Sono la costanza e la ripetizione, che alla fine fanno di un atto assimilato, un atto istintivo.
E se quel cane con problemi fisici, ovviamente occulti, fosse uno stallone che ha vinto tutto quello che c'era da vincere, possedendo al massimo grado tutte le qualità del campione, se ognuna delle sue centinaia di monte ti fruttasse migliaia di euro ( o milioni di lire) al colpo, se fosse l'esatto materializzarsi dei tuoi sogni più sfrenati di allevatore, il risultato allevatoriale a cui hai sempre ambito (se non fosse per QUEL piccolo particolare)....e se quel cane non fosse afflitto, o lo fosse solo LIEVEMENTE dal problema fisico, ma potesse trasmetterlo....ti sarebbe così tanto semplice buttare via l'acqua sporca e non usarlo in riproduzione ???
O, come logico, (giusto o sbagliato non conta, non sto dando giudizi) dalla sua discendenza cercheresti di eliminare gli scarti, tenendoti belli stretti quelli venuti bene, sperando di risolvere il problema (latente) nel corso delle generazioni e...chi s'è visto s'è visto....
Sai com'è...dove non può la genetica e l'addestramento, a volte possono gli antidolorifici....[fiuu][fiuu]
Quindi, hai un bel dire che la nostra cinofilia è esente da difetti, io credo fermamente nelle grandi capacità e potenzialità della nostra cinofilia, ma se le verifiche sanitarie fossero state OBBLIGATORIE già una ventina d'anni fa, prima che i buoi scappassero dalla stalla....se fosse stato possibile verificare GENETICAMENTE chi erano e da dove venivano veramente i cani, non solo leggendolo sul pedigree.....allora ci crederei ancora di più....e l'ente che doveva vegliare su questo, ma era stranamente "distratto", (non mi permetterei mai di dire COLLUSO) non gode certo della mia stima.
Qui fino a poco tempo fa, se chiedevi a certi allevatori se i riproduttori erano testati o lastrati, o ti mandavano a cagare, o si offendevano, o si tenevano il cucciolo....mi è capitato di persona.

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