Caccia in Battuta: il ruolo della Posta

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    • Apr 2009
    • 1599
    • siniscola (nu)
    • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

    #1

    Caccia in Battuta: il ruolo della Posta

    Apro questo 3d per parlare di un ruolo e un compito che spesso è poco compreso, ritenuto facile e comodo dai più e che invece è molto più impegnativo e faticoso, soprattutto in certi territori e circostanze.
    Ovviamente la mia esperienza si basa sui miei ambienti, tiro medio dai 0 a 20/25 MT massimo ( salvo eccezioni), macchia mediterranea, raramente alto fusto, e spesso sentieri e stradine dove si tira letteralmente al volo, a parte il solito buco nella rete.
    Per prassi una volta che arriviamo alla posta ( mi accompagna sempre mia moglie) controllo angoli di tiro e passaggi, predispongo i seggiolini, anche se lo uso poco, carico e da quel momento in poi massima attenzione.
    Unica comunicazione con le due poste adiacenti.
    Zero telefono, zero rumori.
    I cinghiali spesso arrivano scanati, i battitori non sempre entrano in battuta, causa il territorio spesso aspro e impenetrabile, pertanto i cani fanno tutto più o meno da soli, e soprattutto nelle battute grandi i cinghiali riescono a seminarli , o soesso.si.muovono prima.
    Anche in canizza l'anno scorso abbiamo avuto una media tra i 6 e i 10 minuti di distanza tra lo scovo, l'arrivo del cinghiale e poi dei cani.
    Il territorio gioca in favore del setolone e spesso mi cani arrivano molto dopo.
    È chiaro che, al grido dello scovo, bisogna essere pronti, altrimenti ti frega come niente.
    Credo, che la cosa più gravosa sia tenere la concentrazione, quando la battuta è lunga, poco vivacizzata dai cani, perché è proprio quando è tutto tranquillo che la fregatura è in agguato.
    Cacciando sul nostro monte poi, il fattore ambientale climatico gioca un ruolo fondamentale, stare fermi con il vento ghiacciato ( il vento da noi è una costante), richiede abiti e una certa predisposizione mentale.
    Riassumendo, il ruolo della Posta, o Postaiolo, richiede una grandissima e prolungata concentrazione, grande spirito di osservazione, spesso il passaggio del cinghiale è segnalato da un merlo o un tordo che schizza indispettito,
    ​soprattutto quando tutto sembra tranquillo, e la capacità di sopportare il clima, senza perdere l'attenzione.
    Aggiungo, deve essere un buon camminatore, altrimenti alla posta, soprattutto a certe non ci arrivi.
    Ultima cosa, ma non per importanza, sangue freddo al momento del tiro, primo per la sicurezza e secondo per la precisione.
    Voi che esperienza avete?
    Come vi organizzate in posta?
    ​​​​​​
    ​​​​
  • parachutist
    ⭐⭐
    • Jun 2016
    • 286
    • Ravenna

    #2
    Quoto tutto al 100%, aggiungo che mi capita a volte di essere messo quasi fuori posta per tiri lunghi su animali che camminano lentamente in quanto feriti, o che si fermano per capire cosa sta succedendo. In questo caso solitamente do anche una telemetrata in modo da memorizzare l'alzo in base alla distanza

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    • Strider21
      • May 2024
      • 65
      • alto novarese

      #3
      Tutto assolutamente condivisibile. Sottolineo che dipende molto anche dal territorio, nel mio caso si tratta di colline/montagne ricche di alberi (faggi, querce, castagni), i tiri possono essere corti così come anche lunghi 50/60mt, rigorosamente "istintivi", può succedere veramente di tutto! Dalle mie parti questa caccia si pratica col cal. 12 o 20 slug: ci ho messo tre anni a capire come imbracciare e anticipare bene, in quella minima frazione di secondo che ti viene concessa dal suide... E quante padelle per arrivarci!
      Importantissimo mantenere alta la concentrazione, bisogna stare sempre e comunque attenti e prudenti oltre a sforzarsi di cogliere ogni minimo segnale; secondo me questo è anche il bello di questa caccia, entri davvero in sintonia con il bosco e con le sue dinamiche, e può appunto capitare qualsiasi cosa in qualsiasi momento!
      Di contro, a volte è una guerra di nervi.. Gli insetti e la foglia quando è ancora caldo, la pioggia, il freddo e il vento a fine stagione.. Ore in piedi con annessi disordini a livello di gambe e schiena. Non sempre si riesce ad adattarsi serenamente alle varie situazioni.
      Ultima modifica Strider21; 30-05-25, 12:40.

