manca una cosa che ci veniva insegnata da tutti.......genitori,parenti,maestre,professori e pure dagli amici più grandi...... IL RISPETTO!
maltrattamento di un minorenne
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Salvatore... la gioventù di oggi è,nella maggior parte dei casi(e sempre per mancanza di una guida in famiglia),prepotente,maleducata e merita ceffoni e calci in culo...specialmente a scuola!!
manca una cosa che ci veniva insegnata da tutti.......genitori,parenti,maestre,professori e pure dagli amici più grandi...... IL RISPETTO! -
Come darti torto Paolo e lo vediamo tutti i giorni in tv e sui giornali come si comportano.....[:-bunny]Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
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NO COMMENT: non ci conosciamo, non sappiamo niente di noi, per cui non commento quello che considero un insieme di lettere uscite a caso da una tastiera........Originariamente inviato da salvatore63Se la pensi cosi' vuol dire che sei consapevole del carattere di tuo figlio, per il quale potrebbe meritarsi di ricevere sberle dalla maestra, ed in quel caso forse hai sbagliato a non dargliene prima ed al momento giusto alcune in più tu
i ceffoni della maestra non li reputo nè sistema educativo nè maltrattamento, ma semplicemente una cosa che quando ci vuole ci vuole come quello che può dare un genitore quando a un bambino non va di mangiare la minestra o di non fare i compiti
per i comportamenti gravi di un bambino o un ragazzino a scuola le sberle non servono, servono altri rimedi che vanno dalla comunicazione alla famiglia, alla bocciatura sino ad arrivare ai servizi sociali
comunqua vedo che sebbene frequento il sito da molto tempo, non mi ero mai accorto dei tanti sceriffi dal grilletto facile che lo frequentano, bene vedrò di comportarmi in maniera irreprensibile
---------- Messaggio inserito alle 06:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:39 PM ----------
Salvatore... la gioventù di oggi è,nella maggior parte dei casi(e sempre per mancanza di una guida in famiglia),prepotente,maleducata e merita ceffoni e calci in culo...specialmente a scuola!!
manca una cosa che ci veniva insegnata da tutti.......genitori,parenti,maestre,professori e pure dagli amici più grandi...... IL RISPETTO!
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Io non voglio che nessuno tocchi nemmeno con un dito le mie figlie, posso pensarla come mi pare o me lo dovete dire voi come devo fare? Pestateli pure i vostri figli "chi ne ha " chi non ce l'ha non puo' capire cosa significhi. Spero di non dovermi mai trovare in una situazione del genere, perchè gia' so come finirebbe , attenzione ai grilletti facili, " ma non era memente negare semper!Commenta
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La violenza si sta diffondendo sia da parte degli scolari vedi baby gang con violenze fisiche e psichiche che tra i docenti che non tollerano nessun tipo di offese rispecchiando a pieno la societa'.La Responsabilita'deve essere comune non deve essere la magistratura a stabilire il comune senso civico e solo una completa rivoluzione sociale puo' colmare il distacco generazionaleCommenta
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Nel caso in questione non centra nulla il divario generazionale e sociale , ma si tratta di abuso su minorenne e diversamente abile, non facciamo tanti moralismi,parliamo schietti schietti ,se quel poveretto fosse vostro figlio , fareste questi bei discorsetti?Commenta
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L'errore sandro e' proprio questo pensare solo al proprio figlio non alla comunita'come evento isolato non si tratta di moralismo ma di prospettiva e speranza nel futuro altrimenti questi brutti fatti di cronaca si possono avvicinare anche a noi.Si ripudia il mostro ma in realta' il mostro e' stato partorito da tutti la riprova e' che si legge di tantissimi io direi troppi casi come questoCommenta
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Vedete il concetto è un tantino diverso, sarà che ho visto bambini morire troppo presto (accidenti è sempre troppo presto), che si finisce per capire quando sia labile ed instabile l'esistenza di queste giovani vite. E la colpa di tutte le loro angosce e delle loro insicurezza non può essere che colpa nostra. Al giorno d'oggi cerchiamo di dare tutto ai nostri figli, negandogli così l'unica cosa di cui hanno veramente bisogno, una guida, un faro che gli insegni a ragionare con la propria testa e non con gli assurdi preconcetti già belli pronti e confezionati di questa nostra società. Quando ad un bambino gli si regala a 6 anni il cellulare perché c'è l'hanno tutti, quale messaggio gli diamo se non quello che è giusto uniformasi