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se rapportate il peso di un piccione con quello di un orso,quanti kg di veleno ci vorrebbero?non facciamoci prendere in giro,piuttosto sarebbe
indispensabile conoscere esattamente i risultati dell'autopsia e le condizioni in cui siano stati trovati gli orsi morti,ma chi ci dirà la
verità?questo dovremmo pretendere in un paese civile
Sarebbe troppo chiedere l'opiminione di un veterinario°
grazie anticipate
gigi
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da gigi
se rapportate il peso di un piccione con quello di un orso,quanti kg di veleno ci vorrebbero?
gigi
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
E' la stessa cosa che mi sono chiesto anch'io
Eppire in città negli ultimi anni le decine di cani morti sono moirti per ingestione di veleno per piccioni (che non so cosa sia e sotto che forma sia) e chi lo usa sa perfettamente quale potenzialità ha sui mammiferi
Il veterinario dice che non è stricnina/(parlo sempre di quello usato sui cani a Imola)
So solo che è micidiale e che muoiono in pochi minuti
From: Bruno Modugno
To: ilcacciatore@ yahoogroups. com
CONDIVIDO L'INDIGNAZIONE ESPRESSA DA TUTTI PER L'AVVELENAMENTO DEGLI ORSI DEL PARCO. MI OCCUPO DI ORSI D'ABRUZZO DA ALMENO 40 ANNI, GIA' DAI MIEI PRIMI PASSI IN RAI (VINSI A PESCASSEROLI L'ORSO D'ORO NEL 1967 INSIEME A GABRIELLA FARINON E FUI PIU' VOLTE MINACCIATO DA CHI VOLEVA SACCHEGGIARNE LE RISORSE). NONOSTANTE LE DICHIARAZIONI DI QUALCHE BELLO SPIRITO DEL WWF CHE INDICA NEL MONDO VENATORIO I RESPONSABILI DELL'ECCIDIO, FACCIO PRESENTE CHE TUTTO IL M ONDO DELLA CACCIA HA PRESO POSIZIONE CONTRO QUESTI BIECHI ASSASSINI DI ORSI E DI LUPI. RICORDO ANCHE CHE CACCIATORI E ALLEVATORI DELLA ZONA -TRANNE RARE E SPORADICHE ECCEZIONI - HANNO SEMPRE CONVISSUTO PACIFICAMENTE CON L'ORSO. MA NESSUNO, TRANNE IL SOTTOSCRITTO E FRANCO ZUNINO -ATTUALE SEGRETARIO DELLA WILDERNESS E GIA' GUARDIA DEL PARCO D'ABRUZZO - HA SPESO MAI UNA PAROLA SULLA PRECEDENTE PESSIMA GESTIONE DEL PARCO CHE VIDE RIDURRE IN VENTI ANNI IL NUMERO DEGLI ORSI DA 100 A 30 E DEI CAMOSCI DA 400 A 180. RICORDO LE PROMESSE DI UN EX PRESIDENTE DEL PARCO: NEL 2000 AVREMO 2000 CAMOSCI A 2000 METRI! RICORDO ANCHE CHE GLI ORSI SCAPPARONO DAL PARCO E TROVARONO LA MORTE O SI DISPERSERO FUORI DEI SUOI CONFINI PERCHE' NESSUNO VOLLE PROVVEDERE AL CONTENIMENTO DEL NUMERO DEI CINGHIALI CHE ESSENDO PIU' NUMEROSI, AGRESSIVI E VERSATILI, SOTTRAEVANO TERRITORIO E ALIMENTI AL FRAGILE E TIMIDO ORSO MARSICANO. EBBENE, LO STESSO PERSONAGGIO ANNUNCIAVA CON GIOIA IL SUCCESSO DELLA DIASPORA DEGLI ORSI CHE USCENDO DAL PARCO AVREBBERO COLONIZZATO L'APPENNINO! RICORDO CHE ZUNINO FU ESTROMESSO DALLA PRECEDENTE DIRIGENZA DEL PARCO PERCHE' GIA' ALLORA NE CRITICAVA I METODI DI GESTIONE (CHE TRA L'ALTRO HANNO AVUTO ALCUNI ECHI NELLE STANZE DELLA PROCURA DI SULMONA E DELLA CORTE DEI CONTI). ZUNINO E' AMICO DEI