Caccia alla cerca: tecniche di avvicinamento

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  • Dracula Transilvania
    Ho rotto il silenzio
    • Aug 2013
    • 13
    • Romania, Transilvania, Jiud. Maramures,

    #31
    Queste sono le nostre "mimetiche"; una è quella "estiva-autunnale" che utilizziamo sia per cacciare i migratori quali Allodole, Colombacci, Cesene e Tordi (nella foto siamo in una nostra postazione posizionata in una linea di migrazione dove spariamo solamente a volo - la "centralina" che s'intravede comanda i vari motorini delle 6 Giostre e dei 22 "pennuti" motorizzati), e sia per cacciare gli ungulati -per lo più Cinghiali- nelle foreste costituite principalmente da faggio ed abete rosso; la seconda è quella "invernale" per cacciare gli stessi ungulati con la neve e temperature rigide in alta montagna (1000>1800 mts, talvolta anche oltre -30° quando in Gennaio-Febbraio "soffia" impetuoso il gelido vento Siberiano che incanalandosi a 50>80 kmh. nelle valli molto strette ci ghiaccia come pinguini... siamo bene imbottiti per quello, sopratutto con scarponi e guanti termici, ma ciononostante qualche volta dopo 3-4 ore piantati nella neve o nel ghiaccio sentiamo segnali "raffreddamento" ... ed allora con cautela mastichiamo a bocca sigillata pezzetti di cioccolata fondente...).






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    • pointer56
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2013
      • 5185
      • Pordenone
      • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

      #32
      E pensare che io cacciavo allodole al capanno in giacca di tela/camicia e gilet (per carità, verdi) e con un cappello di tela (eh, certo, verde) per tenere gli occhi all'ombra...!
      Comunque, complimenti per l'accuratezza e, credo, l'efficacia di quelle mimetiche.
      Ma agli ungulati, per sicurezza, un po' di arancio, no?

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      • Dracula Transilvania
        Ho rotto il silenzio
        • Aug 2013
        • 13
        • Romania, Transilvania, Jiud. Maramures,

