Qualche informazione da chi pratica questa caccia.
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Sarà pure che in certi paesi non facciano i censimenti ma, ricordo perfettamente un documentario sulla caccia al cervo in una riserva tedesca.
Il guardiacaccia conosceva cervo per cervo tutti i trofei e raccoglieva anno per anno tutti i palchi caduti.
Diciamo che forse siamo oltre il censimento.
Inutile dire che avevano animali magnificiCommenta
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L'intervento dello Stato c'e' tramite il Forstamt, l' ente forestale tedesco, che ha ritenuto di lasciare la decisione del "quantum" da prelevare ai concessionari delle riserve (è una traduzione che non rende bene il significato, ma di meglio in tre parole non mi riesce). Questo almeno in alcuni Länder, la Germania è uno stato federale.
---------- Messaggio inserito alle 07:21 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:16 PM ----------
E' meglio che chiarisca.Sarà pure che in certi paesi non facciano i censimenti ma, ricordo perfettamente un documentario sulla caccia al cervo in una riserva tedesca.
Il guardiacaccia conosceva cervo per cervo tutti i trofei e raccoglieva anno per anno tutti i palchi caduti.
Diciamo che forse siamo oltre il censimento.
Inutile dire che avevano animali magnifici
Certo che lo fanno il censimento, ma non con i sistemi nostri usuali negli atc.
Non è imposto dall'alto, ma è una cosa per loro ovvia, lasciata alla responsabilità di chi gestisce la caccia in una determinata area. E' qui la differenza. Censimento è anche andare a spasso o a caccia nella riserva e vedere quali e quanti animali ci sono. Quello fanno principalmente.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Ma alle volte, e qui siamo specializzati nel complicare o far male le cose, non ha una zona personale assegnata.
Leggendo qui, vedo che spesso ognuno parla della propria situazione, considerandola assoluta, mentre non lo è per niente: le provincie in origine, e le regioni poi, si sono sbizzarrite nell'organizzare la caccia di selezione ognuna a modo suo, anche in zone confinanti, simili per non dire uguali come condizioni ambientali, ma con regolamenti completamente diversi: cerca sì/cerca no, cerca ma con punti sparo determinati, punti sparo personali/ punti sparo al primo che lo prenota, aree personali/nessuna area personale, piani di abbattimento con assegnazione personale/con assegnazione a scalare e.... così via.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Esattamente.......... qui ci sono moltissimi che hanno una (enorme) esperienza ma solo del proprio orticello e sono pronti ad esportare quel che li funziona ovunque.Ma alle volte, e qui siamo specializzati nel complicare o far male le cose, non ha una zona personale assegnata.
Leggendo qui, vedo che spesso ognuno parla della propria situazione, considerandola assoluta, mentre non lo è per niente: le provincie in origine, e le regioni poi, si sono sbizzarrite nell'organizzare la caccia di selezione ognuna a modo suo, anche in zone confinanti, simili per non dire uguali come condizioni ambientali, ma con regolamenti completamente diversi: cerca sì/cerca no, cerca ma con punti sparo determinati, punti sparo personali/ punti sparo al primo che lo prenota, aree personali/nessuna area personale, piani di abbattimento con assegnazione personale/con assegnazione a scalare e.... così via.
Trovandomi in posti e con animali differenti, ogni volta mi sono dovuto adattare alle nuove realtà...... pena soccombere.
Da me, se vedi caprioli a lato strada, è sufficiente non inchiodare o suonare il clacson per goderseli per diversi minuti. Nelle zone di caccia in toscana, se togli il piede dal gas, li vedi partire a razzo anche se erano a 300 metri..... credo sia ovvio il motivo di questa differente reazione.
Allo stesso modo, le prime uscite fatte in Toscana, sono state ben più che tragiche, praticamente non ho visto un animale nonostante avessi già una bella esperienza in zone abbastanza simili. Sono arrivato li dove mi è stata comunicata una densità di animali circa doppia che da me (non ricordo esattamente ma mi dissero qualcosa come 30/35 animali per 100 ettari)
A quel punto, su circa 300/350 ettari a me assegnati (pensandoci poi, la prima zona, era certamente la più grande e ricca che mi sia mai stata assegnata), avevo un enorme campo che sarà stato almeno 150............ densità 30, campo di 150...... ci devono essere 45/50 animali. Io mi metto ai margini e scelgo sulla base di almeno 20 maschi che, bene o male, lo frequentano........................... ma chi li ha visti ? Drool]Drool]
Dopo 4/5 uscite era oramai chiaro.......... qualche volta ne ho "sentito" (mai neppure visto) uno che era anche decisamente attento. Quella era la densità reale di quel campo
Ho poi scoperto che, la densità, veniva calcolata sui risultati di censimenti parziali fatti a una decina di chilometri in un luogo con caratteristiche completamente diverse...... quindi era molto teorico.
