300......PRC!!

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  • toperone1
    Moderatore Armi e Polveri
    • Dec 2009
    • 1722
    • ossola

    #16
    Guardo sempre con favore alla comparsa di un nuovo 30 sul mercato e questo, da un punto di vista progettuale, rappresenta la sintesi - in miglioramento - di tutto quello che dal 1963 non si sarebbe voluto vedere sul 300 winnie che resta (piaccia o meno) l’ingombrante pietra di paragone.

    Personalmente non vedo nel 300 prc, a normali fini venatori, capacità superiori a quelle del 300 winnie che mi facciano sentire il bisogno di prenderne uno.

    Diverso il discorso relativo alle competizioni di tiro a lunga distanza dove credo questo calibro, in funzione dell’elevato peso e cb delle palle per cui è ottimizzato, potrà portare ottimi risultati.

    Per ora, leggendo nei vari forum USA, non pare stia godendo di grande popolarità e diffusione ne in ambito venatorio ne al poligono; forse per la limitata disponibilità di palle pesanti in alternativa alle hornady come già scritto nei post precedenti o vuoi per lo poco diversificata offerta di armi di produzione industriale. Sarebbe interessante un feedback di Giovanni, Er mericano[:-golf]

    Vedremo, nel tempo, se saprà affermarsi e sopravvivere ed in quale specialità oppure se sarà destinato all’olio come tanti altri 30 apparsi nell’ultimo quarto di secolo.

    ---------- Messaggio inserito alle 11:59 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:54 AM ----------

    Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
    Il problema si potrebbe porre se il calibro non prendesse campo.

    Comunque Hornady non è che sia la ditta "Razzi, Mozzi e pezzi di ricambio" quindi immagino che investimenti e spinte per diffonderlo siano di conseguenza.....

    Tornando al passo di rigatura.....io ho notato che sul 223 passi veloci stabilizzano molto bene anche palle leggere (la mia 1/8 spara bene anche le 50 grs)....sarà così anche per gli altri calibri?
    Se fosse così si potrebbe usare anche palle più leggere ma.....allo stesso tempo allora che senso hanno i passi più lenti?
    Hornady a un’azienda di spessore, concordo. Ma le recenti spinte date ai vari 375 e 416 sviluppati in sinergia con ruger non hanno avuto i ritorni di mercato attesi.

    Seppur il 375, che ho usato per una stagione, sia un gioiellino

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    • bosco64
      ⭐⭐⭐
      • Nov 2011
      • 4546
      • Langhe
      • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

      #17
      Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
      Tornando al passo di rigatura.....io ho notato che sul 223 passi veloci stabilizzano molto bene anche palle leggere (la mia 1/8 spara bene anche le 50 grs)....sarà così anche per gli altri calibri?
      Se fosse così si potrebbe usare anche palle più leggere ma.....allo stesso tempo allora che senso hanno i passi più lenti?

      Se non errro, per la stabilizzazione conta di più la lunghezza della palla che non il suo peso. Ovvio che c'è una correlazione tra i due, ma una palla priva di piombo potrebbe essere molto più lunga di una pari peso in piombo .

      ---------- Messaggio inserito alle 12:18 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:15 PM ----------

      Originariamente inviato da toperone1

      Hornady a un’azienda di spessore, concordo. Ma le recenti spinte date ai vari 375 e 416 sviluppati in sinergia con ruger non hanno avuto i ritorni di mercato attesi.

      Seppur il 375, che ho usato per una stagione, sia un gioiellino

      alla fine si torna sempre all'origine. Se devo rivendere , è meglio avere un 416 Rigby o Remington che non uno nuovo. Stesso discorso sul 375. Holland&Holland sarà sempre una garanzia.

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      • SPRINGER TOSCANO
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        • Sep 2013
        • 5682
        • VOLTERRA
        • Breton

        #18
        Per caccia ovviamente il prc non offre assolutamente niente in più del buon vecchio wincester come, secondo me, possedendo già un 300 winc non ha assolutamente senso nemmeno pensare di sostituirlo col nuovo.

        Ma dovendo acquistare una nuova arma?

