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    #31
    • Circo Victor: vediamo la realtà dei fatti!
      • 15/09/2009
      • [di G. Felicetti*] Se la vicenda del sequestro degli animali del Circo Victor, il mese scorso, fosse tutta riassumibile nell’episodio del veterinario libero professionista che dichiara di essere stato “malmenato e maltrattato” dal Corpo Forestale dello Stato, ci sarebbe solo da esprimere la richiesta di fornire le prove di tali affermazioni e, in caso affermativo, sperare che fatti del genere vengano sanzionati e che non abbiano a ripetersi.

        Ma quanto è scaturito dal sequestro degli animali del Circo Victor è molto di più:
        - si è scritto di “buone condizioni degli animali” al momento del sequestro, anzi “buonissime”, omettendo colpevolmente di considerare che il sequestro e la convalida finanche al Tribunale del Riesame si è basata sugli inequivocabili verbali e relazioni medico veterinarie che hanno attestato gravi condizioni degli animali;
        - si è scritto del veterinario “malmenato ed ammanettato perché difende da maltrattamenti gli animali”, quando ad essere stato documentato in via giudiziaria, dall’operato delle Forze dell’ordine e di medici veterinari è stato il maltrattamento quotidiano pregresso e lì si stava interrompendo un’azione impartita dall’Autorità Giudiziaria;
        - si è scritto “della morte di un animale sequestrato” senza colpevolmente annunciare una dovuta conseguente azione legale;
        - si è scritto che “vi sono ampie deleghe in tema di benessere animale riconosciute ad organismi istituzionali o associativi che non hanno alcuna professionalità, capacità o competenza, con interessi diversi o in conflitto con il benessere animale”;
        - si è scritto di “abusi di potere di cui possono rendersi responsabili certe istituzioni se “armate” dalla demagogia dell’animalismo più fanatico, disinformato e quindi pericoloso”.
        E’ necessario che, in attesa dei pronunciamenti della Magistratura (sia sul sequestro degli animali, sia sulle dichiarate violenze subite da un medico veterinario libero professionista e la relativa denuncia contro di lui per resistenza a pubblico ufficiale), così come sulle interrogazioni parlamentari presentate di opposte richieste, si registrino però anche questi punti essenziali a capire che non siamo di fronte a una “grave offesa alla professione veterinaria” perché:
        - nel merito del sequestro degli animali, ciò è stato deciso dalla Magistratura sulla base di referti di medici veterinari, di cui uno dell’Asl medico veterinaria competente per territorio e un altro responsabile di uno fra i più importanti Centri Recupero di Animali Selvatici ed Esotici che ha in essere un Protocollo d’Intesa con Anmvi;
        - medici veterinari hanno partecipato al Corso di formazione di ausiliari di Polizia Giudiziaria frutto di un atto d’Intesa fra Corpo Forestale dello Stato e Fnovi, proprio per raggiungere la competenza e la professionalità reciproca in interventi coadiuvati atti ad accertare la mancanza o la presenza di elementi di reati contro gli animali;
        - le associazioni, animaliste come la LAV e ambientaliste come il Wwf, hanno partecipato a diverso titolo in questa vicenda, con apporti professionali e riconosciuti;
        - quando ci si trova di fronte a carenze, omissioni, atti che configurano il maltrattamento degli animali, ciò è un reato previsto dal Codice penale e il medico veterinario, di qualsiasi ruolo, ha il dovere di non chiudere gli occhi, di non accontentarsi della promessa di cambiamento e di informare le Autorità per assicurare così anche il pieno rispetto del proprio Codice Deontologico (che è cambiato da tempo ma qualcuno sembra non essersene accorto);
        - è la elevazione del rispetto degli animali nella società che può elevare la considerazione della professione medico veterinaria e, in questo, un ruolo importante lo hanno le associazioni animaliste e ambientaliste. Altro che fanatismo, demagogia e disinformazione.
        Chi scrive, oggi, che è stato il trasferimento seguito al sequestro “a provocare agli animali evidenti maltrattamenti sia fisici che psicologici anche gravi”, dovrà assumersene le responsabilità giuridiche, come diversi servizi veterinari Asl che solo nell’ultimo anno in numerose Regioni non sono doverosamente intervenuti lungo il tragitto di uno spettacolo itinerante fra i meno difendibili anche in casa circense, tanto da meritarsi il giudizio dell’Ente nazionale Circhi di “tristissimi fatti, totale mancanza di sensibilità e di rispetto”, come documentati dai servizi mandanti in onda da 'Striscia la notizia' con condizioni e trattamenti degli animali che hanno fatto indignare tutta Italia.
        Insomma, quella in atto, lo registriamo con preoccupazione, è un’operazione per, fra l’altro, far fare un passo indietro all’attuazione della Legge 189 del 2004 che in tanti ambiti lucrativi sugli animali, e medico veterinari, ha iniziato a incidere fortemente con sentenze e decreti penali di condanna. Chi dice che non intende mettere in discussione il sequestro degli animali e l’operato della Polizia Giudiziaria, ma solo difendere un collega, non solo stà automaticamente insultandone altri (forse non meritevoli di tutela) ma si stà di fatto prestando al tentativo di cancellare i piccoli ma importanti passi in avanti per l’affermazione della legalità in questo ambito.
        Inoltre qui non si tratta di veterinari che devono dare ragione o essere al servizio di una o dell’altra parte ma “solo” di medici veterinari che devono fare i medici veterinari.
        Raccontiamola giusta” quindi, per davvero e per intero.
        Gianluca Felicetti
        *Presidente LAV




