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....come già detto da altri consiglio assolutamente un corso alla scuola Latemar....non sostitutivo di quelli regionali riconosciuti ISPRA ma integrativo degli stessi.
feci un corso a Latemar nel lontano 2008 dopo aver preso l'abilitazione in Liguria e Piemonte.....posto incantevole ,vitto e alloggio ottimi , docenti preparati e molto esperti e sopratutto un corso con stile più "mitteleuropeo" rispetto agli altri....d'altronde li ,sulle alpi, ci si occupava di ungulati quando in appennino neppure c'erano....ricordo una lezione sul campo dove ci fecero vedere per filo e per segno come costruire una meravigliosa altana chiusa alta 4-o5 metri...addirittura una lezione prevedeva la preparazione delle spoglie di un capo in carne ed ossa ,dallo scuoio al sottovuoto......
bellissima vacanza studio...
trasmettere al cacciatore le competenze per la trasformazione di una carcassa in risorsa alimentare; formazione del personale per i centri di misurazione biometrica e per la certificazione di qualità e provenienza della selvaggina abbattuta
Ringrazio tutti per i numerosi interventi, qualcosa in più ho capito comunque cercherò come prima cosa di conoscere e farmi amico qualcuno che fa la caccia di selezione sperando che qualche volta mi porti con lui per vedere se mi piace il tipo di caccia. Ricordo che la prima volta che andai con mio zio e vidi la lepre correre nel prato e dopo poco passare i segugi abbaiando fu un colpo di fulmine, (quasi come quando vidi la mia ragazza anni fa ).
Per quanto riguarda i terreni di caccia devo dire che sinceramente non ne ho idea, ci sono tante zone sporche qua da noi infatti ci sono molti cinghiali, terreni pulito o lavorati c’è ne sono pochi. La cosa che credo mi possa piacere e stare da solo ad aspettare la preda, per quanto riguarda la caccia sono un tipo abbastanza solitario, mi piace andare alla posta da solo e star fermo ad aspettare di sentire i cani abbaiare o la preda, mi innervosisco quando ho gente magari alla posta sopra o sotto che parlano al cellulare, passeggiano facendo un gran casino, fumano in continuo o parlano alla radio anche per dire cose non importanti.
Ecco quindi credo che star fermo ad aspettar l’arrivo degli animali possa piacermi, poi ovviamente vedremo come sarà nella realtà.
---------- Messaggio inserito alle 02:56 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:43 PM ----------
Originariamente inviato da paolohunter
Io pratico entrambe le forme di caccia (battuta/braccata e selezione). Abiti in una regione che ha probabilmente la più alta concentrazione di cacciatori in Italia..... e non ne trovi uno "normale" con cui fare due chiacchiere, provare ad uscirci assieme e capire se questa caccia fa per te ?
L'unica cosa è che ti consiglio di uscire con più soggetti (rileggendo quello che sto scrivendo sembra un testo rivolto a "Mafalda, sono ancora vergine ed ho 30 anni, che mi consigliate ?" ). La mia prima uscita con un collega è stata più che disastrosa, conoscendone altri ho visto..... quel che non avrei mai voluto fare io ma anche esempi positivi e, finalmente, ho provato anche quella scarica di adrenalina che è probabilmente l'unico motivo per andare a caccia oggi.
Ti potranno capitare soggetti con mentalità da "capanno" (con tutto il rispetto per la forma di caccia preferita da mio padre quando ero bambino e che non è mai stata la mia). Ne ho uno da me che fa tutto ai 7 all'ora (compreso il suo lavoro dove viene pagato ad ora, ho il terrore per i suoi clienti) ed ha comprato la Panda verde perché cosi abbassa il vetro, apro lo sportello, mette una sedia dietro la portiera aperta...... ed eccolo nella sua altana mobile privata. Se esci una volta con uno così.... molto prima dei 30 minuti vorrai solo tagliarti le vene, non esiste al mondo attività più noiosa.
Ne conosco altri che, addirittura, integrano in mille modi (uno addirittura si porta dietro i cani, un matto) fino a trasformare una uscita di selezione in una sagra di paese.
Tu devi capire se può essere la tua strada. Considera che, luoghi e "insegnanti" diversi faranno di te un cacciatore diverso.
Preferisco sempre parlare di ciò che conosco.... e certamente conosco quel che è successo a me o ad alcuni amici con cui esco volentieri.
Ho iniziato assegnato in una zona decisamente selvaggia fatta di fossi e pareti a picco, pochi campi, tutti di piccole dimensioni e molti esposti a nord. Tutto attorno a me campi anche di centinaia di ettari a monocoltura senza un solo albero ad interrompere il paesaggio.
Da me sentivi sia il rumore che la vibrazione del terreno al passaggio degli animali nel fossetto chiuso da una spinaia impenetrabile a 5/6 metri da te, animali che poi, magari, uscivano nel tuo campetto dopo 10 minuti, 80 metri più in basso.
