Con altri villeggianti del campeggio ci siamo ritrovati a parlare dei nostri cani e di conseguenza dei pro e dei contro.
Ho riscontrato che i problemi sono sempre gli stessi:
Il cane tira al guinzaglio
In casa è un demonio
Morde gli ospiti e ai cani che vengono in casa
Fa quello che vuole e non ascolta
Morde tutto quello che trova, ecc. ecc.
Tra tutti ho trovato un solo cacciatore, proprietario di un Kurzhaar e di un altro cane di cui non ricordo la razza ma da caccia.
Parlando con loro, curiosando e condividendo le esperienze mi sono accorto che il luogo comune è sempre lo stesso, il cane passa molto tempo da solo l’intera giornata, chiaramente, per impegni di lavoro. Fin qui ci può stare, ma poi alla domanda: ma quando torni a casa lo porti fuori per farlo scaricare o nel caso in cui vive in giardino, condividi del tempo con lui?
Le risposte sono state simili e del tipo:
E chi ha tempo!
La stanchezza mi toglie la voglia di farlo.
Perché cosa gli manca in casa, poi i bisogni li fanno in giardino.
A fine settimana lo porto al parco con gli altri cani
Magari tutti i cani stessero come lui. ecc. ecc.
la risposta del cacciatore: li ho portati al quagliodromo 2 volte e mi hanno abboccato le quaglie, no no, non li porto più fino a che non riapre la caccia almeno non corro il rischio che abbocchino.
Ora la mia riflessione è la seguente: se i proprietari di cani in generale, di qualsiasi razza e nella loro diversità di impiego la pensano cosi (facendo riferimento a questa esperienza ma anche di altre in generale) come se ne può venir fuori? I cani possono crescere senza problemi?
Riportando il tutto alla caccia se ne sentono altre (a mio parere legate ad una cultura del passato) riguardanti la gestione giornaliera, i rapporti con il cane, l’alimentazione e l’addestramento; anche qui i pareri sono diversi pur essendo espressi da proprietari di cani e praticanti di caccia (distinguo con le prove delle quali non ne so nulla) come se tanti cuochi parlassero della stessa ricetta usando ingredienti diversi.
Sono tutti nel giusto o qualcuno rimane attaccato alle “vecchie tradizioni” più per pigrizia di rivedere la propria posizione?
In ultimo, a mio parere se si vuole un cane complice, amico ed obbediente la ricetta è sempre la stessa, viverlo il più possibile, creando un rapporto di dipendenza da affezione, solo a quel punto il cane sarà totalmente sotto il nostro controllo e farà come per attrazione irrefrenabile tutto quello che noi desideriamo da lui più per empatia che per comando.
Siccome tutto parte dalla testa, dovrebbe valere sia per la caccia che per altro
Gradirei un vostro parere in merito, sottolineando i vostri disappunti.
Grazie
) amanti del cane da ferma, sto ed ho, approfittato di questo tanto agognato breve periodo, per riscaldare i motori....