il bracco nell'iconografia

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #46
    E purtroppo non credo che questi rischi siano così aleatori quindi modifiche si ma con scienza e coscienza.
    rammento ancora una volta, che uno standard di lavoro corretto, in particolare riguardo al trotto , sottoposto all'ENCI, or sono 11 anni, giace tuttora nei cassetti in attesa di approvazione. Lo standard , che riportava anche delle osservazioni concernenti lo spinone, é rimasto pubblicato sul sito del CISP, fino a pochissimo tempo fa, poi, rinnovato il sito, lo hanno tolto perché NON ancora approvato e senza speranza di approvazione per qualche altro lustro (visti gli impegni ed i casini dell'ENCI).
    Nessuno "stravolgimento" solo la logica di dire che il cane dove non gli conviene trottare galoppa, tutto qui, perché i bracchi che trottano sempre o sono molli o sono coerciti (questo il mio parere e quello che ho osservato)

    Per la taglia che dire,è vero storicamente c'erano due linee diverse ma ora col ristretto numero di cani che c'è e con tutti i problemi che derivano dalla consanguineità stretta siamo proprio sicuri che convenga restringere ancora il bacino di riproduttori da cui pescare?
    il "tipo" va definito, comprendo che quando hanno unificato le razze abbiano lasciato una cosi' importante forbice, ma poi avrebbero dovuto dare indicazioni per uniformare, cio' che non é mai stato fatto ed allora cosa succede che si giudica secondo personali convinzioni dei singoli giudici. All'estero hanno deciso che il bracco é solo quello grosso (lo ho già dimostrato riportando lo scritto del giudice francese).
    A noi scegliere se accettare l'ambiguità di misure e pesi che permettono tutto, in antitesi pero' fra loro o richiedere una chiarificazione e delle indicazioni d'allevamento

    sarà perfettamente in grado di svolgere bene il suo lavoro in ogni contesto
    un bestione di 40 kg. anche ben alimentato, in montagna non partirebbe alla pari con soggetto di 10 kg. di meno, le leggi della fisica e la gravità non lo consentono.


    I nostri progenitori non erano sprovveduti, hanno selezionato il bracco leggero non per caso ma per rispondere alle esigenze di caccia dei terreni dove operavano venatoriamente.
    Unificare la razza é stato a mio avviso l'errore che ha affossato le razze nazionali nel momento in cui laconcorrenza con soggetti dinamici provenienti da oltralpe si faceva sempre piu' aggressiva.

    Lo standard é uno, d'accordo, non definisce preferenze, vero, ma nemmeno dà indicazioni sufficienti lasciando al giudizio del singolo di scegliere fra soggetti di 25 e di 40 kg con rapporti peso altezza da 490 a 600 gr x 1 centimetro, insomma le due razze sono sempre comprese in uno standard che sembra scritto da Ponzio Pilato mentre sarebbe tempo, secondo il mio parere di decidersi a fare una sola razza o di rasssegnarsi a due bracchi diversi.

    A parte i francesi che hanno puntato sul Epagneul Breton con pieno successo, ed i cui bracchi leggeri conoscono un lusinghiero successo, hanno conservato troppe razze sia fra gli spaniels che fra i bracchi ,ma ci sono i tedeschi che hanno riprogettato il loro antico e pesante Bracco del Wurtemberg , creando l' oderno K con la dichiarata immissione di sangue pointer.
    Noi abbiamo parlato di tradizione , ma in pratica abbiamo detto che il Bracco Italiano é quello pesante, buttando a mare delle straordinarie correnti sangue , quelle dei bracchetti, che avrebbero invece potuto con piu' facilità confrontarsi con le emergenti razze continentali e soprattutto con gli inglesi.
    Il risultato di questa politica è sotto gli occhi di tutti : fra 6 e 700 cani iscritti all'anno e qui c'é poco da discutere sono cifre ufficiali, contro i 16.000 setter, i 6000 EB i 3500 DK i 3000 pointer ed i 1.200 DD...........
    non credete che ci sia qualcosa da cambiare ???? non pensate che non dico 3.000 ma almeno a 1000 iscritti dovremmo arrivare ???
    lucio