        #33
        Cercando di essere silenziosi il più possibile, di tanto in tanto c'inventiamo qualche cosa di nuovo, magari per un'esperienza negativa subìta: ad esempio manteniamo costantemente immerse nell'olio di vaselina le magliette di ferro delle bretelle delle armi, rimontandole solo la sera prima di ogni uscita venatoria. Altresì da molti anni abbiamo sempre con noi una decina di "supporti imbottiti anti rumore" che avvitiamo sui tronchi delle piante per mantenere l'arma in sicurezza verticale (anti caduta) quando l'appoggiamo mentre siamo fermi "in posta" (allegheremo una foto). Gli abbiamo fatti anni fa con dei "Trivellini" acquistati dal ferramenta sui quali abbiamo inserito un tubetto di gomma di buon spessore (tubo per gasolio auto-trattore) e poi un'altro idem ma messo di traverso (con dentro un legnetto per renderlo rigido, forando quindi il tutto per far passare il trivellino) rivestendo tutti e due i pezzi con diversi "giri" di tessuto di lana incollandola: sotto il traverso c'è ancora un pezzetto di tubo (cm.1,5-2,0) che serve per tenere staccato il "traverso" dal tronco affinchè la volata dell'arma non vada a picchiare contro la pianta (rimane staccata e passa bene anche il "cappuccio"). L'elevato strato di tessuto di lana serve per fare un buon spessore anti rumore, mentre la parte superiore (sulla mezza luna) l'abbiamo rivestita con del nastro di tessuto verde perchè migliora "l'impugnatura" e d'inverno con il freddo intenso il ferro non si attacca alle mani. Un supporto facile da fare ma per noi estremamente utile (ne abbiamo fatti molti e diversi fra loro da utilizzare a seconda delle condizioni meteo perchè quelli che avvitiamo quando piove hanno solamente la gomma per essere asciugabili immediatamente). Anche i "cappucci" (anti intrusione) di copertura sulle volate delle canne sono fatti con stesso tessuto (in testa, fra una piega e l'altra, è inserito in "dischetto" di pvc sottile anti acqua, incollando poi bene le varie pieghe su se stesse), mentre all'interno abbiamo incollato un dischetto di feltro (quello che si mette anche sotto le gambe delle sedie) in modo che il "cappuccio" anche cadendo sulla volata della canna non faccia mai alcun rumore. Sul "cappuccio" abbiamo cucito una cordicella sottile con asola finale da agganciare al "trivellino" perchè possiamo toglierlo e buttarlo in fretta senza pericolo di perderlo (rimane agganciato al trivellino). In certe occasioni fissiamo orizzontalmente sulla pianta altri "trivellini" che ci possono essere utili per appoggiare e puntare l'arma (siamo più stabili) quando sappiamo con buona approssimazione il luogo di provenienza del selvatico. Inoltre sotto il calcio delle armi posizioniamo un pezzo di neoprene (quello nero cm. 20x11 spessore cm. 1 che si vede sul tavolo insieme ad alcuni "trivellini"), in testa ed alla base del quale abbiamo praticato un foro da 4 mm. per inserire un listello di alluminio (sono ferri da calze colorati che si vedono anche sulla ribaltina della tasca dello zaino) che conficcandolo nel terreno serve tenere bloccato il neoprene nelle pendenze o terreni molli affinché non scivoli né lui né l'arma): inoltre appoggiando l'arma non si fa alcun rumore che possa essere percepito a distanza dai selvatici. In alcune foto si intravedono anche alcuni petardi rossi e l'accendino: sono sempre con noi, a portata di mano nelle zone più a rischio, il 1° (ed unico) avvertimento anti aggressione (Orsi, Lupi e Linci).... Insomma cerchiamo di fare del nostro meglio per il buon esito della squadra: poi ce non c'è anche quella buona dose di fortuna che ci dovrebbe accompagnare in ogni "avventura" venatoria .... buona notte.... che ci possiamo fare .... la fortuna non è cieca.... è orba !












        ---------- Post added at 02:41 PM ---------- Previous post was at 01:58 PM ----------

        Leggiamo con interesse le Vostre esperienze per incrementare e migliorare le nostre: intano alleghiamo ancora qualche foto se vi possono essere utili












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        • Yed
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2012
          • 6352
          • Pordenone
          • Segugio Bavarese di montagna

          #34
          ciao Conte D.
          certo che con il freddo avete problemi che noi non abbiamo... che grasso x armi usate perche non si congeli negli ottutatori ?
          Qualche rametto in testa e gli uccelli ti si posano :):)

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          • matteo1966
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2010
            • 2034
            • Liguria
            • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

            #35
            Originariamente inviato da Dracula Transilvania
            Queste sono le nostre "mimetiche"; una è quella "estiva-autunnale" che utilizziamo sia per cacciare i migratori quali Allodole, Colombacci, Cesene e Tordi (nella foto siamo in una nostra postazione posizionata in una linea di migrazione dove spariamo solamente a volo - la "centralina" che s'intravede comanda i vari motorini delle 6 Giostre e dei 22 "pennuti" motorizzati), e sia per cacciare gli ungulati -per lo più Cinghiali- nelle foreste costituite principalmente da faggio ed abete rosso; la seconda è quella "invernale" per cacciare gli stessi ungulati con la neve e temperature rigide in alta montagna (1000>1800 mts, talvolta anche oltre -30° quando in Gennaio-Febbraio ".....
            Mah!
            Io ho molti dubbi sul mimetico e per la mia esperienza gli animali percepiscono il movimento, gli odori il rumore e infine (poco) i colori.
            Se faccio bene queste tre cose gli arrivo letteralmente addosso, anche se vestito di giallo. Altrimenti.....
            ciao, matteo

            P.S. complimenti comunque per la passione e la dedizione dimostrate
            P.P.S. stessa cosa sott'acqua: sono un cacciatore in apnea e ho prove incontestabili che il mimetismo è l'ultimo dei problemi per i pesci.
            La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

