clima e migratoria

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evangelista
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  • evangelista

    #1

    clima e migratoria

    salve ragazzi, volevo porvi una domanda: secondo voi o perlomeno a chi di voi ha più di qualche anno di esperienza venatoria, in quale misura ha inciso o incide su le rotte migratorie del nostro territorio il cambiamento climatico in atto degli ultimi anni?
    Per sentito dire negli ultimi anni a causa del clima molto instabile le buone annate di caccia non sono continue come un tempo ma si alternano con pause anche di 3 o 4 anni me lo confermate?
    perchè io non ci capisco più un tubo.....
  • parsifal69
    ⭐⭐⭐⭐
    • Jul 2011
    • 10479
    • cittanova rc

    #2
    Ciao Evangelista, e benvenuto sul forum. Guarda, sulla migrazione in genere, in vita mia ho sentito tante di quelle fregnacce che non ti dico. Per quel che so io, il cambiamento climatico può incidere solo sui tempi di migrazione, in quanto gli uccelli seguono sempre il sole e le stelle per orientarsi, e sfruttano per le loro rotte l'attrazione del campo magnetico terrestre. Il resto sono tutte teorie senza veri riscontri scientifici, e, se vuoi saperne di piu, attaccati su internet e affidati solo a questo genere di riscontri. Io invece, sempre parlando per mia esperienza, ti posso dire che le ultime dieci annate di caccia siano state quaggiù da noi abbastanza omogenee. Sperando di comunicare spesso con te, ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo fine settimana. Ciao.
    Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

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    • evangelista

      #3
      Grazie parisifal69 contracambio l'augurio e senza meno ci saranno altre occasioni per comunicare ciao

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      • sergiom

        #4
        Gli uccelli hanno un orologio biologico, quindi il tempo può ritardare solo fino ad un certo punto la migrazione. Spesso diciamo che il passo è scarso o non è avvenuto solo perchè non vediamo selvaggina. La verità è che il grosso avviene di notte.

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        • Max-cocker

          #5
          speriamo che le cose cambino...perchè in Toscana (prov LI) è qualche anno che passa poca roba!!!!!! E' il mio primo anno di licenza e per ora ho sparato poco....[:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry][:-cry]

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          • dersu
            ⭐⭐
            • Nov 2009
            • 899
            • sansepolcro
            • Pointer

            #6
            Per sergiom: se il grosso viaggia di notte, di giorno da qualche parte si ferma. E dove?
            Il passo è condizionato da termoperiodo e fotoperiodo, per cui alcune specie devono migrare per forza in determinati periodi, altre possono ritardare il loro arrivo, ma non oltre certi periodi classici ( mi spiego: il colombaccio non migrerà mai a dicembre e a quella data starà già svernando). Altre specie hanno un periodo più ampio di migrazione, però se non si sono viste nei periodi canonici è difficile trovarle a stagione inoltrata. Dove vanno? Secondo me si possono attardare nelle zone di nidificazione se non fa troppo freddo e riescono a nutrirsi e poi per improvvise ondate di gelo, seguono rotte più brevi per i paesi di sverno.
            Comunque, la mia è solo un'ipotesi senza la pretesa di verità.
            Bernardo Monti

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            • sergiom

              #7
              Originariamente inviato da dersu
              Per sergiom: se il grosso viaggia di notte, di giorno da qualche parte si ferma. E dove?
              Il passo è condizionato da termoperiodo e fotoperiodo, per cui alcune specie devono migrare per forza in determinati periodi, altre possono ritardare il loro arrivo, ma non oltre certi periodi classici ( mi spiego: il colombaccio non migrerà mai a dicembre e a quella data starà già svernando). Altre specie hanno un periodo più ampio di migrazione, però se non si sono viste nei periodi canonici è difficile trovarle a stagione inoltrata. Dove vanno? Secondo me si possono attardare nelle zone di nidificazione se non fa troppo freddo e riescono a nutrirsi e poi per improvvise ondate di gelo, seguono rotte più brevi per i paesi di sverno.
              Comunque, la mia è solo un'ipotesi senza la pretesa di verità.
              Bernardo Monti
              Bernardo, ho letto tempo fa una relazione scientifica molto dettagliata sulla migrazione in Italia di tordi e allodole. In base agli inanellamenti fatti e le successive ricatture, si è potuto verificare che alcuni uccelli in un solo giorno avevano compiuto uno spostamento di più di 350 km. Altri invece sono stati ricatturati in Sicilia o Africa dopo aver volato senza sosta dal nord Italia. Se la ritrovo sarò felice di condividerne con voi i dati.