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    • ursusarctos

      #47
      Che l'ENCI abbia tempi biblici purtroppo si sa!il mio era un semplice appunto sul fatto che le modifiche si possono apportare ma con giudizio(concetto puramente generale!)
      La mia idea è semplicemente che stante lo standard attuale e lo scarso numero di iscritti se un cane è valido e ben costruito va tenuto come bene prezioso ai fini della riproduzione qualunque sia la sua taglia,tagliando fuori piuttosto le ormai"salottiere"linee presenti soprattutto all'estero.Poi ad ognuno la scelta, è ovvio che se il mio ambito venatorio fosse prevalentemente la caccia in montagna andrei a cercare se possibile cani più leggerini del peso max.previsto.
      Ad ogni modo con numeri più alti si potrebbe ipotizzare di tutto e di più per quanto riguarda gli indirizzi selettivi ma ora come ora conviene utilizzare tutto ciò che di veramente valido c'è.

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #48
        sono d'accordo che quando si "poveri" non si puo' buttare nulla, ma comunque dovremmo avere delle indicazioni "ufficiali"

        Con i numeri piu' alti si possono fare molte cose e sono con te, ma per avere i numeri piu' alti non possiamo contare sulla scelta del bracco come mezzo per rimorchiare le ragazze , dobbiamo renderlo piu' appetibile ai cacciatori, scegliendo e selezionando soggetti piu' nevrili, meno ingombranti, piu' adatti alle esigenze del cacciatore e dei suoi familiari.
        Questo senza nulla stravolgere in fatto di stile di razza .
        Abbiamo soggetti venatoriamente validi, intorno a quelli dobbiamo operare , ma non dobbiamo rinunciare all'estero, siamo in globalizzazione e l'estero puo' essere la soluzione per allargare la base di razza, ma oggi di questa base non possiamo fare uso perché sono soggetti venatoriamente quasi nulli.
        Possibile che oggi festeggiamo il 60° della società specializzata e non siamo in grado dopo 60 anni di dare delle indicazioni e di uniformare il tipo e nemmeno di dire quale sia il vero "bracco italiano" ?????
        lucio

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        • giuseppe

          #49
          caro lucio,dire che te le cerchi e' poco,le ultime diatribe ti hanno solo riscaldato,parlare ed esporti nel vedere i bracchi in una maniera lontana dalle vecchie cognizioni i cui viene incarnato il bracco(cane pesante sui 35-40 chili,significa solo cercare la maniera di essere "lapidato" da qualcuno,comunque in bocca al lupo.
          giuseppe

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          • ergenio

            #50
            Io penso che se noi cacciatori italiani avessimo qualcosa che sia una via di mezzo tra un kurzhaar-breton ed un pointer chiamato cane italiano da ferma a pelo corto i venerati inglesi e osannati crucchi in Italia sarebbero sicuramente di meno.
            Della serie "chi munge la vacca se si può avere il latte gratis?"

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #51
              le "vecchie cognizioni" caro Giuseppe mi parlano di soggeti come i Ranza , i Bagnasco, i Levanto, gli Ossolano, gli Aschieri, gli Iria tutti bracchi leggeri e del canile della caccia di Ferdinando Delor dove coesistevano ,ma ben distinti , pesanti e leggeri, questa é la storia del bracco italiano , poi si é voluto fare il pateracchio ma senza fissare un tipo unico,
              questa la verità storica documentabile.
              Oggi sarebbe tempo di riflettere, di cercare di riprendere le sagge antiche selezioni, che non erano casuali ma rispondevano a determinate esigenze venatorie dei nostri avi che non erano degli sprovveduti. Certi bisogni sono stati accontentati importando razze dall'estero ed i nostri allora "modernissimi" cani sono stai accantonati per rincorrere soggetti piu' comodi e piu' alla moda i in un delirio di esterofilia che ancora continua e in osservanza di una tradizione falsata nella sua essenza storica. I nostri cani da pianura li vogliamo fare andare incollina e in montagna e quelli che erano stati , felicissimamente selezionati per questi terreni, messi nell'oblio cinofilo. Se guardi dove erano gli allevamenti dei "pesanti" Olona (milano) , Silva (pizzeghettone) trebbia (bassa pio piacentino) ti accorgerai che erano in piena pianura o nella bassa ,fra risaie e paludi e gli altri i leggeri nell'appennino ligure/piemontese , nell'ossolano e nell'appennino piacentino, e non a caso , non perché pesante o leggero fa lo stesso, ma perché le osservazioni e l'esperienza venatoria consigliavano un tipo in una zona piatta ed un altro dove si scende e si sale.
              lucio