Ho imparato a non fare rumore, a pesare ogni passo, ad eliminare qualsiasi fonte di odore (addirittura lavando i panni da caccia solo a mano e senza saponi) e ad apprezzare il tiro a corto su animali che, facilmente, sarebbero scappati al tuo minimo errore o rumore.
Un amico che era in una zona distante pochi chilometri ha imparato che è "normale" tirare a 300 metri e più, non presta alcuna attenzione a dove mette i piedi, magari da anche un calcio ad un sasso ogni tanto e, quando parla, non c'è verso di farlo parlare piano. Non ne ha mai avuto bisogno....... gli unici animali che ha visto a meno di 250 metri.... erano morti.
Quando hanno aperto al cervo in nuove zone, ho dovuto imparare una nuova modalità di caccia che, fin da subito, si è dimostrata la più efficace. Ho imparato ad utilizzare (compatibilmente con i colleghi fuori) tutta l'intera area di caccia messa a disposizione, fossero anche 10.000 ettari. Chi vuol cacciare il cervo come fosse un capriolo da me, è raro che riesca a fare meno di 70/80 uscite. Ho una media di abbattimento largamente inferiore alle 10 uscite. Sugli animali adulti, a parte un anno che sono stato "fregato" da un accordo fra colleghi che mi hanno tenuto fuori dalle zone migliori, ho una media di 3/4 uscite per un cervo adulto. Media molto più alta per le femmine che si cacciano in un periodo dell'anno dove sono fuori veramente tutti e quindi, il primo problema, è avere gli spazi per cacciare
E' un mondo che indubbiamente mi piace ma capisco benissimo chi non è attratto (conoscendolo). Capisco meno chi dice enormi stupidaggini che dimostrano solo che non sa di cosa si stia parlando
Grazie per l’ottimo intervento mi hai dato tante informazioni, come dicevo sopra dal punto di vista venatorio mi reputo abbastanza “svelto” non voglio fare il fenomeno, ricordo quando andavo a caccia con mio zio alla lepre lui si stava mettendo ancora gli stivali e io avevo fucile carico in spalla segugio al guinzaglio e il cane mi guardava e mi diceva “ma quanto ci mette a preparasi”, comunque una volta mi ha fregato alla grande, si é fermato all incrocio di un violo nel bosco mi ha detto, io sono vecchio mi fermo mi, vai dietro al cane che sei giovane, dopo due di seguita sento una fucilata e lo zio per radio mi dice “sarai anche svelto e ti credi più furbo di me ma tutte le lepri che trovi in questi prati prima o dopo passano da questo incrocio” grande zio quante cose mi ha insegnato!
Vabbè per tornare a noi sono sempre stato attento a far poco rumore, quando mi mettevo nei violi alla lepre cercavo di mettermi bene anche con i piedi per non far rumore e non spostarmi se avessi dovuto sparare alla lepre e lo stesso cerco di far alla posta al cinghiale.
Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
Beh, quella della dentizione ai fini della "caccia" non serve a nulla, quando gli guardi in bocca, è tardi. E' prima dello sparo che conta sapere a cosa si spara.
...
l'ho sempre chiesto ai soloni con la patch bianca col cervo in primo piano, ma mi hanno sempre risposto che non capivo... cosa non lo so, perchè anche ad un bambino è chiaro che il controllo della dentizione è cosa post mortem.
ho accompagnato i primi neoselecontrollori preparati dai corsi cha avevano predisposto all'epoca ai primi censimenti, ma le uniche cose che contavano erano Meidl, Trabaldo e Landrover.... io con il kangoo 4x4 e i trezeta ramponati ero uno straniero delle alpi.
Stessa situazione in molti altri ambiti associativi del mondo venatorio.. dai conduttori dei cani da traccia ai beccacciai..
non è che il problema sia insito nella categoria ?
No. Il male siamo noi, inadatti ad un vera vita associativa.
---------- Messaggio inserito alle 03:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:08 PM ----------
Originariamente inviato da PaoloAndrea
l'ho sempre chiesto ai soloni
Qualcuno dei vostri soloni li ho conosciuti di persona. Qui ne abbiamo anche di peggio.
Il problema, se osservi con attenzione, è che chi sa, di solito è anche modesto e soprattutto silenzioso, chi non sa, ne approfitta. Anche se ci sono delle eccezioni che non fanno altro che confermare la regola.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Beh, quella della dentizione ai fini della "caccia" non serve a nulla, quando gli guardi in bocca, è tardi. E' prima dello sparo che conta sapere a cosa si spara.
Si però la sicurezza matematica fra un capriolo di cl 1 e uno di cl 2 si ha quando gli si apre la bocca. Idem per i cinghiali, vicino dove abito ci sono cinghiali di 40 kg che sono cl 2. Per completare il piano di abbattimento come previsto bisogna essere sicuri della classe di età. Se c'è stato l'errore di valutazione prima dello sparo non ha importanza, si rimedia marcando il capo nella classe giusta. Un maschio di capriolo adulto lo lasciamo per ultimo, in caso di errore di valutazione la classe inferiore sostituisce la superiore.
l'ho sempre chiesto ai soloni con la patch bianca col cervo in primo piano, ma mi hanno sempre risposto che non capivo... cosa non lo so, perchè anche ad un bambino è chiaro che il controllo della dentizione è cosa post mortem.
ho accompagnato i primi neoselecontrollori preparati dai corsi cha avevano predisposto all'epoca ai primi censimenti, ma le uniche cose che contavano erano Meidl, Trabaldo e Landrover.... io con il kangoo 4x4 e i trezeta ramponati ero uno straniero delle alpi.
