Beppi, un mio Maestro di Caccia, è anche morto qualche anno fa, si può raccontare...
Ci accorgemmo che alcuni Verdoni andavano a mangiare nel letamaio che c' era aldilà della roggia.
Pensate che la loro leccornia erano gli acini di uva, che, dopo aver fatto il Vino e la Grappa, erano stati buttati nel letame.
Con una rete da bilancia, uno spago ed una specie di carrucola, stando sopra al bel fabbricato in pietra e mattoncino, dove c' erano i maiali e le galline, tirando lo spago si faceva cadere il "Tamado", così si chiamava in dialetto quel tipo di aucupio, proprio sopra a quei graspi che,
forse per la loro acidità avevano bucato la bianca coltre.
Faceva davvero tanto freddo e dopo un po', anche se ne vedemmo solo uno, o due, arrivare, tirai la corda!
Nulla!
Andammo a vedere, passando per il ponte e ben nove Verdoni, tutti maschi erano sotto la rete.
Li donammo a Beppi Zandenego che aveva una lunga voliera dove faceva anche nascere un po' di tutto!
E ne fù molto lieto!
Dopo pochi giorni, certamente avvisate da qualcuno, arrivarono le Guardie ed aprirono la voliera liberando tutti gli uccellini che aveva dentro ed ancora gli andò molto bene....
Erano altri tempi, ora ne parlerebbe TG5!!!
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