        Tornando alla bergara b14 menzionata, essa è disponibile sia in 300 winc che prc......considerando un' utilizzo a caccia, anche se raramente e più per l' idea di "levarsi una voglia" (il 99% ma anche il 100% delle situazioni venatorie che mi si presentano è già profiquamente affrontabile con i calibri standar che ho e.....di tirare un cinghiale a 500 mt non ne ho proprio necessità!) e al poligono (qui si .....far suonare un gong anche 700 mt da soddisfazione)....quale scegliere?

        Se non si era capito.....ci stò ragionando...
        The Rebel![;)]

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        • toperone1
          Moderatore Armi e Polveri
          • Dec 2009
          • 1722
          • ossola

          #19
          Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
          Per caccia ovviamente il prc non offre assolutamente niente in più del buon vecchio wincester come, secondo me, possedendo già un 300 winc non ha assolutamente senso nemmeno pensare di sostituirlo col nuovo.

          Ma dovendo acquistare una nuova arma?

          Tornando alla bergara b14 menzionata, essa è disponibile sia in 300 winc che prc......considerando un' utilizzo a caccia, anche se raramente e più per l' idea di "levarsi una voglia" (il 99% ma anche il 100% delle situazioni venatorie che mi si presentano è già profiquamente affrontabile con i calibri standar che ho e.....di tirare un cinghiale a 500 mt non ne ho proprio necessità!) e al poligono (qui si .....far suonare un gong anche 700 mt da soddisfazione)....quale scegliere?

          Se non si era capito.....ci stò ragionando...
          Allora.. il bergara in parola, a prescindere dalla scelta del calibro, è molto ben fatto con ottimo rapporto qualità prezzo.

          Il calibro: anche il 300 winchester a 700 metri fa bei concerti sul gong[:-golf]

          Ciò detto il prc mi piace assai. Ma avendo già 300 win, hh e rum cercherò di resistere alla tentazione [:D]

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          • SPRINGER TOSCANO
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            • Sep 2013
            • 5682
            • VOLTERRA
            • Breton

            #20
            Mi è venuto un dubbio.....ora chiedo con che passo di rigatura fanno il 300 winc....
            The Rebel![;)]

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            • toperone1
              Moderatore Armi e Polveri
              • Dec 2009
              • 1722
              • ossola

              #21
              Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
              Mi è venuto un dubbio.....ora chiedo con che passo di rigatura fanno il 300 winc....
              Ecco, questo non lo so. Faccio io o fai tu?

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              • SPRINGER TOSCANO
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                • Sep 2013
                • 5682
                • VOLTERRA
                • Breton

                #22
                Visto sul sito della DIMAR....300 PRC passo 1/9, 300 winc passo 1/10.

                Altra cosa.....avevo sentito che era pesante ma....4,5 kg sono veramente molti (mi dicono che la tikka 300 varmint, che leggera non è, pesa 3,7)

                [:-bunny][:-bunny][:-bunny]
                The Rebel![;)]

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                • bosco64
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                  • Nov 2011
                  • 4546
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                  • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

                  #23
                  Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                  Per caccia ovviamente il prc non offre assolutamente niente in più del buon vecchio wincester come, secondo me, possedendo già un 300 winc non ha assolutamente senso nemmeno pensare di sostituirlo col nuovo.

                  Ma dovendo acquistare una nuova arma?

                  Tornando alla bergara b14 menzionata, essa è disponibile sia in 300 winc che prc......considerando un' utilizzo a caccia, anche se raramente e più per l' idea di "levarsi una voglia" (il 99% ma anche il 100% delle situazioni venatorie che mi si presentano è già profiquamente affrontabile con i calibri standar che ho e.....di tirare un cinghiale a 500 mt non ne ho proprio necessità!) e al poligono (qui si .....far suonare un gong anche 700 mt da soddisfazione)....quale scegliere?

                  Se non si era capito.....ci stò ragionando...

                  All'acquisto secondo me non cambia nulla, specialmente se ricarichi.

                  In caso di rivendita, invece può cambiare tutto. La diferenza sta tutta qua.

