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1) L'abbattimento di un capo di fauna selvatica dopo il 15/12 (sentenza del TAR) è lecito?
Potrebbe esserci il rischio concreto che si configuri il reato (penale!) di abbattimento in periodo non consentito.......
2) e per il 2016-2017? Riusciranno a sistemare la situazione entro l'apertura della selezione (maggio 2016)?
Ricordiamoci che, anche in caso di caccia ferma, in FVG non si può evitare il pagamento di tutte le tasse richieste (tassa regionale compresa) pena la decadenza da socio della Riserva.
Per la prima domanda ,i rischi sono concreti...é vero che il cacciatore in questo caso non può essere a conoscenza di tutte le decisioni o sentenze del TAR,ma è vero anche che il TAR ha intimato la regione di dare immediata comunicazione anche a mezzo stampa dell'ordinanza proprio per le caratteristiche di capillarità che ha la caccia in FVG.In teoria in caso di contestazioni,il cacciatore potrebbe rivalersi sul direttore di riserva per mancata comunicazione e questi a sua volta su assessore e regione,ma credo che un siffatto quadro non sia scevro da risvolti penali.
Per ciò che invece riguarda il 2016/2017 e la sua stagione venatoria in FVG potrebbero esserci diversi scenari ,tra cui in caso di ritardi ,anche la non partenza nei tempi normali della stagione venatoria.Sicuramente dovranno essere istituiti ATC o CA sub provinciali,perchè se rimanesse invariato questo sistema riservistico,ogni riserva dovrebbe avere un comitato costituito da ambientalisti ,agricoltori,cacciatori,come stabilito da legge(cosa non più eludibile)e visto il numero delle riserve ai voglia la gente che dovrebbe essere coinvolta!!!.L'unica cosa sensata è che con l'istituzione degli ATC /Ca saranno questi a decidere i regolamenti,e mantenendo di fatto le riserve all'interno del loro territorio,però solo per la determinazione di chi vi ha accesso,perchè ,non si avranno più soci di riserva ,ma soci di ATC/CA.Queste sono solo prospettive ottimistiche,perchè se interverranno i soliti protezionisti etuttologi o scienziati della caccia dell'orticello di casa(presenti per altro in tutte le regioni),potresti trovarti a dover pagare(anche se non sei obbligato),e a vederti impossibilitato ad andare a caccia.Visto che la caccia poi è una concessione poi,tu potresti trovarti nella condizione di dover chiedere un rimborso,(ma solo se la caccia nella tua regione non abbia mai aperto per la stagione pagata),e solo per il balzello relativo alla quota regionale(ma anche li bisogna vedere) ,o di socio di riserva.Il comunicato di Panontin è per prendere tempo,e tirare gennaio,ma la convocazione d'urgenza immediata del comitato faunistico esiste,ed è possibile anche in FVG soprattutto in virtù delle decisioni assunte dal TAR.Ammesso poi che serva veramente convocare il comitato ,visto che il ruolo di assessore alla caccia ha implicite prerogative ed assunzioni di responsabilità ,non delegabili certo ad un comitato faunistico.
L'equivalente degli ATC/CA sono i Distretti Venatori.
Già esistenti.
A questo punto, il PFR deve pervenire ai Distretti i quali elaborano un Piano Venatorio Distrettuale e lo ripartiscono tra le Riserve.
In pratica, un pippone che in pratica non cambia nulla....se non il fatto di dover pagare faunisti per ciascun distretto.....e la quota si innalza......
L'abolizione del sistema riservistico a livello comunale (pur decisamente improbabile) sarebbe un autentico sfacelo.
La mobilità venatoria all'interno di una intera provincia avrebbe un unico indubbio risultato.
Tabula rasa.
Oggi il passo è qua. Tutto qua a sparacchiare.
Domani è là. Tutti là.
Arrivano le anitre...tutti sul greto.....
E poi via in mont a ungulati.....
e avanti così.
Il secondo risultato sarebbe un aumento degli incidenti di caccia.
Quando si parla di Ungulati e gestione, allora va bene pescare a man bassa dalle tradizioni mitteleuropee.....
poi si parla di Riserve di diritto (evidente eredità della storia asburgica in FVG) e queste sono "pezzi di antichità" da rimuovere.