CACCIATORI (LE ZONE WILDERNESS SONO STATE REALIZZATE IN TUTTA ITALIA ANCHE CON LA COLLABORAZIONE DEL MONDO VENATORIO) MA I CACCIATORI NON L'HANNO ANCORA CAPITO. ZUNINO CHIEDE UNA MANO AL NOSTRO MONDO, ED HA RICEVUTO SOLO LA DISTRATTA ATTENZIONE DI FEDERCACCIA E DI POCHI ALTRI. CHE COSA CHIEDE? NON SOLDI, MA CHE MOLTI DI NOI SI ISCRIVANO ALLA SUA ASSOCIAZIONE. UN'AREA WILDERNESS METTE PER SEMPRE AL SICURO UN TERRITORIO MERITEVOLE DI PROTEZIONE DALLE MIRA DEI FABBRICANTI DI PARCHI. INFATTI ESSENDO GIA' ZONA PROTETTA E' INTOCCABILE, ANCHE SE CONTINUANO AD ESSERVI CONSENTITE ALCUNE ATTIVITA' COMPATIBILI COME LA CACCIA, LA PESCA, IL TAGLIO DEGLI ALBERI E GLI ALLEVAMENTI CHE VI ERANO SEMPRE STATI PRATICATI CON INTELLIGENZA E RISPETTO. L'AREA WILDERNESS NON PARTECIPA ALL'ALLEGRO BANCHETTO DEL DENARO PUBBLICO CHE FA TANTA GOLA AI SOSTENITORI DI OASI E PARCHI. CHIEDE SOLO CHE I SINDACI SI IMPEGNINO A NON FARE AL SUO INTERNO STRADE, MANUFATTI, CENTRI VISITE E ALTRE CONSUMISTICHE PUTTANATE, TIPICHE DELLA CULTURA DEI PARCHI CON CONSEGUENTI DISTRIBUZIONI DI CARICHE, INCARICHI, CONSULENZE E UFFICI, COSTOSI PER TUTTI MA REDDITIZI SOLO PER GLI AMICI DEGLI AMICI.
BRUNO MODUGNO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ETICA DELLA DELEGAZIONE ITALIANA C.I.C.
Ancora sugli orsi. Per anni, noi che per mestiere televisivo ci occupiamo di natura, abbiamo tentato di rubare qualche immagine. Non ci siamo mai riusciti. E i documentari, dai titoli assai eloquenti (ve ne cito uno per tutti: "L'orso c'è ma non si vede") raccontavano le sue gesta, mostravano le tracce, i fatti e i misfatti, al massimo una foto d'epoca scattata da qualche guardaparco. Ma tutto qui. Poi finalmente, dopo molti e ostinati tentativi, e - se mi ricordo bene- grazie proprio a Franco Zunino allora dipendente del Parco (e oggi segretario della Wilderness), due grandi documentaristi, Fabrizio Paolombelli e Carlo Prola, riuscirono a catturare alcune immagini, assai lontane, di una coppia di orsi. Allora questi stupendi e unici animali (ursus arctos marsicanus, sottospecie dell'orso bruno europeo) erano cento, forse centodieci. Poi arrivarono i cinghiali che, assai meno specializzati, vitali e invadenti, sottrassero territorio e alimenti. La soluzione sarebbe stata: usare la carabina per ridurre il numero degli indesiderati ospiti. Ma gli integralisti dei parchi si opposero strenuamente a una pratica che viene utilizzata ovunque nel mondo (ed oggi in quasi tutte le aree protette italiane). I rari sostenitori della carabina (come il sottoscritto) vennero svergognati e impalati sulla pubblica piazza, anche se oggi hanno vinto la loro battaglia. Ma il danno ormai era fatto: molti orsi cercarono nuovi ambienti fuori del parco e spesso vi trovarono la morte per bracconaggio, o sotto un treno. Era questo il successo vantato da certi irriducibili bugiardi che annunciarono al mondo: "Gli orsi stanno ricolonizzando