Tantissimi anni fa sui terreni del campo di aviazione di Pola, giudicavamo la speciale E.B. il Rag. B.F.Trecate ed io, allora (i continentali esteri si giudicavano in coppia) in un barage tra un cane di Pellegrinotti che lui allenava sui terreni della polonia e quello...non ricordo il nome, che però lo allenava Giulio Farè, proprio sugli stessi terreni dovei si sono svolti i turni.
In allenamento, in coppia con questo cane, correvano dei pointer che in seguito facevano "la grande cerca" Oggi sugli stessi terreni, si svolgeva il barrage per il C.A.C.T.
Vennero sganciati, i due cani si diedero battaglia, si incrociavano e portavano le estensioni dei lacets quasi a sparire sui lati, quello di destra fermò, dopo ina lunga corsa, lo andammo a servire, alla partenza delle starne ed allo sparo rimase corretto, L'altro non da meno andò a fermare sull'estrema sinistra e il mio collega insieme al conduttore lo avvicinarono, questi concluse e rimase corretto.
Il turno era terminato, ci riunimmo per prendere una decisione difficile, ma questi erano continentali? Il terreno lo permetteva, il movimento era giusto la presa del punto pure, quindi assegnammo il Cacit a quello che ha nostro avviso galoppava meglio, la riserva di Cacit al compagno di coppia.
Certamente nelle altre prove i due cani così ben premiati, avrebbero dovuto dimostrare, l'adattamento ai terreni che di volte in volta per sorteggio dovevono svolgere il loro turno.
Qualsiasi razza preparata sui terreni dove caccia, se il cane a fisico e temperamento, si adatterà per fare piacere al suo conduttore.
Questa premessa mi è servita per dire che le razze canine, continentali ed estere da ferma, non sono seconde a nessuno, i nostri addestrattori e conduttori sia profesionisti che dilettanti sono bravi.
Per anni ho seguito le prove, osservando tutti cani al di là della razza di appartenenza, per quello che hano saputo fare nel turno della prova, chi vinceva in quel momento, mi sarebbe piaciuto averlo nel mio canile.
Il pointer è il mio cane preferito, certamente perchè da ragazzo e stato il mio primo cane, moltii altri che si sono via, via susseguiti, mi hanno dato molte soddisfazioni.
Asso 4° CH di bellezza, bravo in prove che a caccia. Quindi...poi e venuto Toy un bracco Italianobravo in prove chea caccia. Il griffone Korthal Ned Camp. Ass. Un drhataar grande cacciatore tre eccelenti inpeova e un Cac in Expo. E quelli tantissimi bravi cani, come la pointer Bria persa per strada...e poi tanti altri ancora.
Ecco perchè oggi parlo con cognizione di causa sulle varie razze, io i cani lo conosciuti sui terreni e quelli bravi da mè premiati poi diventati Campioni son un poco miei.
Vorrei che fosse chiaro una cosa: Tutti i miei articoli io l'ho vissuti e non scaturiscono dalla mia fantasia.
Oggi vi parlerò: "Del Rè dei Bretons
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Rodolfo Pellegrinotti(Rudy) quel giorno in cui gli fu dato la suddetta nomina: ad osservare la prova che si svolgeva a Pola (Ju), io giudicavo sui terreni del campo d'aviazione, avevo una batteria di 14 cani, di cui sette erano dell'allevatore, addestrattore e conduttore Rodolfo Pellegrinotti, (Rudy) per gli amici. Egli aveva destato curiosità, perchè nei sette giorni di prove trascorsi, aveva conseguito: sette 1° Ecc, di cui 4 con C.A.C. Avevamo un seguito di gente, che strano a dirsi, era composta anche da molti appasionati di cani di razza inglese, tra cui in evidenza, il pointerman dott. Claudio Macchiavelli; tra loro teneva banco con discorsi vari e con la macchina fotografica al collo, il direttore di "Caccia e Pesca" Giuseppe Negri" detto (Poppi). La prova prevedeva l'abbattimento del selvatico e per l'occasione fungeva da sparatore il guardiacaccia Emilio Pozzecco.
Dopo sei turni fatti in coppia (allora i cani correvano tutti in coppia), si eramo visti volare due branchi di starne, molti fagiani e lepri 9n movimento.