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            • Dracula Transilvania
              Ho rotto il silenzio
              • Aug 2013
              • 13
              • Romania, Transilvania, Jiud. Maramures,

              #36
              Nello zaino c'è sempre qualcosa di colore arancione, ma personalmente nella squadra siamo tutti convinti che sia solamente il buon senso che ci può salvare la pellaccia, ovvero la prudenza più assoluta, il saper rinunciare a premere il grilletto quando riteniamo ci sia un minimo di rischio (per non parlare dei rimbalzi che sono quasi spesso imprevedibili e pericolosissimi), il pensare bene a lungo prima di sparare, "studiare" continuamente e molto attentamente la postazione dove siamo (angolazioni, piante, avvallamenti, terreni sopratutto se gelati) sempre per la storia rimbalzi. Sotto un certo profilo qui siamo anche fortunati perchè essendo noi Cacciatori appena in 35, compresa mia moglie, per un terreno montano vasto circa 20.000 ettari (Carpazi Nord-Orientali), spesso ci troviamo fermi in "posta" all'interno di grandi foreste di faggio, carpine, querce o pino rosso anche a 400>700 mt. uno dall'altro, talvolta anche ben di più, motivo per il quale è difficile che un proiettile (se non indirizzato intenzionalmente...) possa colpire un nostro collega. Inoltre ci assicuriamo sempre che dietro o nei paraggi del nostro bersaglio non ci siano nè altri selvatici (compresi i nostri cani!), e tanto meno che non ci siano persone che vanno a raccogliere legna, funghi o frutti di bosco. Difficile fare tiri lunghi: quando obbligati posizionare qualche buon "cecchino" in zone aperte, gli viene assegnata un'angolazione ben precisa ed una distanza elevatissima da noi, o per lo meno con frapposti grossi ostacoli naturali (collina, foresta o luogo sicuramente non frequentato da alcuno!). Siamo Cacciatori e non sparatori: in genere spariamo da 0 a 60 mt. perchè nelle foreste dove cacciamo ci sono grosse piante che permettono sì una buona visuale, ma al tempo stesso non concedono alla palla di fare molta strada senza impattare in qualche tronco o protuberanze del terreno. I battitori che spesso partono da 4-5 km. o più di distanza, li sentiamo molto bene al loro approssimarsi perchè l'eco delle vallate porta lontano il loto frastuono, quindi ci arriva presto all'orecchio. Ma sono per lo più i cani che ci avvisano perchè anticipano di molto la presenza dei battitori: pertanto al loro apparire siamo ancora più attendi e guardinghi e subito si riducono drasticamente a pochi metri le distanze per un'eventuale tiro, oppure in silenzio si lascia che il selvatico se ne vada (talvolta se necessario siamo noi stessi che li incitiamo ad andarsene e si scarica l'arma). Quando invece cacciamo in zone o condizioni a rischio "aggressioni", collochiamo lo zaino con dentro eventuali alimenti (per lo più cioccolata), ad una certa distanza da noi perchè se arriva appunto "Zio Martino" di sicuro va prima diretto a rovistare nella "sacoccia" sentendo il "profumo" e quindi concedendo a noi il tempo di tentare di allontanarlo con le buone maniere (vociando un sacco di paroline dolci tipo.. "figlio di p......... padre..."), associando poi le maniere dure con lancio di petardi e quando purtroppo indispensabile.... alle maniere drastiche ma convincenti...... il che per fortuna capita più raramente....... Nella foto n. 19 si vede che il mio zaino verde è appeso su una pianta, a circa 13-15 un poco sulla destra rispetto dove mi trovo io quella mattina (foto n. 18). In un'altra foto si vede come noi utilizziamo sempre i "Trivellini" per sostenere l'arma verticale, anche dentro un'altana (questa che si vede è specifica per cacciare Cervi ed Orsi, per questo motivo è molto alta).