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              • enrico
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2006
                • 7098
                • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                • bracco italiano

                #52
                sono convinto Lucio che comunque avendo gia fatto una scelta di bracchi più leggeri e venatoriamente validi sia in prova che a caccia e secondo me ce ne sono molti, non potremmo mai avere cani veloci come gli inglesi perchè allora si perderebbe lo stile di razza, il bracco anche se leggero non dovrebbe andare ad un trotto chiamato " i bracchi littorina"" perchè ho visto un video di una prova e sinceramente non mi sono piaciuti molto..... allora a questo punto se volevo un bracco che corre un treno mi sarei preso un settero un pointer.
                Ausiliari più leggeri ma che rimangano sempre nello standar di razza come misure e come trotto, tanto se un cane lo sa ed è venatoriamente valido spazia e si allunga ugualmente e quando va in emanazione deve fermare e attendere il conduttore che vada a servirlo.
                enrico

                le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #53
                  la dinamica , Enrico, si puo' esprimere in modo esasperato in un turno di 15 /20 minuti, o con andatura brillante e continua, con aperture che permettano al cacciatore di non doversi fare tutto un calanco in tempi ragionevoli e senza rinunciare alle caratteristiche di razza, come la risalita d'emanazione, la presa di punto e la ferma , la guidata ed il riporto. I cani di cui parlo, erano soprattutto liguri, perché da te il terreno richiede leggerezza ed agilità, sempre non disgiunti dalla caratteriticadi razza.
                  Quando un cane é stanco ed appesantito, non ti fa vedere piu' nulla, né la selvaggina e nemmeno lo stile di razza.
                  Poi qualunque cane da ferma deve attendere il conduttore che vada a servirlo, altrimenti non sarebbe un cane da ferma (anche se oggi ne vediamo molti e di varie razze che fermano in modo......approssimativo)
                  lucio

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                  • enrico
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2006
                    • 7098
                    • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                    • bracco italiano

                    #54
                    sono con te Lucio, ma se racconti che in ana prova a quaglie o a starne vedi dei cani che fermano poco o che il conduttore cerca di forzarli a rompere dopo che ha fermato,a lungo andare poi i cani si abituano a non fermare tanto...... ma se sono bracchi lo puoi dire , se sono altri no.....
                    enrico

                    le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                    • Alboinensis
                      Moderatore Continentali Esteri
                      • Nov 2008
                      • 8422
                      • Brescia - Lombardia
                      • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