    ---------- Messaggio inserito alle 11:25 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:20 AM ----------

    LAVergogna! Felicetti indignato per i dubbi sul sequestro,
    per gli animali no!...

    Le rivelazioni sul caso Victor Show scatenano le ire del
    presidente LAV Gianluca Felicetti che, nell’enfasi,
    racconta i suoi segreti…

    Gianluca Felicetti, in un comunicato apparso il 15/09/09 sul
    sito LAV, (vedi anche il filmato pubblicato da FederFauna
    all’indirizzo:
    [media]http://www.youtube.com/watch?v=wRzGtPi7kCo[/media] ) , dice: “Se
    la vicenda del sequestro degli animali del Circo Victor, il
    mese scorso, fosse tutta riassumibile nell’episodio del
    veterinario libero professionista che dichiara di essere
    stato malmenato e maltrattato dal Corpo Forestale dello
    Stato, ci sarebbe solo da esprimere la richiesta di fornire
    le prove di tali affermazioni…”. Eppure, per molti,
    sarebbe proprio l’esistenza di queste prove ad aver
    mandato su tutte le furie il presidente della Lega Anti
    Vivisezione che, suscitando, in qualcuno sdegno, in altri
    ilarità, ha titolato il suo comunicato: “Circo Victor:
    vediamo la realtà dei fatti!” e l’ha terminato con la
    frase: “Raccontiamola giusta quindi, per davvero e per
    intero”. Felicetti esterna la “sua” verità: accusa
    l’operato dei veterinari che hanno constatato “buone
    condizioni degli animali” al momento del sequestro e
    reputa buoni solo quelli che hanno portato alla convalida
    del sequestro da parte del Tribunale del Riesame
    ; accusa chi
    ha preso le difese del veterinario “malmenato ed
    ammanettato perché difendeva da maltrattamenti gli
    animali”, facendosi forte di quando documentato dalle
    stesse Forze dell’ordine autrici del sequestro e
    dell’ammanettamento; accusa chi ha fatto luce sulla morte
    di un animale poco dopo il sequestro solo perché non è
    ancora stata annunciata un’azione legale;
    accusa chi ha
    rilevato che “vi sono ampie deleghe in tema di benessere
    animale riconosciute ad organismi istituzionali o
    associativi che non hanno alcuna professionalità,
    capacità o competenza, con interessi diversi o in
    conflitto con il benessere animale”; accusa chi ha
    denunciato “abusi di potere di cui possono rendersi
    responsabili certe istituzioni se armate dalla demagogia
    dell’animalismo più fanatico, disinformato e quindi
    pericoloso”. Non spreca una parola per gli uccelli presi
    per la coda o per il collo!
    Non una parola per quelli messi
    in scatole di cartone e trasportati senza acqua in agosto!..

