cinghiali ( non ci capisco più niente) aiutatemi a capire

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  • biagio donadio
    • May 2009
    • 145
    • episcopia
    • incrocio beegl arresciua

    #1

    cinghiali ( non ci capisco più niente) aiutatemi a capire

    lo strano titolo che ho voluto dare a questa discussione , che è una vera richiesta di aiuto per capire ,si spiega in breve, da noi si incontrano scrofe con porcelli piccolissimi di poche settimane ; questo cosa vuol dire? le scrofe hanno perso i piccoli a febraio marzo, e quindi sono al secondo parto? oppure le scrofe si accoppiano in tutte le staggioni. più parti in un solo anno in dipendenza dell'abbondanza di cibo? cosa avete notato voi. è sopratutto all'apertura cosa fare?
  • Alessandro il cacciatore
    🥇🥇
    • Feb 2009
    • 20199
    • al centro della Toscana
    • Deutsch Kurzhaar

    #2
    Originariamente inviato da biagio donadio
    oppure le scrofe si accoppiano in tutte le staggioni. più parti in un solo anno in dipendenza dell'abbondanza di cibo?
    Vanno in calore a ripetizione con accelerazioni se il cibo abbonda, ghiande ad esempio. Per questo i foraggiamenti sono deleteri dove i cinghiali possono far danni, perche' aumenta la potenzialita' del'habitat.
    + cibo = + cinghiali
    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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    • biagio donadio
      • May 2009
      • 145
      • episcopia
      • incrocio beegl arresciua

      #3
      da noi non ci sono in modo assoluto i foraggiament nel senso che si foraggiano nei vigneti ecc, è vero che quest'anno abbiamo avuto una eccezzionale abbondanza di ghiande; da noi non si semina più, siamo nel parco nazzionale del pollino, ed i cinghiali ci impediscono di seminara cmq terreni poco produttivi, le volpi ci annientano i polli insieme ai falchi ed alle gazze ladre, questo è la situazione ed il parco nn risarcisce se non in modo irrisorio

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      • NaYrOn_HuNtInG
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2010
        • 1206
        • m

        #4
        Stando a quello che mi ha detto un guardia parco, i cinghiali hanno una riproduzione del 300 % , con il caldo che fa, e il cibo..

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        • gioturco
          ⭐⭐⭐
          • Jan 2011
          • 1838
          • Salerno
          • epagneul breton ==> Susi jagdterrier ==> Mila

          #5
          Originariamente inviato da biagio donadio
          da noi non ci sono in modo assoluto i foraggiament nel senso che si foraggiano nei vigneti ecc, è vero che quest'anno abbiamo avuto una eccezzionale abbondanza di ghiande; da noi non si semina più, siamo nel parco nazzionale del pollino, ed i cinghiali ci impediscono di seminara cmq terreni poco produttivi, le volpi ci annientano i polli insieme ai falchi ed alle gazze ladre, questo è la situazione ed il parco nn risarcisce se non in modo irrisorio
          Sul Pollino hai dimenticato di citare i lupi che fanno dannare i pastori...
          Comunque anche da noi nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si riscontra un aumento delle figliate in concomitanza a condizioni meteo favorevoli ed abbondanza di cibo. Se poi aggiungi che oramai il nemico del cinghiale è praticamente solo l'uomo e che nei Parchi, in teoria, non dovrebbe esserci pressione venatoria, l'equazione è completamente sbilanciata a favore degli irsuti.
          Lupus est homo homini... (Asinaria, Plauto)
          da cui: Homo homini lupus

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          • lupo69
            ⭐⭐
            • Jul 2011
            • 454
            • PEGLI

            #6
            Qui da noi, appena a ridosso del Passo del Turchino, sopra a Genova, stanno sparendo le castagne a causa di un parassita che gli fa perdere le foglie ma in compenso, vuoi il caldo, vuoi un numero spropositato di ghiande, le scrofe hanno fatto in maniera esagerata.
            l' anno scorso invece abbiamo penato fino alla meta' di novembre per l' assenza di animali
            Una giornata di lavoro persa, la puoi recuperare…una giornata di caccia persa, e' persa...