                      #55
                      Originariamente inviato da ergenio
                      .............................proviamo davvero a ricrearla con un kennel club. Magari anche con qualche finanziamento del ministero dell'agricoltura (visto che si parla tanto del valore della biodiversità). Sarebbe fichissimo fare come nel 1600-1800 quando con vari incroci si creavano le attuali razze. Guarda che non scherzo.
                      Originariamente inviato da ergenio
                      Io proverei a riprodurlo mischiando kurzhaar il più bianchi possibili con pointer bianco-arancio, bracco francese leggero e poi boh...... voi che ne pensate?
                      Originariamente inviato da ergenio
                      Ecco all'incirca come lo vorrei, ovviamente il più bianco possibile, tuttalpiù solo la testa colorata, ma nient'altro.
                      Originariamente inviato da ergenio
                      Io penso che se noi cacciatori italiani avessimo qualcosa che sia una via di mezzo tra un kurzhaar-breton ed un pointer chiamato cane italiano da ferma a pelo corto i venerati inglesi e osannati crucchi in Italia sarebbero sicuramente di meno.
                      Della serie "chi munge la vacca se si può avere il latte gratis?"
                      Certo che per essere uno che aborrisce la consanguineità (chiamando chi la usa "criminale"), voli alto.... e poi con tutti questi "miscugli" come la fissi la nuova razza... con la colla!! Fare una nuova razza non è come miscelare diversi chimici in un paoi di due provette, basarsi sulle leggi mendeliane e giocare con le percentuali per arrivare al punto... sarai anche uno scienziato, ma come novello allevatore mi fai paura!!

                      I cacciatori italiani non hanno bisogno di una nuova razza, il cane da ferma italiano a pelo corto per eccellenza è il nostro bracco. Credo che il pensiero di Lucio sia diverso e sinceramente ai giorni nostri potrebbe essere anche condivisibilile... stabilire una forcella di altezza al garrese e peso limitati - 56/62 cm. e 25/32 kg., dando dinamicità all'insieme strutturale, mantenendo venaticità e caratteristiche stilistiche ai massimi livelli, senza ricorrere in alcun modo a sangue spurio, ma scegliendo il meglio della razza e dando indicazioni precise sulle preferenze di giudizio ed allevatoriali.
                      Bruno Decca
                      "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #56
                        Bruno, io non scopro nulla di nuovo , c'era questa razza, si chiamava bracchetto o bracco leggero era utilizzata in collina e montagna, era la razza preferita dal Re cacciatore, Vittorio Emanuele II, che lo utilizzava nella riseva reale , oggi parco del
                        Gran Paradiso. Ci sono numerose fotografia che lo testimoniano.
                        Le misure proposte rientrano perfettamente in quello dello standard attuale del Bracco Italiano. Lo so bene che parlo al vento , che le mie sono idee non condivise perché
                        ormai nell'immaginario collettivo (e nella testa dei giudici) il bracco deve avere l'ossatura grossa (che non serve assolutamente a nulla se non a fare peso) deve avere la giogaia ben evidente, le pieghe dietro gli occhi, la grassella evidentissima, e deve avere una stazza dai 35 ai 40 kg. come fosse da vendere a peso.
                        Insomma deve essere il monumento all'ipertipo con tanti saluti alla morfologia funzionale ed anche a quella che era una radicata tradizione regionale.
                        lucio

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                        • ergenio

                          #57
                          Originariamente inviato da alboinensis
                          Certo che per essere uno che aborrisce la consanguineità (chiamando chi la usa "criminale"), voli alto.... e poi con tutti questi "miscugli" come la fissi la nuova razza... con la colla!! Fare una nuova razza non è come miscelare diversi chimici in un paoi di due provette, basarsi sulle leggi mendeliane e giocare con le percentuali per arrivare al punto... sarai anche uno scienziato, ma come novello allevatore mi fai paura!!

                          I cacciatori italiani non hanno bisogno di una nuova razza, il cane da ferma italiano a pelo corto per eccellenza è il nostro bracco. Credo che il pensiero di Lucio sia diverso e sinceramente ai giorni nostri potrebbe essere anche condivisibilile... stabilire una forcella di altezza al garrese e peso limitati - 56/62 cm. e 25/32 kg., dando dinamicità all'insieme strutturale, mantenendo venaticità e caratteristiche stilistiche ai massimi livelli, senza ricorrere in alcun modo a sangue spurio, ma scegliendo il meglio della razza e dando indicazioni precise sulle preferenze di giudizio ed allevatoriali.
                          Detto da un allevatore che non sa neanche calcolare la distanza di mappa dei geni poi è il colmo.
                          1) Se in una popolazione un gene è presente in due forme alleliche (A e a) e su 150 individui, esaminati per il fenotipo, 126 risultano essere A (AA+Aa) e 24 a (aa), assumendo che la popolazione sia in equilibrio di Hardy-Weinberg, calcolate la probabile distribuzione dei genotipi.

