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Metodo costruzione canne Franchi montate su Benelli
Buongiorno,
possiedo un benelli 201 sl80 special munito di canna Franchi magnum lunga 70cm forata 15,9 e strozzata 8/10. Questa canna produce rosate impressionanti, strettissime e regolari con qualsiasi grammatura; utilizzata l'anno scorso su lepri e colombi non ha mai deluso, regalando anche tiri molto molto lunghi.
Mi chiedo, per curiosità personale la metodologia di costruzione di tali canne; se rotomartellate a freddo o a caldo ecc...
Grazie.
Alessandro
E' la cartuccia che non va...... non va..... non vaaaa.......
Maverick , una domanda banale : le canne Benelli degli anni 1990-2000 , nonchè le attuali da chi e come venivano o vengono prodotte ?? Ciao Carlo Drool][;)]
Che mi risulti, dalla Beretta, non so come. E' certo che le classiche Saint Etienne (quelle francesi) e le Franchi by Franchi erano altra cosa. Ciao.
Non vedo differenze sostanziali dalle attuali alle Franchi e credo che oggi e già da alcuni anni, le canne le produca Benelli (il trattamento criogenico l'ho visto fare con i miei occhi ad Urbino).
La rotomartellatura definita a caldo oppure a freddo, non la conosco nei dettagli, ma l'ho vista in azione, definirla "a freddo" la vedo come un francesismo, perché la barra forata che passa nella martellatrice e diventa una canna ... per diventare rovente impiega tra i tre e i quattro nanosecondi.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
Non vedo differenze sostanziali dalle attuali alle Franchi e credo che oggi e già da alcuni anni, le canne le produca Benelli (il trattamento criogenico l'ho visto fare con i miei occhi ad Urbino).
La rotomartellatura definita a caldo oppure a freddo, non la conosco nei dettagli, ma l'ho vista in azione, definirla "a freddo" la vedo come un francesismo, perché la barra forata che passa nella martellatrice e diventa una canna ... per diventare rovente impiega tra i tre e i quattro nanosecondi.
Cordialità
G.G.
ciao
mi risulta che venisse rotomartellato solo il tratto terminale in corrispondenza della strozzatura
per il resto erano forate con una macchina speciale che provvedeva anche a realizzare il profilo esterno. Parlo delle canne Franchi
sbaglio?.
cordialmente
Giorgio
ciao
mi risulta che venisse rotomartellato solo il tratto terminale in corrispondenza della strozzatura
per il resto erano forate con una macchina speciale che provvedeva anche a realizzare il profilo esterno. Parlo delle canne Franchi
sbaglio?.
cordialmente
Giorgio
Non lo so con certezza, ma mi pare alquanto strano che si vada a roto forgiare solo una parte della canna, rimarrebbero differenze enormi di sub struttura cristallina, di tensione e forse anche di allineamento tra la parte martellata e quella solo forata ed alesata.
Nel catalogo Franchi 1972, si vede una rotomartellatrice in azione ma non si riesce a capire con certezza se lavori sulla intera lunghezza o solo su un tratto.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
Non lo so con certezza, ma mi pare alquanto strano che si vada a roto forgiare solo una parte della canna, rimarrebbero differenze enormi di sub struttura cristallina, di tensione e forse anche di allineamento tra la parte martellata e quella solo forata ed alesata.
Nel catalogo Franchi 1972, si vede una rotomartellatrice in azione ma non si riesce a capire con certezza se lavori sulla intera lunghezza o solo su un tratto.
Cordialità
G.G.
Salve Gianluca,
Ho letto da qualche parte che la rotomartellatura a freddo, a detta di molti esperti del settore metallurgico, rende l'acciaio estremamente rigido e nervoso, infatti è una procedura più indicata per le canne rigate, quindi carabine e pistole, per le canne lisce la foratura resta il metodo migliore, vedi Perazzi, Fabbri, Rizzini, Zoli ecc, ed ora, in parte, anche Beretta.
In parte perché le nuove canne steelium pro del DT 11, oltre ad avere una foratura di 18,6mm., sono costruite con un nuovo metodo che combina foratura e martellatura a freddo e non più solo rotomartellatura........sono solo strategie di marketing oppure c'e qualcosa di fondato, Tu che ne pensi?
Poi ti stanchi anche di rimanerci male, fingi indifferenza e lasci stare.
ciao
mi risulta che venisse rotomartellato solo il tratto terminale in corrispondenza della strozzatura
per il resto erano forate con una macchina speciale che provvedeva anche a realizzare il profilo esterno. Parlo delle canne Franchi
sbaglio?.
cordialmente
Giorgio
Per le canne dei fantastici 48 la lavorazione era sicuramente fatta così...
era descritta in un bellissimo articolo di Diana del 1966 di cui da qualche parte ho una copia.