    Non mostra dispiacere per l’animale morto!.. Probabilmente
    perché, per lui, è più importante che sia stata
    colpita una categoria che detiene animali ma che lui avversa
    ideologicamente. Poi, poco importa della fine
    dell’animale!...
    Felicetti arriva ad accusare anche la
    stessa ANMVI assieme alla quale è sembrato spesso, sedesse
    volentieri a certi tavoli. Forse lo era quando un parere
    dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani,
    poteva avvalorare le sue tesi… Ma ora no! Ora Felicetti
    dice: “non siamo di fronte a una grave offesa alla
    professione veterinaria..”. Dice che il sequestro degli
    animali, “è stato deciso dalla Magistratura sulla base
    di referti di medici veterinari, di cui uno dell’Asl
    medico veterinaria competente per territorio e un altro
    responsabile di uno fra i più importanti Centri Recupero
    di Animali Selvatici…” dimenticandosi di dire che il
    CRASE, finanziato con soldi pubblici, proporzionalmente al
    numero degli animali sequestrati che contengono, sono
    gestiti proprio dagli animalisti e per di più delle
    medesime associazioni impiegate come ausiliari di polizia
    giudiziaria, pertanto sembra logico ritenere quantomeno
    “singolare” il sostenere che una loro perizia sia scevra
    da interessi.
    Sostiene, invece, i Medici Veterinari che
    hanno partecipato al Corso di formazione di ausiliari di
    Polizia Giudiziaria frutto di un atto d’Intesa fra Corpo
    Forestale dello Stato e Fnovi, dimenticando che è proprio
    la correttezza dell’operato del CFS ad essere adesso
    addirittura sotto interrogazione parlamentare.
    Felicetti
    forse dimentica, di informare che a quei corsi fu proprio un
    avvocato della LAV a spiegare ai veterinari la parte
    inerente la giurisprudenza; forse dimentica che molti furono
    i veterinari partecipanti a quel corso che si lamentarono
    per l’approccio ideologico animalista teso solo all’
    “addestramento” alla repressione degli operatori.
    Dice
    Felicetti che “il medico veterinario, di qualsiasi ruolo,
    quando ci si trova di fronte a carenze, omissioni, atti che
    configurano il maltrattamento degli animali, ha il dovere di
    non chiudere gli occhi, di non accontentarsi della promessa
    di cambiamento e di informare le Autorità per assicurare
    così anche il pieno rispetto del proprio Codice
    Deontologico” sottolineando che questo “è cambiato da
    tempo ma qualcuno sembra non essersene accorto”, ma non
    dice che è proprio quanto ha fatto Brunetti. E questo
    codice deontologico cambiato, non dirà mica mai che un
    animale, se è in mano a un animalista stia bene e se è
    in mano a un circense, a un allevatore o a un commerciante
    stia male!... Non dirà mica che svolgere un’attività
    con gli animali che non sia quella degli animalisti, sia
    maltrattamento!...
    Eppure Felicetti sembra dire proprio
    questo! Anzi, lo dice proprio: per Felicetti “è la
    elevazione del rispetto degli animali nella società che
    può elevare la considerazione della professione medico
    veterinaria e, in questo, un ruolo importante lo hanno le
    associazioni animaliste e ambientaliste.” Ma per la LAV,
    elevare la professione del veterinario, è ottenere
    ringraziamenti animalisti per “essere andati aldilà
    delle solite superficiali verifiche sulla salute fisica
    degli animali”, come recitavano i comunicati LAV? Elevare
    il medico veterinario vuol dire asservirlo all’ideologia?