                          R AA 54; Aa 72; aa 24

                          2) La lana bianca dipende da un allele B dominante e la lana nera dal suo allele recessivo b. Si supponga che un campione di 900 pecore della razza Rambouillet nell’Idaho abbiano dato i seguenti risultati: 891 pecore con lana bianca e 9 pecore con lana nera. Si calcolino le frequenze alleliche.

                          R q =0.1; p= 0.9

                          3) Una popolazione di piante di soia segrega per i colori oro, verde chiaro e verde scuro prodotti rispettivamente dai genotipi codominanti CGCG, CGCD, CDCD. Un campione di questa popolazione contiene 2 soggetti color oro, 36 color verde chiaro e 162 color verde scuro. Si determinino le frequenze degli alleli CG e CD.

                          R. CG =0.1; CD =0.9

                          4) Qual’è la frequenza degli eterozigoti Aa in una popolazione con accoppiamento casuale in cui la frequenza del fenotipo dominante sia 0.19?

                          R. 0.18

                          5) La cecità al rosso e al verde è dovuta ad un gene recessivo legato al sesso. Circa 64 donne su 10000 non distinguono questi colori. Se l’incrocio è casuale, che percentuale di uomini ci attendiamo che mostri questo carattere?

                          R. 8%

                          6) In una popolazione di Drosophila un allele recessivo legato all’X, che dà il colore giallo al corpo, è presente nei genotipi alle frequenze previste da principio di Hardy-Weinberg. La frequenza di questo allele è del 20%. Tra 1000 femmine e 1000 maschi quali sono le frequenze attese degli individui con corpo giallo e con corpo di colore selvatico?

                          R. maschi gialli 200; maschi selvatici 800; femmine gialle 40; femmine selvatiche 960.

                          1) R.A. Emerson incrociò due diverse linee pure di mais e ottenne una F1 fenotipicamente di tipo selvatico, ma eterozigote per tre alleli che determinano i fenotipi recessivi a, b, c. Poi Emerson incrociò gli individui F1 con un tester omozigote recessivo per i tre geni, e nella progenie ottenne i seguenti fenotipi: 348 a; 385 b c ; 91 selvatico; 58 a b c; 19 c ;16 a b; 2 b; 2 a c.
                          A)Quali erano i genotipi delle linee parentali?
                          B) Disegnate una mappa di associazione per i tre geni includendo le distanze di mappa
                          C) Calcolate il valore dell’interferenza.



                          2)Un uomo ed una donna (V-1 e V-2) vogliono sposarsi, ma non sanno di avere in comune una trisavola (I-2) che era eterozigote per una malattia recessiva autosomica molto rara. Qual è la probabilità che il loro primo figlio sia una femmina affetta dalla malattia?
















                          3) Qual è la probabilità che dal matrimonio di due soggetti entrambi di gruppo sanguigno AB nascano:
                          3 figli dello stesso gruppo sanguigno dei genitori?
                          2 figli dello stesso gruppo sanguigno dei genitori e uno di gruppo sanguigno diverso?
                          3 figli di gruppo A?



                          4) In una pianta diploide i tre loci W/w, Y/y e Z/z sono associati in questo modo W--Y 18 um
                          Y---Z 26 um.
                          Se una pianta WYz/wyZ viene fatta riprodurre per autofecondazione, con che frequenza si otterranno piante di genotipo

                          WyZ/ WyZ assumendo che vi sia una interferenza del 41 %?

                          5) Femmine di Drosophila con gli occhi rossi , portatrici dell’allele white (legato al sesso) vengono incrociate con maschi selvatici con occhi rossi. Tra la progenie di questo incrocio (3800 figli) si ottengono 2 femmine con occhi bianchi. Spiegare questo risultato (escludendo che si tratti di una mutazione) ed indicare la costituzione cromosomica delle femmine F1 con occhi bianchi riguardo ai cromosomi sessuali.