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                  • Er Mericano
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                    • Feb 2022
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                    • Alabama
                    • Labrador

                    #24
                    Premetto che so pochissimo su questo nuovo calibro, ma ho notato che la velocita', con palle relativamente pesanti (intorno ai 215 grani), non e' poi cosi' impressionante--intorno ai 2800 fps. Vedo che le FF.AA. U.S. lo considerano il nuovo calibro da sniper. Ma in confronto al .338 Lapua Magnum, come velocita', traettoria, ecc. non mi pare un miglioramento, se non dal punto di vista del rinculo. Non e' un mistero che i soldati U.S. non sono piu' "duri" come quelli di una volta. Una delle ragioni per il passaggio dal .30-06 al .308, e poi al "mouse gun" ("fucile da topi" che sputa pisellini cal. .223 fuori da un bossolino curt', e mal'incavato--) e' stata anche quella del rinculo. Da notare che anche il passaggio dalla .45 ACP al 9mm fu dettato dalla paura del rinculo dei pavidi marmittoni e--sospetto--soprattutto delle marmittone.
                    Io guardo sempre con sospetto questi calibri nuovi che devono fare a spallate con quelli pre-esistenti per poter entrare in loro compagnia nella loro nicchia balistica. Io neanche leggo piu' gli articoli sui nuovi calibri, la 6,5 Creedmore mi fa sbadigliare, e vedo che tanti di questi nuovi calibri acclamati alla loro introduzione, con peana, panegirici, fanfara, poi entro qualche anno neanche se ne parla piu'. Ma le case produttrici di armi e munizioni devono pur vendere. E cosi' sfornano almeno ogni anno un nuovo calibro, sicuri che centinaia di migliaia di oplofili (e magari acnhe Uncle Sam) scopriranno che non possono fare a meno del nuovo arrivato.
                    Che diamine! Anch'io--cinico come sono--ci sono caduto con la .450 Marlin! Quando poi la ragione prese il sopravvento--dopo che ne avevo acquistate due, una delle quali ho poi venduto--mi resi conto che non offriva nulla di nuovo o di meglio se non a quelli che non ricaricano. Per quelli che ricaricano, la .45-70 offre tutto cio' che la .450 Marlin offre, ed un pochino di piu', grazie al bossolo che puo' ospitare un tantino piu' polvere. Io ricarico. Perche' diamine non ho comprato una .45-70?

                    Leggero' qualcosa di piu' di cio' (poco) che ho gia' letto a proposito di questo nuovo calibro. Magari c'e' anche qualcosa su YouTube che vale la pena guardare.
                    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                    • Er Mericano
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2022
                      • 2024
                      • Alabama
                      • Labrador

                      #25
                      Dopo una sommaria esplorazione su Internet ho trovato opinioni contrastanti su questo calibro. Io credo che non sparira' del tutto, ma avra' sempre i suoi aficionados. Poi, se davvero Uncle Sam lo mette a lavorare nelle mani dei suoi cecchini, come tutti i calibri usati dai militari otterra' la sua nicchia, ma di certo non come il .30-'06, il .308, o il .223. Comunque, se io fossi nei panni di uno che lo ha comprato o sta per comprarlo, mi comprerei almeno 500 bossoli nuovi. Quanti oplofili gia' ci sono, che avendo comprato un fucile di calibro inconsueto ed effimero, si trovano nell'impossibilita' di usarlo perche' munizioni e componenti sono introvabili. Almeno con questo calibro, il .30, di proiettili ce ne sono a bizzeffe.