    Poi rincara: dice che “chi scrive, oggi, che è stato il
    trasferimento seguito al sequestro a provocare agli animali
    evidenti maltrattamenti sia fisici che psicologici anche
    gravi, dovrà assumersene le responsabilità
    giuridiche”. Accusa “i diversi servizi veterinari Asl
    che solo nell’ultimo anno in numerose Regioni non sono
    doverosamente intervenuti lungo il tragitto di uno
    spettacolo itinerante fra i meno difendibili anche in casa
    circense”. Ma l’accusa a tali servizi veterinari da cosa
    nasce? Da una mancanza di professionalità o dal fatto che
    “non sono andati aldilà..”? Felicetti tira sempre in
    ballo “i servizi mandanti in onda da Striscia la notizia
    con condizioni e trattamenti degli animali che hanno fatto
    indignare tutta Italia” ma tra chi ha provato a riguardare
    il servizio di Striscia e quello di FederFauna togliendo
    l’audio ad entrambi, non sono poi più tanti quelli
    dell’idea che il maltrattamento sia stato operato solo dal
    proprietario della struttura. Alla fine, Felicetti scopre le
    carte e rivela preoccupazione, perché far vedere e far
    sapere tutto a tutti, per lui non è difendere la verità,
    è “un’operazione per, fra l’altro, far fare un passo
    indietro all’attuazione della Legge 189 del 2004 che in
    tanti ambiti lucrativi sugli animali, e medico veterinari,
    ha iniziato a incidere fortemente…”. La 189!...: una
    legge approvata su spinta animalista che definisce il reato
    di maltrattamento, condizionandolo ad una detenzione
    incompatibile alla natura degli animali, senza prima
    definire in modo oggettivo quale sia quella compatibile. Una
    legge che permette che il ruolo di chi sporge denuncia,
    quello di chi assiste al sequestro e quello di chi diviene
    custode di quanto sequestrato, possano essere ricoperti
    dallo stesso soggetto. Una legge che, visto il numero di
    sequestri che ha consentito, visto il numero dei
    dissequestri avvenuti dopo qualche anno e visto soprattutto
    il numero di animali morti e “dispersi” durante il
    periodo di custodia, non sembra assolutamente a tutela del
    benessere animale, ma bensì a tutela degli interessi di
    qualcuno.
    Sono ormai in molti a pensare che la 189 non
    rappresenti assolutamente “piccoli ma importanti passi in
    avanti per l’affermazione della legalità in questo
    ambito” come sostiene Felicetti: molti pensano, invece,
    che sia facile individuare i maltrattamenti quando questi
    dipendono dall’ideologia di chi esegue i controlli,
    anziché da pesi e misure oggettive. Molti pensano che un
    tale approccio abbia ostacolato l’emersione degli
    operatori e creato ancora più illegalità di quanta non
    ce ne fosse prima. Molti pensano che se più illegalità
    equivalga a più sequestri, qualcuno possa avere un
    interesse!... Sembra impossibile che Felicetti dica, con
    tono accusatorio,: “…non si tratta di veterinari che
    devono dare ragione o essere al servizio di una o
    dell’altra parte ma solo di medici veterinari che devono
    fare i medici veterinari” perché è proprio ciò che
    ha fatto Brunetti, solo questa volta, probabilmente, dava
    fastidio alla LAV!...


    Per le altre news: http://www.federfauna.org/News/

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      • Oct 2008
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      #32
      la Federfauna merita per gli argomenti fin qui trattati! Farò al più presto la tessera, ma consiglio a tutti gli amici del forum di tesserarsi on-line come socio simpatizzante. http://www.federfauna.org/Socio%20Simpatizzante/
      E' gratis e non costa niente, mentre per una organizzazione sono "numeri" che contano politicamente. Pensateci seriamente! E' anche, un domani, a vostra tutela del giusto equilibrio delle cose.

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