperature a cui è sottoposto? Non vorrei trovarmi con un arma che non si monta più!

      P.s. un' autorevole consiglio l'ho già avuto in Valle.... ma non è propriamente il suo ambito...loro sono i maghi dei calci.[:D].. e quindi vorrei fugarlo definitivamente.

      Grazie

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      • Esperto e Collezionista
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2010
        • 2270
        • Salento N.40°23 E.18°18
        • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

        #33
        Originariamente inviato da gaetano2007
        Certo Nando questi fucili li posso ammirare per foto e per foto condividerli, con gli appassionati .
        Tornado ai Cortesi sul loro sito http://www.fucilicortesi.com/ si possono vedere delle foto molto piu belle delle mie e vedere le loro tartarugature.http://www.fucilicortesi.com/armi/index.html
        Allego un'altra bascula tartarugata.
        Originariamente inviato da G.G.
        Mah, pur senza certezze, confermo il mio sospetto; con quel blu elettrico, a mio avviso è troppo colorata per essere una tartarugatura eseguita in modo tradizionale tramite cementazione.
        Le tartarughe classiche del passato, hanno sempre una base grigio perlacea con striature e chiazze color grigio scuro, blu notte o bruno scure, ... mai visto toni blu brillanti e rossi sanguigni, che sono invece tipici di quelle attuali cianurate.

        Cordialità
        G.G.
        Concordo con GG, dall'immagine si nota una bronzatura di base bloccata, e successivamente un'azzurratura dovuta a riscaldamento articolato con cannello ossiacetilenico.
        La cementazione a 'pacchetto' effettuata con sostanze organiche non porta a risultati di questo tipo, bensì a quelli descritti da GG.
        Per la cementazione oggi si utilizzano polveri che non rilasciano vapori venefici, io ancora occasionalmente effettuo questa pratica di indurimento delle leve di scatto con cianuro di potassio.


        Originariamente inviato da Lume
        Bhe proprio utopico non lo era se si conoscono due nozioni come ha citato Bruno e avere la fortuna di avere un forno adatto.

        La mia domanda nasceva dal fatto che come esistono prodotti per ottenere la brunitura a freddo .... a mia insaputa potevano esistere prodotti per ottenere la tartarugatura attuando magari degli accorgimenti particolari.

        comunque io ho ancora un dubbio da risolvere....Si potrebbero muovere gli acciai in seguito alla tartarugatura industriale con le temperature a cui è sottoposto? Non vorrei trovarmi con un arma che non si monta più!

        P.s. un' autorevole consiglio l'ho già avuto in Valle.... ma non è propriamente il suo ambito...loro sono i maghi dei calci.[:D].. e quindi vorrei fugarlo definitivamente.

        Grazie
        Credo che la tua perplessità di non montare più le canne del tuo fucile a causa di deformazione della bascule si molto remota, ciò poteva accadere in passato, ma comunque molto di rado nei pacchetti di cementazione, a causa principalmente di difetti di fusione ed omogeneità dei metalli.
        Allego pessime foto di una Bernardelli fatte col cellulare.
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        • gaetano2007
          ⭐⭐⭐
          • Jan 2008
          • 1387
          • Catania

          #34
          codice HTML:
          [QUOTE] 
          Il sovrapposto Zanotti non è molto differente dallo IAB.
           
          Cordialità
          G.G.[/QUOTE]
          [/QUOTE]
          G.G. come tu ben sai nasce il sov Zanotti che poi diventa IAB industria armi brevettate, che succesivamente passando ad altri proprietari diventa IAB indistria armi bresciana che negli anni 70 vinse tante compatizioni di tiro al piatello.
          Quindi è lo IAB che deriva da un brevetto Zanotti non il contrario, io ho postato il sov Zanotti per la sua tartarugatura che realizzata nel 1957 mi chiedevo che tipo ti tartarugatura veniva fatta in quegli anni a Gardone ?
          E da quale periodo ha preso il sopravvento la tartarugatura diciamo chimica o pitturata e non quella tradizionale fatta a caldo con ossa di animali?