Dopo le prime uscite a vuoto...... ho cominciato a cercarli nei posti difficili e li ne ho trovati diversi, molti addirittura che non frequentavano nessun campetto ma solo slarghi di un pugno di metri quadri in mezzo ad una spinaia.
"Mettiti a bordo campo mezz'ora prima dell'alba e, se ci sono, verranno fuori"..... li non funzionava Drool]
---------- Messaggio inserito alle 12:07 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:41 AM ----------
Pirla presente........ ed in ottima compagnia
Moltissimi selettori hanno un lavoro o comunque anche altre passioni (magari anche solo stare con i nipotini) e non abitano a diretto contatto con le zone di caccia.
Il territorio impari a conoscerlo solo se lo frequenti assiduamente e, se sei cacciatore part time, rimani sempre un passo indietro.
Quest'anno mi è stata assegnata una zona nuova, Da me, ogni 3 anni, si cambia ed avendo pochi punti in graduatoria, non sono in grado di "difendermi" da un collega che voglia andare nella mia.
La vecchia zona (che mi piaceva molto) aveva sostanzialmente 3 maxi aree. In basso un campo protetto da eccessiva insolazione e con una parete a strapiombo su un lato. Probabilmente, essendo più basso di tutti i campi vicini, aveva un'erba medica veramente ricca (il proprietario ha vari recinti in zona e, in estate, a rotazione ci tiene le mucche). Dopo tre anni di frequenza..... ci ho visto sempre un maschio ogni volta, rarissimamente due. qualche anno viste due o tre femmine sempre con pochi piccoli, solo in una uscita in inverno mi sono ritrovato un gruppo invernale misto con probabilmente 15/18 animali (immagino parenti in visita [:D])
In tre anni è la zona che ho conosciuto meglio. Avendo erba non bruciata dal sole, in estate, il maschio (uno) l'ho, bene o male, sempre visto... ed uno ne avevo assegnato.
Un'altra zona era divisa in due aree... una da me ed una nel Parco presente sull'altro lato della strada. Ovviamente era molto più facile vedere animali a luce buona nel Parco.... per ovvi motivi. E' una zona che mi è sempre piaciuta poco. Sia per le dimensioni e la quasi assenza di vegetazione, sia per la presenza di 150.000 km di recinzioni in filo spinato o direttamente rete elettrosaldata per realizzare delle aree di pascolo separate per le mucche.
Ci passavo davanti andando via...... ho visto qualche ombra e nulla più. Molto apprezzata dai colleghi locali perchè corridoio di passaggio dal Parco a fuori dei cinghiali (per i quali possono cacciare da me in deroga alla mia esclusiva), io non ne ho mai visto uno. Cinghiali, zebre e gnu ne ho visti in pari quantità [:D]
La terza era la più interessante da "capire". Partiva a contatto con la zona con quella bella erbetta (ne aveva un 5000 metri anche lei) e poi saliva, saliva in un larghissimo corridoio con, in cima, una pala eolica (se uno vuol avere una idea dei problemini con il vento in quella zona). Funzionalmente molto legata alla zona successiva di la da un crinale. Due laghetti, zona lasciata interamente a pascolo brado (una notte ci ho dormito in mezzo a due mucche per stare al caldo)....... avrebbe meritato maggiori uscite.
Ho fatto alcune uscite ma troppo poche e non posso dire di averla capita a fondo (come presenza animali)
La zona nuova l'ho vista (fino a due sabati fa) solo su google maps.... e li non ho visto animali.
Vista sul posto sabato scorso a pomeriggio già disastrosamente avanzato (circa mezz'ora dall'orario del tramonto), ho deciso per un campo, segnato l'uscita.............. e abbattuto un cinghiale dopo forse 10 minuti Drool]Drool]
Ti assicuro di non avere la più pallida idea di come e quanto sia valido quel territorio. Prima di imbattermi nel cinghiale, non ho visto neppure di sfuggita ad un chilometro qualsiasi altro animale (anche solo uno scoiattolo).