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            • onesimo
              ⭐⭐⭐
              • Mar 2009
              • 1129
              • scafa
              • segugi italiani nero-focati

              #7
              mi pare che il cinghiale sia come il maiale,cioe' le femmine vanno in calore una volta al mese.
              dalla nascita dei piccoli pero' dovete tenere conto che la mamma nn si accoppia per almeno 6 mesi,quindi...
              ammettiamo che rimane gravida a marzo,il cinghiale porta (sempre se e' uguale al maiale...ma cosi' dovrebbe essere)3 mesi 3 settimane e 3 giorni di gestazione(114 giorni)quindi siamo gia' a giugno,piu' sei mesi per accoppiarsi di nuovo,andiamo a dicembre...
              CONCLUSIONI:puo' accoppiarsi piu' volte all'anno?????
              la temperatura e il cibo influenzano positivamente le figliate per la quantita' dei piccoli che la mamma porta alla crescita nn per gli accoppiamenti...

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              • Opius concolor

                #8
                Purtroppo i cinghiali si riproducono molto bene e ben si adattano a luoghi e varie fonti di sostentamento, se non controllati la popolazione letteralmente "Esplode" in situazioni opportune.... [:(]

                Originariamente inviato da lupo69
                , stanno sparendo le castagne a causa di un parassita che gli fa perdere le foglie
                Contro il Cinipide Galligeno se la diffusione è elevata la si può contrastare solo con lanci di Torymus Sinensis da parte degli organi preposti.

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                • onesimo
                  ⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 1129
                  • scafa
                  • segugi italiani nero-focati

                  #9
                  Ah cmq per rispondere a Biagio il cinghiale puo' quindi accoppiarsi in tutti i mesi,e' difficile nel periodo di caccia aperta(nn e' raro pero')perche 1°rincomincia il freddo e 2°la maggior parte delle scrofe hanno ancora i piccoli(ma nn troppo piccoli ormai)dietro.

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                  • gioturco
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2011
                    • 1838
                    • Salerno
                    • epagneul breton ==> Susi jagdterrier ==> Mila

                    #10
                    Tratto da: Piano di gestione 2008-2012 della popolazione di cinghiali in area parco (Parco della Murgia Materana)

                    RIPRODUZIONE E CICLO BIOLOGICO:
                    Gli accoppiamenti avvengono in tutti i mesi , ad eccezione del periodo di anaestro fisiologico che si manifesta nei mesi più caldi( luglio agosto). La stagione riproduttiva come in tutti i mammiferi selvatici viventi alle nostre latitudini, presenta un andamento ciclico e stagionale; è indispensabile infatti che le nascite si verifichino quando è più facile reperire il cibo necessario per l’allattamento della prole, e produrre energie sufficienti per superare la stagione fredda. Il Cinghiale maschio raggiunge la maturità sessuale verso i dieci mesi, o più precisamente al peso di ,35 Kg. La maturità sessuale nella femmina viene raggiunta ad un’età compresa tra gli otto e venti mesi, o quando ha raggiunto i 35 Kg. di peso.
                    Vari studi hanno messo in evidenza due diverse distribuzioni delle nascite:
                    • il primo unimodale, con picco massimo ad Aprile e Maggio
                    • un secondo tra Agosto e Settembre.
                    L’uno o l’altra, delle due distribuzioni si verifica in stretta relazione con la disponibilità alimentare e climatica.

