Ragù di lepre
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La carne della lepre è, secondo me, l'unica che ha davvero bisogno della marinatura. Io faccio la marinata cotta: cipolla carota e sedano a tocchi, 3-4 chiodi di garofano, un pizzico di timo secco (o 3-4 rametti di fresco), 6-7 bacche di ginepro schiacciate, altri odori (maggiorana, salvia rosmarino) a piacere; fatti rosolare verdure e odori in un po' di olio, aggiungere due bottiglie di vino bianco secco, portare a bollore e far andare piano per 15-20 minuti; spegnere e far raffreddare completamente; metterci la lepre a pezzi e farla marinare fino al giorno dopo. A quel punto, togliere i pezzi di carne dalla marinata, asciugarli, soffriggere in olio o olio e un poco di burro, o olio e un battuto fine di lardo a seconda dei gusti (serve un bel po' di sugo, perchè la lepre ridotta a ragù se ne "beve" abbastanza) una mezza cipolla fresca e farvi rosolare la carne fino a colorirla bene; poi versare un paio di mestoli di vino della marinata, far sfumare, sale e pepe e aggiungere anche le verdure della marinata e far andare piano piano, coperta, fino a cottura. Quando le carni della lepre sono morbide, toglierle dalla casseruola, e disossarle con le mani (guanti di lattice, mi raccomando, sennò le mani ti puzzano di lepre per una settimana!). Tritare i pezzi di carne più grossi a coltello senza esagerare (infatti si può fare anche con le dita e forse è anche meglio) passare/frullare il sugo con le verdure rimasto ad aspettare nella pentola e rimettere tutto insieme. A questo punto, rigorosamente, pappardelle (se fatte in casa ancora meglio). -
Per quanto possa sembrare strano in casa mia dove si mangia "di caccia" da una vita non abbiamo mai fatto il ragù con l'orecchiona! L'abbiamo fatta in tutti i modi e salse ma come ragù mai essendoci sempre stata poca lepre e bel più cinghiali, caprioli e cervi.
Quindi ti posto una ricetta che mi sembra molto equilibrata e molto vicina a quelle del capriolo ed altri cervidi. La ricetta è correlata dal relativo link dove potrai trovarla con esauriente iconografia.
Tieni presente, comunque, che, salvo qualche piccola ed insignificante variante o sottigliezza, le ricette rinvenibili sul tema sono pressochè tutte equivalenti!
[brindisi]
Il ragù di lepre è un'alternativa al classico ragù alla bolognese: un sapore di selvaggina ideale in abbinamento alle pappardelle e tagliatelle!
Ragù di lepre
Tra le tradizioni culinarie gelosamente custodite e tramandate da generazioni ci sono ricette realizzate con amore e pazienza come pani o dolci tipici e condimenti saporiti come il ragù. Oggi vi presentiamo la nostra versione del ragù di lepre, una preparazione molto amata e diffusa soprattutto nell'appennino umbro-toscano, dove questo tipo di cacciagione si può acquistare ancora direttamente dai contadini. Abbinato alle pappardelle o tagliatelle, il ragù di lepre è una saporita alternativa al classico ragù, perfetto per chi ama i sapore decisi e robusti della selvaggina. Lasciatevi sedurre da questo sublime ragù di lepre, ottimo anche da gustare anche su una buona fetta di pane casareccio caldo!
• Lepre (macinato) 1 kg
• Passata di pomodoro 750 g
• Acqua 400 g
• Sedano 100 g
• Carote 100 g
• Cipolle 100 g
• Aglio 1 spicchio
• Alloro 3 foglie
• Rosmarino un rametto (o a preferenza 5-6 foglie di salvia)
• Olio extravergine d'oliva 30 g
• Sale fino q.b.