l'Appennino" ? Quei pochi rimasti diventarono più confidenti, grazie agli immondezzai a cielo aperto, alla campagna "meleti per gli orsi", a un turismo invadente e generoso di avanzi. E di immagini di orsi ne abbiamo viste, soprattutto in questi giorni, a bizzeffe. L 'orso non è più "l'ospite presente ma invisibile", ma una sottopecie di Yoghi, facile preda di farabutti sicuramente venuti da fuori per fare lavori che una volta facevano gli abitanti della zona e che bene o male convivevano da secoli con i silenziosi ospiti del parco. Ma veramente una mano assassina ha imbottito con la stricnina una carogna di pecora? Dififcile saperlo. Notizie non ne trapelano, solo chiacchiere. C'è stata la solita campagna mediatica, con le cazzate di giornalisti, presidenti di associazioni ambientalistiche, gattàre e benpensanti che non hanno perso l'occasione per aprire bocca e dare fiato alle trombe. Qualche imbecille ha dato addirittura la colpa ai cacciatori. Il ministro dell'ambiente propone la soluzione: misure più severe per la vendita di stricnina (che però è reperibile quasi ovunque all'estero insieme al cianuro). Ma perché non apre un'inchiesta sulla gestione di un parco creato soprattutto per salvare due specie, uniche al mondo (l'ursus arctos marsicanus e il camoscio d'Abruzzo, rupicapra rupicapra ornata) e non i cinghiali e il turismo di massa?. Il mistero continua. Ad un certo punto escono fuori dal cilindro altri due orsi, due cuccioli, dei quali non si deve parlare. E di che cosa sono morti? di stricnina o di una overdose di sonnifero? Oppure, come dice un dirigente del Parco, sono stati uccisi da un maschio che voleva accoppiarsi con la femmina e per il quale i due cuccioli, attirando l'attenzione e le cure della madre, risultavano un impedimento? Ma in settembre? Ma gli orsi non si accoppiano in giugno? Insomma: di che cosa sono morti i due cuccioli? Hanno i segni delle zampate del maschio o tracce di qualche sostanza venefica nel sangue o nello stoamco? Ci vuole tanto? Servono gli specialisti dei carabinieri o basta un veterinario di paese? C'entrano qualcosa con gli altri assassinii o sono le vittime di un'altra storia? Ne verremo mai a capo o resterà un mistero che, come tutti i misteri del parco d'Abruzzo, non verrà mai chiarito? Questi sono gli interrogativi di un giornalista assai curioso che nel passato, sempre a causa del Parco, ebbe qualche problema.
Bruno Modugno
sono esterrefatto dell avenelamento degli orsi però spero ke non diano la colpa ai cacciatori, qua sembra ke siamo i piu spudorati della terra e abbiamo mezza anzi pu dell' italia contro...
e a pensare ke i cacciatori sono persone tranquille tantevvero ke detengono armi, facciamo un bene allo stato con quasi 500 euro al mese... inoltre non inquiniamo, si è vero il piombo e i bossoli ma questo è' lo 0,0000001% dell inquinamento terrestre...
e ora la morte degli orsi poi quella dei lupi....