                    Quindi, tenuto conto che la scrofa è fertile già attorno al primo anno di età e che può dare alla luce 8/10 cighialotti e che, ancora, se le condizioni ambientali sono ottimali, la sopravvivenza è molto elevata, va da se che il clima e l'habitat influiscono in maniera direttamente proporzionale all'aumento delle cucciolate.
                    Lupus est homo homini... (Asinaria, Plauto)
                    da cui: Homo homini lupus

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                    • onesimo
                      ⭐⭐⭐
                      • Mar 2009
                      • 1129
                      • scafa
                      • segugi italiani nero-focati

                      #11
                      la scrofa partorisce da 1 a 10 cinghialotti ma il numero massimo "naturale"e' da considerarsi 8 in quanto ha 4 coppie di mammelle considerate normali e una coppia regredita.i piccoli gia' dalla prima poppata si scelgono un capezzolo e lo mantengono per tutto il periodo dell'allattamento,raramente lo lasciano per un altro.

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                      • natella

                        #12
                        il problema cinghiale se problema vogliamo chiamarlo e' da come lo si vuole vedere,secondo il mio modesto parere e' positivo sia per i cacciatori sia per gli agricoltori,il cacciatore ne ha fatto oltre alla passione della caccia anche una fonte di reddito(vedi salsicce di cinghiale-prosciutto e soppressate)non parliamo poi della vendita della carne ai vari ristoranti,gli agricoltori chiedono danni di quello che non c'e',il fumo viene pagato bene,e' un'introito importante,la grande produzione non e' fatta ai ridossi dei boschi.ma nelle grandi distese in piano dove il cinghiale non fa danni,e poi oggi i redditi sono tutti sottole serre,quindi se proprio vogliamo dircela tutta,il vero danno l'ha fatto chi ha immesso e continua a mettere in natura cinghiali non italici,meno prolifi e + piccoli,quelli ungheresi-sloveni sono + scuri,+grossi e tanto ma tanto prolifici.
                        saluti paolo di vece

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                        • gioturco
                          ⭐⭐⭐
                          • Jan 2011
                          • 1838
                          • Salerno
                          • epagneul breton ==> Susi jagdterrier ==> Mila

                          #13
                          Originariamente inviato da natella
                          il problema cinghiale se problema vogliamo chiamarlo e' da come lo si vuole vedere,secondo il mio modesto parere e' positivo sia per i cacciatori sia per gli agricoltori,il cacciatore ne ha fatto oltre alla passione della caccia anche una fonte di reddito(vedi salsicce di cinghiale-prosciutto e soppressate)non parliamo poi della vendita della carne ai vari ristoranti,gli agricoltori chiedono danni di quello che non c'e',il fumo viene pagato bene,e' un'introito importante,la grande produzione non e' fatta ai ridossi dei boschi.ma nelle grandi distese in piano dove il cinghiale non fa danni,e poi oggi i redditi sono tutti sottole serre,quindi se proprio vogliamo dircela tutta,il vero danno l'ha fatto chi ha immesso e continua a mettere in natura cinghiali non italici,meno prolifi e + piccoli,quelli ungheresi-sloveni sono + scuri,+grossi e tanto ma tanto prolifici.
                          saluti paolo di vece
                          Caro Paolo, tralasciando il particolare che è assolutamente vietata la vendita di selvaggina o comunque la sua cessione a titolo oneroso, i danni che l'agricoltura riceve dalla popolazione di cinghiali consistono anche, e soprattutto, nella distruzione dei piccoli orti dei piccoli agricoltori, delle piccole vigne, dei raccolti di castagneti e nocelleti, fichi ed altro. Non abiti molto distante, vieni a farti un giro in Cilento, potrei farti conoscere un pò di piccoli agricoltori piuttosto incaxxati e ne potremmo discutere con loro [fiuu][fiuu][fiuu]

                          Cordialmente, Gio.
                          [:-golf]
                          Lupus est homo homini... (Asinaria, Plauto)
                          da cui: Homo homini lupus

                          Commenta

                          • onesimo
                            ⭐⭐⭐
                            • Mar 2009
                            • 1129
                            • scafa
                            • segugi italiani nero-focati