                      Una delle virtu' proclamate dai "fans" di questo calibro e' la mancanza del "belt." D'accordissimo che il belt e' un ostacolo alla precisione, ed una seccatura. Ma e' anche una testimonianza della propensita' del pubblico oplofilo a seguire una moda. Negli anni '60-'70 e anche '80 se una cartuccia aveva il belt e la nomenclatura "Magnum" appiccicata al calibro effettivo, aveva il successo assicurato. Il belt aveva la sua funzione nei fucili "Express" basculanti perche' un bossolo che headspaced sul belt invece che sulla spalla era piu' facile da estrarre (ottima cosa se un bufalo o un elefante ferito desidera di mescolarti con la terra africana fino a che di te non rimane che una macchia scura e brandelli di vestiti). Ma nei bolt action con una spalla pronunciata il belt non ha ragione di esistere. Anzi, da' pure fastidio al funzionamento scorrevole ed allo scivolo della cartuccia nella camera.
                      Le mode cambiano. Dopo la Magnumite e bossoli lunghi come la Quaresima arrivarono i bossoli corti e obesi. E tutti a precipitarsi in armeria a comprare un fucile capace di sparare tali cartucce--tutte tremendamente "overbore" e colpevoli di erodere il principio della rigatura con il loro effetto Venturi. Adesso, pare, si sta ritornando alla cartuccia "lunga" e non troppo overbore, come appunto questo .300 PRC.
                      Niente di nuovo sotto il sole...
                      Comunque, onore ai coloni inglesi del Kenya, ai tedeschi del Tanganyika, e ad altri europei trapiantati in Africa dopo una carriera militare, che si arrangiavano con l'Enfield in .303, o il Mauser, fucili militari, per abbattere tutto dal dik-dik all'elefante. Molti non si potevano permettere piu' di un paio di fucili, ma sapevano come piazzare una palla. Il consumismo ed i soldi per spese voluttuarie ci hanno portato un'infinita' di calibri nuovi, molti dei quali superflui, se non addirittura inutili.
                      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                      • G.G.
                        Moderatore Armi e Polveri
                        • Jun 2006
                        • 11225
                        • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                        • Epagneul Breton

                        #26
                        Concordo al 100% e faccio una piccola digressione approfittando del discorso sul 300 PRC.
                        A caccia il vecchio 300 Winnie, è ancora una colonna dorica.
                        Qui in Italia, i due PRC, il 6,5 e il 300 (il nome avrà un significato, reale se glielo hanno dato) sembrano insostituibili nelle sedute di tiro ad oltre 700 metri, dove mostrano una notevole differenza dagli altri. Ho un paio di amici che sparano spesso alla lunga distanza, che giurano sulla loro superiorità.
                        La cartuccia, e questo mi ha stupito, non mostra soverchia differenza dai noti calibri WSM e dai nuovi "Short Magnum" in genere, pure se è chiaro come piccole differenze abbiano la loro importanza effettiva.
                        Di sicuro il concetto che dovremo accettare, è che Lou Palmisano, già mezzo secolo fa aveva trovato la pietra filosofale in quanto a profilo e struttura volumetrica del bossolo per la precisione migliore.
                        Nel già arcaico sistema di munizione metallica "bossolo, polvere, palla": è chiaro come oggi tutte queste nuove cartucce, in scala 1:2 attingano al disegno del 6 PPC del chirurgo vascolare americano.

                        La palla pesante è una soluzione atta più a vincere sui disturbi esteri alla traiettoria che alla balistica vera e propria, e questa la si adegua alla sua migliore stabilizzazione con il giusto twist rate barrel, anche questa è una vecchia storia nota.

                        Resta indiscusso un ulteriore fattore: a dispetto di quanto troppi credono, ricaricare in modo perfetto è tutt'altro che facile, anche e soprattutto oggi, ... quando il WEB ha complicato le cose portando un inquinamento indecente di informazione.
                        Trovo esperti ogni minuto, in ogni angolo di strada, esperti che non mostrano le rosate fatte e non sanno nulla di come si proceda a selezionare, collaudare e poi ricalibrare per le varie esigenze un bossolo metallico in modo corretto; c'è gente che misura il runout della palla, si incancrenisce sul seater Super Ultra Match, rileva fuori asse di un decimo e bestemmia senza capire che ha ricalibrato il colletto malissimo; lasciandolo disassato, storto o alla quota sbagliata, ...
                        Non è che certi bossoli per la loro struttura anti errore aiutino i naviganti senza bussola, magari è anche da lì che viene la loro buona precisione...

                        Cordialità
                        G.G.
                        Some people hear their own inner voices with great
                        clearness and they live by what they hear.
                        Such people become crazy, or they become legends.
                        </O:p

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                        • Er Mericano
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2022
                          • 2024
                          • Alabama
                          • Labrador

                          #27
                          E aggiungo, alla dotta disquisizione dell'esimio G.G., che una cosa che spesso viene trascurata nella ricarica e' lo spessore del colletto. Il metallo del bossolo e' duttile, e quando viene forzato attraverso la resizing die, scorre dal fondello verso il colletto, e lo spessore del colletto aumenta. Percio' se i bossoli non vengono "segregati" secondo il numero di volte che sono stati sparati, la tensione del colletto sulla palla varia, il che ha un'influenza negativa sul diametro delle rosate.

