Cercasi piccola consulenza di un chimico.

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  • Esperto e Collezionista
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2010
    • 2270
    • Salento N.40°23 E.18°18
    • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

    #1

    Cercasi piccola consulenza di un chimico.

    Sono impantanato in un insieme di adempimenti burocratici per i quali non riesco a venirne a capo.
    In sostanza, ho messo a punto un preparato per il recupero delle armi vecchie ed ex ordinanza che tende ad eliminare e bonificare la ruggine esistente.
    Ora sulla confezione del prodotto andrà un'etichetta che dovrà descrivere con dei simboli i rischi per l'utulizzatore. Ho cercato in rete ma le normative europee che ho visto sono molto complesse e bisogna essere 'addetti ai lavori' per comprendere come attuarle.
    Ho preparato la grafica dell'etichetta e sono andato all'ASL di competenza dove un biologo/chimico mi ha detto che non può dirmi se va bene in quanto non può assumersi questa responsabilità e di rivolgermi ad un tecnico. Purtroppo, non so dove cercare questo tecnico e come compilare l'eventuale scheda di sicurezza.
    Mi pongo questi problemi in quanto voglio fare le cose in regola e senza approssimazione, benchè veda che su molti brunitori a freddo, ad esempio, non c'è scritto proprio niente.
    Giusto per chiarire, questo progetto che mi viene richiesto da molti appassionati, se riuscirò a portarlo a termine, lo faccio solo in quanto appassionato delle armi, e se ci saranno benefici andranno in primis in beneficienza.
    Qualcuno potrebbe darmi una mano?
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    sigpic
  • claudio76
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2010
    • 3721
    • Sant'Angelo in Vado

    #2
    Visti i risultati spero proprio che qualche esperto del settore chimico si faccia avanti!!!
    Saluti[:-golf]
    Claudio

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    • il beccaccino parlante
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2009
      • 2486
      • Bologna
      • Emy DD, Rommel DD

      #3
      Non è un lavoro da chimico...


      Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
      Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili.

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      • Mattone
        ⭐⭐⭐
        • Jul 2014
        • 1883
        • Ungheria

        #4
        Originariamente inviato da Esperto e Collezionista
        ....
        Ora sulla confezione del prodotto andrà un'etichetta che dovrà descrivere con dei simboli i rischi per l'utulizzatore. Ho cercato in rete ma le normative europee che ho visto sono molto complesse e bisogna essere 'addetti ai lavori' per comprendere come attuarle.
        Ho preparato la grafica dell'etichetta e sono andato all'ASL di competenza dove un biologo/chimico mi ha detto che non può dirmi se va bene in quanto non può assumersi questa responsabilità e di rivolgermi ad un tecnico. Purtroppo, non so dove cercare questo tecnico e come compilare l'eventuale scheda di sicurezza.
        ....?
        Non é semplice districarsi nelle norme. Secondo me la cosa migliore per cercare questo tecnico é provare a contattare dei produttori di prodotti chimici, laboratori o grossisti (e/o commercianti) degli stessi.
        Hatz und Gejaid ist edel Freud

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        • enrico toldo
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2012
          • 1360
          • parma
          • setter inglese

          #5
          Grande Bruno !!!

          Sei costantemente avanti e sempre più competente.

          Un saluto.

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          • niky
            ⭐⭐
            • Mar 2011
            • 819
            • campania
            • breton/setter

            #6
            Grandioso STUPENDO

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            • angelo 1949
              ⭐⭐
              • Feb 2017
              • 235
              • mira ve
              • bracco

              #7
              tanti anni fa comprai per corrospondenaza mi sembra si chiamasse pluribrum un prodotto publicizzato su diana armi ,in pratica mi fu consegnata una bocettina di liquido che serviva per far (arruginire ) velocemnente la parte da brunire .il tutto doveva poi essere tolto con paglietta da cucina e ripetuto diverse volte ,piu volte e migliore era la resa il pezzo andava poi immerso in acqua bollente dove preventivamente erano stati sciolti dei sali acquistati in farmacia di qui non ricordo il nome .il risultato fù senzaltro molto buono. Comunque i prodotti che tu usi se fai la richiesta alla ditta di dovrebbe essere consegnata la cheda prodotto ,questo per legge . angel

