L’ho gustato per la prima volta a Pantelleria, appunto, sulla “Palata dei Turchi” con le bruschette e con le sarde cotte sulle braci di rami contorti di vite raccolti tra gli scogli…
A distanza di anni gli ingredienti li ho ritrovati qui:
Ingredienti:
• 750 g. di pomodori grandi e maturi
• 1 manciatina di foglie di basilico
• 1 cucchiaio di origano secco (opzionale)
• 3 spicchi di aglio pelato
• peperoncino rosso piccante a piacere
• 2 cucchiai colmi di capperi di Pantelleria
• 1 manciatina di foglie di prezzemolo
• 1 manciata di mandorle pelate
• 1/2 bicchiere olio d’oliva extra vergine
• sale q.b.
Pelate i pomodori, sbollentandoli in acqua bollente e privateli dei semi; spolverateli di sale e metteteli a perdere l’acqua in un colino a maglie fitte.
Pulite e lavate le erbe aromatiche e tritatele, pelate l’aglio. Radunate in un mortaio le erbe tritate, le mandorle, l’aglio e i capperi (non dissalati) pestate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo.
Consiglio:
Se siete bravi con il pestello potete anche non tritare le erbe ma il resto deve essere pestato per garantire corposità al pesto, se frullate il tutto il risultato è molto diverso. (qualcuno usa il mixer e non ne dice male…).
Versate in una ciotola la polpa di pomodoro, il pestato, l’olio e il peperoncino rosso. Mescolate e aggiustate di sale.
Fate riposare al fresco almeno un’oretta prima di gustare questo superlativo pesto pantesco.
PS Non si allarmino i genovesi! L'unica parentela con il loro è soltanto linguistico-tecnica-strumentale: pestello, pestare...
[wink]
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