doppietta luigi franchi a cani esterni

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  • gaetano2007
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    • Jan 2008
    • 1386
    • Catania

    #31
    Guardando le foto della cani esterni franchi principe ..il top della produzione franchi di quegli anni.... penso che è un acciarino a rosetta con un mollone tutto sorto , ha la triplice grenner a perno quadro..... vedo quanto di scarso livello era la produzione bresciana del tempo, raffrontata ad altra produzione.
    Questo non per sminuire il fucile di Enrico ma per inquadrarlo nel periodo storico.
    Ciao Gaetano

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    • enrico toldo
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      • Apr 2012
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      #32
      doppietta L.Franchi a cani esterni

      Gentilissimo Gaetano,

      non credo che la doppietta a c.e. di cui alle foto da me postate sia stata finora catalogata come modello Principe ( magari ), atteso che la sua identificazione è tuttora in corso da parte dei molti appassionati dei fucili Franchi e non.

      Una risposta esauriente ed il più vicino possibile alla realtà potrebbe fornircela Michelangelo (Montecarlo72) che possiede il raro catalogo Franchi del 1949, periodo in cui la famosa ditta bresciana produceva soltanto, come da lui affermato, i modelli "Diana49", "Diana49S" e "117". Di quest'ultima non ho mai visto un esemplare e neppure una foto.

      Non ho compreso cosa intenda, riferendosi all'acciarino a rosetta, per "mollone tutto sorto" .

      Solo per orientamento allego l'effigie del modello Principe tratta dal catalogo Franchi del 1931.

      Con cordialità.

      Enrico

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      • enrico toldo
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        • Apr 2012
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        #33
        doppietta Franchi a cani esterni

        Chiedo scusa, Gaetano, l'allegato era troppo corposo, quindi provvedo ora con uno più leggero.

        Enrico
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        • gaetano2007
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          • Jan 2008
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          • Catania

          #34
          Grazie Enrico ad aver pubblicato la foto del catalogo franchi con il modello principe del 1931' e' una bella testimonianza storica ..... Che aiuta a tutti a caprine un po' di più. Ciao Gaetano

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          • enrico toldo
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            • Apr 2012
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            #35
            Doppietta L.Franchi a c.e.

            Stimatissimo Gaetano ( e non soltanto per la grande competenza in materia ), poichè la curiosità non è soltanto peculiare esclusiva delle donne, insisto nel chiedere, facendo riferimento all'acciarino a rosetta, il significato della frase "il mollone è tutto sorto" ( si tratta forse di un refuso volendosi intendere storto ? ).

            Grazie per la precisazione.

            Enrico

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            • gaetano2007
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              • Jan 2008
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              • Catania

              #36
              Enrico, scusa ho sbagliato a scrivere intendevo dire il mollone storto.... guardando il mollone che fa funzionare il cane i due braccia della molla non sono ben dritte e parallele, ma sono un po curve e sicuramente si toccheranno armando il cane e cio denota una molla che non lavora bene e presumibilmente di qualità scadente. Se vedi in alcune foto che allego in una il mollone tocca in una no quella dove non tocca è quella ok, e nelle foto che ho allegato i cani sono armati, nella tua il cane non è armato e gia tocca, pensa quando è armato ..... e questo che intendevo quando ho detto che il mollone era storto.
              Osserva anche il resto dell'acciarino e ocnfrontalo con il tuo acciarino.
              Ciao Gaetano
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              • enrico toldo
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                • Apr 2012
                • 1360
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                • setter inglese

                #37
                Acciarini doppietta a c.e.

                Gaetano,

                grazie per la preciasazione. Certamente gli acciarini da te postati sono un'altra cosa, pur essendo a molla indietro che, secondo gli esperti sarebbe inferiore, nella dolcezza dello scatto, a quelli a molla anteriore, il cui alloggiamento nella bascula costituisce, di contro, un indebolimento della stessa. Almeno così mi sembra di aver letto nei testi di Gianoberto LUPI.