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              • Esperto e Collezionista
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2010
                • 2270
                • Salento N.40°23 E.18°18
                • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                #8
                Originariamente inviato da angelo 1949
                tanti anni fa comprai per corrospondenaza mi sembra si chiamasse pluribrum un prodotto publicizzato su diana armi ,in pratica mi fu consegnata una bocettina di liquido che serviva per far (arruginire ) velocemnente la parte da brunire .il tutto doveva poi essere tolto con paglietta da cucina e ripetuto diverse volte ,piu volte e migliore era la resa il pezzo andava poi immerso in acqua bollente dove preventivamente erano stati sciolti dei sali acquistati in farmacia di qui non ricordo il nome .il risultato fù senzaltro molto buono. Comunque i prodotti che tu usi se fai la richiesta alla ditta di dovrebbe essere consegnata la cheda prodotto ,questo per legge . angel
                Ti ringrazio per l'intervento.
                Il prodotto che hai descritto è un brunitore a freddo molto utilizzato per le armi di pregio anche dalla Beretta sui fucili Serie SO fino agli anni '60 ed oltre.
                L'ossidazione della canna effettuata con più passate della soluzione acida crea sulla superfice metallica uno strato di ossido che diventa protettivo in quanto ben ancorato all'acciaio. I cristalli ivi depositati in più passate coprono gli interstizi ed 'immunizzano' le canne dagli agenti atmosferici. Questa tecnica, che personalmente adopero con formulazioni ereditate, sul restauro delle armi non è più impiegata in quanto molto laboriosa con dispendio di tempo e dai costi abbastanza elevati.
                Ritornando alla mia richiesta, forse non ti sei accorto che il prodotto per il quale cerco aiuto è frutto di una mia personale formulazione, ed è proprio per questa che devo creare una 'scheda tecnica'.
                sigpic

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                • Giobica
                  ⭐⭐⭐
                  • Apr 2013
                  • 2208
                  • Treviso
                  • kurzhaar

                  #9
                  Originariamente inviato da Esperto e Collezionista
                  Ti ringrazio per l'intervento.
                  Il prodotto che hai descritto è un brunitore a freddo molto utilizzato per le armi di pregio anche dalla Beretta sui fucili Serie SO fino agli anni '60 ed oltre.
                  L'ossidazione della canna effettuata con più passate della soluzione acida crea sulla superfice metallica uno strato di ossido che diventa protettivo in quanto ben ancorato all'acciaio. I cristalli ivi depositati in più passate coprono gli interstizi ed 'immunizzano' le canne dagli agenti atmosferici. Questa tecnica, che personalmente adopero con formulazioni ereditate, sul restauro delle armi non è più impiegata in quanto molto laboriosa con dispendio di tempo e dai costi abbastanza elevati.
                  Ritornando alla mia richiesta, forse non ti sei accorto che il prodotto per il quale cerco aiuto è frutto di una mia personale formulazione, ed è proprio per questa che devo creare una 'scheda tecnica'.
                  Non so' se ce li hai ,ma comunque ti allego un paio di link che possono esserti di aiuto...complessa la cosa,forse piu' di cio' che hai messo a punto...buona fortuna e complimenti davvero.Speriamo che tra noi ci sia qualche tecnico...

                  Giovanni

                  Safety Data Sheet with expertise and dedication to chemical safety. Innovation, customer focus, and effective problem-solving.


                  Un pittogramma di pericolo è una rappresentazione grafica di un pericolo specifico secondo il regolamento CLP.

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                  • zio65
                    ⭐⭐⭐
                    • Nov 2013
                    • 1271
                    • Canton Ticino

                    #10
                    Io sentirei qualcuno che bazzica Tribunali per vedere se c'è un Perito Chimico che utilizzano per le CTU, ovvero Consulente Tecnico di Ufficio.

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                    • Oizirbaf
                      Moderatore Buona Forchetta
                      • Nov 2014
                      • 2114
                      • Milano

                      #11
                      Bruno,
                      La via "più proficua" è quella di rivolgerti al centro antiveleni della tua zona.
                      E' una prassi inusuale ma so per esperienza professionale diretta che si tratta di un ambiente estremamente sensibile a certi problemi. Sono in possesso di un data base esteso alla totalità dei composti chimici utilizzati dall'industria, delle problematiche tossicologiche collegate ed hanno delle schede ben precise.
                      L'ambiente specialistico contestuale dei centri antiveleni è, solitamente, quello degli anestesisti rianimatori. Non dico di fare il "raccomandato"...ma se conosci qualche collega medico anestesista rianimatore che ti possa introdurre sono certo che saranno ben disponibili a darti una mano.
                      L'elencazione dei singoli componenti del tuo prodotto con gli eventuali pericoli correlati ti metteranno al riparo da ogni inconveniente.
                      Oizirbaf
                      "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                      e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                      sanza lo ritenere, avere inteso..."

