Caccia all’ungulato: tiratore contro cacciatore

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    ⭐⭐
    • Dec 2015
    • 604
    • Torino

    #1

    Caccia all’ungulato: tiratore contro cacciatore

    Ho l’impressione che molta confusione si faccia oggi non discernendo le due figure che si incontrano sui territori di caccia:
    1. il tiratore
    2. il cacciatore
    Il primo è mediamente un soggetto che dedica alla sua passione poco più delle giornate di caccia legali, generalmente poligonista prestato all’attività venatoria, massima resa col minimo sforzo, spesso anche amante delle cacciate in ambito comunitario e potendo extracomunitario dove, pagando, si ha la certezza quasi assoluta di portare a casa il trofeo, il più bello possibile per le proprie tasca ovviamente, indipendentemente dall’azione caccia, del tutto secondaria.
    La sua arma è quasi sempre un supermagnum, tarato a centinaia di metri, freno di bocca e telescopio montato.
    Abbigliamento ipersupertecnico che pur essendo utile nelle diverse condizioni climatiche per loro e solo fonte di sicurezza, casomai si guastasse il climatizzatore dell’auto in estate o il riscaldamento in inverno.
    Nello zaino super mega come cibo porta sempre barrette energetiche e bibite ipervitaminiche casomai dovesse fare qualche decina di metri per piazzarsi.
    La sola capacità di avvicinamento al selvatico è data dall’aumento degli ingrandimenti dell’ottica.
    Il loro ego esplode al momento della foto con la preda, li possono arrivare all’eiaculazione, una prova di esibizionismo senza eguali, salvo omettere magari come si è svolta veramente l’azione di caccia che è stata magari una vera e propria schifezza, ma questo è secondario.
    Al termine della giornata potrebbe andare tranquillamente in un ristorante di lusso con la sola necessità di doversi sciacquare le mani per essere presentabile.
    La sua auto è mediamente un SUV con interni asettici, una sorta di sala operatoria viaggiante.
    Non ferisce mai, o colpisce perfettamente o lo vola completamente.
    Hanno tutti l’Hunting Room, tassativamente insonorizzata. Insonorizzata? Si, per non far uscire le balle che raccontano “spiegando” i trofei che, potendo, si staccherebbero dal chiodo che li tiene appesi nella ricerca di perdere le orecchie per non sentire più.
    Il secondo, dopo aver letto le caratteristiche del primo, vien quasi pena a parlarne…
    Stupidamente, anche a caccia chiusa, frequenta i territori che saranno oggetto di caccia, cerca di conoscere le abitudini e il numero dei capi che girano nell’area: un vero perditempo.
    Mediamente è armato con carabine di umile calibro, anche se esiste fra di loro lo sborone che ha addirittura un 270win, sia pur con microottica rispetto al primo.
    A guardare com’è vestito, rispetto al primo, pare un clochard.
    Lo zaino e quasi sempre frusto/liso/rattoppato con all’interno il minimo indispensabile e l’immancabile panino nella stagnola, colmo di formaggio e affettati, anticolesterolo, mentre sul bere si spazia.
    Terminata la giornata di caccia, per essere presentabile in società, rasenta la necessità di dover fare uso dello chanteclair prima della doccia.
    La sua auto, un’utilitaria euro 0, fortunatamente viene revisionata solamente in un officina, se dovesse subire anche la revisione dell’ASL verrebbe interrata dopo essere stata sigillata come l’eternit.
    Il ritrovo, terminate le operazioni, è presso famigerati locali nei quali si parla solo tassativamente il dialetto locale e si ammettono le padelle, perculandosi per ore, per poi continuare nei tempi a venire, ma si lasciano con già una cena organizzata e bevuta offerta dal padellatore.
    Il trofeo dell’animale conta, ma molto di più la ciccia da mettere in freezer.
    Conclusioni: se il legislatore, per assurdo purtroppo, domani decidesse di adottare obbligatoriamente come calibro un 6,5/7/8x57 con ottiche max 6x, chi e quanti sarebbero in grado di fare i carnieri?
    Ok, vero, stasera non avevo nulla di meglio da fare, perdonatemi! Drool]
    [brindisi]
  • Sereremo
    ⭐⭐⭐
    • Dec 2011
    • 2780
    • Valcavallina
    • Pointer, cocker spaniel