A voce mi è stato detto essere valido anche per i daini che, da li, passano
Su un punto di terreno molle ho cercato tracce..... ed ho visto solo tracce di cinghiale.Commenta
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A mio avviso nella gestione degli ungulati il parametro fondamentale è il piani di abbattimento e la sua realizzazione.. i censimenti come li intendiamo noi (ad esclusione del camoscio e dello stambecco) lasciano spesso il tempo che trovanoCommenta
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Vero, ma va visto anche un' altro secondo me importantissimo parametro.....il rapporto tra uscite e abbattimenti.The Rebel![;)]Commenta
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Questo rapporto (alcuni lo chiamano sforzo di caccia) è importante ma può essere anche fonte di distorsioni
Qualcuno potrebbe obbiettare che gli animali ci sono ma la gente non spara per x motivi (tipico esempio:”non era il maschio che cercavo” oppure “non sparo alle femmine con piccoli” ecc ecc).. è anche ovvio però che se per abbattere un capriolo ci impiego 30 uscite c’è qualcosa che non va
Se ogni anno invece abbattiamo tot animali vuol dire.. che ci sono! altrimenti l’anno successivo potresti anche abbattere lo stesso numero ma non anche per i successivi 2/3 anni
Sul cinghiale invece si apre un altro mondo essendo la specie più complessa a livello di dinamica spaziale e di capacità riproduttivaCommenta
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Secondo me meno per il motivo che dice Luca (ed io sono tra quelli che se posso scelgo) ... ed anche per es. per chi ha zone molto più ampie (cervo/daino) e quindi dipende molto da dove vai e da quanto tempo hai a disposizione; per es. al daino posso dare un'uscita di 1 ora prima di andare a colombacci tentando un aspetto al margine di un campetto (probabilità di riuscita bassissima, ma mi costa solo quei 60 minuti) oppure investire tutta la mattinata alla ricerca con probabilità molto più concrete. Ma sul gestionale sempre 1 uscita risulta.
Io escluderei il parametro: tanto alla lunga se gli animali calano, il piano soffre. Se non è un anno, sarà il successivo
(Fermo restando che il parametro principale è il cacciatore!!
Le % di realizzazione del piano del daino dove lo caccio io, vanno dal 48-50% al 60% negli ultimi 5 anni ...ma su 30 cacciatori i nomi di chi riesce a prelevare sono più o meno sempre gli stessi. Chi perché è bravo, chi perché è fortunato, chi perché ha molto più tempo di altri, chi per un mix di questi fattori .... ma i nomi sono spesso una costante).Commenta
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Dipende. Se visto a livello di distretto forse sì, ma non a livello di zone assegnate. Prima zona: una quindicina di uscite, forse venti, da giugno ad agosto e zero caprioli; seconda zona: 4 uscite a settembre con l'addestramento cani in contemporanea e sempre presenti, 1 capriolo. Stessa persona.
---------- Messaggio inserito alle 05:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:40 PM ----------
Trabocca di caprioli, solo che un serpente mi aveva assegnato una porzione di luna. Dovevo portare le bombole da sub per sopravvivere.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Dipende. Se visto a livello di distretto forse sì, ma non a livello di zone assegnate. Prima zona: una quindicina di uscite, forse venti, da giugno ad agosto e zero caprioli; seconda zona: 4 uscite a settembre con l'addestramento cani in contemporanea e sempre presenti, 1 capriolo. Stessa persona.
---------- Messaggio inserito alle 05:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:40 PM ----------
Trabocca di caprioli, solo che un serpente mi aveva assegnato una porzione di luna. Dovevo portare le bombole da sub per sopravvivere.
Mosso poi da compassione il serpente e soprattutto il suo collega hanno deciso per un cambio...
Il collega del serpente ora ha la porzione di luna.......il prossimo anno tiriamo le somme.:-pr:-prThe Rebel![;)]Commenta
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Ergo l’addestramento cani non disturba [:D]:-pr[:-golf]Dio salvi la Regina.
Smell the flowers while you can.Commenta
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No, per niente, basta solo simulare un tremore alle mani e dire ai carissimi cinofili massacra-zebedei, che l'attrezzo a volte spara da sè, semplificando il concetto che lo stecher è sempre inserito.
---------- Messaggio inserito alle 06:30 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:27 PM ----------
Saresti capaci di prenderlo da un'altra parte e portarlo lì, cari il gatto e la volpe, ma io un altr'anno ritorno lì e quello scherzetto ve lo faccio io.
---------- Messaggio inserito alle 06:50 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:30 PM ----------
Diciamo pure che ho massacrato le stesse cose dei cinofili a ritmo martellante.Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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