              Sergio

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              • dersu
                ⭐⭐
                • Nov 2009
                • 899
                • sansepolcro
                • Pointer

                #8
                Io alle deduzioni scientifiche sul passo ci credo poco. Solo ora col rilevatore satellitare si è visto che una beccaccia dalla Spagna ha oltrepassato gli Urali. Un caso? Una tendenza? Una certezza consolidata? Ancora non si può dire. Nè credo possibile che un migratore possa in un'unica soluzione volare dal nord Italia al nord Africa, anche perchè bisognerebbe averlo inanellato oggi e averlo immediatamente ricatturato appena arrivato, senza contare i fattori avversi (pioggia, vento). E 350 km in quante ore si superano? 6/7 oppure otto? Sia che si facciano di giorno o di notte a un certo punto ci si dovrà fermare per uno spuntino o un riposino come si fa noi in autostrada.
                Non sei d'accordo?
                Bernardo Monti

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                • Super 90
                  ⭐⭐⭐
                  • Dec 2008
                  • 2217
                  • Bronx (NA)

                  #9
                  Originariamente inviato da sergiom
                  Bernardo, ho letto tempo fa una relazione scientifica molto dettagliata sulla migrazione in Italia di tordi e allodole. In base agli inanellamenti fatti e le successive ricatture, si è potuto verificare che alcuni uccelli in un solo giorno avevano compiuto uno spostamento di più di 350 km. Altri invece sono stati ricatturati in Sicilia o Africa dopo aver volato senza sosta dal nord Italia. Se la ritrovo sarò felice di condividerne con voi i dati.

                  Sergio
                  sarebbe molto interessante.....
                  « Come adoro questo Lago e come mi fa ira, quando certuni, come Illica, me lo chiamano pantano! Già essi non possono comprendere le dolcezze del vivere al cospetto della natura.........

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                  • evangelista

                    #10
                    ragazzi da quello che sò da informativa scentifica mi sembra di aver capito che se il migratore non trova condizioni meteorologiche ideali quali venti da nord ecc.. non segue le rotte classiche ( entrata dal mare ), ma trova altre strade all'interno, per questo ho forse ingenuamente dedotto che se il clima sta cambiando anche le rotte del passo saranno ho gia sono in cambiamento

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                    • sergiom

                      #11
                      Originariamente inviato da evangelista
                      ragazzi da quello che sò da informativa scentifica mi sembra di aver capito che se il migratore non trova condizioni meteorologiche ideali quali venti da nord ecc.. non segue le rotte classiche ( entrata dal mare ), ma trova altre strade all'interno, per questo ho forse ingenuamente dedotto che se il clima sta cambiando anche le rotte del passo saranno ho gia sono in cambiamento
                      Evangelista, io credo che le rotte non cambino, perchè gli uccelli più vecchi solitamente guidano i giovani sul percorso da loro fatto l'anno prima. Forse quello a qui tu ti riferisci sono le direttrici. I tordi che si sparano in Puglia provengono dalla direttrice balcanica e quindi non passano per il nord Italia. Quelli che si sparano in Liguria sono quelli della direttrice centro europea diretti in Spagna e così via.

                      Bernardo non ho fatto io quello studio, mi sono limitato a citarlo, sei liberissimo di non condividerlo.



                      Sergio
                      Ultima modifica Ospite; 29-10-11, 19:38.

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                      • Mithril
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2007
                        • 1297
                        • Valstagna, Vicenza, Veneto.
                        • Bracco Italiano & Setter Gordon

                        #12
                        I migratori non sono titti uguali alcuni migrano con maggior costanza altri solo per necessità.Le cesene ad esempio non migrano se possono sfamarsi dove hanno nidificato e comunque migrano finchè trovano un luogo dove mangiare lì si fermano e attendono di poter tornare indietro.
                        Il riscaldamento, a mio avviso, centra ma non molto semmai ha modificato il comportamento di quest'ultimi migratori che ormai si fanno vedere solo in casi particolari, vedi sovrabbondanza riproduttiva o geli intensi nei quartieri più a nord. Un tempo le cosidette "eruzioni" erano più frequenti, perchè più frequenti erano le riproduzioni abbondanti che costringevano alla migrazione, un po' come succede per i lemming nei paesi scandinavi. Bisogna fra l'altro dire che il prelievo in quest'ultimo caso non arreca danno alle popolazioni perchè la maggior parte dei migranti non riesce comunque a far ritorno nei luoghi di riproduzione.
                        Secondo me, e so che molti non vorrebbero sentirlo, ma il prelievo venatorio esagerato, nei confronti di migratori costanti, come il tordo o la beccaccia, ha assottigliato le popolazioni al punto che siamo qui a cercare mille scuse, ma la verità è che sono finiti, il frigo è vuoto!
                        La migrazione della beccaccia nelle mie prealpi , rispetto agli anni "70, è praticamente a zero e il clima centra davvero poco.
                        All'epoca delle mie prime licenze, nel periodo buono, catturavo, quasi tutte le volte, una o due beccacce in un paio d'ore di pomeriggio dopo che erano passati già i beccacciari specializzati, praticamente senza cane data la scarsità degli ausiliari. Andavo di pomeriggio perchè al mattino si andava a capanno con batterie che paragonate a quelle di ora erano a dir poco ridicole ciò nonostante un carniere di 100 uccelli, con una ventina fra tordi e merli dentro, era considerato un mezzo fallimento.
                        Se le differenze da questi standard sono da imputare ai cambiamenti climatici allora il clima deve essere cambiato molto, sarà meglio incominciare a preoccuparci davvero.