Saluti.
Non lo so con certezza, ma mi pare alquanto strano che si vada a roto forgiare solo una parte della canna, rimarrebbero differenze enormi di sub struttura cristallina, di tensione e forse anche di allineamento tra la parte martellata e quella solo forata ed alesata.
Nel catalogo Franchi 1972, si vede una rotomartellatrice in azione ma non si riesce a capire con certezza se lavori sulla intera lunghezza o solo su un tratto.
Cordialità
G.G.
Giomadri si riferisce al fatto che sulle vecchie canne Franchi (...ma non credo piu su quelle prodotte per la Benelli per il glorioso 121) la strozzatura veniva realizzata per lavorazione meccanica all'esterno della canna, che all'interno rimaneva praticamente cilindrica, poi questa veniva martellata su spina negativa nella parte finale riportando la rettilineità sulla parte esterna ed andando a generare la strozzatura sulla parte interna del tubo.
Non so se altri usassero questo metodo, ma credo che implicasse delle lavorazioni con attrezzature molto piu semlplici (..in pratica dei semplici torni) che quelle necessarie a realizzarla direttamente all'interno, rendendo la produzione molto piu snella, veloce e con tolleranze dimensionali molto ristrette.
Saluti
Claudio
La roto martellatura a freddo riguardava l'intera canna, infatti si partiva da uno spezzone di tubo forato che, se non sbaglio era definito barrozzo ,che inserito su spina negativa veniva rotomartellato.
Giomadri si riferisce al fatto che sulle vecchie canne Franchi (...ma non credo piu su quelle prodotte per la Benelli per il glorioso 121) la strozzatura veniva realizzata per lavorazione meccanica all'esterno della canna, che all'interno rimaneva praticamente cilindrica, poi questa veniva martellata su spina negativa nella parte finale riportando la rettilineità sulla parte esterna ed andando a generare la strozzatura sulla parte interna del tubo.
Non so se altri usassero questo metodo, ma credo che implicasse delle lavorazioni con attrezzature molto piu semlplici (..in pratica dei semplici torni) che quelle necessarie a realizzarla direttamente all'interno, rendendo la produzione molto piu snella, veloce e con tolleranze dimensionali molto ristrette.
Saluti
Claudio
Le St.Etienne erano realizzate per rotomartellatura su spina negativa, le macchine usate in Francia per decenni andarono ad Urbino a fine anni '70 o ai primi anni '80.
Quello che mi pare strano è che si crei una canna con uno stacco così netto tra tratto terminale e il restante dell'anima di canna, ... abbiamo certamente lo stesso materiale, ma due metalli che per lavorazione hanno assunto strutture diverse, ... magari si eseguivano rinvenimenti e distensioni adeguate.
Cordialità
G.G.
Some people hear their own inner voices with great clearness and they live by what they hear. Such people become crazy, or they become legends. </O:p
Le St.Etienne erano realizzate per rotomartellatura su spina negativa, le macchine usate in Francia per decenni andarono ad Urbino a fine anni '70 o ai primi anni '80.
Quello che mi pare strano è che si crei una canna con uno stacco così netto tra tratto terminale e il restante dell'anima di canna, ... abbiamo certamente lo stesso materiale, ma due metalli che per lavorazione hanno assunto strutture diverse, ... magari si eseguivano rinvenimenti e distensioni adeguate.
Cordialità
G.G.
Credo che il metodo utilizzato a Sant'Etienne era piu o meno lo stesso utilizzato in Breda, per quanto riguarda il caso Franchi sicuramente alla lavorazione seguivano trattamenti di rinvenimento e bonifica della parte terminale martellata, ma nell'articolo dove veniva descritto il procedimento da me riportato non vengono citati.
Allego comunque l'articolo che poco tempo fa è stato postato nel forum.
Saluti
Claudio
Al di là dei gusti personali sui vari fucili, quale preferite tra le canne Benelli (st. etienne e franchi), Breda R, Franchi Cogne, Browning FN in cal20....
Salve a tutti, sto per comprare il mio primo fucile da caccia, la quale sarà con il cane (rigorosamente bracco italiano 😍) quindi fagiani, colombacci,...
Come da titolo vendo due fucili automatici Benelli cal.12, 121 e 123 con canne Saint-etienne 71 e 67 cm con strozzatori intercambiabili. In più vendo...
03-05-21, 20:54
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