                Desidero anch'io presentarti un acciarino di primordine, a molla avanti, appartenente ad una mia doppietta a cani esterni William Wellington GREENER, fine ottocento o primi novecento, in mio possesso, modello Forester Gen. , calibro 12, realizzata nel vecchio stabilimento di S.t Mary's Square in Birmingham ( Inghilterra ), come si evince dalla stampigliatura lungo la bindella concava.

                Nella foto il cui titolo termina con la lettera a, il mio acciarino è raffrontato con quello effigiato in uno dei libri del LUPI.

                Cordiali saluti.

                Enrico
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                • gaetano2007
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                  • Jan 2008
                  • 1386
                  • Catania

                  #38
                  Enrico Questi acciarini sono bellissimi, complimenti, ma per apprezzarne meglio il mollone dovresti come ha fatto Lupi fotografarli con il cane armato. Ciao Gaetano

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                  • enrico toldo
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                    #39
                    Acciarini

                    Buon giorno, Gaetano.

                    Hai perfettamente ragione, l'avevo già notato. Infatti in quello effigiato da Ganoberto LUPI nel famoso libro che trattava specificatamente dei fucili a cani esterni, il cane dell'acciarino Greener appare armato.
                    Provvederò quanto prima e poi posterò la relativa foto del mio acciarino.

                    Approfitto della circostanza per risollevare brevemente il problema, che non mi è del tutto chiaro, inerente il disarmo delle batterie di un sovrapposto S2 Beretta e cioè se convenga o meno disattivarle premendo contemporaneamente entrambi i grilletti all'atto della chiusura, oppure far scattare a vuoto i percussori utilizzando gli appositi salvapercussori. Rimane poi da considerare la parte concernente gli estrattori automatici, ossia quale procedura attuare per mettere contemporaneamente a riposo
                    le relative molle.

                    Grazie infinite.

                    Enrico

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                    • enrico toldo
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                      • Apr 2012
                      • 1360
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                      #40
                      Acciarini cani esterni

                      Gaetano,
                      come anticipato nel mio precedente intervento, allego una foto degli acciarini della doppietta W.W. Greener a c.e. con i cani armati, come mi hai suggerito tu al fine di poter ammirare la perfezione dei due molloni che, peraltro, sono collocati davanti favorendo così uno scatto estremamente più dolce.

                      Approfitto della circostanza per ringraziarti della tua difesa "a spada tratta" dei sovrapposti Beretta vecchio tipo che montavano pregevoli, quanto efficaci batterie tipo H.H. mod. 1934 ( quelle a catenelle, per intenderci ), sostituite poi, nel 1959-60, da quelle brevettate Beretta, più semplificate e asseritamente più robuste.

                      Credo anch'io, come sostiene Gianluca Garolini, che la ditta Beretta abbia inteso ovviare così alle rotture dei vecchi acciarini che si verificavo più di frequente rispetto a quelle attuali, eventi, tuttavia, che a mio avviso accadevano non frequentemente a quei tiratori che sparavano migliaia di colpi.

                      Ritengo anche, come hai affermato tu, che la fabbrica gardonese abbia voluto contenere i costi, atteso il particolare impegno ed il tempo che le sue maestranze specializzate dovevano dedicare alla realizzazione del precedente modello, più complesso e sofisticato.

                      Rimango altresì in attesa di conoscere se sia possibile scaricare le batterie, senza creare danni, del sovrapposto S2 tenendo premuti entrambi i grilletti all'atto della chiusura, come avviene per gli hammerless Zanotti, senza avvertire il noto "sgranamento".

                      Un cordiale saluto.

