01 gennaio 2008
FINALMENTE TUTTI UNITI!
Era dal tempo della dipartita dell’ UNAVI che non accadeva il miracolo. Ma stavolta, con la complicità dei mille tappi di spumante esplosi a Capodanno, tutti i presidenti delle associazioni venatorie con il blasone più o meno impolverato, hanno preso la loro decisione. E fu così che pur se interrogato, il morto non rispose…
Solo io di Terra d’ Italia, sussurro sommessamente la notizia all’ orecchio del mio cavallo, rompendo così un silenzio che, altrimenti, sarebbe divenuto perfino assordante. Ma presumere, si sa amici, è più facile che sapere! Finalmente uniti, ho detto? E’ la parola colleghi! Di cos’ altro si tratta, se non di una sorta di “casta complicità” mai concertata, quella che ha portato -senza saperlo- a prendere la stessa decisione, tutti, dico tutti e sette i presidenti delle organizzazioni venatiche da me contattate? Nessuno dei presidenti/cacciatori ha giudicato utile rispondere ad un “collega” di colleghi, nati anch’ essi con l’ intento di tutelare gli interessi di altri “colleghi” per certi versi “uguali”. Ma nessuno dei responsabili sindacali ha ceduto alla curiosità. E neppure al confronto. E così i cacciatori continueranno a non capire, gli avversari animalisti a festeggiare e gli altri partiti politici persevereranno imperterriti a fregarsene dei problemi che assillano ogni giorno lo sforzo di caccia praticato nel nostro Paese. Così va il mondo!
Una sana anarchia ereditata fin da ragazzo mi suggerisce di aggiustare il tiro e di rivolgere la mia preghiera ai Santi delle parrocchie di campagna…Su questo anche il mio cavallo pare d’ accordo.
Sergio Gunnella
Copia della lettera spedita con mail-posta certificata a:
ANLC – ANUU -Arcicaccia – Confavi - Enalcaccia - Federcaccia – Italcaccia -
Roma, 15 ottobre 2007
[u]Oggetto: richiesta incontro</u>
Ill.mo Presidente XXXX X;
anche quest' anno, pur se caratterizzata da consuete, ma mai assuefatte asperità, è ricominciata la strada in salita degli Uomini dei Boschi. In salita purtroppo, anche per chi va a caccia in pianura. Ma tant’ è.
Con l’ “apertura” della nostra stagione, si è “aperta” quest’ anno anche la porta di TERRA d’ ITALIA, il primo partito delle diversità e delle specificità italiane. Le stesse diversità e specificità che coinvolgono il nostro mondo, quello della Caccia. Ma non solo. Come noi, lo sa bene Presidente, ad essere coinvolti da questa marmellata di incomprensioni e di livore generalizzato sono soprattutto coloro che non condividono le nostre pulsioni, considerate, per l’ appunto, diverse. E come noi lei sa che tali pulsioni si esplicano soltanto se si è dotati di grande coraggio. Lo stesso coraggio dimostrato dagli amici che hanno voluto creare con me il nuovo partito, mi consenta l’ ardire, Presidente, il “nostro” nuovo partito: TERRA d’ ITALIA.
Noi sappiamo che l’ Associazione da lei egregiamente guidata non consente tendenziosi avvicinamenti politici e tanto meno partitici. E quindi mai vorremmo coinvolgimenti che ricadrebbero inevitabilmente in senso negativo su entrambe le nostre Organizzazioni. Certo è che, per noi che intendiamo portare avanti politicamente le istanze di tutte le specificità nazionali, ivi compresa quella dell’ attività venatoria e di tutte le operosità ad essa correlate, la collaborazione e il confronto con le istituzioni di settore, nessuna esclusa, appaiono pressoché indispensabili.
Per questo ed altri motivi facilmente comprensibili, sono a richiederle, Presidente, un incontro che auspico avvenga il più presto possibile.
Nell’ attesa di un suo cenno di riscontro voglia gradire l’ espressione della mia massima stima.
Dott. SERGIO GUNNELLA
TERRA d' ITALIA - il Presidente Nazionale
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