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              • teufel.35
                ⭐⭐
                • Nov 2011
                • 647
                • Roma Ostia lido

                #37
                Originariamente inviato da matteo1966
                Mah!
                Io ho molti dubbi sul mimetico e per la mia esperienza gli animali percepiscono il movimento, gli odori il rumore e infine (poco) i colori.
                Se faccio bene queste tre cose gli arrivo letteralmente addosso, anche se vestito di giallo. Altrimenti.....
                ciao, matteo

                P.S. complimenti comunque per la passione e la dedizione dimostrate
                P.P.S. stessa cosa sott'acqua: sono un cacciatore in apnea e ho prove incontestabili che il mimetismo è l'ultimo dei problemi per i pesci.
                Ad essere sincero, anche io, per mia esperienza, non ho mai dato troppa importanza al mimetismo quanto agli odori, rumore, vento, movimenti ecc.....mi e' capitato diverse volte di cinghiali che, venendomi incontro, non hanno mai notato la mia presenza pur indossando gilet e cappello arancione.....

                Un salutone
                Alberto

                NB- Ben trovato Giorgio....

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                • pointer56
                  ⭐⭐⭐
                  • Sep 2013
                  • 5185
                  • Pordenone
                  • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                  #38
                  Originariamente inviato da matteo1966
                  Mah!
                  Io ho molti dubbi sul mimetico e per la mia esperienza gli animali percepiscono il movimento, gli odori il rumore e infine (poco) i colori.
                  Se faccio bene queste tre cose gli arrivo letteralmente addosso, anche se vestito di giallo. Altrimenti.....
                  ciao, matteo

                  P.S. complimenti comunque per la passione e la dedizione dimostrate
                  P.P.S. stessa cosa sott'acqua: sono un cacciatore in apnea e ho prove incontestabili che il mimetismo è l'ultimo dei problemi per i pesci.
                  Originariamente inviato da teufel.35
                  Ad essere sincero, anche io, per mia esperienza, non ho mai dato troppa importanza al mimetismo quanto agli odori, rumore, vento, movimenti ecc.....mi e' capitato diverse volte di cinghiali che, venendomi incontro, non hanno mai notato la mia presenza pur indossando gilet e cappello arancione.....

                  Un salutone
                  Alberto

                  NB- Ben trovato Giorgio....
                  Sono d'accordo con voi per quanto riguarda gli ungulati, ma per gli uccelli? Anche loro vedono in una specie di bianco e nero o bianco e grigio-verde? Me lo sono chiesto vedendo che si usa molto il mimetico anche per anatre e colombacci. Mi associo ai complimenti per la precisione e la meticolosità nella preparazione degli strumenti di caccia, davvero esemplari. Mi resta la curiosità circa eventuali problemi di lubrificazione delle armi a quelle temperature e relative soluzioni adottate (grafite?).

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                  • teufel.35
                    ⭐⭐
                    • Nov 2011
                    • 647
                    • Roma Ostia lido

                    #39
                    Originariamente inviato da pointer56
                    Sono d'accordo con voi per quanto riguarda gli ungulati, ma per gli uccelli? Anche loro vedono in una specie di bianco e nero o bianco e grigio-verde? Me lo sono chiesto vedendo che si usa molto il mimetico anche per anatre e colombacci. Mi associo ai complimenti per la precisione e la meticolosità nella preparazione degli strumenti di caccia, davvero esemplari. Mi resta la curiosità circa eventuali problemi di lubrificazione delle armi a quelle temperature e relative soluzioni adottate (grafite?).
                    Ciao Pointer, per quanto riguarda il mimetismo, io posso parlare solo ed esclusivamente del cinghiale...caccia che ho praticato in via esclusiva per piu' di trent'anni. Comunque, anche se non ho molta pratica, sono sicuro che il mimetismo sia d'obbligo per gli uccelli....specialmente per i colombacci.....

                    Un saluto
                    Alberto
                    Ultima modifica teufel.35; 30-05-19, 17:59.