    #2
    Intervengo non perché mi sento tirato in causa, non sono un tiratore anche se cerco di praticare essenzialmente per evolvermi nella ricarica delle munizioni, nella comprensione del vento e perfezionare la posizione di tiro evitando gli errori più comuni e aspiro a essere un cacciatore come lo sono e lo sono stati i miei avi, ma perché includerei una terza figura che si è fatta largo negli ultimi anni nelle nostre zone: quelli del sacchettino.
    Queste persone arrivano prevalentemente dalla caccia alla migratoria sotto un albero di sorbo, caccia che nel dopo guerra aveva un grande senso nelle nostre aree, e sono poi approdati alla caccia in braccata al cinghiale…caccia che ha spopolato negli ultimi anni e che li vedeva in fila per prendere il sacchettino di carne alla casa di caccia dopo le eviscerazioni pomeridiane……li notavo con simpatia quando rientravo dalla montagna.
    Ora si sono spinti anche nella caccia al cervo, sparando con visori notturni vietati in aree popolate dal re degli ungulati al solo scopo di portare a casa più ciccia possibile da vendere a qualsiasi avventore. Ecco qui da noi questa è la figura che si sta facendo largo negli ultimi anni, agevolata da regolamenti stupidi che in Lombardia hanno a mio avviso poco senso e denotano una scarsa conoscenza dell’argomento e della gestione dei problemi legati alla caccia da parte dei consiglieri regionali e dei presidenti dei comprensori alpini.
    Inserire tolleranze sui prelievi di maschi subadulti e adulti così ampie oppure sulle femmine con latte denota una scarsa propensione alla selezione al fine di agevolare in una caccia che ritengo la caccia prealpina di arrivo per qualsiasi uomo che aspiri a diventare cacciatore di ungulati.
    In merito alle due figure che hai citato tu, dico solo che misurarsi l’uccello arriva per l’uomo dalla notte dei tempi e prosegue anche oggi nei fori in cui si discute di caccia , di pesca, di auto o di fotografia. Quindi non mi scandalizzo per le misure che riportano nei threads ma evito di fargli eco.
    Ciao

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    • Luca1990
      ⭐⭐⭐
      • Mar 2020
      • 1911
      • Provincia di Venezia
      • Mambo - vizsla

      #3
      la competizione fa parte dell’animo umano..Io cerco di tenerla a bada e credo di riuscirci (spero).. non possiamo eliminarla completamente perché credo che sia una spinta innata

      C’è chi invece gode nel primeggiare costi quel che costi

      La caccia per me è una passione troppo bella per essere inquinata dalla smania di competere

      Aggiungo per completezza che anche nei cacciatori che cacciano col cane c’è questa ansia di primeggiare .. anzi forse proprio lì è più accentuata..

      Penso infine che una buona colpa che l’abbiamo anche ì social e quel maledetto vizio di postare carnieri. Quando passo una bella giornata a caccia che si conclude in modo fortunato anche io condivido con pochi appassionati i miei risultati su wazzap.. cerco di farlo però con chi immagino apprezzi, senza atteggiamenti “di sboroneria”..

      Che dire.. non siamo tutti uguali

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      • Alessandro il cacciatore
        🥇🥇
        • Feb 2009
        • 20199
        • al centro della Toscana
        • Deutsch Kurzhaar

        #4
        Originariamente inviato da Luca1990

        Che dire.. non siamo tutti uguali
        Naturalmente e fortunatamente.
        Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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        • luca?
          • Dec 2008
          • 172
          • frosinone

