Nuova carabina in 223
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Avevo scritto il 200esimo pistolotto che DEVO scrivere tutte le volte che vedo scritte in questa sezione cose che, onestamente, vanno contro la logica.
Non me ne frega un cazz_ di convincere il "microcalibrista" di turno (o comunque una di quelle strane perversioni che imperversano anche nel mondo della caccia), mi interessa molto di più far desistere le 100 "menti indecise" che leggono il post, si "gasano" ed il giorno dopo si lanciano nell'intraprendere una strada senza senso.
Ho sempre scritto che sono calibri che non mi interessano per caccia. Che, come ho fatto in passato e cerco di fare ora, ogni tanto caccio anche io ad handicap (inteso come utilizzare attrezzature desuete o inadatte ad esempio a tiri lunghi) ma trasferisco l'handicap sulla mia abilità di cacciatore, di avvicinare la preda.............. e, soprattutto, saper rinunciare al tiro nei casi dubbi.
Ricordo con orrore quel post dove, qualcuno, scrisse "pochi avrebbero avuto il CORAGGIO di dare un tiro come quello che ho dato"...... ecco, il coraggio di avere altissime probabilità di arrecare ferite, spero mi mancherà ancora a lungo. Già detto che ho dato (pochi) tiri lunghi e lunghissimi, quindi non ne faccio una crociata, però li ho dati tutti senza essere "coraggioso".
Alessandro ha riassunto il concetto base. Voi usare un'arma con dei limiti ? Benissimo, trasferiscili sulla tua azione di caccia.
Non parlo volentieri di tiri in testa (per i motivi già detti sopra) eppure ne ho dati (su cinghiale, sul capriolo sarebbe una quadrupla follia). Sentir parlare di tiri in testa ad oltre 200m con un calibretto che prende l'aria che è una meraviglia mi intristisce.Commenta
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anche il .17hmr andrebbe altrettanto bene, non per questo muoio dalla voglia di sparare a un capriolo con un calibro nato per tirare ai cani della prateria o ai piccioni.
Fortunatamente il mio atc ha deliberato che il calibro minimo per il capriolo è il 6mm... se fosse per me lo porterei anche a 6,5!
poi mi raccontano la storia del rinculo (sulla falsa riga del .308 e .30-06 per la caccia al cinghiale) e dell'errore nato dal timore della botta, come se una carabina scalciasse come un mulo! il 6.5x68r in blaser k77 con canna ultralight e palle monolitiche lanciate a velocità assurda scalcia come un mulo, non per questo ho fatto una rosata pessima per paura della botta o a caccia non è arrivata la palla dove ho mirato...Cosa sarebbe la Caccia senza gli Autori che hanno lasciato pagine indimenticabili sulla grande avventura cacciatoresca? Un mondo meraviglioso perduto.
Quadri di passione, inni alla Natura, agli animali e agli uccelli: un mondo libero nella palestra in cui si svolge l’attività venatoria, fatiche e riposi, delusioni e gioie, visioni irripetibili.Commenta
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Come mai porteresti il limite a 6.5?anche il .17hmr andrebbe altrettanto bene, non per questo muoio dalla voglia di sparare a un capriolo con un calibro nato per tirare ai cani della prateria o ai piccioni.
Fortunatamente il mio atc ha deliberato che il calibro minimo per il capriolo è il 6mm... se fosse per me lo porterei anche a 6,5!
poi mi raccontano la storia del rinculo (sulla falsa riga del .308 e .30-06 per la caccia al cinghiale) e dell'errore nato dal timore della botta, come se una carabina scalciasse come un mulo! il 6.5x68r in blaser k77 con canna ultralight e palle monolitiche lanciate a velocità assurda scalcia come un mulo, non per questo ho fatto una rosata pessima per paura della botta o a caccia non è arrivata la palla dove ho mirato...Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore
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Mi ritrovo con quanto scritto sopra: che cosa ci guadagnano gli utilizzatori di "microcalibri" non si capisce, se sparo ad un qualunque animale con un calibro "medio" (fino all'8 x 57 Mauser) quali svantaggi ho rispetto a .223 e simili? Non mi si dica il rinculo, poiché in armi normali è anche meno di un 12 a pallini, stessa cosa per i danni alla spoglia, palle più consistenti e meno veloci fanno molti meno danni di una palla da 0.224" che si frantuma per l'elevata velocità (o frantuma gli organi interni). Si deve abbattere l'animale nel modo più veloce e pulito possibile, non si deve dimostrare di essere Karamojo Bell, in grado di abbattere un elefante con un 7 mm Mauser.Commenta
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Non so se il 17 possa andare bene per il capriolo.... ma posso assicurare che il 223 si.anche il .17hmr andrebbe altrettanto bene, non per questo muoio dalla voglia di sparare a un capriolo con un calibro nato per tirare ai cani della prateria o ai piccioni.