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                    • Dracula Transilvania
                      Ho rotto il silenzio
                      • Aug 2013
                      • 13
                      • Romania, Transilvania, Jiud. Maramures,

                      #40
                      Pointer 56: visto che anche tu cacci le Allodole, procurati una mimetica fogliare simile (noi le avevamo acquistate -anche i berretti- presso l'armeria Lino Dal Balcon - Malo - Vicenza): sono davvero ottime: qui le Allodole ed i Colombacci ci arrivano vicinissimi, talvolta 5-6 mt. che li dobbiamo spaventare per spararci con il cal. 20 (pb. 12 per le Allodole strozzatura 4>5 e pb. 10>8 per i Colombacci strozzatura 3>4, la n. 2 per eventuali tiri "extra-lunghi" a 25 mt.). Comunque i tiri più lunghi non superano i 20 mt. In una delle nostre postazioni (spariamo a volo e c'è un "seccone" a 16 mt. per sparare solo agli Storni ed alle Cesene quando tentano di "calarsi" con la nebbia...) anche se talvolta non viene mia moglie, mi porto sempre appresso almeno 3 fucili cal. 20 + un cal. 12 (questo caricato a pallini 5/0 per le Volpi, gatti e cani randagi) perchè posso montare strozzature diverse e cartucce di vario tipo da utilizzare in base all'occasione e tipo di migratori. Ecco un paio di foto di una nostra postazione.










                      ---------- Post added at 07:09 PM ---------- Previous post was at 05:19 PM ----------

                      Ciao Alberto - Teufel 35-: ben sentito in questa rubrica: tutto bene ? Ti auguriamo proprio di sì. Da quello che finora ci risulta il Cinghiale distingue le tonalità (bianco, nero, grigio) ma non vede i colori, quindi in teoria la "mimetica" con lui non servirebbe a niente: noi però abbiamo sempre il dubbio che "dopo Cernobyl" in mezzo ci possa essere l'eccezione, ovvero che un bel giorno un Cinghiale di queste zone (che ne ha viste tante...) veda anche i colori..... A parte gli scherzi, noi le mimetiche le avevamo acquistate molti anni addietro proprio per cacciare alcuni migratori in Italia: poi venuti a vivere qui abbiamo continuato utilizzarle anche nel perseguire gli ungulati (fa parte integrante del nostro abbigliamento venatorio, e dopo tante esperienze devo dire che funzionano bene: certamente come dici tu (ed altri) il rimanere immobili, viso ben coperto, non usare profumi, evitare rumori, il rimanere bassi e sottovento ecc. non permette tanto facilmente al selvatico di percepire la nostra presenza. Tuttavia noi cerchiamo comunque (nel limite del possibile) di non tralasciare nulla al caso, e pertanto quando l'occasione ce lo permette cerchiamo di "nasconderci" alla vista del selvatico più che possiamo, ovvero "sparire" nell'ambiente, meglio dire "farci inghiottire" dalla natura stessa locale. Scherzosamente i nostri amici Cacciatori ci dicono sempre: per trovarvi in foresta dobbiamo pestarvi addosso! Certo è che così "travestiti da Zombi" (come dice il nostro stimato amico Barone Rosso) e rispettando quanto affermi tu Alberto, il "trucco" funziona davvero benissimo, fin troppo direi perchè anche lo scorso Dicembre 2018 un bel Capriolo Adulto molto robusto mi è arrivato a circa 3 metri e si è fermato: io ero inginocchiato, a ridosso di una pianticella isolata spoglia, molto sottile, circa 20 mt. prima di un bosco, il cui tronco era grosso si e no come un barattolo di coca-cola. Mi accingevo entrare in una foresta, ma vedendolo arrivare (eravamo in una battuta al Cinghiale e lui scendeva dalla collina sulla mia sinistra) mi sono bloccato, sono rimasto immobile, flesso con l'arma imbracciata fra pancia e ginocchia. Il piccolo cervide è rimasto fermo lì davanti a me per almeno un minuto: sembrava una statua, deciso non andarsene ... un'eternità di tempo !): fiutava l'aria, muoveva le orecchie, percepiva qualcosa, lo vedevo nervoso ma lui non vedendo nulla non era poi così tanto "teso". Dentro di me dicevo "che bello che sei... mamma mia che bell'animale che sei...".... era così vicino che pensavo se in quel momento avessi avuto in mano uno dei nostri rastrelli da fieno con il manico lungo lo potevo toccare, anzi spingere ... pensa quant'era vicino !!! Idem ho avuto un'esperienza quasi analoga il 4 Novembre 2012 quando (quella volta ero insieme con Maria) il 1° Orso -ore 12,18- sui 200 kg. ci passò a neppure 3 passi (cm. 240) .... non ci vide, non ci sentì, non ci fiutò ..... cosa vuoi che ti dica, noi continuiamo pensare si sia trattato di un miracolo perchè questo non è assolutamente possibile per il vero Re della foresta! Crediamo altresì che il mimetismo abbia contribuito e non di poco, per non dire determinante al buon esito di questa "avventura" perchè non eravamo seduti o sdraiati... eravamo ben ritti in piedi poiché dal rumore che avevamo percepito pochi istanti prima ci aspettavamo fosse un grosso Cinghiale che ci veniva contro... invece si è materializzato il 1° Zio Martino .... il 2° è arrivato circa 25 minuti dopo... da infarto !!!!!! e neppure quello ci ha visto ..... per nostra grandissimissima fortuna !!! Maria ed lo diciamo sempre a Michele: di qualcosa moriremo, sicuramente, ma non certo d'infarto !
                      A proposito di lubrificanti: non utilizzare mai grassi di alcuna natura (con il freddo legano): idem si comportano gli oli densi: noi utilizziamo un olio "americano" che ci ha fornito il capo dei nostri Pompieri locali (Radu, amico anche di Michele). Ne stendiamo uno strato sottilissimo sui meccanismi e sul grilletto (fa da anti ghiaccio) la sera prima di andare a caccia: la canna invece la lasciamo assolutamente "secca" perchè con temperature molto rigide "il ferro" stringe... e potrebbero aumentare pericolosamente le pressioni. Una volta ritornati a casa, anche se non abbiamo sparato, smontiamo le carabine in ogni loro parte, le verifichiamo, le lubrifichiamo nuovamente comprese le "magliette" di ferro...: poi sei il giorno dopo si va ancora a caccia le rimettiamo nelle custodie, diversamente vanno nell'armadio smontando prima le magliette che immergiamo nel barattolo con l'olio di vaselina.