          #5
          Originariamente inviato da fulviogp
          Ho l’impressione che molta confusione si faccia oggi non discernendo le due figure che si incontrano sui territori di caccia:
          1. il tiratore
          2. il cacciatore
          Il primo è mediamente un soggetto che dedica alla sua passione poco più delle giornate di caccia legali, generalmente poligonista prestato all’attività venatoria, massima resa col minimo sforzo, spesso anche amante delle cacciate in ambito comunitario e potendo extracomunitario dove, pagando, si ha la certezza quasi assoluta di portare a casa il trofeo, il più bello possibile per le proprie tasca ovviamente, indipendentemente dall’azione caccia, del tutto secondaria.
          La sua arma è quasi sempre un supermagnum, tarato a centinaia di metri, freno di bocca e telescopio montato.
          Abbigliamento ipersupertecnico che pur essendo utile nelle diverse condizioni climatiche per loro e solo fonte di sicurezza, casomai si guastasse il climatizzatore dell’auto in estate o il riscaldamento in inverno.
          Nello zaino super mega come cibo porta sempre barrette energetiche e bibite ipervitaminiche casomai dovesse fare qualche decina di metri per piazzarsi.
          La sola capacità di avvicinamento al selvatico è data dall’aumento degli ingrandimenti dell’ottica.
          Il loro ego esplode al momento della foto con la preda, li possono arrivare all’eiaculazione, una prova di esibizionismo senza eguali, salvo omettere magari come si è svolta veramente l’azione di caccia che è stata magari una vera e propria schifezza, ma questo è secondario.
          Al termine della giornata potrebbe andare tranquillamente in un ristorante di lusso con la sola necessità di doversi sciacquare le mani per essere presentabile.
          La sua auto è mediamente un SUV con interni asettici, una sorta di sala operatoria viaggiante.
          Non ferisce mai, o colpisce perfettamente o lo vola completamente.
          Hanno tutti l’Hunting Room, tassativamente insonorizzata. Insonorizzata? Si, per non far uscire le balle che raccontano “spiegando” i trofei che, potendo, si staccherebbero dal chiodo che li tiene appesi nella ricerca di perdere le orecchie per non sentire più.
          Il secondo, dopo aver letto le caratteristiche del primo, vien quasi pena a parlarne…
          Stupidamente, anche a caccia chiusa, frequenta i territori che saranno oggetto di caccia, cerca di conoscere le abitudini e il numero dei capi che girano nell’area: un vero perditempo.
          Mediamente è armato con carabine di umile calibro, anche se esiste fra di loro lo sborone che ha addirittura un 270win, sia pur con microottica rispetto al primo.
          A guardare com’è vestito, rispetto al primo, pare un clochard.
          Lo zaino e quasi sempre frusto/liso/rattoppato con all’interno il minimo indispensabile e l’immancabile panino nella stagnola, colmo di formaggio e affettati, anticolesterolo, mentre sul bere si spazia.
          Terminata la giornata di caccia, per essere presentabile in società, rasenta la necessità di dover fare uso dello chanteclair prima della doccia.
          La sua auto, un’utilitaria euro 0, fortunatamente viene revisionata solamente in un officina, se dovesse subire anche la revisione dell’ASL verrebbe interrata dopo essere stata sigillata come l’eternit.
          Il ritrovo, terminate le operazioni, è presso famigerati locali nei quali si parla solo tassativamente il dialetto locale e si ammettono le padelle, perculandosi per ore, per poi continuare nei tempi a venire, ma si lasciano con già una cena organizzata e bevuta offerta dal padellatore.
          Il trofeo dell’animale conta, ma molto di più la ciccia da mettere in freezer.
          Conclusioni: se il legislatore, per assurdo purtroppo, domani decidesse di adottare obbligatoriamente come calibro un 6,5/7/8x57 con ottiche max 6x, chi e quanti sarebbero in grado di fare i carnieri?
          Ok, vero, stasera non avevo nulla di meglio da fare, perdonatemi! Drool]
          [brindisi]
          Ci sono anche "tiratori" non così benestanti...come me [:-clown] ,cmq questo genere di cose ci sono sempre state.p.s.parlo da tiratore sportivo e non selecontrollore

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          • lacopo giuseppe
            ⭐⭐⭐
            • Oct 2014
            • 5614
            • roma
            • setter

            #6
            Originariamente inviato da Luca1990
            la competizione fa parte dell’animo umano..Io cerco di tenerla a bada e credo di riuscirci (spero).. non possiamo eliminarla completamente perché credo che sia una spinta innata

            C’è chi invece gode nel primeggiare costi quel che costi

            La caccia per me è una passione troppo bella per essere inquinata dalla smania di competere

            Aggiungo per completezza che anche nei cacciatori che cacciano col cane c’è questa ansia di primeggiare .. anzi forse proprio lì è più accentuata..

            Penso infine che una buona colpa che l’abbiamo anche ì social e quel maledetto vizio di postare carnieri. Quando passo una bella giornata a caccia che si conclude in modo fortunato anche io condivido con pochi appassionati i miei risultati su wazzap.. cerco di farlo però con chi immagino apprezzi, senza atteggiamenti “di sboroneria”..