                        Ivan

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                        • parsifal69
                          ⭐⭐⭐⭐
                          • Jul 2011
                          • 10479
                          • cittanova rc

                          #13
                          Originariamente inviato da evangelista
                          ragazzi da quello che sò da informativa scentifica mi sembra di aver capito che se il migratore non trova condizioni meteorologiche ideali quali venti da nord ecc.. non segue le rotte classiche ( entrata dal mare ), ma trova altre strade all'interno, per questo ho forse ingenuamente dedotto che se il clima sta cambiando anche le rotte del passo saranno ho gia sono in cambiamento
                          Ciao Evangelista. Qui da noi, il migratore con maggiori presenze è sempre stato il bottaccio, il quale, da che mondo è mondo, entrava nella nostra piana(Gioia Tauro) dal mar Tirreno. Ora, è da almeno tre anni, che questo ancora parzialmente avviene, ma il grosso dell'entrata avviene tramite la dorsale appenninica. Ora, su questo io ho una mia teoria, ma attento, non ho in merito alcun riscontro scientifico, è solo una supposizione. Entrando dal mare, le barche dei pescatori anzichè pesci portavano a riva bottacci. Per cui, o c'è stata una evoluzione genetica tra le varie generazioni, oppure, come ci consiglia Sergiom, individui sopravvissuti alle stagioni precedenti, guidano le nuove nidiate su rotte per loro meno pericolose. Si accettano riscontri e opinioni in merito anche dagli altri colleghi. Un saluto e un in bocca al lupo a tutti.
                          Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

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                          • sergiom

                            #14
                            Originariamente inviato da parsifal69
                            Ciao Evangelista. Qui da noi, il migratore con maggiori presenze è sempre stato il bottaccio, il quale, da che mondo è mondo, entrava nella nostra piana(Gioia Tauro) dal mar Tirreno. Ora, è da almeno tre anni, che questo ancora parzialmente avviene, ma il grosso dell'entrata avviene tramite la dorsale appenninica. Ora, su questo io ho una mia teoria, ma attento, non ho in merito alcun riscontro scientifico, è solo una supposizione. Entrando dal mare, le barche dei pescatori anzichè pesci portavano a riva bottacci. Per cui, o c'è stata una evoluzione genetica tra le varie generazioni, oppure, come ci consiglia Sergiom, individui sopravvissuti alle stagioni precedenti, guidano le nuove nidiate su rotte per loro meno pericolose. Si accettano riscontri e opinioni in merito anche dagli altri colleghi. Un saluto e un in bocca al lupo a tutti.
                            Parsi io credo che la rotta appenninica non sia alternativa a quella tirrenica, ma semplicemente un'altra rotta. I tordi da me sparati a metà ottobre nel beneventano appartenevano a quella appenninica che è più scarsa. Le decine di tordi, le centinaia di allodole e le migliaia di storni di oggi entravano da mare, ovvero lungo la direttrice principale tirrenica.

                            Sergio

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                            • parsifal69
                              ⭐⭐⭐⭐
                              • Jul 2011
                              • 10479
                              • cittanova rc

                              #15
                              Originariamente inviato da sergiom
                              Parsi io credo che la rotta appenninica non sia alternativa a quella tirrenica, ma semplicemente un'altra rotta. I tordi da me sparati a metà ottobre nel beneventano appartenevano a quella appenninica che è più scarsa. Le decine di tordi, le centinaia di allodole e le migliaia di storni di oggi entravano da mare, ovvero lungo la direttrice principale tirrenica.

                              Sergio
                              Può essere. Speriamo di avere altri riscontri in merito.[:D]
                              Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

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