                      ---------- Post added at 07:26 PM ---------- Previous post was at 07:09 PM ----------

                      Pointer 56: personalmente non so quanto sia vero, ma molto tempo fa avevo letto qualche articolo nei quali persone di un certa cultura asserivano che alcuni uccelli distinguevano bene i colori, in particolare se non ricordo male mi sembra indicassero quelli appartenenti al settore "Anatidi". Proverò fare una ricerca.

                      ---------- Post added at 07:37 PM ---------- Previous post was at 07:26 PM ----------

                      Pointer56: ho appena letto questo articolo su internet: aprilo

                      Da quello che dicono gli uccelli vedono molto meglio di noi i colori e ne distinguono le sfumature che l'occhio umano non percepisce. Loro vedrebbero in forma tridimensionale ... beati loro.... io per leggere indosso gli occhiali già da qualche anno ....

                      ---------- Post added at 07:52 PM ---------- Previous post was at 07:37 PM ----------

                      Pointer 56 : apri anche questo sito
                      I colori che attirano gli uccelli - Paesaggistica

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                      • toperone

                        #41
                        Per favore restiamo in topic.

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                        • Dracula Transilvania
                          Ho rotto il silenzio
                          • Aug 2013
                          • 13
                          • Romania, Transilvania, Jiud. Maramures,

                          #42
                          In ogni caso, sopratutto nelle forme di caccia di avvicinamento, pensiamo sia molto importante una profonda conoscenza pisichica-anatomica del selvatico, delle sue abitudini e delle sue capacità di difesa, oltre ad una buona conoscenza generica dell'ambiente dove opereremo, pur nel rispetto dei "dogmi" venatori. Con un'occhio di riguardo sempre rivolto al meteo (ed alle sue bizze), riteniamo sia importante non solo la nostra preparazione fisica (la buona salute è fondamentale), ma anche un'adeguata preparazione ben equilibrata farcita con primaria importanza di buon senso, sangue freddo, autocontrollo oltre il conoscere i propri limiti. Intendo il capire ed il fermarsi in tempo prima che le situazioni ci possono prendere la mano trascinandoci verso pericoli o rischi mal calcolati e magari stimati "lievi". Meglio soppesarlo quel piccolo "dubbio" che per un'attimo in quei frangenti ci suona in testa... piuttosto che dire dopo "quando mai..."... Timori o agitazioni, magari volutamente soppressi dall'entusiasmo, possono a volte indurci tentare nuovi percorsi, nuovi metodi: "improvvisare" sul terreno di caccia può essere produttivo, come no, ma può essere altrettanto deleterio: nel dubbio e se non è estremamente indispensabile è meglio lasciar perdere l'improvvisa "iniziativa"... Per questo sarebbe utile "mimare" possibili situazioni venatorie che ci potrebbero accadere, meglio con la partecipazione di qualcuno, provando poi ad adottare i comportamenti più consoni che riterremo opportuni al fine di ottenere il miglior risultato sperato. Confrontarci con gli altri (scambi di opinioni e di esperienze) è assai positivo: esporre i propri dubbi, innalzare "paletti" contraddittori, saper ascoltare tante "campane" non è solo saggezza, è sopratutto arricchire il proprio bagaglio culturale di conoscenze che forse un giorno ci potrebbero salvare la pellaccia.... anche per questo, particolarmente nelle cacce di ricerca ed avvicinamento, l'essere "lupi solitari" non è proprio il massimo.... se qualcosa va storto (un malore, una puntura d'insetto, il morso di un'Aspide, una caduta, uno slogamento, una carica oppure un'aggressione improvvisa, il maltempo) ci possono inchiodare in quota all'addiaccio.... magari senza segnale telefonico... è meglio "spartirla" la soddisfazione..... è meglio essere almeno in due con telefonino e ricetrasmittente in tasca. Noi portiamo sempre anche pezzi di cioccolata fondente e bustine di zucchero, energia diretta. Non ultimo, ricordiamoci della pericolosità attiva e passiva dell'arma che maneggiamo... e dei pericolosi rimbalzi, anche i più assurdi che la palla uscita dalla volata può assumere in funzione di tanti fattori davvero imprevedibili. E poi la paura.... beh quella, anche se per orgoglio non lo vogliamo sempre ammettere, chi più chi meno, ce l'abbiamo un pò tutti..... è normale e non spaventa proprio nessuno, importante è saperla gestire bene: la vera paura ci evita di fare cazzate e ci riporta a casa..... cosa che non fa il panico ed il terrore..... ve lo dice uno che di queste "menate" purtroppo ne ha passate tante.... ma la passione è passione...... e sono ancora qui a leggere ed ascoltare le vostre esperienze sempre tanto preziose per me.

                          ---------- Post added at 11:14 PM ---------- Previous post was at 10:39 PM ----------

                          Parlando sempre di cacce ci avvicinamento, a proposito di essere almeno in due e non "lupi solitari", vorrei precisare che se alle ore 11,35 di un 7 Gennaio 2017 (mezzo metro di neve e -25°C) non ci fosse stato vicino a me un certo "Barone Rosso" credo che adesso non sarei qui a raccontare le nostre esperienze.... In quel frangente Michele ha inchiodato 6-7 mt. davanti a me con un preciso colpo al cervello un arrabbiatissimo verro di Cinghiale di circa 130 kg. che mi stava caricando .... ed è ancora "Barone Rosso" il Cacciatore che, nella fotografia allegata in precedenza, si vede salire su per la scala dell'altana il 5 Gennaio 2018...