            Che dire.. non siamo tutti uguali
            Meno male che c’è qualcuno anche giovane che ha buon senso, io lo dico che chi ama la caccia non si deve mai mettere in mostra. E quando si parla , si deve discutere senza mai tirarsi addosso: diciamo i bossoli. [:D] [:-bunny][:-bunny]

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            • Dengeki
              ⭐⭐
              • Dec 2018
              • 336
              • Brescia

              #7
              Allora praticamente tutti o la massima parte di quelli del Blaser Club Italia sono dei tiratori ...ricorda tanto la favola di un certo Esopo...chissà perché se ti puoi permettere carabine e ottiche belle, riserve e viaggi venatori non sei mai un vero cacciatore. Che poi saranno cavoli loro se hanno la possibilità e vogliono fare un animale esotico o non presente/cacciabile qui da noi. La cosa che mi ha fatto sempre sorridere in particolare leggendo sui social le solite diatribe è che a parlar male delle carabine e delle ottiche di un certo tipo, dei viaggi venatori e compagnia sono sempre quelli che...non se li possono permettere. [occhi] L'idea che mi sono fatto nel tempo è che la rovina della caccia e ci metto dentro anche la pesca sono una buona parte di quelli appartenenti alla seconda categoria che citi, molto difficilmente alla prima. Generalmente poco avvezzi al rispetto delle regole, quelli che fino a quando non hanno accoppato l'ultimo fagiano, lepre o trota mollata nel fiume per riempirsi il freezer non sono soddisfatti.

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              • enrico.83
                ⭐⭐⭐
                • Dec 2014
                • 2724
                • Bologna

                #8
                Originariamente inviato da Dengeki
                Allora praticamente tutti o la massima parte di quelli del Blaser Club Italia sono dei tiratori ...ricorda tanto la favola di un certo Esopo...chissà perché se ti puoi permettere carabine e ottiche belle, riserve e viaggi venatori non sei mai un vero cacciatore. Che poi saranno cavoli loro se hanno la possibilità e vogliono fare un animale esotico o non presente/cacciabile qui da noi. La cosa che mi ha fatto sempre sorridere in particolare leggendo sui social le solite diatribe è che a parlar male delle carabine e delle ottiche di un certo tipo, dei viaggi venatori e compagnia sono sempre quelli che...non se li possono permettere. [occhi] L'idea che mi sono fatto nel tempo è che la rovina della caccia e ci metto dentro anche la pesca sono una buona parte di quelli appartenenti alla seconda categoria che citi, molto difficilmente alla prima. Generalmente poco avvezzi al rispetto delle regole, quelli che fino a quando non hanno accoppato l'ultimo fagiano, lepre o trota mollata nel fiume per riempirsi il freezer non sono soddisfatti.
                Mah....questo post mi sembra più qualunquista dell'usanza che denuncia.

                Per fare un esempio, qui ci sono più utenti che hanno/hanno avuto armi ben più costose di Blaser e nonostante questo non apprezzano il marchio oggi più riconoscibile del panorama venatorio.
                Idem sui viaggi di caccia: ciò che maggiormente alcuni forumisti lamentano (a mio parere a ragion veduta) è la mancanza di partecipazione all'azione ed al processo decisionale ma solo all'atto di tirare il grilletto.

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                • Dengeki
                  ⭐⭐
                  • Dec 2018
                  • 336
                  • Brescia

                  #9
                  Originariamente inviato da enrico.83
                  Mah....questo post mi sembra più qualunquista dell'usanza che denuncia.

                  Per fare un esempio, qui ci sono più utenti che hanno/hanno avuto armi ben più costose di Blaser e nonostante questo non apprezzano il marchio oggi più riconoscibile del panorama venatorio.
                  Idem sui viaggi di caccia: ciò che maggiormente alcuni forumisti lamentano (a mio parere a ragion veduta) è la mancanza di partecipazione all'azione ed al processo decisionale ma solo all'atto di tirare il grilletto.
                  La differenza è che un conto è non apprezzare qualcosa perché la si è provata/vissuta e un altro è parlar male a prescindere...e ce ne sono tanti che fanno così. Per il resto, un giorno ero a caccia con un (ex) amico (appartenente apparentemente alla seconda categoria) lungo certe lame adiacenti al fiume Po. Io dove sapevo che il cane non sarebbe riuscito a recuperare non sparavo un colpo, lui invece sparava a ogni cosa. Alla terza alzavola lasciata morta a galleggiare, dopo la mia ennesima sfuriata, mi rispose "io sono uno sparatore!!!" E' questo è uno con il SUV scassato, la giacca di 15 anni fa, il Benelli di quando aveva 18 anni (ora è sui 35) e che va in perlustrazione anche a caccia chiusa. Per come la vedo io è molto più qualunquista suddividere una categoria in due sottocategorie. Che poi già il tema della divisione è sbagliato, visto e considerato che si predica sempre l'unione e poi si fa tutto il contrario.