                          6) Un uomo affetto da un certa malattia si sposa con una donna normale. La coppia genera otto figli (quattro maschi e quattro femmine); tutte le bambine sono affette dalla stessa malattia del padre, mentre nessuno dei maschi lo è. Di che tipo di eredità si tratta?
                          a. autosomica recessiva
                          b. autosomica dominante
                          c. associata all’Y
                          d. dominante associata all’X
                          e. recessiva associata all’X






                          7) Qual è la probabilità che dal matrimonio di due soggetti entrambi di gruppo sanguigno AB nascano:
                          4 figli dello stesso gruppo sanguigno dei genitori?
                          1 figlio dello stesso gruppo sanguigno dei genitori e due di gruppo sanguigno diverso?
                          3 figli di gruppo B?
                          2 figli di gruppo 0?

                          8) Due geni designati L ed M distano 12 unità di mappa. Un terzo gene, designato N, dista 20 unità di mappa da M e 8 unità di mappa da L. La generazione parentale è costituita da individui
                          Lmn /Lmn e lMN/lMN. Gli eterozigoti della F1 vengono sottoposti a incrocio di prova con individui lmn/lmn. Quale sarà il numero percentuale di discendenti con i seguenti genotipi?


                          A) LM n /lmn
                          B) lNm /lmn
                          C) LMN/lmn

                          9) Un genetista isola due nuove mutazioni della regione rII del batteriofago T4 chiamate rIIx e rIIy. Cellule di E.coli B vengono simultaneamente infettate con fagi che portano la mutazione rIIx e con fagi che portano la mutazione rIIy. Dopo la lisi delle cellule vengono raccolti campioni di lisato e uno viene fatto crescere in cellule di E. coli K, mentre il secondo in cellule di E. coli B ; si ottengono rispettivamente 3 e 8322 placche. Qual’è la frequenza di ricombinazione tra queste due mutazioni?

                          10) I geni x ed y distano 16 um. Da un incrocio tra un doppio eterozigote x y / + + con un doppio omozigote recessivo x y/ x y quanti individui con un solo marcatore recessivo (in omozigosi) sono attesi in una progenie di 1400 individui ?

                          11)Il daltonismo è un carattere recessivo associato al sesso. Marito e moglie con vista normale hanno una figlia daltonica affetta dalla sindrome di Turner. In un’altra famiglia, la madre è daltonica e il padre ha la vista normale. Il loro figlio è affetto dalla sindrome di Klinefelter e ha vista normale. Indicate in quale genitore è avvenuta la nondisgiunzione e durante quale divisione meiotica.

                          12) E’ stato isolato il DNA da un ceppo batterico con genotipo a+ b+ c+ d+ e+ che è stato in seguito usato per trasformare un ceppo di batteri con genotipo a-b-c-d-e-.
                          Le cellule trasformate sono poi state analizzate per sondare la presenza dei geni donati. Sono stati cotrasformati i seguenti geni:
                          a+ e d+
                          b+ e e+
                          c+ e d+
                          c+ e e+
                          Qual’è l’ordine dei geni a, b, c, d ed e sul cromosoma batterico?

                          13) Due topi neri femmine sono incrociati con lo stesso maschio bruno. In un certo numero di figliate la femmina X ha 9 topi neri e 7 bruni e la femmina Y 14 neri. Qual'è il meccanismo di ereditarietà del colore del pelo nero e bruno dei topi? Quali sono i genotipi dei genitori?