                      Enrico
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                      • nazzareno
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                        • Feb 2012
                        • 822
                        • Vibo Valentia

                        #41
                        Caro Enrico,
                        molti sconsigliano di scaricare le batterie a quel modo, meglio inserire due finte cartucce e procedere con esse.
                        Io col mio S2 non l'ho mai fatto, nè con nessun altro dei miei fucili.
                        Addirittura, un Autore di cui adesso mi sfugge il nome, asserisce che l'operazione è aleatoria in virtù del fatto che le molle delle batterie resterebbero comunque in tensione, sebbene in misura ridotta.
                        A presto.
                        Nazzareno

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                        • gaetano2007
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                          • Jan 2008
                          • 1386
                          • Catania

                          #42
                          Originariamente inviato da enrico toldo
                          Gaetano,
                          come anticipato nel mio precedente intervento, allego una foto degli acciarini della doppietta W.W. Greener a c.e. con i cani armati, come mi hai suggerito tu al fine di poter ammirare la perfezione dei due molloni che, peraltro, sono collocati davanti favorendo così uno scatto estremamente più dolce.


                          Enrico
                          Grazie Enrico per le foto che hai condiviso, debbo dirti peccato che la foto non è ben messa a fuoco cio ci avrebbe dato maggior piacere a vedere la forma degli acciarini e del mollone anche se sembrano molto belle.
                          Complimenti per te e per averle aperte e fotografate.
                          Per le batterie a catennella della serie S2 oS3 è solo un parere il mio e sono contento che lo condividi. Quello che è possibile fare con un fucile con batterie tipo Zanotti per via della conformazione dell'acciarino e degli estrattori non è possibile farlo con altri fucili e sempre per quanto riguarda gli Zanotti sono se hanno un acciarino tipo Zanotti con estrattore tipo Zanotti ..... non con tutti gli Zanotti in genere ..... ma questa è un'altra storia.
                          Ciao Gaetano

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                          • enrico toldo
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                            • Apr 2012
                            • 1360
                            • parma
                            • setter inglese

                            #43
                            Originariamente inviato da nazzareno
                            Caro Enrico,
                            molti sconsigliano di scaricare le batterie a quel modo, meglio inserire due finte cartucce e procedere con esse.
                            Io col mio S2 non l'ho mai fatto, nè con nessun altro dei miei fucili.
                            Addirittura, un Autore di cui adesso mi sfugge il nome, asserisce che l'operazione è aleatoria in virtù del fatto che le molle delle batterie resterebbero comunque in tensione, sebbene in misura ridotta.
                            A presto.
                            Nazzareno
                            Sì, Nazzareno, anch'io per prudenza scarico le batterie di tutti i miei fucili utilizzando le apposite finte cartucce che con i loro ammortizzatori a molla consentono di non rompere o danneggiare i percussori e mettere a riposo le molle.

                            Avevo posto il quesito per avere la certezza del pericolo a cui sarei andato incontro procedendo nel modo descritto.

                            Vorrei però sapere, una volta premuti i grilletti utilizzando le finte cartucce, in che posizione vengono a trovarsi le molle degli ejector dal momento che dette finte cartucce non vengono espulse onde evitare il riarmo delle batterie.

                            Un cordiale saluto.

                            A presto.

                            Enrico

                            ---------- Messaggio inserito alle 06:33 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:20 PM ----------

                            Originariamente inviato da gaetano2007
                            Grazie Enrico per le foto che hai condiviso, debbo dirti peccato che la foto non è ben messa a fuoco cio ci avrebbe dato maggior piacere a vedere la forma degli acciarini e del mollone anche se sembrano molto belle.
                            Complimenti per te e per averle aperte e fotografate.
                            Per le batterie a catennella della serie S2 oS3 è solo un parere il mio e sono contento che lo condividi. Quello che è possibile fare con un fucile con batterie tipo Zanotti per via della conformazione dell'acciarino e degli estrattori non è possibile farlo con altri fucili e sempre per quanto riguarda gli Zanotti sono se hanno un acciarino tipo Zanotti con estrattore tipo Zanotti ..... non con tutti gli Zanotti in genere ..... ma questa è un'altra storia.
                            Ciao Gaetano
                            Scusami Gaetano per la mia persistente voglia di conoscere, ma vorrei sapere cosa si intende esattamente per "catenelle" atteso che, da un esame delle batterie del mio Beretta S2 del 1954 gli acciarini sono costituiti da: "briglia", detta anche "castello", ma anche "braga", "cane", "arresto del cane", "mollone del cane", "molla stanghetta di scatto", "stanghetta di scatto", "stanghetta di sicurezza", e "piastra dell'acciarino".