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          • yanez
            ⭐⭐
            • Feb 2010
            • 229
            • Avellino
            • pointer

            #35
            La mia ignoranza nel campo specifico mi impone e mi autorizza -per così dire - a chiedere ulteriori delucidazioni a G.G. ed a Esperto e Collezionista, anche in vista della mia intenzione di far restaurare (non rimettere a nuovo!) una vecchia doppietta artigianale in cal 24.
            Se ho compreso bene, il procedimento classico prevede il passaggio in forno da cementazione con sostanze organiche e dà origine a quelle belle sfumature prive di tigrature e colori accesi (il blu elettrico).
            Viceversa, il procedimento che molti odierni armaioli utilizzano nel "restauro" consisterebbe in un procedimento di bronzatura seguito da un trattamento alla fiamma; quest'ultimo procedimento sarebbe quello che produce le tigrature ecc ecc.
            Infine, un risultato intermedio si otterrebbe con la cianurazione seguita da un trattamento alla fiamma.
            Dico bene?
            Salutissimi
            Yanez
            P.S. mi scuso fin d'ora se ho detto castronerie.

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            • G.G.
              Moderatore Armi e Polveri
              • Jun 2006
              • 11225
              • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
              • Epagneul Breton

              #36
              Originariamente inviato da gaetano2007

              G.G. come tu ben sai nasce il sov Zanotti che poi diventa IAB industria armi brevettate, che succesivamente passando ad altri proprietari diventa IAB indistria armi bresciana che negli anni 70 vinse tante compatizioni di tiro al piatello.
              Quindi è lo IAB che deriva da un brevetto Zanotti non il contrario, io ho postato il sov Zanotti per la sua tartarugatura che realizzata nel 1957 mi chiedevo che tipo ti tartarugatura veniva fatta in quegli anni a Gardone ?
              E da quale periodo ha preso il sopravvento la tartarugatura diciamo chimica o pitturata e non quella tradizionale fatta a caldo con ossa di animali?
              Sì, conosco la storia del sovrapposto Zanotti IAB, un cal. 20 Zanotti identico a quello postato, lo ha avuto per diversi anni un mio carissimo amico di Bologna, poi ceduto inopinatamente.
              Sono stato diverse volte alla IAB, proprio con questo peculiare fucile, che salta subito agli occhi, anche del profano, quantomeno per la peculiare percussione priva di cani, percussione cvhe invero nei modelli da me visionati non risultava mai abbastanza energica.
              Le prime vittorie con il sovrapposto IAB, se non ricordo male, sono venute a Mexico 1968, nello Skeet (Medaglia d'argento) col nostro forte campione modenese Romano Garagnani, che sparava una cartuccia F2 Nera T.1 in assetto CFS, se non vado errato con ben 34 grammi di pallini n. 9,5.

              Cordialità
              G.G.
              Some people hear their own inner voices with great
              clearness and they live by what they hear.
              Such people become crazy, or they become legends.
              </O:p

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              • Esperto e Collezionista
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2010
                • 2270
                • Salento N.40°23 E.18°18
                • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                #37
                Originariamente inviato da yanez
                La mia ignoranza nel campo specifico mi impone e mi autorizza -per così dire - a chiedere ulteriori delucidazioni a G.G. ed a Esperto e Collezionista, anche in vista della mia intenzione di far restaurare (non rimettere a nuovo!) una vecchia doppietta artigianale in cal 24.
                Se ho compreso bene, il procedimento classico prevede il passaggio in forno da cementazione con sostanze organiche e dà origine a quelle belle sfumature prive di tigrature e colori accesi (il blu elettrico).
                Viceversa, il procedimento che molti odierni armaioli utilizzano nel "restauro" consisterebbe in un procedimento di bronzatura seguito da un trattamento alla fiamma; quest'ultimo procedimento sarebbe quello che produce le tigrature ecc ecc.
                Infine, un risultato intermedio si otterrebbe con la cianurazione seguita da un trattamento alla fiamma.
                Dico bene?
                Salutissimi
                Yanez
                P.S. mi scuso fin d'ora se ho detto castronerie.
                Se il fucile è un'arma comune, non di pregio e di produzione post anni '50 va bene anche la rimessa a nuovo.
                Principalmente, se deve essere impiegato a caccia, vanno assestate le chiusure, e sicuramente rifatti gli arpionismi dei cani esterni ed i percussori.
                Probabilmente avrà anche le canne saldate a stagno, pertanto, si sconsiglia vivamente la ribrunitura delle canne con bagno di sali caustici.
                Per quanto riguarda la bascule, bisogna tener conto che normalmente questa è già stata cementata all'origine dalla fabbrica e rifare un qualunque procedimento aggiuntivo di indurimento non è consigliabile.
                In alternativa si può bronzare, oppure renderla in 'argento vecchio' anche se molto delicato nel reggere l'ossidazione.
                A Gardone vi sono dei bravi riparatori che fanno rimesse a nuovo veramente eccellenti, ma il restauro nelle armi è tutt'altra cosa.
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                • yanez
                  ⭐⭐
                  • Feb 2010
                  • 229
                  • Avellino
                  • pointer

