Queste le reazioni più diffuse di chi legge la parola ETICA:
Ci sono quelli che non ne vogliono proprio sentir parlare, ne hanno proprio il rifiuto.
Ci sono quelli che ritengono di averla , personale e cercano di spiegarla con esempi
Ci sono quelli che ne delimitano le caratteristiche ed i principi su cui si basa in modo razionale
Ci sono quelli che si sentono accusati e quindi si offendono e si indignano
Ma perché fa così paura ? Perché, inevitabilmente, quando riferita alla caccia, tocca la coscienza e viene spesso confusa con la morale (altro termine che in altri ambiti suscita un grande scalpore)
Ebbene, qualsiasi cacciatore che abbia tolto la vita ad un animale, prima o poi, in qualche modo si sarà trovato a dover/voler risolvere nella propria coscienza , la coincidenza tra chi è portatore di morte ed il male .
Ma il punto è proprio questo....l'etica non è come il cacciatore riesce a giustificare il suo personale istinto venatorio togliendo la vita ad un animale, facendo chiarezza nelle sue personali motivazioni, ma essenzialmente, la questione è molto più semplice e pragmatica.
L'etica, (definizioni trovate sul web a parte) non è altro che un codice di comportamento che sia coerente con ciò che in coscienza noi sappiamo sia giusto e deriva da quegli stessi comportamenti che non solo a caccia, ci rendono persone degne di stima.
Applicandolo alla caccia è la stessa cosa.
C'è chi afferma che è etico tutto ciò che è legale. Beh, questa è la più simpatica paraculata di chi non è in grado o non si vuole guardare dentro. Certo è che la Legge, anche in materia venatoria, ha dovuto imporre comportamenti etici .
Personalmente ritengo di definire un comportamento etico ( che prescinde dal perchè vado a caccia) come vado a caccia.
Quindi:
Non mi farò mai influenzare dal modo in cui lo fanno gli altri (perchè le mie motivazioni sono diverse a prescindere dal mio giudizio positivo o negativo.) In questo modo , in caso di errore sarò l'unica responsabile delle mie azioni.
Non penserò mai all'obiettivo ma sempre al percorso che in sè racchiude il criterio che mi ha fatto scegliere di andare a caccia
Mi terrò lontano da qualsiasi modo di cacciare ed abbattere che possa arrecare danno all'animale, sia prima che dopo l'abbattimento.
Chi si sente etico solo nei confronti dell'animale in vita ha qualche problema di coerenza e qualche tendenza all'ipocrisia . Portare rispetto prescinde dalla condizione dell'essere a cui lo portiamo.
Etico e rispettoso è anche il saluto all'animale abbattuto, ognuno troverà il suo modo che rappresenti in coscienza il ringraziamento, scuse, saluto , ma comunque un pensiero che non tutti sono propensi ad esprimere.
Chi dileggia queste pratiche o insulta chi le pratica sicuramente appartiene alla schiera degli "etici ma solo per l'animale in vita"
Nel dubbio della scelta preferisco non scegliere. Il dubbio non è una condizione in cui mentalmente ci si dovrebbe trovare nel momento di premere un grilletto.
Farò in modo di risolverli e e mi impegnerò affinchè le situazioni in cui potrei trovarmi nel dubbio siano sempre meno. Ma non rifiuterò il dubbio, il dubbio è condizione di crescita.
Questo comporta studio, osservazione, ricerca , esperienza. Senza limiti di tempo.
Chi ne vuole parlare si senta libero di farlo ma soprattutto da un giudizio morale perchè , in fondo è solo la nostra coscienza l' unica in grado di valutare.

) ho un dubbio che mi affligge circa le date per i...
Commenta