                            #14
                            il problema cinghiale NON e' positivo ne per gli Agricoltori e ne per i Cacciatori ma sicuramente e' positivo,come asserisci,per i pseudo agricoltori e pseudo cacciatori...
                            un agricoltore che pianta 5 ettari di sorgo,di granturco,di grano e nn vede arrivare alla maturazione il suo raccolto penso proprio n sia felice...soprattutto sapendo che la regione gli rida' un par de b.........................
                            quest'anno mio suocero su 3 ettari di misto,orzo-favino-grano sai quanto ha raccolto????assolutamente niente,nn ha neanche fatto venire la trebbia......................
                            e' positivo per i Cacciatori????quali?i cinghialai forse...

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                            • mauro.22

                              #15
                              Originariamente inviato da gioturco
                              Caro Paolo, tralasciando il particolare che è assolutamente vietata la vendita di selvaggina o comunque la sua cessione a titolo oneroso, i danni che l'agricoltura riceve dalla popolazione di cinghiali consistono anche, e soprattutto, nella distruzione dei piccoli orti dei piccoli agricoltori, delle piccole vigne, dei raccolti di castagneti e nocelleti, fichi ed altro. Non abiti molto distante, vieni a farti un giro in Cilento, potrei farti conoscere un pò di piccoli agricoltori piuttosto incaxxati e ne potremmo discutere con loro [fiuu][fiuu][fiuu]

                              Cordialmente, Gio.
                              [:-golf]
                              E si Gio, hai ragione ad invitare a fare un giro nel Cilento (Parco Nazionale [:142]) per vedere cosa succede. Posso descrivere con sicurezza la situazione nel mio piccolo paese (300 anime). Voglio precisare che, compresa la mia, tutte le famiglie del mio paese hanno uliveti, vigneti, frutteti, castagneti e molti orticelli...niente di aziendale ma il giusto per una famiglia (l'unica cosa che produciamo in quantità e commerciamo è l'olio, ottimo olio ma che purtroppo mercati esteri e ignoranza... aimè è un'altro discorso), diciamo che siamo ancora nel biologico totale. Dal 1 gennaio al 31 dicembre non esiste periodo che i cinghiali non causino danni alle campagne:
                              1 - Uliveti: da ottobre a febbraio-marzo. Rovinano le reti per la raccolta con conseguente perdita del raccolto e nuove spese per il riacquisto.
                              2 - Vigneti: danni ingenti non solo al raccolto ma anche alla pianta (chi ha provato a recintare ma dopo un pò il problema si è ripresentato)
                              3 - Frutteti: distruggono oltre a divorare il frutto di fichi, fichi d'india, prugne, nespoli, ciliegi, meli, cachi, gelsi, noci, mandorli ecc ecc.
                              4 - Castagneti: sono ghiotti di castagne, rastrellano il terreno.
                              5 - Orti: che fin quando sono in paese o vicino ok, ma già un pò più distanti come fai a piantare le patate??? fatica sprecata...
                              La gente a partire mio padre mia madre i miei nonni, si sacrifica per tutto questo e poi siccome è PARCO non si può cacciare il cinghiale, bisogna diventare bracconieri? rischiare il penale? Una gestione del cavolo è il problema. E il cinghiale se non gestito è un problema (anche perchè non è quello autoctono, si vedono certe bestie). Aggiungo che prima del parco il problema non esisteva, ma i cinghiali c'erano lo stesso.
                              Un saluto a tutti.
                              Mauro

                              ---------- Messaggio inserito alle 10:39 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:34 PM ----------

                              ed inoltre anche i rimborsi ai danni... riguardo al frutto ne viene quantificato sempre meno e ai materiali (quali le reti per le olive) non ne parliamo... 1/10 se va bene... se ci si riflette una cosa così (il parco) "dovrebbe" portare beneficio alla popolazione e al territorio... si vede...

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