• Pepe nero nero 1 pizzico
• Vino rosso 100 g
Per preparare il ragù di lepre iniziate dal soffritto, lavando e asciugando le verdure e le erbe aromatiche. Pelate la carota e spuntatela, eliminate i filamenti esterni del sedano e mondate aglio e cipolla. Dopodiché tritate finemente sedano, carote e cipolla. Quindi prendete una pentola dal fondo antiaderente e spesso, versate l’olio e scaldate leggermente, quindi unite il trito di cipolla e sedano,
aggiungete anche la carota e l'aglio sbucciato e a cui avrete tolto l'anima . Potete aggiungerlo diviso a metà in modo che sia più facile da togliere successivamente. Fate rosolare gli ingredienti a fuoco molto dolce per circa 6-7 minuti mescolando di tanto in tanto. Quando il soffritto sarà pronto aggiungete anche la carne di lepre .
Mescolate e fate insaporire la carne, rosolandola 4-5 minuti a fiamma dolce . Dopodiché aromatizzate con i rametti di rosmarino finemente tritati (o la salvia se preferita ),e le foglie di alloro .
Sfumate con vino rosso e lasciate cuocere a fuoco vivo per 5-6 minuti, finché il vino non sarà evaporato, mescolando di tanto in tanto. Quindi regolate di sale.
Aggiustate anche di pepe, poi versate la passata di pomodoro e l’acqua (tipicamente quella usata per sciacquare i barattoli dei pomodoro). Abbiate cura di mescolare bene gli altri ingredienti .
A questo punto coprite il ragù con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco molto basso per circa 4 ore mescolando raramente: basteranno poche volte giusto per controllare che non si attacchi al fondo. A fine cottura il ragù dovrà risultare piuttosto denso e corposo. Come ultima cosa, eliminate l'aglio. Il vostro ragù di lepre sarà pronto per essere usato nelle vostre preparazioni
Oizirbaf
qui c'è anche un vecchio post del forum:
dove indicavo un adattamento (che non avevo chiamato "ragù") mutuato da altri selvatici di pelo che aveva dato buoni risultati:
Se vi interessa una variante alla lepre, meno impegnativa come tempi di preparazione e cottura, ecco una ricetta semplicissima innamorata della polenta...Lepre alla cacciatora
(Capriolo, cinghiale, lepre alla cacciatora.)
Ingredienti:
- 1 kg di polpa di capriolo – cinghiale – cervo…
- 1 cipolla
- 1 decilitro d’olio EVO, 30 g di burro
- 1 bicchiere di Prosecco o rosso buono! ( chi usa il Tavernello non ha capito un c…)
- 1Kg di pomodori pelati e snocciolati (o 2 scatole di “polpapronta”)
- Farina bianca q.b. sale e pepe da macinare.
Pulire la carne da tutto il grasso “residuo”. Tagliarla a cubetti di tre cm ca ed infarinarla (in “caso” di lepre tagliarla a pezzi). Tritare la cipolla e soffriggerla in olio e burro. Aggiungere la carne e rosolare sino ad asciugare “l’acqua” che si forma e salare.
Sfumare con il vino, aggiungere i pomodori e lasciare cuocere almeno per un’ora ( a seconda dell’anagrafe dell’animale) a fuoco lento.
Una variante è costituita dall’aggiunta di 250 g di funghi porcini freschi tagliati a fettine sottili dopo ½ ora di cottura.
Pepare a piacere e servire con un letto di polenta.
