Mi sono imbattuto in una vecchia conoscenza tradizionale che non avevamo mai preparato in casa e, come tutti i "pastrugnini pugliesi", si sono rivelate ottime, semplici, economiche...si, insomma, hanno tutti gli aggettivi di laude che si possano attribuire. Se poi si pensa che sono, parimenti a tante altre preparazioni della stessa origine regionale, apte a fiumi di chiacchiere...venatorie, accompagnandosi lascivamente ad un buon vino di ogni carattere e colore...
Ho riportato la ricetta che ho raccolto qui:
con la foto originale.
Le nostre Treccine sono venute di colore un po' più "more" delle originali per via dello zucchero di canna integrale che abbiamo utilizzato.
Ecco qui quanto:

Treccine dolci alle mandorle, intorchiate pugliesi.
Friabili e croccanti, dolci quel tanto che basta, accompagnabili ad un buon vino, bianco o rosso, frizzante o autorevole, da meditazione o spensierato e… a tante chiacchiere.
Con un po’ di fantasia le proveremo dissacratoriamente anche con pinoli, uvetta, noci…
Esistono anche in versione salata, di preparazione parimenti semplice e veloce che, magari, posterò se queste saranno piaciute.
Ingredienti:
• 500 g farina 00
• 140 g zucchero
• 70 g olio extravergine d’oliva
• 150 g vino bianco
• 70 g burro
• 5 g (ammonio o Sodio bicarbonato)
• q.b.mandorle
• 5 cucchiai zucchero (per la superficie)
Sciogliete il “lievito” (bicarbonato di Sodio o Ammonio) per dolci nel vino. Aggiungete l’olio, il burro (precedentemente fuso e raffreddato), la farina setacciata e lo zucchero ed impastate il tutto sino ad ottenere un panetto liscio e compatto. (Noi abbiamo messo tutto nella planetaria con la "frusta" a...gancio per 5 minuti...)
Prendete un pezzetto di impasto (con questa dose se ne ottengono una trentina!) e create un filoncino di circa 25 cm di lunghezza; ripiegatelo in due e intrecciatelo su se stesso. Passate la treccina nello zucchero semolato sparso su di un piatto e disponetela su una teglia foderata di carta da forno. Su ogni nodo della treccina mettete una mandorla.
Fate lo stesso per le altre treccine fino ad esaurimento dell’impasto.
Cuocete in forno già caldo a 180° (noi ventilato) ventilato per 20 minuti o, comunque, fino a doratura della superficie. Fatele raffreddare prima di gustarle.
Oizirbaf
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