Cosa ne pensate della trasmissione Porta a Porta del 15/02/2010?

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    Cosa ne pensate della trasmissione Porta a Porta del 15/02/2010?

    Dato per assunto che non era lecito attendersi da quella trasmissione una trattazione totalmente esaustiva delle tematiche legate alla caccia, che portassero anche a delle fattive proposte risolutive, sarebbe opportuno sfruttare a ns. vantaggio i riflettori puntati sull’ars-venandi in questo periodo, per non tornare vanamente a urlare il ns. dissenso su come si legiferi senza cognizione di causa la ns. passione per la caccia, restando ancora una volta confinati in spazi prettamente venatori. Magari le ns. associazioni di rappresentanza dovrebbero prodigarsi più attivamente in una campagna di sensibilizzazione di più ampia portata sulle questioni ieri sollevate, oltre i soliti confini interni di armerie, riviste a tema, game-fire, fiere di settore o forum vari; come? Destinando parte dei contributi da noi versati a campagne pubblicitarie di informazione su testate giornalistiche nazionali, promovendo del merchandising a sfondo venatorio, facendo noi in prima persona azione informativa sul ns. mondo, proprio con chi ci punta il dito contro, abbattendo i luoghi comuni che vedono la caccia nemica assoluta per la natura! Chiariamo loro che caccia e ambiente sono due facce della stessa medaglia, la natura; essa ci dispensa la fauna, che a sua volta per una perdita di equilibrio e della capacita di autoregolazione di un suo ecosistema, necessita di interventi esterni; Chiariamo loro la differenza tra amanti dell’ambiente ed Ambientalisti, nell’ accezione negativa del termine, coloro che orbitano in rappresentanze partitiche nate con lo scopo iniziale della tutela ambientale e divenute crogiuolo di aspiranti deputati, senatori, ministri, segretari, portaborse, ecc. , con tanto di remunerazione e di potere politico, che poco o per nulla conoscono tutti i mali dell’ambiente, nelle più svariate forme, ma cavalcano il sentimento di repulsione del comune cittadino per l’azione apparentemente cruenta dello sparo in se, dell’abbattimento di un colombaccioinconsapevole, come quello esibito ieri sera alla sez. toscana e citato a vittima designata dal Bonelli, il quale ha poi taciuto quando è passato più volte il messaggio della funzione sociale della caccia, asservita alle esigenze della collettività, che non disdegnerebbe magari la decimazione degli storni, perché “osano” infestare le città; senza parlare degli ungulati, cervi, caprioli, cinghiali che devastano intere zone di coltivazione; in tal guisa è giustificabile abbattere dei volatili o dei mammiferi, mentre farlo per l’ancestrale richiamo che ci spinge ad imbracciare il fucile nei giorni consentiti, con le limitazioni previste dalla legislazione italiana che stabilisce un limite di sicurezza al prelevamento giornaliero di ogni specie cacciabile, quello è un macabro, incivile e gretto rituale da condannare! Ma lo scopo reale ed occulto dell’Ambientalista, è sortire l’indignazione dell’avente diritto al voto, che in sede elettorale crede con la sua matita di porre rimedio a quell’immaginario violento; avrà solo ottenuto di garantire il posto ad un altro colletto bianco! Portiamo loro l’esempio di una stoppia di 10/15 ettari che brucia in Puglia in pieno Luglio e che uccide più quagliotti (e anche quaglie) di quante possano incarnierare 2/3 cacciatori in una stagione; Raccontiamo come le volpi siano in drastico calo in alcune zone dello Stivale, per la guerra spietata degli agricoltori ai danni dei roditori che infestano i campi di ortaggi (carciofi, cavoli, insalata, ecc.) ma, fatalmente, essendo i campi anzidetti un buon riparo per le volpi ed i topi una loro preda abituale, che sorte subiscono questi astuti mammiferi? Spieghiamo loro la differenza che passa tra noi ed un bracconiere (come paragonare tutti i patentati ad un pirata della strada) con tutte le sue nefaste azioni (come la caccia notturna col faro, pratica ignobile), che esulano dalla normativa venatoria e che compromettono non solo la ns. immagine ma anche la maggior disponibilità del ns. oggetto del desiderio, la selvaggina! Chiarite che ovviamente chi cattura le specie cacciabili e non, con reti, trappole, tagliole ed inganni vari, per venderle come carne da macello per ristoranti , mangimi o cos’altro, è ns. nemico e come tale lo combattiamo! Date prova di correttezza , civiltà e reale rispetto per l’ambiente almeno quando alla caccia di appostamento, da capanno, ad allodole, al passo dei tordi, ecc. raccogliete tutti i bossoli vuoti delle cartucce sparate! Forti della concessione governativa, siate accomodanti con i proprietari terrieri che si scagliano veementi contro di voi anche in assenza di frutto pendente, fondo chiuso e altro, perché spesso accade, per imperizia, di crivellare i loro impianti di irrigazione in vigneti e uliveti per atterrare una preda in più, con il logico effetto di esasperare gli animi della categoria per questo genere di danni! E ci sarebbero diversi altri esempi da mettere in risalto. Ma vogliamo guardare con obiettività ai mali dell’ambiente e collaborare: cacciatori, amanti della natura, agricoltori, politici, raccoglitori di funghi, comuni cittadini, ecc. che so, denunciando discariche a celo aperto quando le troviamo, facendo volontariato per la pulizia delle spiagge a fine stagione balneare, aprendo a fonti energetiche rinnovabili e declassando le energie fossili, ecc.

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