cartucce a prova di alluvione

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  • louison
    ⭐⭐⭐
    • Jul 2012
    • 4229
    • LUGO DI VICENZA
    • NESSUNO

    #1

    cartucce a prova di alluvione

    A dimostrazione della capacità di durata nel tempo e resistenza nelle più avverse condizioni di impiego, possibili con le cartuccie di moderna concezione ; si riporta il SEGUENTE CASO.......Delle cartuccie Winchester (con bossolo in plastica, chiusura stellare termosigillata, innesco doppia forza 209 anticorrosivo) sono state sommerse dall"alluvione di Firenze del 1966 e recuperate dal fango dopo oltre 5 giorni...Un mese dopo Antonio Ugolini le ha sottoposte a prova di banco rilevando solo lievissime mutazioni............Determinante per il risultato è stata la chiusura stellare termosigillata (peculiarità anche delle Winchester attuali) che rende il bossolo ermetico ; bossolo già predisposto per questa funzione essendo di tipo MONOPEZZO con buscione integrale....Comunque per avere l"assoluta tenuta all"umidità si dovrebbe (consiglio dell"Ugolini) anche isolare l"innesco, applicando sull"esterno della vernice bituminosa (catramina)..In mancanza della termosigillatura si dovrebbe anche cerare la chiusura stellare......................Nota : per chi non lo conosce, A. Ugolini è stato autore di pregevoli testi : L"ESPERTO BALISTICO --- CARICAMENTO E RICARICAMENTO DELLE CARTUCCIE A PALLINI --- TEORIA E PRATICA DEL CAL. 22 .
    File allegati
    Ultima modifica louison; 29-01-13, 01:22. Motivo: precisazione
  • G.G.
    Moderatore Armi e Polveri
    • Jun 2006
    • 11225
    • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
    • Epagneul Breton

    #2
    Originariamente inviato da louison
    A dimostrazione della capacità di durata nel tempo e resistenza nelle più avverse condizioni di impiego, possibili con le cartuccie di moderna concezione ; si riporta il SEGUENTE CASO.......Delle cartuccie Winchester (con bossolo in plastica, chiusura stellare termosigillata, innesco doppia forza 209 anticorrosivo) sono state sommerse dall"alluvione di Firenze del 1966 e recuperate dal fango dopo oltre 5 giorni...Un mese Antonio Ugolini le ha sottoposte a prova di banco rilevando solo lievissime mutazioni............Determinante per il risultato è stata la chiusura stellare termosigillata (peculiarità anche delle Winchester attuali) che rende il bossolo ermetico ; bossolo già predisposto per questa funzione essendo di tipo MONOPEZZO con buscione integrale....Comunque per avere l"assoluta tenuta all"umidità si dovrebbe (consiglio dell"Ugolini) anche isolare l"innesco, applicando sull"esterno della vernice bituminosa (catramina)..In mancanza della termosigillatura si dovrebbe anche cerare la chiusura stellare......................Nota : per chi non lo conosce, A. Ugolini è stato autore di pregevoli testi : L"ESPERTO BALISTICO --- CARICAMENTO E RICARICAMENTO DELLE CARTUCCIE A PALLINI --- TEORIA E PRATICA DEL CAL. 22 .
    BRAVO LUISON, da tempo bisognava rendere onore al merito di questo grande esperto ed eccellente scrittore, purtroppo non attivo da tempo.
    Chi non conosce Antonio Ugolini, si perde molto, anzi moltissimo ed i suoi libri, non possono mancare nella libreria di un vero appassionato di armi, munizioni e balistica, perchè di contenuti interessantissimi e di lettura piacevole e molto didattica.
    Io credo sia stato in assoluto uno dei migliori, più eclettici e più grandi esperti italiani e sicuramente tra i più generosi scrittori del nostro panorama letterario di informazione specializzata, ha scritto molto attivamente per circa tre decenni, forse anche di più, poi smise.
    Preciso, molto bravo e dotato di una cultura talmente ampia da non avere uguali, parimenti era capace di comunicare con una immediatezza e semplicità senza paragoni, ogni suo concetto, insegnamento, teoria, nozione.
    E' stato tra i primissimi italiani già nei primi anni '60, a ricaricare munizioni metalliche per carabina ed a diffondere una cultura raffinata in questa materia, il suo "Teoria e pratica dei calibri 22" è un must ed un mito.
    Non mi vergogno di dire che ho attinto a piene mani dal patrimonio che ha diffuso e che di quanto oggi conosco molto lo devo proprio a lui.
    Ho scoperto di recente sugli annuari di caccia dei primi anni '60 alcuni capitoli interessanti e realizzati con il suo solito inconfondibile stile, addirittura dedicati alla lotta ai nocivi allora tanto in voga.

    Semmai ci leggesse, gli giungano i miei più sinceri e cordiali complimenti.

    Cordialità
    G.G.
    Some people hear their own inner voices with great
    clearness and they live by what they hear.
    Such people become crazy, or they become legends.
    </O:p

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    • gianni74
      ⭐⭐⭐
      • Nov 2010
      • 2376
      • locri
      • setter Ricky e breton Laika

      #3
      in campo militare e nella caccia agli acquatici in USA ed altri paesi si usa sigillae gli inneschi con dei prodotti che vengono posti sul collarino dell'innesco prima del suo posizionamento sul bossolo, questo espediente e la chiusura stella re termosaldata (se eseguita correttamente) garantiscono l'impermeabilità della munizione, (nelle cariche per carabina lo stesso grasso usato per lubrificare le palle fa da sigillante). gli effetti sono due, uno è quello voluto ovvero l'impermeabilità assoluta all'umidità esterna per immersione, il secondo un po meno gradevole è che se vi sono cambi improvvisi di temperatura si può verificare la condensa dell'umidità dell'aria contenuta nel bossolo (se questa ne contiene!) la quale viene assorbita dal propellente rendendo temporaneamente alterata la munizione, nel tempo però la polvere tende a rilasciare l'umidità in eccesso all'aria (effetto osmosi) e a riequilibrare la situazione rendendo nuovamente efficace la carica! le leggi della fisica sono una cosa meravigliosa perfetta!