agli altri? Se a nostro figlio non diamo regole e punti di riferimento come pensate che la sua giovane e fragile esistenza possa affrontare questa vita dove tutto è precario. Pretendere la maturità in un ragazzo dopo che lo si è tenuto per anni nella bambagia non è forse un atto di vigliaccheria? Un ragazzo che a 18 anni torna a casa alle 5 di mattina presuppone che abbia una maturità tale per poter distinguere tra il bene e il male e come mai è possibile questo se non ha mai visto che cosa è il male e cosa è il bene. Se ogni volta che c'è un problema corriamo noi a risolverlo anziché dare a lui gli strumenti per cavarsela da solo, come possiamo pretendere che sappia distinguere quello che è giusto o sbagliato per lui? E se un bambino prende un *****tto per strada a che serve la polemica con i genitori dell'altro ragazzo? E' giusto che i piccoli problemi della vita li risolva lui, magari (meglio) con i nostri consigli, ma è lui che deve capire, soffrendo e diventando grande. Tutto questo però non significa che gli adulti possono avere diritti sui ragazzi, possono pretendere rispetto, ma finisce quì. E non si tratta di essere sceriffi, ma non penso che nessuno di noi penserebbe due volte a sacrificare la propria libertà per il proprio figlio. Se penso a quante vite stroncate, a quante rovinate e a quante altre lo saranno da parte di quegli esseri, che adesso sono miei coetanei, mi chiedo a cosa possa servare un percorso rieducativo o punitivo per questi. Non riesco a chiamarle persone, perché se si hanno problemi ci si fa curare prima di far del male, dopo è troppo tardi. E la vita di un solo bambino vale infinitamente di più della vita di tutti loro. Mi dispiace, ma se su questo forum ho sempre espresso posizioni garantiste, di prudenza e senza nessun dubbio sono contrario alla pena di morte, mi rimangio tutto quando si tratta di bambini.Posta alla beccaccia?
No grazie, roba da sfigati
Francesco Petrella
www.scolopax.it
www.scolopaxrusticola.com
sigpic
We te ne
nee te sa
(chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)Commenta
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pienamente d'accordoVedete il concetto è un tantino diverso, sarà che ho visto bambini morire troppo presto (accidenti è sempre troppo presto), che si finisce per capire quando sia labile ed instabile l'esistenza di queste giovani vite. E la colpa di tutte le loro angosce e delle loro insicurezza non può essere che colpa nostra. Al giorno d'oggi cerchiamo di dare tutto ai nostri figli, negandogli così l'unica cosa di cui hanno veramente bisogno, una guida, un faro che gli insegni a ragionare con la propria testa e non con gli assurdi preconcetti già belli pronti e confezionati di questa nostra società. Quando ad un bambino gli si regala a 6 anni il cellulare perché c'è l'hanno tutti, quale messaggio gli diamo se non quello che è giusto uniformasi agli altri? Se a nostro figlio non diamo regole e punti di riferimento come pensate che la sua giovane e fragile esistenza possa affrontare questa vita dove tutto è precario. Pretendere la maturità in un ragazzo dopo che lo si è tenuto per anni nella bambagia non è forse un atto di vigliaccheria? Un ragazzo che a 18 anni torna a casa alle 5 di mattina presuppone che abbia una maturità tale per poter distinguere tra il bene e il male e come mai è possibile questo se non ha mai visto che cosa è il male e cosa è il bene. Se ogni volta che c'è un problema corriamo noi a risolverlo anziché dare a lui gli strumenti per cavarsela da solo, come possiamo pretendere che sappia distinguere quello che è giusto o sbagliato per lui? E se un bambino prende un *****tto per strada a che serve la polemica con i genitori dell'altro ragazzo? E' giusto che i piccoli problemi della vita li risolva lui, magari (meglio) con i nostri consigli, ma è lui che deve capire, soffrendo e diventando grande. Tutto questo però non significa che gli adulti possono avere diritti sui ragazzi, possono pretendere rispetto, ma finisce quì. E non si tratta di essere sceriffi, ma non penso che nessuno di noi penserebbe due volte a sacrificare la propria libertà per il proprio figlio. Se penso a quante vite stroncate, a quante rovinate e a quante altre lo saranno da parte di quegli esseri, che adesso sono miei coetanei, mi chiedo a cosa possa servare un percorso rieducativo o punitivo per questi. Non riesco a chiamarle persone, perché se si hanno problemi ci si fa curare prima di far del male, dopo è troppo tardi. E la vita di un solo bambino vale infinitamente di più della vita di tutti loro. Mi dispiace, ma se su questo forum ho sempre espresso posizioni garantiste, di prudenza e senza nessun dubbio sono contrario alla pena di morte, mi rimangio tutto quando si tratta di bambini.