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                  • Livia1968
                    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                    • Apr 2019
                    • 6190
                    • Guidonia Montecelio (Roma)
                    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                    #10
                    Io pratico (poco) entrambe le attività. Poligono/Tav, e caccia. Sono sempre ben vestita e appena potrò vorrei andare all'estero nella speranza di far incontrare ai miei cani un numero maggiore di selvatici rispetto a dove vivo. Non sparo a qualsiasi cosa, e soprattutto non valuto qualsiasi occasione buona per farlo. Il mio carniere è vergognoso in numeri al pari del mio album fotografico che ho condiviso, con orgoglio con chi potevo.
                    Dopo la cacciata, al panino preferisco i piedi al calduccio sotto al tavolo di un buon agriturismo locale dove so che chi cucina ha materie prime autoprodotte e allevate. Nel mezzo di trasporto ho tutto il necessario per il cambio e per rendermi presentabile.
                    Ho un confortevole e moderno Suv che sebbene non usi per la caccia (per quella c'è un super attrezzato nonché costoso furgone con assetto rialzato 4x4 dotato di tutti i comfort per far viaggiare comodamente e in sicurezza i miei cani) non ha un centimetro in cui non ci sia presenza di peli.
                    Per entrambe le attività posseggo armi non economiche ma sicuramente non gioielli.
                    Il tutto acquistato con il mio stipendio da impiegata che spendo per la passione e per scelta di vita che ho fatto o che ho dovuto fare.
                    In quale delle 2 categorie dovrei essere collocata? Non mi ci ritrovo in nessuna delle 2.

                    Ps. Nella vita "civile" a parte quando vado in ufficio vesto pressapoco come a caccia e, a detta di chi non fa parte del mondo venatorio, sembro una scappata di casa
                    Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
                    Ultima modifica Livia1968; 20-11-22, 12:30.
                    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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                    • carpen
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2012
                      • 3161
                      • Lombardia

                      #11
                      Originariamente inviato da Livia1968
                      Io pratico (poco) entrambe le attività. Poligono/Tav, e caccia. Sono sempre ben vestita e appena potrò vorrei andare all'estero nella speranza di far incontrare ai miei cani un numero maggiore di selvatici rispetto a dove vivo. Non sparo a qualsiasi cosa, e soprattutto non valuto qualsiasi occasione buona per farlo. Il mio carniere è vergognoso in numeri al pari del mio album fotografico che ho condiviso, con orgoglio con chi potevo.
                      Dopo la cacciata, al panino preferisco i piedi al calduccio sotto al tavolo di un buon agriturismo locale dove so che chi cucina ha materie prime autoprodotte e allevate. Nel mezzo di trasporto ho tutto il necessario per il cambio e per rendermi presentabile.
                      Ho un confortevole e moderno Suv che sebbene non usi per la caccia (per quella c'è un super attrezzato nonché costoso furgone con assetto rialzato 4x4 dotato di tutti i comfort per far viaggiare comodamente e in sicurezza i miei cani) non ha un centimetro in cui non ci sia presenza di peli.
                      Per entrambe le attività posseggo armi non economiche ma sicuramente non gioielli.
                      Il tutto acquistato con il mio stipendio da impiegata che spendo per la passione e per scelta di vita che ho fatto o che ho dovuto fare.
                      In quale delle 2 categorie dovrei essere collocata? Non mi ci ritrovo in nessuna delle 2.

                      Ps. Nella vita "civile" a parte quando vado in ufficio vesto pressapoco come a caccia e, a detta di chi non fa parte del mondo venatorio, sembro una scappata di casa
                      Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk




                      In qualunque parte ti porrai porterai sicuramente valore aggiunto. [:D]

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                      • Livia1968
                        Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                        • Apr 2019
                        • 6190
                        • Guidonia Montecelio (Roma)
                        • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                        #12
                        Originariamente inviato da carpen
                        In qualunque parte ti porrai porterai sicuramente valore aggiunto. [:D]
                        E te credo, coi numeri e le padelle che faccio, avoja a pranzi pagati!!!!
                        E se per sbaglio acchiappo qualcosa pagherei pure per l'eccezionalita' dell'evento.

