La Honda dei misteri e quel colonnello che lavorò per Gladio e i servizi Delitto Moro, verso la riapertura della commissione parlamentare Roma - Due uomini dei servizi segreti sulla moto Honda, presente in via Fani il 16 marzo 1978 mentre le Brigate Rosse (da sole?) rapivano Aldo Moro e massacravano la sua scorta. Da quella moto partirono colpi di mitraglietta contro un testimone e fu quella moto che bloccò il traffico. La confessione post mortem di qualcuno che sapeva e le rivelazioni di un poliziotto riaprono i dubbi su uno dei passaggi più oscuri della storia italiana. E infatti nel racconto di Enrico Rossi, ispettore di pubblica sicurezza in pensione, si parla anche di prove distrutte dopo una breve indagine della magistratura romana.
Rossi ha parlato con Paolo Cucchiarelli, un giornalista dell’agenzia Ansa. «Tutto è partito - ha spiegato - da una lettera anonima scritta dall’uomo che era sul sellino posteriore della Honda in via Fani. Diede riscontri per arrivare all’altro, quello che guidava la moto».
Rossi, che vive a Torino spiega con puntiglio e gentilezza sabauda che, secondo colui che inviò la lettera anonima - che si qualificava come uno dei due sulla moto - gli agenti avevano il compito di «proteggere le Br da disturbi di qualsiasi genere. Dipendevano dal colonnello del Sismi Camillo Guglielmi che era in via Fani la mattina del 16 marzo 1978».
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Ora a freddo provo a ricordare una delle pagine piu' cruente della nostra storia recente, a Roma l'abbiamo vissuta tutti IO avevo 16 anni e ricordo bene lo stato di polizia in cui vivevamo in quei periodi, posti di blocco dappertutto, addirittura l'esercito in strada con posti di blocco particoplari con i sacchetti di sabbia e la mitragliatrice puntata sulle auto in transito.....erano gli anni di piombo e chi c'e' passato li ricorda ancora come anni bui, ma mai avremmo anche solo ipotizzato certe situazioni estreme.....qualche tempo dopo il corpo dello statista Aldo Moro venne trovato in una Renault 4 vicino alla sezione del PCI dietro piazza Argentina, si parlo' di ricatti dello stato che l'aveva voluto far morire addirittura si ventilarono ipotesi strane di accordi con la mafia, ma se questa ipotesi dovesse essere confermata sarebbe di una gravita' inaudita....
A oltre 36 anni possiamo solo spendere una preghiera per quella scorta massacrata in mezzo alla strada e per le sue famiglie.
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