                          I tiratori di benchrest inoltre sanno che anche se tutto e' stato fatto perfettamente nel ridimensionamento del bossolo, l'allineamento di esso nella camera del fucile puo' variare a seconda della sua posizione nella camera, posizione dettata da minuscole differenze nella struttura esterna ed interna del bossolo. Percio' quando la cartuccia viene inserita nella camera, i tiratori ne marcano la posizione sul fondello con un pennarello indelebile, ed ogni volta che vengono sparati, la macchiolina d''inchiostro dovra' essere nella stessa posizione, di solito a 12 o'clock o 6 o'clock. Ma la pignoleria di tali tiratori e' proverbiale, e cosi' deve essere, perche' in tali gare vince chi piazza cinque palle nello stesso buco a 100 yarde. A caccia, dove IMHO non si dovrebbe mai sparare ad un animale oltre i 350 metri (gia' un tiro che io non ho mai azzardato, limitandomi a 250, e anche questo fatto rarissimamente) perche' l'errore umano dovuto all'ansimare dopo una salita, o ad un appoggio non perfetto, al vento, a questo, o a quello puo' provocare il ferimento e la perdita di un animale nobile ed innocente. Alle sagome d'acciaio che si tiri pure a un miglio di distanza, tanto basta che si colpiscano anche su loro margine e non nel centro. E in guerra il ferimento e' preferibile all'uccisione "pulita" (ma quando mai l'uccisione di un essere umano e' "pulita"?) perche' quando un nemico e' ferito, altri soldati si disimpegnano dal combattimento per trascinare al sicuro il compagno ferito, ed essi stessi possono essere colpiti dal cecchino a distanze siderali, mentre se il compagno e' visibilmente morto, i superstiti possono ancora combattere e sparare da una posizione coperta. Considerazioni abbastanza ciniche e crudeli: cercare di non ferire una bestia, ma essere piu' contenti di ferire un essere umano che di abbatterlo pulitamente, come si dovrebbe fare con un cervo o un camoscio... Ma la guerra e' guerra.

                          Tornando al ridimensionamento dei bossoli, io preferisco ridimensionare soltanto il colletto fino alla sua base, prima dell'angolo dove comincia la "spalla." Specialmente in un bossolo "cinturato" come quelli del mio .338 WM o del .300 Winchester (che non ho), che fanno headspace piu' o meno preciso sulla cintura, nn sulla spalla, specialmente se vengono ridimensionati all'estremo. Cosi' facendo, il bossolo rimane conformato alle dimensioni della camera, e non "sciacqua" anche se in maniera infinitesimale se il suo allineamento e' lasciato soltanto alla cintura ("belt"). Ma questo si puo' fare soltanto se si ha un solo fucile di quel calibro, perche' ovviamente due fucili diversi hanno camere di dimensioni diverse, anche se in maniera infinitesimale, ed un bossolo ridimensionato soltanto nel colletto puo' non essere camerato in ambedue i fucili. Bisogna anche provare a chiudere l'otturatore su un bossolo "neck-sized only" perche' potrebbe essere necessario stringerlo u po' di piu' nella die. Quando si chiude l'otturatore su un bossolo correttamente neck-sized only si avvertira' comunque una leggera resistenza all'abbassamento della manetta. Se la resistenza e' eccessiva, la die deve essere abbassata un pochino di piu' nella press. Tale ridimensionamento parziale, a proposito, oltre ad aumentare la precisione prolunga anche la vita del bossolo e non provoca grandi variazioni nello spessore del colletto--anche se tali variazioni aumenteranno necessariamente ad ogni ricarica--ma non in maniera piu' evidente come accade con il full-sizing. Naturalmente, questo non si puo' fare con bossoli destinati ad armi semiautomatiche, per le quali bisogna anche usare "small-base" dies, che stringono la base del bossolo leggermente di piu' per facilitarne l'incameramento.
                          Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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