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      • truzzeddu
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        • Apr 2009
        • 1599
        • siniscola (nu)
        • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

        #4
        Concordo pienamente.
        Da noi si utilizza sia il 12 che il 20, anche se sta prendendo sempre più piede la carabina, generalmente in 308.
        Come detto prima, i tiri lunghi sono veramente un eccezione, a mio parere il vantaggio maggiore si ha con un arma veloce e sicura di imbracciata, con un ottima precisione. Motivo per cui ho cercato con i miei fucili sia in 20 che in 12 il miglior binomio canna cartuccia, in modo da avere a 35 MT un tiro pulito e preciso. E tanto tanto feeling. Io mi alleno molto all'imbracciata, il movimento dev'essere perfetto, inoltre essendo che sono i fucili che uso sempre per tutto, li conosco bene e ho una certa pratica.
        Riguardo alle poste, a volte c'è la necessità di dare una ritoccatina alla vegetazione.
        Operazione da fare con estrema delicatezza e discrezione. In genere visto che si tratta di macchia mediterranea, uso una piccola forbice da potatura e per riserva un seghetto pieghevole da potatura.
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        • truzzeddu
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          • Apr 2009
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          • siniscola (nu)
          • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

          #5
          Originariamente inviato da Strider21
          ...
          Di contro, a volte è una guerra di nervi.. Gli insetti e la foglia quando è ancora caldo, la pioggia, il freddo e il vento a fine stagione.. Ore in piedi con annessi disordini a livello di gambe e schiena. Non sempre si riesce ad adattarsi serenamente alle varie situazioni.
          Assolutamente d'accordo.
          La vera fatica sta nel conservare la concentrazione e l'attenzione, interpretare e ascoltare l'evolversi della battuta, e tutto questo in condizioni climatiche non sempre facili e piacevoli.
          Tenere la concentrazione è un esercizio mentale gravoso che richiede anch'esso allenamento.
          Essere silenziosi, stare attenti al vento, e muoversi poco e con circospezione.
          Poi si la fortuna pure gioca il suo ruolo, ma generalmente le poste maldestre sparano poco e male.

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          • Strider21
            Strider21 commenta
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            ..ti racconto questa: un paio di anni fa dopo 3 ore e 1/2 di nulla totale, metto il fucile in spalla e tiro fuori il telefono dalla tasca per avvisare casa che sarei tornato per pranzo. In quel momento, in quei 30-40 secondi che sarebbero stati necessari per digitare esattamente quattro parole su Whatsapp, mi sbuca dal nulla un maschio di cinghiale sui 70kg che si ferma a cartolina a 7/8mt da me. Ovviamente appena faccio per mettere il telefono in tasca grugnisce e via, sparito in due secondi, ma che nervoso quella volta... Non lo dimenticherò mai!
            Per dire che basta un momento, in ore, di distrazione, e l'occasione è sfumata.
        • cioni iliano
          ⭐⭐⭐
          • May 2017
          • 3479
          • castelfiorentino
          • setter