Quelli non sono cacciatori
Sono golfisti col fucile
Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
Si però la sicurezza matematica fra un capriolo di cl 1 e uno di cl 2 si ha quando gli si apre la bocca. Idem per i cinghiali, vicino dove abito ci sono cinghiali di 40 kg che sono cl 2. Per completare il piano di abbattimento come previsto bisogna essere sicuri della classe di età. Se c'è stato l'errore di valutazione prima dello sparo non ha importanza, si rimedia marcando il capo nella classe giusta. Un maschio di capriolo adulto lo lasciamo per ultimo, in caso di errore di valutazione la classe inferiore sostituisce la superiore.
Sly, è bene che la cultura sia più diffusa possibile, ma la conoscenza della dentizione è necessaria a chi fa il controllo. Se lo è anche il cacciatore, meglio.
Poi quello che dici dei "rimendi" è la tua realtà, ma non ovunque: molto spesso se sbagli capo paghi in soldi o in punteggio.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
trasmettere al cacciatore le competenze per la trasformazione di una carcassa in risorsa alimentare; formazione del personale per i centri di misurazione biometrica e per la certificazione di qualità e provenienza della selvaggina abbattuta
Volevo farlo anche io.. ho rimandato per anni
Nel frattempo ho imparato da autodidatta
in zona Alpi c'erano 4 classi solo nel cervo, maschio,fusone, femmina o piccolo... gli altri solo 3, proprio perché la certezza(presunta tale) arriva solo una volta che l'animale arriva la centro di controllo.....
in zona Alpi c'erano 4 classi solo nel cervo, maschio,fusone, femmina o piccolo... gli altri solo 3, proprio perché la certezza(presunta tale) arriva solo una volta che l'animale arriva la centro di controllo.....
Nella mia provincia, zona Alpi, le classi di età del cervo ai fini della caccia sono 3, Piccoli cioè inferiori all'anno, Giovani ovvero Fusone o Sottile a seconda del sesso da 12 mesi fino ai 2 anni, sopra i due anni sono considerati tutti Adulti o Adulte che ne abbiano 2 o 10 non fa differenza.[brindisi]
Ci sono contesti in cui sul cervo si dovrebbe sparare senza badare troppo alle classi di età.
Mi riferisco specialmente a unità di gestione prossime a parchi o riserve regionali dove ci sono densità importanti con conseguenti impatto negativo sul rinnovo forestale.
Per fare un esempio noto alla maggior parte c’è il Cansiglio.
Li si dovrebbe intervenire per abbassare significativamente le densità, dando quindi la possibilità di abbattere più animali possibili..
Così come nelle zone di pianura dove dovrebbe esserci l’eradicazione della specie. In questi casi magari non essendoci densità elevate il cacciatore dovrebbe poter sparare a qualsiasi cervo gli capita..
Questo è un punto di vista gestionale ma l’applicazione è in realtà molto più complessa
Ci sono contesti in cui sul cervo si dovrebbe sparare senza badare troppo alle classi di età.
Mi riferisco specialmente a unità di gestione prossime a parchi o riserve regionali dove ci sono densità importanti con conseguenti impatto negativo sul rinnovo forestale.
Per fare un esempio noto alla maggior parte c’è il Cansiglio.
Li si dovrebbe intervenire per abbassare significativamente le densità, dando quindi la possibilità di abbattere più animali possibili..
Così come nelle zone di pianura dove dovrebbe esserci l’eradicazione della specie. In questi casi magari non essendoci densità elevate il cacciatore dovrebbe poter sparare a qualsiasi cervo gli capita..
Questo è un punto di vista gestionale ma l’applicazione è in realtà molto più complessa
Altro punto "strano": da noi i cervidi non si possono cacciare durante il periodo degli amori, all'estero tutti lo fanno. Ed è l'unico periodo in cui puoi valutare con attenzione e con una certa facilità ed abbondanza i maschi che si presentano.
L' Ispra -sotto il controllo politico del ministero dell'ambiente e succedanei- io sarei per abolirla e re-istituite l' INFS con la sua autonomia.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
salve a tutti! ho avuto nel 1978 il mio primo porto d'armi per uso caccia che ho rinnovato 4/5 volte. Poi inizio 2000 siccome non andavo più a caccia...
Dal 01 febbraio 2023 entreranno in vigore le modifiche al Regolamento di attuazione della L.R. 3/94 approvate con Delibera della G.R. n. 1184 del 24.10.2022....
25-01-23, 10:25
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