Qui la tradizione mittel europea non c'entra un fico....C'è una legge nazionale ,che è il minimo ritenuto accettabile,per la tutela e la conservazione della fauna,a cui la regione FVG e anche altre non si attengono,il risultato chiedetelo, come i conti ai vostri amministratori.Siete fuori regola punto e basta.....Ciao vecio
Una domanda per chi ne sa più di me: la regione Friuli Venezia Giulia è una regione autonoma a statuto speciale, fra le sue prerogative non rientra la gestione della caccia cosi come vuole?
In Trentino Alto Adige altra regione a statuto speciale, non mi pare che per la caccia facciano come le altre regioni e nessuno gli dice niente, perché il Trentino si e il Friuli no?
Altra piccola domandina: Ma a che serve il calendario venatorio annuale? In presenza di una legge si rispetta quella ed è finita li, date di apertura e chiusura e menate varie scritte una volta valgono per sempre, sinché rimane in vigore quella legge, ribadire le stesse cose su un atto amministrativo che chiaramente non può travalicare i limiti della legge nazionale e/o regionale mi sembra una fesseria, o no?
Se si vuole cambiare qualcosa si modifica la legge per sempre, non il calendario venatorio per un solo anno, dipendesse da me sarebbe cosi.
Allora, il TAR ha dato disposizione alla ricorrente, la LAC, di notificare per pubblici proclami, cioè mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (anche on-line), sul Menzognero Veneto e sul Piccolo di Trieste, l'ordinanza che ha sospeso l'efficacia dell'atto di indirizzo generale che consentiva la caccia in assenza del Piano faunistico regionale... fino ad allora tale ordinanza non dovrebbe svolgere i suoi effetti, nei confronti della controparte, la Regione (non i singoli cacciatori, che non sono parti del procedimento) e di quei soggetti nei confronti dei quali il TAR ha ordinato l'integrazione del contraddittorio, chiamandoli a partecipare alla procedura (che continua, perchè l'ordinanza è provvedimento provvisorio, cautelare e procedurale.
Dal momento della notificazione la Regione dovrà attivarsi per avvertire le Riserve o dovrebbe già farlo adesso? La notifica non c'è stata ancora, ma la Regione, parte in causa, può sostenere di nulla sapere, o può dirsi che, fino alla avvenuta notifica, l'ordinanza TAR non sia efficace? Mmmmhh... mi sa che è meglio non rischiare, anche perchè si sa come ragionano Forestali e Co.: io intanto ti faccio verbale e poi te la vedrai tu! E occhio che è penale, cacciare non autorizzati.
---------- Messaggio inserito alle 09:47 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:39 AM ----------
Per Cheytach: non credo proprio che la Regione VFG debba sposare il tipo di organizzazione previsto dalla legge nazionale e perciò ATC e così via. Deve adeguarsi alla legge nazionale approvando un piano faunistico generale e locale (distrettuale), ma l'organizzazione della caccia non è in discussione e qui vale 'autonomia speciale della Regione; la causa al Tar è limitata alla questione sul Piano. L'organizzazione in Riserve del territorio è una scelta fatta con leggi regionale che hanno già passato il vaglio del controllo costituzionale ed esprimono scelte autonome e legittime della Regione FVG.
Da noi hanno chiuso di recente moltissimi sportelli postali, creando disagi enormi.
Il TAR ha disposto l'immediata riapertura.
Pensi che siano stati riaperti?
Ci sono stati diversi referendum negli ultimi vent'anni in cui la popolazione si è espressa chiaramente.
Poco dopo, gli esiti sono stati completamenti ribaltati o con interpretazioni o simili.
Ma il Popolo non era sovrano secondo l'art.1 della Costituzione "più bella del mondo"?
