Ciao Generale. Allora, non potrai essere d'accordo sulla utilità di un esperto a causa dell'irresponsabilità altrui e questo è legittimo. E non avendone la prova ne prendo atto attenendomi alla tua esperienza sicuramente maggiore della mia. Detto questo, nei prospetti che tanti anni fa io avevo redatto per un modello di gestione faunistica ( avvalendomi di consulenze appropriate) il tecnico era la figura centrale in quanto avrebbe stabilito la varietà delle colture e la loro quantità, l'immissione nel territorio della fauna e le tecniche di gestione della stessa nonché un piccolo allevamento di selvaggina. Altro aspetto fondamentale avrebbe coordinato insieme a dei comitati di gestione la sorveglianza su questo piccolo patrimonio, facendo rispettare le regole per i criteri di conservazione ed incremento. Tutto questo sarebbe, io credo, possibile se solo noi cacciatori prendessimo coscienza. E prima o poi la dovremmo acquisire. Come non lo so. Altrimenti si smetterà di andare a caccia. Ah, dimenticavo. Tutto questo in una logica di modello privatistico. Lo stato solo estensore delle regole. Perché dove mette le mani Lui...
Un saluto
Iliano
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