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                      • Massi
                        ⭐⭐⭐
                        • Dec 2011
                        • 2082
                        • Terni
                        • meticcio

                        #12
                        Senti qualche professore del corso i laurea in farmacia, specificamente uno di Chimica tossicologica e Farmaceutica.
                        Se inserisci le sostanze utilizzate per esempio acidi forti, nitrati, fosfati, seleniio, reme ecc.
                        Ti potrei dire a grandi linee come impostare l'edichetta.
                        Saluti

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                        • Esperto e Collezionista
                          ⭐⭐⭐
                          • Apr 2010
                          • 2270
                          • Salento N.40°23 E.18°18
                          • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                          #13
                          Originariamente inviato da Massi
                          Senti qualche professore del corso i laurea in farmacia, specificamente uno di Chimica tossicologica e Farmaceutica.
                          Se inserisci le sostanze utilizzate per esempio acidi forti, nitrati, fosfati, seleniio, reme ecc.
                          Ti potrei dire a grandi linee come impostare l'edichetta.
                          Saluti
                          Originariamente inviato da Oizirbaf
                          Bruno,
                          La via "più proficua" è quella di rivolgerti al centro antiveleni della tua zona.
                          E' una prassi inusuale ma so per esperienza professionale diretta che si tratta di un ambiente estremamente sensibile a certi problemi. Sono in possesso di un data base esteso alla totalità dei composti chimici utilizzati dall'industria, delle problematiche tossicologiche collegate ed hanno delle schede ben precise.
                          L'ambiente specialistico contestuale dei centri antiveleni è, solitamente, quello degli anestesisti rianimatori. Non dico di fare il "raccomandato"...ma se conosci qualche collega medico anestesista rianimatore che ti possa introdurre sono certo che saranno ben disponibili a darti una mano.
                          L'elencazione dei singoli componenti del tuo prodotto con gli eventuali pericoli correlati ti metteranno al riparo da ogni inconveniente.
                          Oizirbaf
                          Ringrazi voi e gli amici che hanno manifestato interesse.
                          Non mi faccio meraviglia di quanto, lo Stato, le Camere di Commercio ecc., non aiutino le minuscole imprese in idee che potrebbero alimentare i commerci e produrre PIL.

                          Questi mangiano denari solo per autocelebrarsi e per il resto ognuno per se.
                          Non ne faccio un mio caso, ma se un artigiano ha un'idea che potrebbe portare vantaggio economico alla collettività e non ha le possibilità economiche e contestuali di portare avanti la sua impresa come vogliamo che l'Italia faccia quel passo in avanti per migliorare la situazione economica?
                          Addirittura dovrei andare a cercarmi un tecnico, in un contesto dove non vi sono industrie chimiche, a mie spese per guadagnare magari 2 euro a confezione. Quanto costerebbe una scheda tecnica di sicurezza? Ebbene rinuncerò se non riuscirò a farlo senza spese.

                          Ringrazio tutti per l'interessamento.
                          sigpic

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                          • gabriele pellegrino
                            ⭐⭐
                            • Aug 2016
                            • 366
                            • caserta
                            • breton

                            #14
                            Originariamente inviato da Esperto e Collezionista
                            Sono impantanato in un insieme di adempimenti burocratici per i quali non riesco a venirne a capo.
                            In sostanza, ho messo a punto un preparato per il recupero delle armi vecchie ed ex ordinanza che tende ad eliminare e bonificare la ruggine esistente.
                            Ora sulla confezione del prodotto andrà un'etichetta che dovrà descrivere con dei simboli i rischi per l'utulizzatore. Ho cercato in rete ma le normative europee che ho visto sono molto complesse e bisogna essere 'addetti ai lavori' per comprendere come attuarle.
                            Ho preparato la grafica dell'etichetta e sono andato all'ASL di competenza dove un biologo/chimico mi ha detto che non può dirmi se va bene in quanto non può assumersi questa responsabilità e di rivolgermi ad un tecnico. Purtroppo, non so dove cercare questo tecnico e come compilare l'eventuale scheda di sicurezza.
                            Mi pongo questi problemi in quanto voglio fare le cose in regola e senza approssimazione, benchè veda che su molti brunitori a freddo, ad esempio, non c'è scritto proprio niente.
                            Giusto per chiarire, questo progetto che mi viene richiesto da molti appassionati, se riuscirò a portarlo a termine, lo faccio solo in quanto appassionato delle armi, e se ci saranno benefici andranno in primis in beneficienza.
                            Qualcuno potrebbe darmi una mano?


                            Ottimo lavoro complimenti! Vorresti brevettare?


                            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

                            Commenta

                            • Esperto e Collezionista
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2010
                              • 2270
                              • Salento N.40°23 E.18°18
                              • Jack - n. 01.09.2012 Bassotto Tedesco a Pelo Duro --- Joh - n.15.06.2022 Breton - Bianco-Arancio

                              #15
                              Originariamente inviato da gabriele pellegrino
                              Ottimo lavoro complimenti! Vorresti brevettare?


                              Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                              Ti ringrazio, ma non ho interessa a fare brevetti, d'altra parte ce ne sarebbero altri da fare.

                              Ho trascorso molti anni nello studio di 'novità' degne di essere diffuse e brevettate, ma poi per le difficoltà ho rinunciato.
                              sigpic

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