Non mi preoccupo minimamente, non è certo la denominazione che cambierà il modo di gestire il territorio, i direttori di orchestra saranno sempre gli stessi, la musica sarà sempre questa, che fra l'altro per i cacciatori Friulani è piacevole da sentire. La caccia se dovesse essere chiusa prima del 31/01/2016 è per un cavillo burocratico. La legge nazionale nella sua concretezza è stata sempre rispettata. Se i piani venatori distrettuali non sono stati adottati e approvati entro i 90 giorni dell'approvazione del PFR la colpa è della Regione e non dei distretti. Il consiglio direttivo delle riserve può mettere a votazione sentito il parere dei soci un piano di abbattimento e un periodo di caccia più restrittivo. Ognuno si gestisce il suo orticello in base alla sua reale resa. Nel mio la caccia alla stanziale per il solo fagiano apre la seconda settimana di ottobre, non è pronta caccia. La lepre , apre la seconda settimana di novembre, questo è giusto per fare un esempio e per far capire a chi non conosce la realtà della caccia nel Friuli V.G. Gli attuali Distretti venatori sono composti dai direttori di riserva, fanno il loro lavoro "alla luce del sole" all'interno di questi ci possono mettere animalisti, ambientalisti, agricoltori, allevatori di bestiame, ecc. ecc. Io credo che la voce ufficiale della Regione è il BUR, gli organi di stampa senza questo non possono pubblicare nessuna chiusura della caccia. Io continua ad andare a caccia, consapevole di essere nel pieno diritto a svolgere una attività ancora prevista dalla legge regionale.
Una domanda per chi ne sa più di me: la regione Friuli Venezia Giulia è una regione autonoma a statuto speciale, fra le sue prerogative non rientra la gestione della caccia cosi come vuole?
In Trentino Alto Adige altra regione a statuto speciale, non mi pare che per la caccia facciano come le altre regioni e nessuno gli dice niente, perché il Trentino si e il Friuli no?
Altra piccola domandina: Ma a che serve il calendario venatorio annuale? In presenza di una legge si rispetta quella ed è finita li, date di apertura e chiusura e menate varie scritte una volta valgono per sempre, sinché rimane in vigore quella legge, ribadire le stesse cose su un atto amministrativo che chiaramente non può travalicare i limiti della legge nazionale e/o regionale mi sembra una fesseria, o no?
Se si vuole cambiare qualcosa si modifica la legge per sempre, non il calendario venatorio per un solo anno, dipendesse da me sarebbe cosi.
[:-golf]
I calendari non si possono più fare con legge,essendo atti amministrativi.la regione trentino alto Adige sul fatto che si sia mossa in difformità della legge nazionale di riferimento a cui è assoggettata come tutte le altre regioni è già stata bacchettata ,prova ne sono le varie sentenze e giurisprudenza dei tribunali di Trento e Bolzano.Ciao veci
Allora, il TAR ha dato disposizione alla ricorrente, la LAC, di notificare per pubblici proclami, cioè mediante pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (anche on-line), sul Menzognero Veneto e sul Piccolo di Trieste, l'ordinanza che ha sospeso l'efficacia dell'atto di indirizzo generale che consentiva la caccia in assenza del Piano faunistico regionale... fino ad allora tale ordinanza non dovrebbe svolgere i suoi effetti, nei confronti della controparte, la Regione (non i singoli cacciatori, che non sono parti del procedimento) e di quei soggetti nei confronti dei quali il TAR ha ordinato l'integrazione del contraddittorio, chiamandoli a partecipare alla procedura (che continua, perchè l'ordinanza è provvedimento provvisorio, cautelare e procedurale.
Dal momento della notificazione la Regione dovrà attivarsi per avvertire le Riserve o dovrebbe già farlo adesso? La notifica non c'è stata ancora, ma la Regione, parte in causa, può sostenere di nulla sapere, o può dirsi che, fino alla avvenuta notifica, l'ordinanza TAR non sia efficace? Mmmmhh... mi sa che è meglio non rischiare, anche perchè si sa come ragionano Forestali e Co.: io intanto ti faccio verbale e poi te la vedrai tu! E occhio che è penale, cacciare non autorizzati.
---------- Messaggio inserito alle 09:47 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:39 AM ----------
Per Cheytach: non credo proprio che la Regione VFG debba sposare il tipo di organizzazione previsto dalla legge nazionale e perciò ATC e così via. Deve adeguarsi alla legge nazionale approvando un piano faunistico generale e locale (distrettuale), ma l'organizzazione della caccia non è in discussione e qui vale 'autonomia speciale della Regione; la causa al Tar è limitata alla questione sul Piano. L'organizzazione in Riserve del territorio è una scelta fatta con leggi regionale che hanno già passato il vaglio del controllo costituzionale ed esprimono scelte autonome e legittime della Regione FVG.