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      • golf682
        Banned
        • Oct 2010
        • 2674
        • Roma

        #4
        Originariamente inviato da gianni74
        in campo militare e nella caccia agli acquatici in USA ed altri paesi si usa sigillae gli inneschi con dei prodotti che vengono posti sul collarino dell'innesco prima del suo posizionamento sul bossolo, questo espediente e la chiusura stella re termosaldata (se eseguita correttamente) garantiscono l'impermeabilità della munizione, (nelle cariche per carabina lo stesso grasso usato per lubrificare le palle fa da sigillante). gli effetti sono due, uno è quello voluto ovvero l'impermeabilità assoluta all'umidità esterna per immersione, il secondo un po meno gradevole è che se vi sono cambi improvvisi di temperatura si può verificare la condensa dell'umidità dell'aria contenuta nel bossolo (se questa ne contiene!) la quale viene assorbita dal propellente rendendo temporaneamente alterata la munizione, nel tempo però la polvere tende a rilasciare l'umidità in eccesso all'aria (effetto osmosi) e a riequilibrare la situazione rendendo nuovamente efficace la carica! le leggi della fisica sono una cosa meravigliosa perfetta!
        Quoto in pieno e aggiungo che sarebbero proprio i repentini cambiamenti di umidita e temperatura che subiscono le cartucce nel tempo , a trasformarne le capacita' espolsive dell'innesco e della polvere, rendole a lungo andare il piu' delle volte fiacche e pericolose.
        Ultima modifica golf682; 29-01-13, 11:56.

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        • louison
          ⭐⭐⭐
          • Jul 2012
          • 4229
          • LUGO DI VICENZA
          • NESSUNO

          #5
          umidità assorbita dalla polvere - dati sperimentali

          Come già altrove evidenziato, le basse temperature dell"ambiente in cui la polvere si trova, sono un fattore che favorisce con la condensazione, l"assunzione di umidità.....Comunque le cartucce in plastica (anche non termosigillate) danno notevole garanzia di resistenza all"umidità...Inoltre la formulazione delle moderne miscele degli inneschi di tipo anticorrosivo (allo stifnato di piombo) sono pressochè insensibili nel tempo e all"umidità.......E"sempre auspicabile la conservazione (specie per periodi lunghi) in ambienti poco umidi e a temperature medie...................................A titolo informativo allego DATI SPERIMENTALI...Le polveri monobasiche gelatinizzate e le doppie basi, sottoposte a climatizzazione ad umidità relativa del 65% (condizione di bassa umidità) hanno un contenuto di umidità rispettivamente di circa l" 1,4 % e del 0,9 % ... Con umidità relativa dell" 85 % (alta umidità, condizioni di pioggia, nebbia, neve) le polveri accusano un aumento di umidità assorbita rispettivamente di circa l" 1 % e del 0,6 % ...In queste ultime condiziono sfavorevoli si hanno perdite di velocità iniziali di circa 20 m/s per le monobasiche gelatinizzate e di circa 11 m/s per le doppie basi......E"intuibile che a questo effetto negativo si può sommare il minor rendimento dato dal clima freddo invernale.
          Ultima modifica louison; 29-01-13, 18:05. Motivo: riferimento inneschi

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          • golf682
            Banned
            • Oct 2010
            • 2674
            • Roma

            #6
            Originariamente inviato da louison
            Come già altrove evidenziato, le basse temperature dell"ambiente in cui la polvere si trova, sono un fattore che favorisce con la condensazione, l"assunzione di umidità.....Comunque le cartucce in plastica (anche non termosigillate) danno notevole garanzia di resistenza all"umidità.....E"sempre auspicabile la conservazione (specie per periodi lunghi) in ambienti poco umidi e a temperature medie...................................A titolo informativo allego DATI SPERIMENTALI...Le polveri monobasiche gelatinizzate e le doppie basi, sottoposte a climatizzazione ad umidità relativa del 65% (condizione di bassa umidità) hanno un contenuto di umidità rispettivamente di circa l" 1,4 % e del 0,9 % ... Con umidità relativa dell" 85 % (alta umidità, condizioni di pioggia, nebbia, neve) le polveri accusano un aumento di umidità assorbita rispettivamente di circa l" 1 % e del 0,6 % ...In queste ultime condiziono sfavorevoli si hanno perdite di velocità iniziali di circa 20 m/s per le monobasiche gelatinizzate e di circa 11 m/s per le doppie basi......E"intuibile che a questo effetto negativo si può sommare il minor rendimento dato dal clima freddo invernale.
            Se questi dati sono attendibili, ma credo proprio di si', avvalorano quanto dicevo tempo fa', e cioe' in condizioni meteo sfavorevoli come quella descritta, sarebbe quanto mai utile impiegare la cosi' detta cartuccia specifica di fabbricazione domestica, capace di ristabilire i normali valori di pressione e velocita'

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            • louison
              ⭐⭐⭐
              • Jul 2012
              • 4229
              • LUGO DI VICENZA
              • NESSUNO

              #7
              Preciso che i dati sperimentali riportati sono stati comunicati a suo tempo dal noto GALLINA.

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              • golf682
                Banned
                • Oct 2010
                • 2674
                • Roma

                #8
                Originariamente inviato da louison
                Preciso che i dati sperimentali riportati sono stati comunicati a suo tempo dal noto GALLINA.
                Ottimo lavoro Louison

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