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Sono impressionato per l’ insuperabile bravura dell’ estensore dell’articolo.
Non ho mai visto in tanti anni qualcuno capace di una così infelice sintesi di tutte le possibili ed impossibili falsità sulla caccia e sulle qualità della carne di selvaggina, soprattutto poi se la vogliamo raffrontare alla “ salubrità “ di quella proveniente dagli allevamenti.
Fa il pari con la pretesa europea della pericolosità del Parmigiano reggiano a confronto con la qualità sopraffina della margarina
Per dirla come Totò: “ma mi faccia il piacere ! ”
Però, se uno crede al mondo dei Mini-pony, e magari è in malafede, allora…
In che senso cacciatori amatoriali? I professionisti sono forse quelli nei macelli?
Gli esami della trichinella nonché psa, almeno qui da noi sono obbligatori, come è obbligatoria la casa di caccia che viene abilitata e certificata dalla ASL di competenza previa ispezione igienico-sanitaria , senza non si può abbattere e visto che l'ATC latita , i cacciatori provvedono a loro spese.
Non ho mai visto nessuno che non starna al momento il selvatico alato abbattuto.
Ho ingerito inavvertitamente qualche pallino ma mai in quantità superiore della plastica contenuta nell'acqua minerale imbottigliata.
Forse gli antibiotici di cui sono pregne le carni degli animali allevati, sono preferibili visto che trattasi di farmaco salvavita?
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Questi sono più che racconta-panzane, perché le inventano anche, e non solo si limitano a propalarle; li definirei, alla lumbard, “ caccia-balle” o meglio, in omaggio alla romanità della nostra Livia, “ca..ari”, che integra anche il concetto della malafede.
Sono d'accordo con voi, ma rimane il problema della comunicazione e della massività ed invasività della propaganda....sono degni eredi di Goebbels!
Francamente sono sconcertato e sconfortato dalla passività delle nostre associazioni.
Inermi come Don Abbondio davanti ai Bravi di Don Rodrigo
ormai da anni non presto attenzione a ciò che non reputo interessante e questa attività di Almo Nature è tutto tranne che interessante. E' una semplice trovata pubblicitaria che va in contro al dilagante animalismo semplicemente per ampliare il target di clientela . Ad Almo della caccia non frega nulla ma gli permette di avere attenzione da stampa e potenziali clienti , come diceva qualcuno ne parlino pure male purchè se ne parli. Per sorridere , anni fa Valeria , mia figlia, era alle elementari e la maestra mostrò alla classe alcune foto di animali , compito della scolaresca riconoscerli e specificarne l'uso . Tutti bravi fino alla comparsa di un magnifico fagiano maschio , silenzio della classe fino alla mano alzata di Valeria e al suo " è un fagiano maschio " e alla domanda a cosa serve rispose prontamente " a sparargli e a mangiarlo " , oggi sarebbe stata espulsa da tutte le scuole del regno
Fa parlare da giorni lo spot contro la caccia diffuso da Almo Nature: Federcaccia e fondazione Una non ci stanno e chiedono chiarezza
Ps. Io per la cronaca "almo nature" non lo compravo neanche prima dello spot perché è stato uno di quei prodotti partito bene e che poi si è evoluto male. Ma ora, a costo di comprare macinato tutti i giorni , che poi non sarebbe male, non lo comprerei manco pagata.
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
"Loro" puntano su immagini e filmati (in questo caso generati con IA) a impatto, noi o meglio le nostre associazioni scrivono la letterina indignata su 2 blog di cacciatori...che leggiamo, forse, soltanto noi. Eppure per controbattere basterebbe fare un piccolo video di uno Springer o un Breton quando si è in partenza per andare a caccia, impazziscono letteralmente dalla gioia che pure l'anti-caccia più incallito arriva a capire che il cane da caccia non vede l'ora di fare ciò per cui è programmato. Io cani non ne ho, ormai faccio soltanto selezione, ma possibile che non ci ha pensato nessuno a invadere i social con immagini del genere? Inoltre per la situazione attuale ci sarebbe da farsi un piccolo esame di coscienza, il cacciatore medio italiano, mi spiace dirlo, è un ignorante di prima categoria. Qui da me sparano a tutto, cartelli, tartarughe acquatiche, pure alle galline perchè è più importante portare qualcosa a casa. Senza contare tutti gli anni i morti ammazzati grazie alla braccata che forse è la forma di caccia che ci da meno lustro.
Beh la Fondazione UNA non è proprio un bloghetto di 4 sfigati.
A quanto si legge
" da ottobre 2020, Fondazione UNA fa parte ufficialmente dell’IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, un’ organizzazione globale impegnata a trovare soluzioni pratiche per le sfide ambientali più urgenti. IUCN associa oltre 1400 membri che includono stati, agenzie governative, piccole e grandi NGO, istituzioni scientifiche e accademico"
Non sarà il WWF ma un pochino di voce per chiedere trasparenza su determinati argomenti ce l'ha.
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Beh la Fondazione UNA non è proprio un bloghetto di 4 sfigati.
A quanto si legge
" da ottobre 2020, Fondazione UNA fa parte ufficialmente dell’IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, un’ organizzazione globale impegnata a trovare soluzioni pratiche per le sfide ambientali più urgenti. IUCN associa oltre 1400 membri che includono stati, agenzie governative, piccole e grandi NGO, istituzioni scientifiche e accademico"
Non sarà il WWF ma un pochino di voce per chiedere trasparenza su determinati argomenti ce l'ha.