OizirbafUltima modifica Oizirbaf; 06-09-21, 16:29."...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
sanza lo ritenere, avere inteso..."Commenta
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La carne della lepre è, secondo me, l'unica che ha davvero bisogno della marinatura. Io faccio la marinata cotta: cipolla carota e sedano a tocchi, 3-4 chiodi di garofano, un pizzico di timo secco (o 3-4 rametti di fresco), 6-7 bacche di ginepro schiacciate, altri odori (maggiorana, salvia rosmarino) a piacere; fatti rosolare verdure e odori in un po' di olio, aggiungere due bottiglie di vino bianco secco, portare a bollore e far andare piano per 15-20 minuti; spegnere e far raffreddare completamente; metterci la lepre a pezzi e farla marinare fino al giorno dopo. A quel punto, togliere i pezzi di carne dalla marinata, asciugarli, soffriggere in olio o olio e un poco di burro, o olio e un battuto fine di lardo a seconda dei gusti (serve un bel po' di sugo, perchè la lepre ridotta a ragù se ne "beve" abbastanza) una mezza cipolla fresca e farvi rosolare la carne fino a colorirla bene; poi versare un paio di mestoli di vino della marinata, far sfumare, sale e pepe e aggiungere anche le verdure della marinata e far andare piano piano, coperta, fino a cottura. Quando le carni della lepre sono morbide, toglierle dalla casseruola, e disossarle con le mani (guanti di lattice, mi raccomando, sennò le mani ti puzzano di lepre per una settimana!). Tritare i pezzi di carne più grossi a coltello senza esagerare (infatti si può fare anche con le dita e forse è anche meglio) passare/frullare il sugo con le verdure rimasto ad aspettare nella pentola e rimettere tutto insieme. A questo punto, rigorosamente, pappardelle (se fatte in casa ancora meglio).Commenta
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Io l'ho sempre cucinata secondo la ricetta di Fabrizio.
Fatta eccezione per il sedano che non mangio.
Frollatura si, scottatura no...".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Io l'ho cucinata in entrambi i modi, quella indicata da pointer me la insegnò una signora a Brunico (si avete letto bene), pur con minime differenze, moltissimi anni fa e debbo dire che la amo molto ma spesso uso quella al pomodoro e sempre e solo con pappardelle rigorosamente tirate a mano, qui da noi usano farla anche con gli gnocchi, a me non fanno impazzire. dopo la pappardella...il secondo è la lepre in salmì, e lì raggiungiamo il paradiso (ci vuole tempo e voglia per il salmì), vino rigorosamente rosso durante il pasto, spesso un sassella sfursat poi però a ninna, lo sfursat è fantastico ma ti arriva una martellata...Drool]
[brindisi]Commenta
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Io non riesco a farmi piacere il pomodoro con la lepre, soprattutto nelle quantità indicate sopra (700 gr.-1 Kg). Possibile però un cucchiaio abbondante di concentrato (come nella ricetta classica del ragù alla bolognese): proverò.Commenta
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Come dire macinare le quaglie x fare il risotto...Commenta
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La nonna sapeva fare buone le folaghe ("osèi neri"), il segreto era scuoiarle non solo spennarle. Poi le trattava e cuoceva come la lepre. Mai provato, per mancanza di materia prima.Commenta
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La pelle e il grasso della folaga e delle galllinelle-porciglioni hanno un odore molto forte.. è indispensabile eliminarli.. anche pulendo al meglio qualche traccia di questo odore erbaceo resta. In questo caso è fondamentale la marinatura. Per tutte gli altri animali (ungulati. Lepri e uccelli da penna vari )non la uso. Una buon trattamento della spoglia e un buon congelamento sottovuoto dovrebbero garantire carne di qualità. La marinata nasce per eliminare odori sgradevoli. La lepre ad esempio ben pulita non puzza di “selvatico”. Si cucina più o meno come un coniglio.. con tempi di cottura leggermente più lunghi. Quello che invece è importante è togliere la “prima acqua” scottando i pezzi su una padella rovente.
Per quanto riguarda un buon ragù di lepre consiglio, se si ha mano, di disossarla. Altrimenti facendola a pezzi cucinarla rigorosamente in bianco (senza pomodoro) e poi spolparla. Il risultato è diverso, disossandola e battendo a cortello si ha un prodotto migliore (per me). Cucinandola e poi facendola a pezzetti si ha un ragù più sfilacciato. Da qualche anno ho eliminato dal soffritto il sedano e la carota nella selvaggina.Uso cipolla bianca e un po’ di aglio. Pepe ginepro salvia e rosmarino completano il tutto. Vino bianco o rosso a piacere per sfumare. All’olio di oliva, quando ne ho possibilità, preferisco lo strutto.Meno ingredienti si usano meglio è (per me ovviamente).Commenta
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