                  #38
                  Grazie Bruno per la cortese risposta; comunque l'arma in questione è una "Bonsi" degli anni '50.


                  Un malaccorto intervento di pulizia fatto effettuare da mio padre circa 30 anni fà da un armaiolo locale ha fatto perdere gran parte dell'originaria tartaruga che mi sarebbe piaciuto rispristinare.
                  Penso che, a questo punto, possa andar bene anche la bronzatura.
                  Salutissimi
                  Yanez

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                  • Esperto e Collezionista
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2010
                    • 2270
                    • Salento N.40°23 E.18°18
                    • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                    #39
                    Originariamente inviato da yanez
                    Grazie Bruno per la cortese risposta; comunque l'arma in questione è una "Bonsi" degli anni '50.


                    Un malaccorto intervento di pulizia fatto effettuare da mio padre circa 30 anni fà da un armaiolo locale ha fatto perdere gran parte dell'originaria tartaruga che mi sarebbe piaciuto rispristinare.
                    Penso che, a questo punto, possa andar bene anche la bronzatura.
                    Salutissimi
                    Yanez
                    La doppietta è ben fatta, con la 'quadruplice a testa di bambola', ed i cani sono di alto taglio.
                    Non mi sembra che stia in cattive condizioni, io la lascerei così comé.
                    Oltretutto trenta anni fa non c'era la sensibilità di oggi, all'epoca erano armi correnti.
                    Il restauro serve per ripristinare le condizioni originarie per quanto possibile, altrimenti è meglio non effettuare lavori che deprezzino l'oggetto.
                    sigpic

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                    • yanez
                      ⭐⭐
                      • Feb 2010
                      • 229
                      • Avellino
                      • pointer

                      #40
                      Grazie ancora, Bruno
                      Yanez

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                      • remo0634

                        #41
                        buonasera sono nuovo in questo sito sono un appassionato di armi cercando informazioni sul tartarugato ho trovato questa discussione volevo sottoporvi il mio beretta S2 del1966 con cui spraravo alle eliche cosa ne pensate?allego foto

                        ---------- Messaggio inserito alle 01:04 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:59 AM ----------

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                        • TNT
                          ⭐⭐
                          • Dec 2010
                          • 396
                          • Valtellina

                          #42
                          Rispolvero questo vecchio post in quanto un mio amico che possiede questo Bernardelli Orione con finitura tartarugata ricevuto in regalo molti anni fa e da molti anni a riposo inusato nella custodia e visto che lui pratica esclusivamente la caccia di selezione, mi chiede se riesco a dagli un valore poichè vorrebbe cederlo a qualcuno che lo possa usare.
                          Non so l'anno di produzione, porta qualche lieve segno sui legni dovuti più che altro al prenderlo e riporlo nell'armadio assieme alle altre armi quando ne faceva uso, ha le canne da 66 ****/**
                          un sentito grazie a chi mi può dare una dritta[brindisi]

                          saluti a tutti
                          File allegati

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