Perfetto! Aggiungo: Della serie “l’occhio, la pagliuzza e la trave”! Lo spot, nazionale, di Almo Nature è di una semplicità ed intelligenza veramente raffinata: con estrema dolcezza un animale invita un altro “animale” (quello che si crede il migliore e padrone del mondo) a non uccidere un altro animale! Che poi il fine ultimo di Almo sia di catturare un numero maggiore di clienti è piuttosto verosimile, dato che i possessori anticaccia, di animali domestici, sono di gran lunga la maggioranza; si tratta di strategie commerciali come sono strategie commerciali tutte le pubblicità che ci “affogano”! Ora, di fronte a tale iniziativa, il nostro occhio corre a trovare punti criticabili e pulci ad Almo Natura: Ci sarebbe invece da chiedersi quale strategia informativa, nuova, valida ed efficace sta mettendo in atto il mondo (associazioni) venatorio per controbilanciare in modo altrettanto valido la comunicazione di Almo. Voi ne vedete una?? Forse la vecchia storiella della “tradizione” in una società che festeggia Halloween…Black Friday….McDonals…Burger vari..?? Negli ultimi 20 anni ditemi una che una comunicazione efficace che vi è rimasta in mente. Continuare a vedere la pagliuzza, o trave, negli occhi altri è un modo di nascondere l’enorme trave che sta nei nostri!
Nessuna emittente manderebbe in onda uno spot che non contenga almeno due dei seguenti requisiti:
inclusività tra le etnie, ad esempio coppie miste
inclusività di genere , ad esempio coppie gay etc etc
Inclusività genere femminile, ad esempio necessità femminili fino ad ora considerate attinenti alla sfera personale e meritevoli di rispetto ma che ora vengono viste come tabù meritevoli di essere debellati
Animali di tutte le razze purché raffigurati in atteggiamenti fieri, puliti, virtuosi
Sostenibilità in tutte le declinazioni come sistema grazie al quale, il problema ecologico viene notevolmente attenuato
Non credo che un'emittente manderebbe in onda uno spot di un uomo o donna col fucile che cammina verso il tramonto dirigendosi alla macchina non elettrica con un fagiano nel carniere ed il cane senza museruola , coda mozzata e sporco di fango
Cara Livia quanto affermi è vero solo parzialmente! Da anni e con grande fatica i primi tre punti che evidenzi hanno avuto uno slancio verso la visibilità. Certo andare contro una società, ed un popolo ignorante, ipocrita e clerico conservatore come il nostro non è facile ma ci sono diverse associazioni che lottano per questo ed ottengono, giustamente, almeno un po' di risultati. Per quanto riguarda le emittenti, e i media non scherziamo: non sono mica indipendenti; essi assolvono ai desideri dei loro editori/padroni (vedere le proprietà dei mitici giornaloni) e dei loro inserzionisti pagatori per capire che a loro interessa il profitto non la realtà! Dato che sei persona intelligente e sensibile ti consiglio una lettura: " La fabbrica del consenso" di Chomsky, non di lettura leggera ma molto istruttivo. Certo non puoi pretendere, dall'oggi al domani, di vedere uno spot di un uomo e una donna etc etc ma finanziando (perché di questo si tratta) messaggi di un certo tipo arrivi comunque a rendere nota una certa visione del mondo venatorio. Ma finché ci limitiamo ai giornaletti autocelebrativi copia incolla dell'anno precedente delle varie associazioni saremo sempre allo sbando! Dimenticavo un aspetto non del tutto irrilevante: le iniziative affinché abbiano successo hanno bisogno di almeno due presupposti: 1 persone intelligenti ed allineate ai nostri tempi, 2 crederci! Tu vedi tutto questo? A presto.
Da troppi anni, avendo ormai valicato la soglia della definizione di "anziano", mi dedico con sempre minor convinzione al tentativo di spiegare la "caccia" almeno nel mio entourage sociale.
Vedo che le affermazionio e le domande condite da incontrollato stupore sono sempre le stesse: Ma in Italia ci sono i cervi? - Come fate a riconoscere i maschi dalle femmine visto che entrambi i sessi hanno, notoriamente, le corna?
- La caccia In Italia "andrebbe" controllata...-
Cerco di tenere duro in questa pseudo missione, tentativo, di "informare" questi difficili "catecumeni" i cui più ritrosi soggetti ti danno usualmente dell'assassino.
Il punto più esplosivo di qualsiasi tentativo viene innescato dal minimo accenno alla "crudeltà inuitile" delle macellazioni rituali.
Ora, per il viver che daranno a me le stelle, mi liniterò a quei luoghi dove ho amici venanti dall'infanzia del "tirasassi", dove la gente che ti incontra al mattino al ritorno da caccia ancora ti dice con riverenza: "jó napot" ed alcuni addirittura "Waidmannsheil".
"...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
e fermalvi entro; ché non fa scienza,
sanza lo ritenere, avere inteso..."
Cedo contro bobine universale in acciaio.
Richiesti €. 5, spese di spedizione a parte.
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17-01-23, 08:28
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