BASTA CON I CACCIATORI anzi perchè non si promuove la CACCIA , modo x essere a contatto con la natura e strumento di cultura....
promuoviamo invece solo CONSUMISMO ... e mi sono stufato di ki a volte mi critica perche vado a caccia
ancora una volta ripeto e ripeterò per sempre è ora di smetterla coi cacciatori e basta con quei stupidi cortei e manifestazioni a salerno, come quella giornata " cacciamo i cacciatori" e BASTA CON QUEI STUPIDI ELENCHI pubblicati sul web dove si condanna ki ama la natura ( fauna compresa!)[bastone][bastone][grrrr][grrrr][grrrr][grrrr][urlo]
Sarebbe utile approfondire il pensiero di Zunino anche per togliere potere a un mondo che vive economicamente alle nostre spalle con la scusa della salvaguardia di una natura che non sa salvaguardare ma con cui sa perfettamente come arricchirsi con il denaro pubblico
di Zunino ho letto molti interventi, é un personaggio scomodo per i media e per i protezionisti, perché rammenta come moltissimi parchi in Europa ed in America siano gestiti in modo diverso da come si fa per inostri, difende una caccia controllata e ragionevole, rammenta come in molti paesi la cooperazione con cacciatori e pescatori ha permesso di salvaguardare fauna ed ambienteed ed ha tutelato anche gli interessi degli abitanti. Dice che le zone devono essere vivibili e che laddove la natura non è in grado di mantenere determinati equilibri, l'uomo deve provvedere. Insomma
tutto quello che hai nostri Pecorari, abituati a proibire prima di tutto la caccia e poi a gestire in modo clientelare le zone proibite solo ai cacciatori,dà enorme fastidio.
Loro (i pecorai) creano campagne mediatiche, come quelle sui caprioli ed ora sugli orsi, ottenuto l'effetto poi.....il silenzio perché se si va a fondo c'é rischio che qualcuno scopra la verità, denunci gli sprechi, le incompetenze ed il clientelarismo che sta dietro alle dichiarazioni di amore per la natura !!!!!! Perché i giornali, così tanto solerti nell'annunciare scandalizzati la morte degli orsi ora tacciono ??? perché le parole di Modugno non vengono riportate, analizzate e verificate e se ha ragione si mettano in piazza le cose se ha torto (ma ne dubito moltissimo) lo si citi per diffamazione.
Ma stiano tranquilli i VERI colpevoli, non se ne farà nulla, fino alla prossima volta, quando si vorrà fare pressione per avere nuovi fondi o per creare nuovi impieghi da affidare a persone
dal voto "sicuro".........................
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano
di Zunino ho letto molti interventi, é un personaggio scomodo per i media e per i protezionisti.................................... ........................"sicuro".................. .......
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Non pensi che sia giunto il momento di smettere di combattere da soli la nostra guerra?
Non pensi che sia giunto il momento delle alleanze per esempio proprio con Zunino?
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Non pensi che sia giunto il momento di smettere di combattere da soli la nostra guerra?
Non pensi che sia giunto il momento delle alleanze per esempio proprio con Zunino?</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
sono profondamente convinto che si DEBBA fare alleanza con persone come Zunino o comunque che abbiano, in buona fede, voglia di arrivare a qualche risultato.
Chiaro che non possiamo intenderci con chi, a priori e per partito preso, nega il diritto alla
caccia in qualunque sua forma.
Per il resto sono un accanito propugnatore della caccia come attività che prelevi in modo ragionevole, tollerabile e controllato una parte della fauna, che i cacciatori stessi avranno provveduto a tutelare. Sono dell'opinione che si debba anche cooperare con il mondo degli agricoltori ai quali vanno anche riconosciuti dei vantaggi economici, qualora si adattino
a coltivare in modo da tutelare la fauna. Sono anche dell'opinione che la nostra attività debba integrarsi con le iniziative turistiche a favore delle popolazioni locali, specie nellearee meno favorite per l'attività agricola e che la cinofilia possa svolgere anche un importante ruolo turistico e debba poter utilizzare le aree protette.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Non pensi che sia giunto il momento di smettere di combattere da soli la nostra guerra?
Non pensi che sia giunto il momento delle alleanze per esempio proprio con Zunino?</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
sono profondamente convinto che si DEBBA fare alleanza con persone come Zunino o comunque che abbiano, in buona fede, voglia di arrivare a qualche risultato.