Le prestazioni nel complesso erano bene nella nota. Viene in turno Rudy, con il suo cane, che il giorno prima conseguì il 1° Ecc. C.A.C.; lo sgancia su un terreno molto aperto e intervallato da campi di granturco e qualche boschetto di pioppi, al'estremità del vasto campo. sulla parte destra, un dosso che risale in mezzo ai rovi e cespugli di ginestre, per poi arrivare ed aprirsi su un altro pianoro; dopo pochi secondi, sul primo lacet a mezzo vento, si palesano in volo le starne: Suono la tromba, faccio legare, ma il cane non ritorna prontamente dal conduttore, ma una volta recuperato viene di nuovo rilanciato, il turno e di quelli importanti: goloppo tipico, eccellente la spinta e il portamento di testa, va ad esplorare tutti quei siti dove più facilmente può trovarsi il selvatico, per tre volte scatta in ferma, per tre volte è servito, tre volte recupera e porta il selvatico nelle mani del conduttore; manca un minuto alla fine del turno: Rodolfo ha il cane
ha guinzaglioio gli ordino di sganciare. In lontananza tra il pubblico, mi vengono indirizzati dei fischi. Rodolfo mi guarda arrabbiato e sgancia il cane, che parte deciso e si porta al marginne del dosso, lo risale e ferma; Rudy e Pozzecco corrono sul cane, questi guida e riferma, alla partenza di un fagiano maschio, io grido: " Emilio spara!" il fagiano ferito, allunga il volo e va a rimettersi, in mezzo ai fitti cespugli di ginestre. Un attimo d'esitazione da parte del conduttore e disapprovazione dei presenti che seguono la prova, io ordino di far recuperare; l'epagneul Breton entre nelle ginestre e poi nel roveto. risale il dosso riferma,. Al grido del conduttore: "Porta" lui abbocca e riporta il magnifico fagiano. Rudy gli fa una carezza, poi si gira e viene verso il pubblico, seguito dal suo cane con il fagiano in bocca.
Applausi per Rodolfo e fischi per il giudice troppo esigente.
Nella relazione, faccio i copmlimenti per tutti i bretons presentati; tutti e dico tutti erano bene nella nota dellal prova, in particolare l' epagneul Bretons di Rudy che ha stravinto e quindi gli viene con pieno merito assegno il 1° ecc. Cac.
Poi leggo le clasifiche in cui vi sono inseriti con l'ecc. tre altri cani di Rodolfo.
Ci troviamo a tavola e tra una portata e l'altra, con discrezione Rudy mi domanda il perchè, del mio comportamento così severo, io gli rispondo: "Dovresti ringraziarmi, oggi sono venuti in tanti, per verificare se le qualifiche che ai ottenuto in questi giorni, fossero veritiere.
Fra le starne, che erano partite nel terreno del minuto, tre punti presii su fagiano ma in posti dove il pubblico non poteva vedere; con quest' ultima espressiva ferma, il recupero, ed il riporto che ha fatto il tuo cane, hai fatto tacere le malelingue" e quando uno vince frequentemente come fai tu, spesso vieni criticato e non creduto, anche se le prestazione che i tuoi cani fanno, sono nella grande nota della prova.
Nella Rivista "Caccia e Pesca" Giuseppe Negri mise sulla copertina, un frontespizio di una foto gigante di Rodolfo con scritto: "Il Rè dei Bretons."
In seguito Rodolfo mi telefonò a casa, si complimentò con me per il mio acume e invitò Rita ed io, per una battuta di caccia nella riserva di "Barbero" vicino ad Asti.
Io ero curioso di vedere alcuni suoi giovani cani, volentieri accettai e moltissimo ci siamo divertiti, anche perchè la mia compagna fulminò la starna che Asso le aveva fermato.
Meravigliato Rrodolfo Pellegrinotti, ci disse:"Siete proprio un bella coppia".
Ero nel frattempo diventato Assistente contrario del cantiere, in cui lavoravo e si costruivano le dighe dle porto. Per il lavoro, con il rimorchiatore ero sempre in mezzo al mare, quindi quando entravano i piccoli tonni, io telefonavo a Rodolfo e l'avvertivo: Più di una volta, Rita ed io, siamo stati ospiti sulla sua grossa barca. Le pescate erano sempre abbondanti ed il divertimanto pure; in quelle occasioni, mi sono reso conto, che Rudy non era solo bravo allevatore, addestratore, conduttore ma anche un capaca pescatore e sicuramnte un grande amico.
Sono moltissimi gli Epagneul Bretons usciti dal suo allevamento, è molto restio a cederli, uno di questi oggi e nelle mani della signora Caterino Patrizia (ARTU) e da quanto dicono è molto bravo e si piazza sempre nelle prove che contano. A lei e ha Rudy Tanti saluti. Aurlio.
N.B. Voglio precisare che, l'articolo "Dei Re di Bretons, lo ripreso dal libro:
" Ma se ghe pensu allua mi veddu u ma"
 
	
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