          #6
          Originariamente inviato da truzzeddu
          Concordo pienamente.
          Da noi si utilizza sia il 12 che il 20, anche se sta prendendo sempre più piede la carabina, generalmente in 308.
          Come detto prima, i tiri lunghi sono veramente un eccezione, a mio parere il vantaggio maggiore si ha con un arma veloce e sicura di imbracciata, con un ottima precisione. Motivo per cui ho cercato con i miei fucili sia in 20 che in 12 il miglior binomio canna cartuccia, in modo da avere a 35 MT un tiro pulito e preciso. E tanto tanto feeling. Io mi alleno molto all'imbracciata, il movimento dev'essere perfetto, inoltre essendo che sono i fucili che uso sempre per tutto, li conosco bene e ho una certa pratica.
          Riguardo alle poste, a volte c'è la necessità di dare una ritoccatina alla vegetazione.
          Operazione da fare con estrema delicatezza e discrezione. In genere visto che si tratta di macchia mediterranea, uso una piccola forbice da potatura e per riserva un seghetto pieghevole da potatura.
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          Anche da noi è andato di moda di usare carabine dai postaioli. La motivazione fu il rimbalzo delle palle da canna liscia. Rimbalzano pure le ogive delle rigate. Meno, forse, ma schizzano anche loro. Io non pratico la battuta, ma vado a singolo o con mio fratello nelle zone non vocate con un dake e il mio bassotto. Uso il calibro 12. Spezzare i rami può essere controproducente: i cinghi avvertono da molto lontano l' odore della linfa.

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          • truzzeddu
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            • Apr 2009
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            • siniscola (nu)
            • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

            #7
            Originariamente inviato da cioni iliano

            Anche da noi è andato di moda di usare carabine dai postaioli. La motivazione fu il rimbalzo delle palle da canna liscia. Rimbalzano pure le ogive delle rigate. Meno, forse, ma schizzano anche loro. Io non pratico la battuta, ma vado a singolo o con mio fratello nelle zone non vocate con un dake e il mio bassotto. Uso il calibro 12. Spezzare i rami può essere controproducente: i cinghi avvertono da molto lontano l' odore della linfa.
            È vero, ma a volte tagliare qualche rametto è necessario purtroppo.
            Anche io uso il 12 e il 20. Il cinghiale lo caccio sia in battuta con la squadra che il giovedì in solitaria o con qualche amico con i miei cani polivalenti.
            Curiosità, come vi trovate con il Dake e il Bassotto cacciando in due o da solo? Non va troppo lungo?

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            • truzzeddu
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              • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

              #8
              Originariamente inviato da parachutist
              Quoto tutto al 100%, aggiungo che mi capita a volte di essere messo quasi fuori posta per tiri lunghi su animali che camminano lentamente in quanto feriti, o che si fermano per capire cosa sta succedendo. In questo caso solitamente do anche una telemetrata in modo da memorizzare l'alzo in base alla distanza
              Anche da noi spesso chi ha la carabina viene messo in posti "strategici"
              Quella del telemetro è un ottima soluzione, credo che aiuti tanto

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              • Strider21
                • May 2024
                • 65
                • alto novarese

                #9
                ..mai seguito le mode personalmente vedo anche io gente che dal liscio passa al rigato per questa caccia, ma le argomentazioni che asseriscono per motivare tale scelta molto spesso non sono né solide né credibili, né tantomeno imputabili a limiti o vantaggi oggettivi offerti da una tipologia di arma rispetto all'altra.
                Per la quasi totalità delle situazioni che si presentano in questa caccia, sono convinto anche io del fatto che per un esito efficace dell'azione ci si deve esercitare parecchio nello sviluppare un'ottima confidenza con l'arma finché il suo brandeggio non diventi "istintivo"; questo si che fa davvero la differenza!

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                • truzzeddu
                  truzzeddu commenta
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                  Esattamente.
                  La carabina è sicuramente utile ed efficace, ma poi bisogna vedere dove, e come...
                  Quest'anno in squadra, i tiri sono stati tutti entro i 20 mt.
                  Molti sotto i 10, e per assurdo, sono stati i tiri che hanno registrato il più alto numero di padelle.
                  Credo che in questi casi abbia giocato a sfavore sia la velocità, ma anche il fatto di averlo così vicino e, invece di mirare, si guardava il cinghiale mentre il fucile sparava chissà dove.
                  Inutile dire che in questi casi, concentrazione e freddezza sono necessari, dato che praticamente è un tiro quasi a volo
              • cioni iliano
                ⭐⭐⭐
                • May 2017
                • 3479
                • castelfiorentino
                • setter

