A caccia con armi rudimentali

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  • Massi
    ⭐⭐⭐
    • Dec 2011
    • 2081
    • Terni
    • meticcio

    #1

    A caccia con armi rudimentali

    Solo a titolo documentaristico, e culturale ho inserito questo interessante video
    che tratta delle ricarica di un fucile rudimentale su una zona rulare delle filippine, qui non si guarda certo all' andamento delle pressioni di canna, alla stabilizzazione giroscopica del proiettile alla pericolosità e tante altre cose, l'importante è che si riporti carne per la mensa della famiglia.
    Saluti
  • Renato Curini
    ⭐⭐
    • Dec 2014
    • 208
    • Montefranco (TR)

    #2
    Che roba! Maghi della balistica questi è?!?! Hihihihihihihihi...
    La mitica “Regina delle Rocce”, preda dell’elezione per cani e cacciatori davvero straordinari: quelli di montagna, specialisti della ferma a due passi dal cielo

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    • Massi
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2011
      • 2081
      • Terni
      • meticcio

      #3
      Quando si deve riempire la pancia, e mezzi sono limitati ci si adatta a tutto.
      Chi ricorda dai racconti dei nostri nonni, quando utilizzavano la polvere ottenuta dalla muffa dei muri o i propellenti bellici grattati con la grattugia o le capsule ricaricate con le capocchie dei fiammiferi, per fortuna che arrivato il benessere ed si sono resi disponibili materiali più sicuri ed efficienti.
      Saluti

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      • marsemau

        #4
        Ragazzi che coraggio, anche a me sono venuti in mente i nostri nonni, anche se non credo fossero tanto "ruspanti" mio padre del '10 e mio nonno dell'800 cacciatori, avevano già armi moderne ed efficienti.
        chissà se devono denunciare i fiammiferi ai Carabinieri, che sagome !!!
        Poi alla luce del tuo post sul fucile di scena esploso........brrrrivido !!!!!
        Mauro

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        • Cristian
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2012
          • 4739
          • Lombardia
          • Setter Inglesi

          #5
          Quanto sarà lunga la canna?[:D]
          Dio salvi la Regina.
          Smell the flowers while you can.

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          • marsemau

            #6
            Eh.....avrà trovato quel tubo e in assenza di seghetto.......giunta dènter tùt.
            Mauro

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            • Renato Curini
              ⭐⭐
              • Dec 2014
              • 208
              • Montefranco (TR)

              #7
              Originariamente inviato da Massi
              Quando si deve riempire la pancia, e mezzi sono limitati ci si adatta a tutto.
              Chi ricorda dai racconti dei nostri nonni, quando utilizzavano la polvere ottenuta dalla muffa dei muri o i propellenti bellici grattati con la grattugia o le capsule ricaricate con le capocchie dei fiammiferi, per fortuna che arrivato il benessere ed si sono resi disponibili materiali più sicuri ed efficienti.
              Saluti
              infatti! I bisnonni caricavano sempre i propellenti bellici grattati.............. Ne ho ancora una confezione sana di quella polvere micidiale a casa arrotolata sul cartone... Non mi azzardo a caricarla!!!![occhi][occhi][occhi][occhi]
              La mitica “Regina delle Rocce”, preda dell’elezione per cani e cacciatori davvero straordinari: quelli di montagna, specialisti della ferma a due passi dal cielo

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              • borrelli mario
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2011
                • 1726
                • vesuviano
                • setter Diana e Arno

                #8
                Questa discussione mi ha riportato indietro di 50 anni, i primi fucili li costruivamo noi usando come canna uno spezzone di tubo da idraulica di 1 m. con l'estremità chiusa a furia di martellate poi piegata e rimartellata, un foro fatto con un chiodo che fungeva da focone, un pezzo di legno ( tavola di abete usata dai muratori ) con una forma grossolana di un calcio-lungo con un incavo per poterci incastrare la canna bloccata da filo di ferro, una molletta per panni che fungeva da percussore, un pedardetto di carta ( erano rossi ) sul foro della canna che fungeva da innesco, li caricavamo dalla canna con polvere nera ( rubata dai nostri padri-nonni ) con dosi pazzesche e a casaccio, usando lo stesso metodo dell'indigeno del video, unica differenza usavamo chiodini da calzolaio come proiettile, che botto facevano, quando andava tutto bene, povere volpi ne facevamo massacri, parecchie volte il rinculo ci metteva KO, qualche volta partiva la canna come un siluro, altre volte si srotolava la chiusura della canna bruciandoci la mano i capelli ed il viso ( porto ancora qualche segno alla mano ) altre volte saltava tutto, però che bei ricordi.
                Ultima modifica borrelli mario; 09-09-15, 11:42.
                O povero po diventà ricco, o ricco po diventà povero, o scem rimane semp scem.

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                • Binko
                  ⭐⭐
                  • Sep 2009
                  • 753
                  • Lecce
                  • Breton

                  #9
                  Originariamente inviato da borrelli mario
                  Questa discussione mi ha riportato indietro di 50 anni, i primi fucili li costruivamo noi usando come canna uno spezzone di tubo da idraulica di 1 m. con l'estremità chiusa a furia di martellate poi piegata e rimartellata, un foro fatto con un chiodo che fungeva da focone, un pezzo di legno ( tavola di abete usata dai muratori ) con una forma grossolana di un calcio-lungo con un incavo per poterci incastrare la canna bloccata da filo di ferro, una molletta per panni che fungeva da percussore, un pedardetto di carta ( erano rossi ) sul foro della canna che fungeva da innesco, li caricavamo dalla canna con polvere nera ( rubata dai nostri padri-nonni ) con dosi pazzesche e a casaccio, usando lo stesso metodo dell'indigeno del video, unica differenza usavamo chiodini da calzolaio come proiettile, che botto facevano, quando andava tutto bene, povere volpi ne facevamo massacri, parecchie volte il rinculo ci metteva KO, qualche volta partiva la canna come un siluro, altre volte si srotolava la chiusura della canna bruciandoci la mano i capelli ed il viso ( porto ancora qualche segno alla mano ) altre volte saltava tutto, però che bei ricordi.
                  Scusa ma di che epoca sei?

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                  • borrelli mario
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2011
                    • 1726
                    • vesuviano
                    • setter Diana e Arno

                    #10
                    Originariamente inviato da Binko
                    Scusa ma di che epoca sei?
                    Bella questa, sono dell'epoca che a 10 anni il migliore di noi portava pantaloni corti o tagliati e scarpe con il cartone dentro per otturare i buchi, hai mai sentito parlare di scugnizzi.
                    O povero po diventà ricco, o ricco po diventà povero, o scem rimane semp scem.

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