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  • Sbs96
    • Dec 2020
    • 146
    • Premosello

    #211
    Originariamente inviato da Tosca del diamante
    Forse non dovrei neppure più intervenire in questa discussione, perchè, come dice Fabryboc, un po' di nausea comincio ad averla anche io... ma mi sembrava doveroso aggiungere qualcosa.
    Il Drahthaar, parlo di questa razza perchè credo di conoscerla a sufficienza, è fortunatamente poco colpito dalla displasia, ho detto fortunatamente ma è un termine sbagliato, non è fortunatamente poco soggetto alla displasia, nonostante sia un cane di taglia grande, è poco soggetto perchè nella madrepatria viene lastrato prima di essere messo in riproduzione e questo accade pure in Italia, in molti allevamenti anche importanti. Il CID (Club Italiano Drahthaar), di cui mi pregio essere uno dei Consiglieri, ha messo l'obbligo dell'esenzione dalla displasia (A o B, quelle ammesse dalla madrepatria) per poter partecipare ai Trofei messi in Palio nel Raduno Nazionale di Razza e sta discutendo per mettere l'obbligo anche per la partecipazione alla squadra che rappresenterà il Drahthaar alla Coppa Italia per Continentali. Queste due ultime decisioni possono sembrare poca cosa, ma sono gli unici "paletti" che il Club possa mettere per cercare di garantire il miglioramento sanitario del Drahthaar. Purtroppo all'ENCI non interessa mettere "paletti" perchè questi possono andare a limitare la "produzione " di cuccioli e pertanto limitare anche gli incassi derivanti dall'iscrizione degli stessi al ROI.
    Non mettere "paletti" sanitari negli accoppiamenti credo sia estremamente deleterio e concorra a non risolvere i problemi di molte razze di cani, da caccia e non solo. Personalmente negli ultimi venti anni ho messo in riproduzione solo cani testati sanitariamente come previsto dalla Germania.
    A volte mi stupisco come possano esserci interventi, anche in questo Forum, di cacciatori che "propongono" un loro maschio come stallone, vantandone come unico merito il fatto di avere il Pedigree. Senza il Pedigree il cane è un meticcio, senza certificazioni sanitarie è un potenziale trasmettitore di gravi patologie ereditarie, per non parlare delle attitudini venatorie ecc.
    Poi, siamo in Italia e ognuno fa come "Ca...o gli pare", purtroppo! ma poi non lamentiamoci se i cani non cercano, non fermano, non riportano, zoppicano a tre anni, sono prognati e così via.
    Poi può succedere che il cane abbia un problema anche se figlio di cani a posto su tutti i fronti, certo, l'ereditarietà ha le sue eccezioni, ma sicuramente NOI avremo fatto di tutto perchè le cose vadano al meglio.

    Ciao Enrico
    Bravissimo Enrico. Soggiungo che fatte le debite verifiche sanitarie vi è anche la certa identificazione dello stallone e della fattrice con monta che avviene in presenza del delegato del club di razza (anche più di uno)

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    • Livia1968
      Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
      • Apr 2019
      • 6195
      • Guidonia Montecelio (Roma)
      • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

      #212
      Originariamente inviato da ligure
      .... Senza voler entrare nel merito delle diatribe personali, credo che Sly intendesse dire che il il DK è molto poco soggetto a problemi di displasia.
      Per esperienza professionale direi che le razze da caccia maggiormente diffuse e predisposte a displasia dell'anca in ordine decrescente sono Setter inglese, Breton, Springer, Korthal, Spinone e Bracco IT., Drahthaar raramente Segugi rarissimamente qualunque altra razza...
      Condivido e lodo il tuo spirito di voler mediare e cercare di trarre un significato positivo in un magma di affermazioni in cui si dice tutto ed il contrario di tutto. Ne fui spassionata artefice anche io nel passato anche a costo di suscitare malumori ed antipatie, per non parlare dei ban, a volte, (altre no) immeritatamente subiti (un nostro stimato ex mod, se ci legge, capirà a cosa mi riferisco).
      Il punto è che, alla luce di tutto questo, ognuno si prenda le conseguenze di quello che scrive. Se non ti sforzi di farti comprendere, chi legge non comprende e quello che ne viene fuori è un messaggio sbagliato.
      Dire che la selezione in Italia va bene, parlando di aspetti sanitari, è fuorviante. Gli esempi li abbiamo sotto agli occhi, sia con esperienze personali sia con dati oggettivi. Se si portano esempi virtuosi di altri paesi è giusto metterli nel dovuto rilievo e risalto, non cercare di affossarli.
      Senza contare poi che da un "collaboratore" ci si aspetta appunto collaborazione, mediazione e quando necessita, quando le cose vanno oltre i limiti della civiltà intervento. E questo non è successo.

      Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
      Ultima modifica Livia1968; 02-04-21, 08:47.
      "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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      • Cristian
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2012
        • 4739
        • Lombardia
        • Setter Inglesi

        #213
        Originariamente inviato da sly8489
        chi ha avuto la sfortuna di essere incappato per due volte in cani con la displasia non avrebbe continuato a chiedere e a comprare cani in Italia.
        Sly scusa ma tu un buon fritto misto lo vai a mangiare a Cortina o a Porto cervo?[:-fight]
        Dove dovrebbe andare uno ad acquistare un buon setter inglese (ormai setter italiano), se non in Italia?
        E non mi sembra tra le altre cose che si sia rivolto a sprovveduti...anzi...e mi sembra anche che per coerenza, nell'acquisto di un altra razza sia andato oltre confine perché la razza in questione è nativa e più presente che sul nostro territorio.
        C'è stata sfortuna?certamente...ma sicuramente non superficialità nelle scelte fatte.
        Dio salvi la Regina.
        Smell the flowers while you can.