                #10
                Originariamente inviato da truzzeddu

                È vero, ma a volte tagliare qualche rametto è necessario purtroppo.
                Anche io uso il 12 e il 20. Il cinghiale lo caccio sia in battuta con la squadra che il giovedì in solitaria o con qualche amico con i miei cani polivalenti.
                Curiosità, come vi trovate con il Dake e il Bassotto cacciando in due o da solo? Non va troppo lungo?
                Per il rametto, ma anche più grosso, puoi usare i fili di plastica per legare i tralci delle vigne al filo, legandoli a arbusti o altri rami. Con il dake di mio fratello, benissimo; con il mio bassotto un po' meno. Noi andiamo direttamente a visitare i luoghi delle lestre, dopo aver tracciato con il dake e il bassotto, con i cani alla lunga. Se la presenza fosse confermata, sganciamo e attendiamo l' abbaio a fermo. Da qui, prendiamo posizione in modo di sparare al cinghio quando si espone per attaccare i cani. Prima dell' attacco effettivo, generalmente, fa un andirivieni nella macchia di avvertimento. Se c'è spazio lo fulminiamo con un colpo nel cranio o nel collo.

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                • truzzeddu
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                  • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                  #11
                  Originariamente inviato da cioni iliano

                  Per il rametto, ma anche più grosso, puoi usare i fili di plastica per legare i tralci delle vigne al filo, legandoli a arbusti o altri rami. Con il dake di mio fratello, benissimo; con il mio bassotto un po' meno. Noi andiamo direttamente a visitare i luoghi delle lestre, dopo aver tracciato con il dake e il bassotto, con i cani alla lunga. Se la presenza fosse confermata, sganciamo e attendiamo l' abbaio a fermo. Da qui, prendiamo posizione in modo di sparare al cinghio quando si espone per attaccare i cani. Prima dell' attacco effettivo, generalmente, fa un andirivieni nella macchia di avvertimento. Se c'è spazio lo fulminiamo con un colpo nel cranio o nel collo.
                  Capisco, più o meno come faccio io.
                  Con cani diversi.
                  Diciamo che io vado a "visitare" roveti e fossi, e se i cani hanno traccia e iniziano a fermare o a scagnare mi piazzo o ci piazziamo.
                  Una piccola serie di mini battute, nei luoghi dove so che potrebbe essere allestrato.
                  Per curiosità che problemi hai con il bassotto?
                  Quando vi capita che il cinghiale va via, il Dake vi da problemi di rientro?
                  ​​​

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                  • cioni iliano
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                    • 3479
                    • castelfiorentino
                    • setter

                    #12
                    Originariamente inviato da truzzeddu

                    Capisco, più o meno come faccio io.
                    Con cani diversi.
                    Diciamo che io vado a "visitare" roveti e fossi, e se i cani hanno traccia e iniziano a fermare o a scagnare mi piazzo o ci piazziamo.
                    Una piccola serie di mini battute, nei luoghi dove so che potrebbe essere allestrato.
                    Per curiosità che problemi hai con il bassotto?
                    Quando vi capita che il cinghiale va via, il Dake vi da problemi di rientro?
                    ​​
                    Né il dake né il bassotto allungano più di tanto la seguita. Quando il cinghio non rimane alla lestra e fugge, lo inseguono per 200/300 metri circa, a occhio. Ma sui richiami prolungati dei fischietti rientrano. Il problema del mio bassotto è che ha troppo ardimento. Va troppo sotto al cinghio quando questi è con il culo a una grossa pianta e oscilla la testa per colpire se il cane gli arrivasse a tiro giusto. Non una volta sola ho dovuto urlare per farlo muovere quando non avevo la possibilità di trovare uno spiraglio e sparare. Con il dake non successe ciò in tutte le volte che siamo stati insieme. Sa il fatto suo: gli gira intorno e arretra appena il selvatico accenna una puntata; così facendo lo induce a fare un po' di metri in avanti, scoprirsi e ricevere la schioppettata. Naturalmente noi siamo in posizione, in silenzio e con il vento a favore.