La regione non è stata cassata perchè non ci sono gli atc,ma perchè le riserve comunali(che di fatto sono equiparate agli ATC/CA) non rispettano i criteri di rappresentanza stabiliti dalla 157/92 ovvero dove nei direttivi debbono essere presenti sia la componente ambientalista ,che quella sociale venatoria.Ora vi è di fatto un comitato che autogestisce la riserva con un presidente ,ma nessuna rappresentatività di altro genere.In pratica abbiamo un organismo autoreferenziale senza alcun valore legislativo.Ora per riprendere il discorso già fatto a danguerriero,come pensi di poter gestire questa cosa per ognuna delle tantissime riserve friulane??ovvero mantenendo questo sistema devi insediare un nuovo comitato di riserva con tutte le figure e rappresentatività prevista per legge.Se secondo te è fattibile?? A mio parere no, e i numeri in campo sono li a definirlo.Molto più semplice avere 2 ATC/ca per provincia con la loro organizzazione e rappresentatività un presidente con all'interno la ripartizioni delle attuali riserve(che non sarebbero più governate autonomamente dal podestà di turno ,ma che avrebbero la stessa organizzazione/numero di cacciatori).Capisco che, ai potentati o meglio potentini del quartierino o orticello,ciò dia fastidio e si la terra da sotto i piedi.Ma altrettanto mi vien da dire.......... chi se ne frega!!!!!!!Alternative non ne vedo molte.Poi rimane altro ma non riguarda certo le attuali riserve.Ciao veci
ma perchè le riserve comunali(che di fatto sono equiparate agli ATC/CA) non rispettano i criteri di rappresentanza stabiliti dalla 157/92 ovvero dove nei direttivi debbono essere presenti sia la componente ambientalista ,che quella sociale venatoria.Ora vi è di fatto un comitato che autogestisce la riserva con un presidente ,ma nessuna rappresentatività di altro genere.In pratica abbiamo un organismo autoreferenziale senza alcun valore legislativo
Cheytac, scusami ma sei completamente disinformato su questo punto.
Sono i distretti venatori (organismo equivalente all'ATC/CA) a essere privi delle altre rappresentanze (agricoltori e ambientalisti)
Le Riserve non sono assolutamente autoreferenziali.
Infatti non scelgono i piani di abbattimento, né lanci, né altro
ma propongono alla Regione che modificava e dava indicazioni in merito.
Le Riserve non hanno nessun comitato, ma un Direttore e un consiglio eletti dall'Assemblea.
Podestà? sei completamente fuori strada.
Non si dovrebbero dare informazioni su argomenti specifici di cui non si è a conoscenza.
Si crea solo confusione.
In mattinata, ho chiesto pareri alla Provincia e al CFR.
In sostanza, agli organi di controllo presenti sul territorio.
Entrambi hanno confermato che in assenza di comunicazioni da parte della Regione
non c'è alcuna modifica al calendario venatorio
e non verranno contestate infrazioni.
Le riserve comunali hanno solo poteri esecutivi, al massimo possono regolamentare la caccia all'interno della riserva con dei regolamenti restrittivi, non capisco cosa dovrebbero fare una commissione all'interno di una riserva comunale. All'interno delle riserve l'unica cosa che potrebbero mettere è un guardia caccia per ogni riserva.
Cheytac, scusami ma sei completamente disinformato su questo punto.
Sono i distretti venatori (organismo equivalente all'ATC/CA) a essere privi delle altre rappresentanze (agricoltori e ambientalisti)
Le Riserve non sono assolutamente autoreferenziali.
Infatti non scelgono i piani di abbattimento, né lanci, né altro
ma propongono alla Regione che modificava e dava indicazioni in merito.
Le Riserve non hanno nessun comitato, ma un Direttore e un consiglio eletti dall'Assemblea.
Podestà? sei completamente fuori strada.
Non si dovrebbero dare informazioni su argomenti specifici di cui non si è a conoscenza.
