dal sito Big Hunter:
A spiegarlo è un articolo del sito sicurauto, che ha interpellato l'Anmvi e la Lav (che è poi l'associazione che ha proposto per prima il provvedimento). Non tutti i passaggi sono chiari, per esempio si sa che la norma vale per qualsiasi tipo di animale da reddito, d'affezione o protetti ma per la Lav nessun animale è da escludere (nemmeno un ratto, per intenderci). “La volontà del Legislatore di circoscrivere l'area di applicazione della norma – dice infatti l'associazione animalista - è caduta con l'utilizzazione del termine 'protetti' poiché tutti gli animali in base al titolo IX-bis del Codice penale sono protetti dai maltrattamenti e la mancata somministrazione di cure ad un animale è stato identificato da sentenze della Corte di Cassazione come un vero e proprio maltrattamento. Quindi, oltre che per dovere civico e buon senso, l'obbligo di fermarsi a chiamare aiuto valgono per tutti gli animali”.
Una volta urtato un animale la legge impone di non agire di testa propria e, anche se si è veterinari o esperti, di non muovere l'animale e chiamare i soccorsi (proprio come si fa con gli uomini), ovvero Corpo Forestale dello Stato (1515), Carabinieri (112), Polizia (113), ecc. Ultimamente, spiega l'Anmvi, è stato attivato un sistema di georeferenziazione delle strutture veterinarie autorizzate, scaricabile anche su smartphone e disponibile sul sito www.struttureveterinarie.it, che permette di rintracciare la struttura più vicina.
Ma è sulle spese veterinarie che viene il bello. Lo Stato ti obbliga a chiamare i soccorsi ma poi se ne lava completamente le mani e, sorpresa, l'ambulanza ed eventuali cure sono a carico del soccorritore, a meno che non sia individuato un altro soggetto come responsabile dell'incidente.
Lo precisa meglio l'Amnvi: “non è prevista nessuna forma di partecipazione alla spesa da parte del Servizio Sanitario Nazionale, fatte salve le situazioni in cui la struttura veterinaria pubblica o privata disponga diversamente. L'onere è, in via generale, a carico del soccorritore ( O meglio 'utente della strada'), causa o coinvolto nell'incidente stradale". Infine il capitolo sanzioni, essendoci un obbligo, l'omissione del soccorso è un reato. Chiunque non ottempera al soccorso (che non coinvolge solo il conducente ma chiunque sia coinvolto nell'incidente) è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 a euro 318". Il risultato di questa norma è un pasticcio senza precendenti: se per esempio urti un cinghiale (cosa ben poco rara vista la proliferazione di questo selvatico in tutta Italia), non solo dovrai sobbarcarti i tuoi danni e quelli causati alla strada (sappiamo infatti che l'ente gestore della stessa può smarcarsi dalla responsabilità segnalando il pericolo) ma anche le spese neccessarie al trasporto e alle cure veterinarie dell'animale. C'è da scommettersi che i centralini delle forze dell'ordine non squilleranno per questo genere di segnalazione.
non ho parole........
Commenta