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                          • costa
                            ⭐⭐
                            • Feb 2009
                            • 883
                            • Viterbo/San Nicandro G./Monticelli d'Ongina/Crotta d'Adda

                            #43
                            A parte l'argomento veramente interessante, vorrei fare i complimenti a Dracula (a parte il nome :-)) per la sua capacità di essere cacciatore vero, appassionato e allo steso tempo rispettoso.

                            Ce ne fosse di gente cosi!

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                            • trikuspide
                              ⭐⭐⭐
                              • Jan 2019
                              • 5795
                              • Sicilia

                              #44
                              ....li osserviamo da tempo, un gruppo eterogeneo di animali, forse derivante dalla fusione di almeno due famigliole, è solito frequentare verso sera un dirupo a doppia balza sul quale, abbiamo deciso di agguatarli.
                              La sera prescelta, col vento a favore ci rechiamo per tempo sul luogo e avvantaggiati dall'incedere silenzioso sulle rocce ci affacciamo con cautela scrutando sotto...
                              Sulle prime nulla, poi a sinistra di mio compare lui riesce a scorgerne alcuni.
                              Lenti , silenziosi e protetti dal bordo della balza su cui siamo, ci riposizioniamo affacciandoci sopra le fiere...c'è un rosso a tiro tra me e Giugliano a gesti mi concede il tiro ma io ho visuale parzialmente coperta e rinuncio a mia volta in suo favore...
                              L'attimo prima dello sparo è come sempre: il tempo,
                              l'aria, i respiri i cuori il sangue che scorre nelle vene...tutto si ferma per ripartire subito dopo il botto che interromperà per sempre una vita.
                              Come al solito mio compare fa centro, la preda fulminata purtroppo rotola giù ...le altre sfilano a sinistra dietro lo sperone di roccia della balza sottostante.
                              Giuliano decide che anche io devo avere una possibilità di tiro e mi suggerisce lo spostamento in direzione dei fuggitivi, per qualche centinaio di metri... "....non si sa mai!"
                              Seguo il suo consiglio e mi affaccio più avanti a più riprese, proprio quando sto per desistere invece avvisto anche io un grosso esemplare che dal canto suo controlla la situazione... Mi preparo al tiro e proprio nell'attimo in cui parte il colpo questo accenna a spostarsi.
                              Colpito dietro la scapola ma non tanto in alto da spezzare la spina va via...e visto il luogo e l' ora è un guaio.
                              Veloce confronto col mio compagno e la decisione è presa: per sta sera si recupera il piccolo domattina all'alba l'altro.
                              Impossibile calarci dalla balza da cui abbiamo sparato ci tocca raggiungere la macchina fare un giro di circa 10 km per scalare la parete dal basso.
                              Prima di avviarci marco a dovere il punto di caduta della preda di Giugliano conscio che presto farà buio e tutto sarà più difficile.
                              Al recupero effettuato a tarda sera seguirà quello mattutino ambedue per diversi motivi impegnativi




                              La foto che segue è di fatto "rubata" ad un mio amico e non ritrae il luogo descritto nel racconto, ma immortala una situazione analoga di suidi cavernicoli e rupestri.

                              ---------- Messaggio inserito alle 03:27 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:49 PM ----------

                              Ultima modifica trikuspide; 31-05-19, 14:33.
                              ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                              • enrico.83
                                ⭐⭐⭐
                                • Dec 2014
                                • 2724
                                • Bologna

                                #45
                                Anche io ritengo che, per la mia esperienza, per gli ungulati il mimetismo sia poco determinante.
                                Invece sugli uccelli lo ritengo fondamentale: mi riferisco a colombi e cornacchie; è evidente come cambino atteggiamento se solo entra nel loro campo visivo, per esempio, un cappellino chiaro.

                                P.S. Anche io pratico la caccia subacquea ed anche io non ho notato nessuna differenza ad intercambiare mute nere e mute mimetiche.

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