Si crea solo confusione.
In mattinata, ho chiesto pareri alla Provincia e al CFR.
In sostanza, agli organi di controllo presenti sul territorio.
Entrambi hanno confermato che in assenza di comunicazioni da parte della Regione
non c'è alcuna modifica al calendario venatorio
e non verranno contestate infrazioni.
Scusa dan refuso mio,hai ragione intendevo parlare di distretti venatori e son finito col citare le riserve.Comunque poco cambia,visto che i distretti son comunque tanti,forse troppi,e dovranno essere ridotti giocoforza nel numero.il TAR dice che dopo il PFR non si possono più fare atti di indirizzo, ma che devono essere redatti i Piani Venatori Distrettuali. Ok. Dunque ora qualcuno li redigerà..... Così, una volta redatti ed approvati i PVD, gli anticaccia non faranno altro che chiedere al TAR che vengano annullati in quanto emanati da un organismo di gestione non legittimamente costituito. Ciò in quanto i distretti (equivalenti agli ATC) non vedono al proprio interno il 30% di cacciatori, il 30% di agricoltori, il 20% di ambientalisti e il 20% di enti locali, ma solo i cacciatori.Rimane comunque il fatto che gli organi che hai interpellato,non sembrano essere dei luminari della giurisprudenza,ed espongono,il cittadino cacciatore a non pochi rischi.Non vorrei essere nei panni di chi venisse sanzionato,e additerebbe come scusa l'aver telefonato in provincia o al cfr.Prova a chiedere che ti venga messo per iscritto, poi ne riparliamo........Il cacciatore non è tenuto a conoscere le ordinanze del TAR,e credo, che ci voglia un atto conseguente dell'assessore o del presidente della regione che, preso atto che il TAR ha sospeso l'efficacia degli atti di indirizzo (i quali sono sostanzialmente quello che i decreti attuativi sono per una legge) e considera la prosecuzione della caccia di grave rischio per la fauna, sospenda formalmente la caccia. Non penso che sia possibile per la Regione non farlo, perché ciò vanificherebbe un'ordinanza del tribunale, con tutto ciò che ne consegue per coloro che hanno l'onore e l'onere di dovervi adempiere.Ciao vecio
Beh, non sarebbe la prima volta che un organo amministrativo non "ottempera", come si dice. Ma qui c'è un'ordinanza che forse non ha bisogno di essere attuata, ma solo portata a conoscenza dei cacciatori e delle loro articolazioni territoriali, che non erano parti nel procedimento davanti al TAR. In caso contrario, una caccia esercitata in assenza di regole, in pratica non autorizzata, costituisce una contravvenzione, perciò è penale e la colpa, nelle contravvenzioni, è valutata dal giudice in senso non molto restrittivo: in pratica potrebbe ritenere sufficiente che la notizia sia stata riportata da tutti i giornali locali per ritenere sussistente la responsabilità del cacciatore... Insomma, non credo che farò altre uscite da qui al 31 gennaio. Quanto ai Distretti, non credo che il Piano faunistico possa essere lo strumento adatto a introdurre riforme nella struttura dei Distretti medesimi: dovrà farlo, quando e se, una nuova Legge Regionale e poi il Piano Distrettuale potrà essere approvato, dai "nuovi "distretti, al riparo dai ricorsi al TAR degli ambientalisti: se la Regione non ci si mette davvero d'impegno, la vedo dura per il 15 maggio, data d'apertura della selezione.
Comunque gli attuali Distretti hanno una estensione giusta e omogenea, non credo proprio che i cacciatori friulani siano dell'idea di abolirli in favore di tre ATC e poi i distretti non sono "troppi".
Salve come scritto nella presentazione, volevo aiuto a comprendere meglio l'inizio della pratica venatoria in questa regione (spero di aver azzeccato...
Salve,secondo voi quale regione Italiana ritenete la migliore nell'ambito venatorio, con un ottima presenza di stanziale e buoni posti per la migratoria(beccacce,...
Ho trovato questa notizia relativa alla caccia al cinghiale nella regione Lazio ma non riesco a trovare il testo della legge.
""No...
16-08-21, 08:40
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