del resto anche io mi trovo a combattaere ogni giorno contro moglie, nonni, figli, parenti e amici per cercare di far venire fuori dai figli quel carattere indipendente ma un pò duro e cattivello che nella vita aiuta a superare le difficoltà per questo non riesco a capire quei genitori che comunque difendono a spada tratta i figli anche solo davanti al ceffone della maestra
ripeto non sto parlando delle sevizie e dei fatti gravi come quello che ha aperto questa discussione o di altri simili ma del semplice e classico ceffone
non è neanche vero che la violenza si sta diffondendo con le baby gang come tra gli insegnati, si tratta di casi isolati enfatizzati dai media, invece si stanno diffondendo sia tra i ragazzi che tra gli adulti i piccoli comportamenti violenti da emulazione da film - cartoni - videogiochi, io ho preferito controllare e limitare queste attività per mio figlio assicurandomi che possa fare altre attività più "tradizionali"Commenta
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Petrella questa volta c'è andato giu' forte, i moralismi a misfatto compiuto servono ben poco, e non è colpa della societa' civile se girano elementi di questo genere , finiamola di darci colpe che non abbiamo. Io difendo i miei figli da cio che puo' rovinarli non certamente dai litigi con altri bambini, ma i ceffoni anche "educativi" li devono dare i genitori non gli insegnanti, le emulazioni sono naturali nell'essere vivente , tolte le piante, tutti emulano qualcosa che vedono, cosi anche i nostri figli, ma i modelli , i valori morali spettano ai geniori. Come puo esistere la baby sitter e poi lamentarci dei nostri figli? e dare poi la colpa alla societa'? Diamola a quei porchi di genitori che se ne vanno a lavoro e a fare i caz.. loro lasciando i figli con persone che lo fanno per mestiere, bhe se comandavo io , gran parte del problema lavoro si sarebbe risolto rimettendo le done a fare le mamme e gli uomini a lavorare , come si conviene. Mancano i genitori ed in particolar modo le Mamme. Famiglie distrutte dai divorsi , e intanto che ce ne frega dei figli , staranno un po qua e un po la , oppure decide il giudice , potrei fare tani esempi di maltrattamenti psicologici che i fantomatici genitori di queste fantomatiche famiglie fanno sotto il velo del non accorgersene, ai loro figli e poi la colpa è della societa'. Ma fatemi il pèiacere, io rimango per la crocifissione di questi bastardi che violentano e compiono abusi sui figli, vedi poi se minorati e minorenni. Che brutta mattinata!Commenta
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Sicuramente quando c'era questo qui.....c'era (mi dicono)il rispetto delle persone.
Sono uno di quelli che ovviamente scremando le sfumature ed i pensieri sbagliati del suo carattere...(ed erano tanti) un po' lo rimpiange.
Con tutto quello che ne consegue in questo discorso...........Commenta
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ciascuno di noi è libero di pensarla come vuole, per te se la maestra da una sberla a tuo figlio succede il finimondo, per me si tratta di una cosa non troppo grave, l'importante è rispettare cosa pensano gli altri e non partire a priori con frasi del tipo "pestateli pure i vostri figli" anche per non farsi dire frasi tipo "fateli fare i vostri figli e difendeteli sempre, ne piangerete le conseguenze": non voglio dirlo nè lo pensoIo non voglio che nessuno tocchi nemmeno con un dito le mie figlie, posso pensarla come mi pare o me lo dovete dire voi come devo fare? Pestateli pure i vostri figli "chi ne ha " chi non ce l'ha non puo' capire cosa significhi. Spero di non dovermi mai trovare in una situazione del genere, perchè gia' so come finirebbe , attenzione ai grilletti facili, " ma non era memente negare semper!