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11962
          • Trieste
          • spring spaniel

          #214
          Forviante è far credere che i problemi, ammesso che ce ne fossero li abbiamo solo in Italia.
          Ma di cosa stiamo parlando? In Italia fino a 2/3 anni fa si iscrivevano circa 14.000 setter all'anno, ammesso che ci fossero dei problemi cosi gravissimi e tragici come sono stati prospettati, chi di dovere li risolverà. Intanto nel frattempo il cacciatore italiano continua a dire che tutto va bene, lo dicono le iscrizione e la presenza del setter in ambito venatorio. In Italia grazie alla selezione abbiamo ancora eccellenti cani da caccia. Siamo passati dai cani non riportatori selezionati e allevati in Italia, alle presunte offese da parte mia al Signor Fabbri e siamo arrivati alla displasia dell'anca. Se qualcuno volesse ancora buttare un poco di letame sull'allevamento e sulla selezione italiana del cane da caccia si accomodi. I problemi sanitari in ambito selettivo, non è un problema del cacciatore, il cacciatore potrebbe dare dei suggerimenti, ma i numeri dicono che non ci sono grossi suggerimenti. I suggerimenti potrebbero arrivare quando invece del cane da caccia ci ritroveremo il cane burattino. I problemi li stanno risolvendo le Società che tutelano le razze, gli allevatori e l'Enci. Io sono fiducioso che gli allevatori sapranno "salvare capra e cavoli" senza "perdere Filippo e il panaro" ci vuole tempo, proprio perchè non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca. La selezione del cane da lavoro non si può basare sul raggiungimento del singolo obiettivo. Intanto continuiamo a goderci i cani da caccia selezionati e allevati in Italia, sono fra i migliori del mondo. Ci sarebbe anche se minima la possibilità di ricominciare a parlare di riporto, che è l'argomento della discussione.

          ---------- Messaggio inserito alle 11:34 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:41 AM ----------

          Originariamente inviato da Bayliss
          Sly scusa ma tu un buon fritto misto lo vai a mangiare a Cortina o a Porto cervo?[:-fight]
          Dove dovrebbe andare uno ad acquistare un buon setter inglese (ormai setter italiano), se non in Italia?
          E non mi sembra tra le altre cose che si sia rivolto a sprovveduti...anzi...e mi sembra anche che per coerenza, nell'acquisto di un altra razza sia andato oltre confine perché la razza in questione è nativa e più presente che sul nostro territorio.
          C'è stata sfortuna?certamente...ma sicuramente non superficialità nelle scelte fatte.
          Questo l'ho detto, se la razza in Italia è assente o quasi, potrebbe convenire andare a pescare in un lago più grande. Il setter è il mare, è presente in ogni stato, se non piace come viene selezionato in Italia si va da altre parti.

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          • Tosca del diamante
            ⭐⭐⭐
            • Aug 2009
            • 1703
            • Sant'Olcese (GE)
            • Drahthaar

            #215
            Caro Sly, credevo fossi cambiato, ma, purtroppo mi sbagliavo. Hai ripreso come un tempo... lanci il sasso e nascondi la mano!
            "L'addestramento-ha concluso il titolare del "Radentis"-può essere una medicina provvisoria, ma se continuiamo con gli accoppiamenti semi occasionali o controindicati, prima o poi e non tanto per il riporto, dovremo aprire specifici ospedali." Questo è quanto da te riportato nel Post n° 176, inserendo pertanto nella discussione i problemi delle verifiche sanitarie, quindi la Displasia ecc. ecc.
            Nessuno vuole gettare letame sull'allevamento italiano, ma se i problemi sanitari ci sono e purtroppo ci sono, dimmi tu di chi è la colpa...forse dei marziani? Se l'ENCI mettesse i paletti di cui parlavo nel mio precedente post non si risolverebbero, o almeno si non ridurrebbero questi problemi?
            Io, nel mio piccolo, anzi piccolissimo, sono un allevatore amatoriale italiano, ho la mia linea di sangue da sette generazioni e sono vent'anni che metto in riproduzione solo femmine lastrate come previsto dalla madre patria della razza che allevo. Utilizzo maschi di allevamento tedesco o italiano con le stesse caratteristiche sanitarie, ci vuole molto...???!!!???
            La Germania che in fatto di SENSO CIVICO non ha certo da imparare da noi, mette verifiche sanitarie obbligatorie, in Italia, quando mi hanno rilasciato l'affisso Tosca del Diamante, l'ENCI mi ha fatto firmare il "decalogo del bravo allevatore" in cui mi impegnavo a non mettere in riproduzione cani affetti da patologie bla, bla, bla, ecc. ecc. Proprio in Italia dove tutti si fanno i "c...zi loro" alla grande!!! Ma porca miseria, mettiamole obbligatorie le verifiche sanitarie!!!
            Nel nostro Paese, questo è verissimo, gli allevamenti sanno selezionare cani di grande passione venatoria, ma nel momento in cui si parla delle Verifiche Sanitarie, così come quando si parla di verificare altre caratteristiche come il Riporto, l'acqua ecc. tutti diventano SORDI !!!

            Buona serata Enrico
            sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...

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            • Massimiliano
              Amministratore - Fondatore
              • Mar 2005
              • 13346
              • Lugano
              • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

              #216
              Ritengo che possa bastare così.
              Sly ti chiedo di non replicare.
              A tutti di , se ancora lo si ritiene opportuno, tornare in argomento originale. Grazie


              Inviato dal mio SM-G985F utilizzando Tapatalk
              Massimiliano

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