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                      • siniscola (nu)
                      • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                      #13
                      Originariamente inviato da cioni iliano

                      Né il dake né il bassotto allungano più di tanto la seguita. Quando il cinghio non rimane alla lestra e fugge, lo inseguono per 200/300 metri circa, a occhio. Ma sui richiami prolungati dei fischietti rientrano. Il problema del mio bassotto è che ha troppo ardimento. Va troppo sotto al cinghio quando questi è con il culo a una grossa pianta e oscilla la testa per colpire se il cane gli arrivasse a tiro giusto. Non una volta sola ho dovuto urlare per farlo muovere quando non avevo la possibilità di trovare uno spiraglio e sparare. Con il dake non successe ciò in tutte le volte che siamo stati insieme. Sa il fatto suo: gli gira intorno e arretra appena il selvatico accenna una puntata; così facendo lo induce a fare un po' di metri in avanti, scoprirsi e ricevere la schioppettata. Naturalmente noi siamo in posizione, in silenzio e con il vento a favore.
                      Capisco. Hai provato a portarlo al recinto su qualche cinghiale di quelli che gli insegnano a stare lontano? A volte aiuta

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                      • cioni iliano
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                        • setter

                        #14
                        Originariamente inviato da truzzeddu

                        Capisco. Hai provato a portarlo al recinto su qualche cinghiale di quelli che gli insegnano a stare lontano? A volte aiuta
                        No, no! Assolutamente! Nemmeno coi cani da ferma mi avvalgo di surrogati. La realtà è diversa dalla rappresentanza artificiale di una azione. Quando una battuta non va a buon fine, lego il cane e lo porto alla macchina e lì sta fino alla fine della caccia per quel giorno. È ancora giovane e ho delle buone aspettative per una soluzione del problema. Inoltre gli abbattimenti effettuati con azioni corrette, sono un premio per i cani. In questa caccia, come la svolgiamo noi due, sarebbe oltremodo difficile sparare in corsa. Il più delle volte non lo vediamo. Il cane dovrebbe associare la fuga con il mancato premio dell' abbocco e dei morsi sul morto. Donde modificare l' approccio.

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                        • truzzeddu
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                          • siniscola (nu)
                          • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                          #15
                          Originariamente inviato da cioni iliano

                          No, no! Assolutamente! Nemmeno coi cani da ferma mi avvalgo di surrogati. La realtà è diversa dalla rappresentanza artificiale di una azione. Quando una battuta non va a buon fine, lego il cane e lo porto alla macchina e lì sta fino alla fine della caccia per quel giorno. È ancora giovane e ho delle buone aspettative per una soluzione del problema. Inoltre gli abbattimenti effettuati con azioni corrette, sono un premio per i cani. In questa caccia, come la svolgiamo noi due, sarebbe oltremodo difficile sparare in corsa. Il più delle volte non lo vediamo. Il cane dovrebbe associare la fuga con il mancato premio dell' abbocco e dei morsi sul morto. Donde modificare l' approccio.
                          Bè quello si, io intendevo, visto che mi confermi la giovane età, di lavorare magari sull'abbaio a fermo con un cinghiale ad hoc.
                          Io ho la bracca pointer, che ogni tanto parte di brocca, mentre il Breton e l'anglo Tedesco sono forti, soprattutto quest'ultimo.
                          A me capita di sparare in corsa ma semplicemente perché anticipo il cinghiale alle uscite dei rovi, anche se preferisco impostarmi e aspettarlo in silenzio.
                          Scusa però alla fine per colpa mia siamo usciti fuori 3d🤦🤣
                          Prima hai detto una cosa che condivido in pieno, l'importanza dello stare a vento buono, cosa che non sempre è scontata.
                          ​​

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