Tasso di consaguignita...... Cosa ne pensate?

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  • murge
    • Jan 2013
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    • setter bracco tedesco

    #1

    Tasso di consaguignita...... Cosa ne pensate?

    C'è un sito dove una volta registrato in base al I pedigree puoi fare una simulazione di cucciolate... E vedere la consaguignita...
    Conviene uscire fuori sangue..?
  • Alboinensis
    Moderatore Continentali Esteri
    • Nov 2008
    • 8422
    • Brescia - Lombardia
    • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

    #2
    Basterebbe analizzare attentamente i ped per capire se c'è consanguineità eccessiva o meno, valutare il tasso di consanguineità con un simulatore secondo me serve a ben poco: forse sarebbe meglio avere informazioni sanitarie, caratteriali, morfologiche e di lavoro dei soggetti che sono nella linea o che cmq si intendono fissare con la consanguineità.
    Ad un allevatore avere dei numeri che gli dicono che in un accoppiamento si ha lo 0,020 o lo 0,235 % di consanguineità, mi sa che importa ben poco; forse potrebbe interessare di più ad un genetista che sta facendo ricerca e/o che vuole avere dati su cui fare un'analisi di trasmissione di malattie genetiche!

    Attualmente i metodi di selezione delle razze canine sono tre:
    - IMBREEDING (accoppiamento tra padre e figlia, fratello e sorella o viceversa)
    Consiste nell’accoppiare soggetti con forte consanguineità con lo scopo di ottenere soggetti omozigoti per il maggior numero di geni possibile, il che comporta il fatto di avere cucciolate con tipo uniforme e facilmente prevedibile.
    Se usato per troppe generazioni di seguito può portare ad una perdita di vigore ed un sistema immunitario indebolito.
    I pro:
    1- Produrre cucciolate uniformi.
    2- Eventuali geni recessivi vengono fuori e possono essere eliminati (togliendo dalla riproduzione i soggetti affetti).
    3- I riproduttori passano alla prole le loro caratteristiche qualitative.
    4- Raddoppiano i geni buoni.
    5- Vengono eliminati in maniera definitiva i tratti indesiderati.
    I contro:
    1- Raddoppiano le debolezze ed i tratti negativi.
    2- Perdita di vigore e di risposta immunitaria.
    3- Diminuisce il numero di cucciolate e di cuccioli nati.
    4- Involontaria perdita di geni buoni e comparsa di altri tratti desiderati.
    5- I riproduttori risultano geneticamente impoveriti.
    Gli effetti deleteri colpiscono soprattutto la diversità genetica tra i riproduttori ed il sistema immunitario dei soggetti.
    Gli effetti positivi portano un veloce miglioramento del tipo ed una maggiore uniformità delle cucciolate.

    - LINEBREEDING (accoppiamento tra nonno e nipote, cugini, ecc.)
    Consiste nell’accoppiare soggetti con minore consanguineità.
    Lo scopo è comune a quello dell’Inbreeding solo che i risultati non si ottengono in maniera così veloce. Questo metodo però permette di rallentare l’impoverimento genetico e la perdita di vigore delle cucciolate.
    I pro:
    1- Non vengono utilizzati riproduttori imparentati.
    2- Produce cucciolate di qualità uniforme.
    3- rallenta l’impoverimento genetico.
    I contro:
    1- Richiede riproduttori di eccellente qualità.
    2- Rallenta l’impoverimento genetico ma non lo ferma.

    - AUTCROSSING (accoppiamento tra animali non imparentati)
    Con questo termine indichiamo l’accoppiamento di due individui non imparentati all’interno della stessa razza.
    L’Outcrossing è importante per rinvigorire la razza e rafforzare il sistema immunitario.
    I pro:
    1- Introduce nuove qualità o ne reintroduce di perse.
    2- Da più vigore alla razza.
    3- I cani sono ancora puri.
    I contro:
    1- Si ha una minore uniformità nel tipo dei cuccioli.
    2- Può presentarsi la necessità di allevare per escludere geni dannosi introdotti accidentalmente.
    3- Può essere difficile trovare soggetti che siano realmente degli Outcross (ovvero non imparentati per molte generazioni).