                            Grazie.

                            Enrico

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                            • nazzareno
                              ⭐⭐
                              • Feb 2012
                              • 822
                              • Vibo Valentia

                              #44
                              Credo che le molle degli estrattori non siano interessate dallo "scarico" delle batterie.
                              Gli estrattori o meglio le molle, dovrebbero essere armate alla chiusura delle canne, nelle normali operazioni di apertura e chiusura delle stesse.
                              Qualche esperto potrà meglio chiarire il concetto.
                              Nazzareno

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                              • Esperto e Collezionista
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                                • Apr 2010
                                • 2270
                                • Salento N.40°23 E.18°18
                                • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                                #45
                                Originariamente inviato da enrico toldo
                                Sì, Nazzareno, anch'io per prudenza scarico le batterie di tutti i miei fucili utilizzando le apposite finte cartucce che con i loro ammortizzatori a molla consentono di non rompere o danneggiare i percussori e mettere a riposo le molle.

                                Avevo posto il quesito per avere la certezza del pericolo a cui sarei andato incontro procedendo nel modo descritto.

                                Vorrei però sapere, una volta premuti i grilletti utilizzando le finte cartucce, in che posizione vengono a trovarsi le molle degli ejector dal momento che dette finte cartucce non vengono espulse onde evitare il riarmo delle batterie.

                                Un cordiale saluto.

                                A presto.

                                Enrico

                                ---------- Messaggio inserito alle 06:33 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:20 PM ----------


                                Scusami Gaetano per la mia persistente voglia di conoscere, ma vorrei sapere cosa si intende esattamente per "catenelle" atteso che, da un esame delle batterie del mio Beretta S2 del 1954 gli acciarini sono costituiti da: "briglia", detta anche "castello", ma anche "braga", "cane", "arresto del cane", "mollone del cane", "molla stanghetta di scatto", "stanghetta di scatto", "stanghetta di sicurezza", e "piastra dell'acciarino".

                                Grazie.

                                Enrico
                                vorrei sapere cosa si intende esattamente per "catenelle"

                                La 'catenella' o 'tirantino' è la congiunzione articolata posta fra cane e forcellina della molla nella parte superiore di questa.
                                Ha una funzione 'snodata' che ruota su entrambe le tenute per un breve arco di cerchio tale da consentire l'arretramento del cane tramite la noce. Il problema che si verificava con questo sistema era l'usura del tirantino a contatto con la molla di armamento, quets'ultima molto più dura (temprata). Questo sistema era stato adottato per consentire una notevole diminuzione dei pesi dell'acciarino già verso la seconda metà dell'800, infatti nelle piastre degli avancarica la parte superiore della molla era a diretto contatto con la noce tramite un incavo che alloggiava la sua estremità arrotondata. Nei fucili avancarica militari, infatti, non si poneva il problema del peso e dei volumi della meccanica ed il tirantino era inesistente.
                                Nella foto sotto viene cerchiata l'immagine del tirantino nella cartella di un cani esterni ed il tirantino grezzo da montare in sostituzione (come si può notare una parte reca il perno di aggancio sulla noce, mentre il foro sulla parete piana veniva fatto calcolando il fattore di sviluppo del movimento della molla).

                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Catenella_TirantinoTonolini_8 001.jpg 
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ID: 2162514
                                Ultima modifica Esperto e Collezionista; 09-05-13, 23:17.
                                sigpic

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