Fortunatamente il mio atc ha deliberato che il calibro minimo per il capriolo è il 6mm... se fosse per me lo porterei anche a 6,5!
poi mi raccontano la storia del rinculo (sulla falsa riga del .308 e .30-06 per la caccia al cinghiale) e dell'errore nato dal timore della botta, come se una carabina scalciasse come un mulo! il 6.5x68r in blaser k77 con canna ultralight e palle monolitiche lanciate a velocità assurda scalcia come un mulo, non per questo ho fatto una rosata pessima per paura della botta o a caccia non è arrivata la palla dove ho mirato...
Sperimentato e provato da alcuni anni e in svariate combinazioni.
Beccaccino hai esperienza diretta sul non funzionamento del 223 sul capriolo?
Se non ce l hai, e non ti fidi, chiedi al moderatore G. G....io mi sono convinto a provarlo leggendo i suoi scritti e.... ci aveva pienamente ragione!!
Se invece hai esperienze pratiche negative in nerito ti invito a riportarle, sarebbero per me una novità, approfondirei molto volentieri.
Saluti
---------- Messaggio inserito alle 10:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:09 PM ----------
Typhoon... hai mai provato a sparare con un 12 in assetto "poligono"?Mi ritrovo con quanto scritto sopra: che cosa ci guadagnano gli utilizzatori di "microcalibri" non si capisce, se sparo ad un qualunque animale con un calibro "medio" (fino all'8 x 57 Mauser) quali svantaggi ho rispetto a .223 e simili? Non mi si dica il rinculo, poiché in armi normali è anche meno di un 12 a pallini, stessa cosa per i danni alla spoglia, palle più consistenti e meno veloci fanno molti meno danni di una palla da 0.224" che si frantuma per l'elevata velocità (o frantuma gli organi interni). Si deve abbattere l'animale nel modo più veloce e pulito possibile, non si deve dimostrare di essere Karamojo Bell, in grado di abbattere un elefante con un 7 mm Mauser.
Armi rigate che rinculano quanto un 12 sono molto difficili da gestire nel tiro da bancone.
Un 300 winc mag rincula molto meno di un 12 eppure necessita di un freno di bocca per essere gesrito con tranquillità da tutti.
A me da fastidio anche il 7 remington..The Rebel![;)]Commenta
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Perchè uso il 223 sul capriolo rispetto ad un altro calibro? Perchè mi garba!!! E poi funziona benissimo! Se non fosse cosi che senso avrebbe? A me il capriolo piace mangiarlo. .Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore
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Con il 12 ho provato in tutte le condizioni possibili, l'unica che mi ha dato veramente fastidio è stata l'assenza di calciolo, per la durezza della superficie che scarica il rinculo sulla spalla. Il Benelli M3T con calcio pieghevole (in metallo) si sente solo perché scarica il rinculo in modo secco, ma avendo comunque il calciolo in gomma non è per nulla punitivo. L'Argo E in 9,3x62 al confronto è una passeggiata, anche in "condizione poligono" (in appoggio su rest stando seduti).Commenta
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Il mio limite personale è 6,5mm.
Ho usato abbastanza il 243w e devo dire che è un calibro adattissimo al capriolo (almeno con le partition da 100 con cui l'ho sempre utilizzato). Dopo una messa a punto veramente difficoltosa, avevo anche battezzato una leggerissima carabina in 243wssm come "mia carabina per sempre" [:-clown][:-clown] per i caprioli. In quel caso con una palla inusuale da 90 grani.
Questa "decisione irrevocabile" l'ho presa a marzo, al termine della stagione sui calvi di capriolo....... ad aprile, l'atc, ha cambiato le carte in tavola e permesso la selezione estiva al cinghiale (dove il minimo è, da sempre, 6,5mm) e allargato l'areale della caccia al invernale al daino (sempre minimo 6,5mm).