P.S.
Memento negare semper significa bisogna negare sempre ed è usato per lo più dai fedifraghi impenitenti, si tratta della trasformazione di una frase scritta da D'annunzio, MEMENTO AUDERE SEMPER, che significa bisogna essere audaci sempre e le iniziali delle tre parole formano la parola MAS, cioè motoscafo anti sommergibile; i reparti di MAS sono nati nella Regia MARINA nella I Guerra Mondiale e continuarono a operare durante la II Guerra e furono responsabili di azioni eroiche. La frase Memento audere Semper fu usata come motto dalla X Flottiglia Mas, un'unita anfibia della fascista RSI, alcuni reparti della quale come il btg Barbarigo, ricevettero l'onore delle armi dagli alleati nell'aprile 1945.
Uomini della X Mas difesero il confine triestino dalle incursioni dei partigiani comunisti jugoslavi ben oltre la fine della guerra e poi formarono i nuclei dei corpi speciali e degli incursori di esercito e marina nel dopoguerra, e si dice affondarono nel Mar Nero nel 1955 la corazzata Conte di Cavour ceduta all'unione sovietica come risarcimento danni di guerra.
Anche se erano dalla parte sbagliata e presero parte ad una guerra civile si comportarono con onore, a differenza del re e dei capi dell'esercito che fuggirono e lasciarono l'esercito allo sbando alla mercè dei nazisti.
Ecco per me cosa significa Memento audere semper, non solo esssere sempre audaci e pronti all'azione ma comportarsi con onore, valori che cerco di inculcare anche a mio figlioCommenta
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Io non voglio che nessuno tocchi nemmeno con un dito le mie figlie, posso pensarla come mi pare o me lo dovete dire voi come devo fare? Pestateli pure i vostri figli "chi ne ha " chi non ce l'ha non puo' capire cosa significhi. Spero di non dovermi mai trovare in una situazione del genere, perchè gia' so come finirebbe , attenzione ai grilletti facili, " ma non era memente negare semper!vedi Sandro..... sull'argomento di apertura di questo thread mi pare che non ci sia stato un solo messaggio diverso dal tuo modo di vedere l'accaduto,anch'io ho sottolineato la cosa,dicendo che si tratta di un comportamento deprecabile e di certo da condannare pesantemente...ma è altrettanto vero che spostando l'attenzione sulla gioventù di oggi che bei discorsetti faresti tu?Nel caso in questione non centra nulla il divario generazionale e sociale , ma si tratta di abuso su minorenne e diversamente abile, non facciamo tanti moralismi,parliamo schietti schietti ,se quel poveretto fosse vostro figlio , fareste questi bei discorsetti?
se invece fosse un compagno di scuola che maltratta tua figlia e l'insegnante sta a guardare senza prenderlo a calci in culo cosa mi diresti?Commenta
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ricordo che una volta litigai alla scuola media con un copagno e questo mi ha dato un pugno nel naso
alla vista del sangue la prof ci prese in disparte e ci chiese cosa era successo, io le dissi "è andata così...." e con un pugno nel naso al compagno pareggiai i conti: ricordo ancora la sberla della prof partita in automatico dopo che mollai il pugno al compagno, mi brucia ancora...........Commenta
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A me dicono che il rispetto c'era solo per chi la pensava come lui, per gli altri......
Sicuramente quando c'era questo qui.....c'era (mi dicono)il rispetto delle persone.
Sono uno di quelli che ovviamente scremando le sfumature ed i pensieri sbagliati del suo carattere...(ed erano tanti) un po' lo rimpiange.
Con tutto quello che ne consegue in questo discorso...........
Io dico che bisogna conoscere i fatti perchè le notizie che ci giungono non sempre sono corrette e il nostro giudizio ne è fortemente influenzato.
L'insegnante di Reggio Emilia che aveva violentato la sua allieva di 11 anni è risultato innocente al processo ma colpevole per i media che ne hanno fatto un mostro...... impossibile poi per l'insegnante riaquistare la dignità perduta.
Di questi episodi ce ne sono tanti..Ath salut...
GiuseppeCommenta
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