                        Scherzi a parte, sebbene abbia capito l'intento di Fulvio e lo condivida, la classificazione è un pochino di parte.
                        È come cercare di distinguere i "cattivi" dai i "buoni" basandosi su quanto possano sembrare snob.
                        Secondo me prima di tutto rileva il significato e il posto che ha nella loro vita la preda. Se intesa come obiettivo prioritario o parte di altro...

                        Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
                        "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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                        • Francesco984
                          • Mar 2020
                          • 107
                          • Schindellegi - Svizzera
                          • Segugio Italiano

                          #13
                          In base alla mia esperienza è una questione di povertà di spirto più che di portafoglio.

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                          • Argentina hunting
                            ⭐⭐
                            • Jul 2022
                            • 981
                            • Umbria
                            • Setter

                            #14
                            Originariamente inviato da Dengeki
                            Allora praticamente tutti o la massima parte di quelli del Blaser Club Italia sono dei tiratori ...ricorda tanto la favola di un certo Esopo...chissà perché se ti puoi permettere carabine e ottiche belle, riserve e viaggi venatori non sei mai un vero cacciatore. Che poi saranno cavoli loro se hanno la possibilità e vogliono fare un animale esotico o non presente/cacciabile qui da noi. La cosa che mi ha fatto sempre sorridere in particolare leggendo sui social le solite diatribe è che a parlar male delle carabine e delle ottiche di un certo tipo, dei viaggi venatori e compagnia sono sempre quelli che...non se li possono permettere. [occhi] L'idea che mi sono fatto nel tempo è che la rovina della caccia e ci metto dentro anche la pesca sono una buona parte di quelli appartenenti alla seconda categoria che citi, molto difficilmente alla prima. Generalmente poco avvezzi al rispetto delle regole, quelli che fino a quando non hanno accoppato l'ultimo fagiano, lepre o trota mollata nel fiume per riempirsi il freezer non sono soddisfatti.
                            È una risposta in "contraltare"ma credo che la verità è la via da seguire e immagino sia nel mezzo. La differenza la fa sempre il singolo.
                            Se dici la verità non dovrai mai inventarti nulla

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                            • Er Mericano
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2022
                              • 2024
                              • Alabama
                              • Labrador

                              #15
                              Originariamente inviato da Dengeki
                              La differenza è che un conto è non apprezzare qualcosa perché la si è provata/vissuta e un altro è parlar male a prescindere...e ce ne sono tanti che fanno così. Per il resto, un giorno ero a caccia con un (ex) amico (appartenente apparentemente alla seconda categoria) lungo certe lame adiacenti al fiume Po. Io dove sapevo che il cane non sarebbe riuscito a recuperare non sparavo un colpo, lui invece sparava a ogni cosa. Alla terza alzavola lasciata morta a galleggiare, dopo la mia ennesima sfuriata, mi rispose "io sono uno sparatore!!!" E' questo è uno con il SUV scassato, la giacca di 15 anni fa, il Benelli di quando aveva 18 anni (ora è sui 35) e che va in perlustrazione anche a caccia chiusa. Per come la vedo io è molto più qualunquista suddividere una categoria in due sottocategorie. Che poi già il tema della divisione è sbagliato, visto e considerato che si predica sempre l'unione e poi si fa tutto il contrario.
                              Il tuo ex-amico non e' ne' un cacciatore, ne' un tiratore. E' un FDM. Probabilmente anche da voi, ma da noi chi abbatte un capo di selvaggina sapendo di non poterlo raccogliere o che, potendo raccoglierlo non lo raccoglie o ne spreca parti commestibili nel caso di ungulati, e' considerato alla stregua di un bracconiere. Io mi considero sia un cacciatore che un tiratore. Ormai, data l'eta' ed il degrado fisico non pratico piu' il tiro competitivo (amatoriale) come facevo a Kodiak tanti anni fa, ma prima lo facevo (alternandolo con la caccia) sia con liscio al Trap, che con rigato (percorso militare e benchrest) che con pistola). Adesso mi dedico ad un po' di caccia (cervi e tacchini) e al piattello sparo dietro casa mia quando nessuno mi vede perche' adesso le padelle si sprecano!

                              Essere un tiratore (per bene) non esclude essere un cacciatore (pure per bene) e viceversa. Altrimenti affibbiamo l'etichetta di "cacciatore" a chi spara ad animali vivi tanto per sparare, ignorando limiti, stagioni e divieti, e di "tiratore" a chi usa i cartelli stradali come bersaglio.
                              Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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