Chiaro che non possiamo intenderci con chi, a priori e per partito preso, nega il diritto alla
caccia in qualunque sua forma.
Per il resto sono un accanito propugnatore della caccia come attività che prelevi in modo ragionevole, tollerabile e controllato una parte della fauna, che i cacciatori stessi avranno provveduto a tutelare. Sono dell'opinione che si debba anche cooperare con il mondo degli agricoltori ai quali vanno anche riconosciuti dei vantaggi economici, qualora si adattino
a coltivare in modo da tutelare la fauna. Sono anche dell'opinione che la nostra attività debba integrarsi con le iniziative turistiche a favore delle popolazioni locali, specie nellearee meno favorite per l'attività agricola e che la cinofilia possa svolgere anche un importante ruolo turistico e debba poter utizzare le aree protette.
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mi chiedo però come prendere i primi contatti e chi li debba prendere perchè vedo che le varie arci e feder caccia non sono troppo attente e sensibili al problema per adesso e vadano sensibilizzate
Nel frattempo sono i singoli che devono muoversi
un saluto al forum.
Penso che la nostra categoria nn è rappresentata da nessuno, bisogna protestare e scendere in piazza e farci sentire solo cosi abbiamo la speranza di non scomparire come popolo di cacciatori.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da beretta64
Penso che la nostra categoria nn è rappresentata da nessuno
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Giustissimo
Le varie associazioni servono solo per il disbrigo dei pratiche economo-buro-cratiche e per organizzare qualche gara o esposizione ma di fronte ai problemi socio-politici non esistono e così non servono a niente
Ma non per colpa loro ma NOSTRA
Scendere in piazza?
Mi sembra di vedere..........................
Abbiamo già avuto l'esempio dei commercianti che scesero in piazza per proteggere i loro diritti ................
Io credo invece che rimanga un ottima idea quella delle alleanze con persone come Zunino (vedi sopra)
Vi presento il Zunino pensiero (segretario della Wilderness italia)
I vertici del mondo della caccia ci conoscono molto bene; il problema è convincerli che è giusto e saggio sostenerci!
Ma per farlo dovrebbero comprendere meglio l'importanza di essere veramente ambientalisti (o conservazionisti) e non pensare solo a cacciare ed a gestire la fauna, vivendo nell'illusione che l'ambiente ed i territori si preservino da soli, facendo così il gioco degli anticaccia che con la scusa di proteggerli e conservali li chiudono prima di tutto alla caccia. Da quando frequento il mondo della caccia (i vertici) non siamo ancora riusciti a a far designare una sola Area Wilderness per espresso merito loro, pur avendo ricevuto lodi in merito a questa nostra primaria finalità: vince sempre in loro la paura di essere artefici di aree protette, mentre è solo con la designazione di aree protette che si può impedire l'istituzione di quelle chiuse alla caccia (((tipo quelle del wwf))).
Ci sono state grandi opportunità lasciate cadere nel nulla a causa di questa visione, e solo piccole sezioni o gruppi o singoli cacciatori, hanno finora avuto il merito di aver portato alla designazione di Aree Wilderness, protette ma aperte alla caccia.
Le organizzazioni mai!
E mai queste Aree le hanno veramente lodate sui loro organi di stampa: tuttalpiù si loda il fatto che la Wilderness non è contro la caccia. Ma questo non basta.
Noi non siamo contro la caccia, ma la caccia deve dimostrarci il suo interesse a salvaguardare i territori selvaggi (come avviene in America); se i cacciatori non operano direttamente per questo fine e pensano solo a cacciare, per quale ragione farci tanti nemici per difenderli, pur condividendo filosoficamente il loro diritto a praticarla?
Care Associazioni Venatorie invece di perdere tempo in inutili, o solo propagandistiche, diatribe con chi ragion non vuol sentire, si faccia un passo...
faccio la beccaccia con buoni (per me) risultati, mi piace sparare con il fucile di mio padre, un sovrapposto 12 del 1958. E' una cosa affettiva, lo curo...
28-01-25, 15:45
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