In pratica, ad ogni uscita, da li in avanti avrei avuto fascette di due colori..... ed una delle due utilizzabile solo avendo almeno un 6,5mm [:-clown][:-clown]
A quel punto, nel valutare la scelta "irrevocabile" appena fatta, ho rivisto nella mia memoria i casi di abbattimento di capriolo con il 243w/243wssm e con il 308w (in assoluto il calibro che ho utilizzato di più). Ho esaminato i dati di distanze di tiro e posizione, la reazione degli animali e le foto dei "danni" della palla................
Risultato:
- con i 6mm avevo un 50% di animali giù sul posto e un 50% che avevano fatto 4/5 passi (al limite un caso isolato di animale che aveva fatto qualcosa in più...... 40/50 metri);
- con il 308w avevo un 30% di animali giù sul posto e un 70% i soliti 4/5 passi ed il solito, unico, che aveva fatto quei 40/50 metri.
I danni erano (decisamente) a favore del 308w. Il 243w da vicino (e non me ne sono capitati vicini con il più veloce wssm) è capace di ematomi abbastanza estesi, facile ritrovarsi con quelle sacche gelatinose di sangue fin verso i prosciutti, di quelli che gratti via senza problemi ma non son belle da vedere.
Andando ad analizzare la cosa....... che vantaggi concreti avevo dai 6mm ? un poco di radenza in più accompagnata da qualche danno in più. Alla fine è stata una decisione facile
Per cui, a circa un mese dalla decisione sull'arma "definitiva".......... l'ho venduta. [:-clown]
Per me ora il calibro minimo a caccia è il 6,5x55 ma, sempre in virtù della "doppia fascetta", è abbastanza difficile che esca con "solo" un 6,5.
Per me, se si passa al cinghiale, il calibro minimo legale è 6,5 ma io preferisco non scendere sotto a 7 (e per il cervo, dove è 7, a parte rarissime uscite con un bellissimo 7x57r, considero minimi i 30).
Ad aumentare diametro palla (abbassando le velocità), in genere, ottengo risultati più costanti e qualche abbattimento "fulmineo" in meno.
Più complicato con le monolitiche.
Ho avuto risultati veramente ballerini con le barnes (più o meno, nei primi 10 abbattimenti, mi sono capitate almeno 11 situazioni diverse [occhi]), più costanti con le hasler che hanno il grosso pregio di essere incredibilmente precise. Nei calibri dove le uso, non ho però più la tipica costanza delle "mie" partition e mi tocca, a volte, provare l'apprensione di un animale che, di passi, magari ne fa anche 20/25 e non sai se ribattere il tiro.
Visto il ragionamento che, alla fine, mi ha portato ad escludere i 6mm, è abbastanza ovvio capire quanto sia stato breve il ragionamento verso calibri che portano palle che pesano la metà (già detto che ho visto cacciare e pulito animali tirati con questi calibri, non è una decisione puramente teorica)Commenta
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"poi mi raccontano la storia del rinculo (sulla falsa riga del .308 e .30-06 per la caccia al cinghiale) e dell'errore nato dal timore della botta, come se una carabina scalciasse come un mulo!" Non è una storia inventata, è la realtà, lo ammettono persone che non sopportano il rinculo di alcuni calibri, questo vale anche per i calibri a canna liscia. La scelta del calibro, in caccia di selezione deve essere fatta in base all'ambiente dove si va ad aspettare il selvatico, è l'esperienza del cacciatore che consapevole della sua abilità decide quale tecnica utilizzare per il prelievo del selvatico. E' controproducente andare con un cannone quando si può fare meglio con una pistola. Il calibro va scelto per non rovinare la carne, ma soprattutto per uccidere senza sofferenza l'animale. Questo vuol dire che bisogna essere precisi sia con il calibro piccolo che con quello grosso.Commenta
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[emoji106][emoji106] solo chi vuole rompere i c.....i dice il contrario ciaoCon il 12 ho provato in tutte le condizioni possibili, l'unica che mi ha dato veramente fastidio è stata l'assenza di calciolo, per la durezza della superficie che scarica il rinculo sulla spalla. Il Benelli M3T con calcio pieghevole (in metallo) si sente solo perché scarica il rinculo in modo secco, ma avendo comunque il calciolo in gomma non è per nulla punitivo. L'Argo E in 9,3x62 al confronto è una passeggiata, anche in "condizione poligono" (in appoggio su rest stando seduti).Commenta
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