Il diritto di caccia è vincolato alla residenza in un Comune oppure alla proprietà agricola nel territorio comunale.
Per la caccia bassa (volpe, lepre grigia e bianca e uccelli consentiti) i giorni di silenzio venatorio sono a scelta del cacciatore.
La sorveglianza è affidata a guardiacaccia pagati dalla riserva e in ragione di uno ogni 10.000 ha.
Il sistema funziona benissimo nei paesi di montagna con grandi superfici e pochi cacciatori, un po' meno bene nelle cittadine dove la superficie è modesta e i cacciatori relativamente tanti. Ma quanto sarebbe applicabile in grandi città (Roma, Milano, ecc.) con superficie relativamente piccola e parecchie centinaia di cacciatori?
In Friuli Venezia Giulia il sistema è analogo, ma non uguale. Il cacciatore residente in Regione può fare domanda di adesione a qualsiasi riserva del F.V.G. che abbia posti disponibili (calcolati in base al rapporto tra superficie e numero dei cacciatori). E' chiaro che il cacciatore "foraneo" (leggi residente nelle città) non è visto di buon occhio.
Il sistema perfetto non esiste!
Commenta