    Inutile ricordare che per fare selezione consanguinea bisogna essere preparati, porsi dei limiti e sapere dove si vuole arrivare!!
    Bruno Decca
    "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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    • Piano del Conte
      ⭐⭐
      • Feb 2011
      • 247
      • Potenza
      • Pointer

      #3
      La genetica si fonda sui caratteri dominanti e recessivi, passando per i concetti di puro ed impuro e si sviluppa in una serie di considerazioni scientifiche che alla lunga diventano complicatissime da applicare. Per sintetizzare non in modo esaustivo si può dire che in cinofilia, se uno dovesse tenere in considerazione tutti i parametri che noi utenti (cacciatori e cinofili) utilizziamo per valutare un cane (olfatto, intelligenza, costruzione, ecc.. esplicitando poi i dettagli di ogni caratteristica) significherebbe avere una equazione impossibile da risolvere.
      Per questo motivo sono state sviluppate le teorie citate Inbreeding, Linebreeding ed Outcrossing che sono state poi le tecniche alla base della selezione della fine dell'800 inizi '900 che ha permesso la creazione e fissazione delle razze così come sono a noi note. Ma sono, se si vuole, una semplificazione dei concetti (leggi) espressi da Mendel sull'ereditarietà.
      La consanguineità serve eccome, e serve sapere anche quali soggetti sono ripetuti in un pedigree ed in che modo (in che percentuale), ma affinchè sia utile il numerino che viene fuori bisogna conoscere benissimo tutti i cani, i loro pregi e difetti ma soprattutto le loro caratteristiche dominanti (trasmesse) e quelle recessive (non trasmesse). ma se si pensa al numero di cani, al numero delle caratteristiche, al numero delle combinazioni possibili... beh... non se ne viene a capo! Ci ho provato....ma diventa davvero impossibile, e si ritorna a semplificare...
      "LA CACCIA E' SEMPRE DOMANI

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      • costa
        ⭐⭐
        • Feb 2009
        • 883
        • Viterbo/San Nicandro G./Monticelli d'Ongina/Crotta d'Adda

        #4
        Diciamo che la genetica nel cane (a meno che non si tratta del colore) è quanto di più difficile per un semplice motivo... Non sappiamo collegare fenotipo e genotipo.
        Nei bovini oggi si fa un'analisi genetica prelevando del sangue a qualche giorno di nascita e si conosce già il valore dell'animale. Analisi che costa intorno ai 100 euro, con cui si analizzano centinaia di migliaia di variazioni genetiche utilizzando software statistici.
        Per ora nei cani, a meno di standardizzare la raccolta dati fenotipica, possiamo affidarci solo ad esperienza e fortuna. Quando va tutto bene c'è la prima, quando va storto la seconda. :-)

        Oggi addirittura si va oltre la genetica (genomica e le sue branche).

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        • Alboinensis
          Moderatore Continentali Esteri
          • Nov 2008
          • 8422
          • Brescia - Lombardia
          • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

          #5
          Originariamente inviato da Piano del Conte
          La genetica si fonda sui caratteri dominanti e recessivi, passando per i concetti di puro ed impuro e si sviluppa in una serie di considerazioni scientifiche che alla lunga diventano complicatissime da applicare. Per sintetizzare non in modo esaustivo si può dire che in cinofilia, se uno dovesse tenere in considerazione tutti i parametri che noi utenti (cacciatori e cinofili) utilizziamo per valutare un cane (olfatto, intelligenza, costruzione, ecc.. esplicitando poi i dettagli di ogni caratteristica) significherebbe avere una equazione impossibile da risolvere.
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          Originariamente inviato da costa
          Diciamo che la genetica nel cane (a meno che non si tratta del colore) è quanto di più difficile per un semplice motivo... Non sappiamo collegare fenotipo e genotipo.
          .................................................. ...
          Purtroppo come dice Francesco, nel cane le variabili sono immense e non sono date solo dalla genetica, ma anche dall'ambiente, dall'alimentazione, dall'imprinting iniziale e dall'esperienza che fa il singolo soggetto, penso che nelle razze canine collegare il fenotipo al genotipo ad oggi sia impossibile. Attualmente nella genomica per elaborare modelli statistici di rilevanza bisognerebbe analizzare il valore dei singoli marcatori (oltre 50.000) per un numero rilevante di produttori e figli; nelle vacche da latte la selezione ha, in linea di massima, 2 soli indici: morfologia e produzione!
          Bruno Decca
          "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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