                          14) I geni M ed N sono sullo stesso cromosoma del granturco ad una distanza di 18 u.m. Il gene O e` su un altro cromosoma. Determinare la frequenza attesa di individui MN /MN; O/O derivanti dall’incrocio

                          M N / m n ; O / o x M N / m n ; O / o

                          15) La fenilchetonuria è una malattia metabolica umana in cui gli individui affetti omozigoti per l’allele recessivo p, sono privi di un enzima epatico richiesto per lo stadio iniziale di distruzione della fenilalnina in eccesso. Una donna il cui nonno paterno aveva la fenilchetonuria è sposata con un uomo fenotipicamente normale, con due genitori fenotipicamente normali, e un fratello con fenilchetonuria. Il carattere è raro e noi possiamo assumere che la nonna paterna ed entrambi i nonni materni della donna erano genotipicamente PP. Qual’è la probabilità che un figlio prodotto da questa coppia abbia la malattia?

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                          • enrico
                            ⭐⭐⭐
                            • Apr 2006
                            • 7098
                            • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                            • bracco italiano

                            #58
                            A me sembra , vedendo le poche expo che ho visto e le foto di esse, che gli allevatori hanno gia fatto una selezione di questi bracchi distribuendo altezza e peso in parti uguali rendendo il bracco più stilistico e longilineo lasciando le caratteristiche naturali quali grassella e gioaie e speroni.
                            Il problema è cambiare la mentalità di chi è preposto a definire lo stile di razza e qui la società specializzata dovrebbe fare qualcosa e l'ENCI cercare di capire che i tempi cambiano e con esso anche le morfologie delle razze seguendo il cambiamento che si è subito negli stili di caccia di conseguenza ai cambiamenti dei territori dove si cacia.
                            enrico

                            le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                            • ergenio

                              #59
                              1) Un genetista espone moscerini di Drosophila a un prodotto chimico mutagenico e ottiene 9 mutazioni sul cromosoma X che sono letali quando sono omozigoti. Le mutazioni vengono analizzate in coppie in analisi di complementazione, con i risultati mostrati nella tabella seguente. Un + indica complementazione (cioe` moscerini che portano entrambe le mutazioni sopravvivono), e un - indica non complementazione (moscerini che portano entrambe le mutazioni muoiono). Quanti geni (gruppi di complementazione) sono rappresentati dalle mutazioni e quali mutazioni fanno parte di ogni gruppo di complementazione?

                              1 2 3 4 5 6 7 8 9
                              1 - + - + + + - + +
                              2 - + + + + + + +
                              3 - + + + - + +
                              4 - + - + + +
                              5 - + + + -
                              6 - + + +
                              7 - + +
                              8 - +
                              9 -


                              2) Cinque diversi ceppi del fago T4 con delezioni nella regione rII sono stati analizzati per ricombinazione incrociandoli a due a due in E. coli B. Sono stati ottenuti i seguenti risultati, dove +=produzione di ricombinanti r+, e o=assenza di ricombinanti r+.

                              1 2 3 4 5
                              5 O + O + O
                              4 O O O O
                              3 O O O
                              2 + O
                              1 O

                              Disegnare la mappa delle delezioni

                              3) La mappa di delezione che segue presenta quattro mutanti per delezione (da 1 a 4) relativi al cistrone rIIA del fago T4.

                              Cinque mutanti puntiformi (da a ad e) di rIIA sono cimentati con i 4 mutanti da delezione e si controlla se danno ricombinanti r+; si ottengono i seguenti risultati:

                              a b c d e
                              1 + + + + -
                              2 + + - - -
                              3 - - + - +
                              4 - + + + +

                              Qual è l’ordine delle mutazioni puntiformi?
                              4) Nel nematode Caenorhabditis elegans, i geni associati dpy (corpo tozzo, dumpy) ed unc (comportamento scoordinato, uncoordinated) ricombinano con una frequenza del 2.3%. Se un eterozigote in "repulsion" che porta le mutazioni recessive di questi geni viene autofecondato, qual’è la proporzione della progenie che sarà sia dumpy che uncoordinated?


                              5) In un sistema di trasduzione generalizzata in cui opera il fago P1, il donatore è a+ b+ c- e il ricevente è a- b- c+. Dopo la trasduzione si seleziona in prima istanza l’allele donatore a+ e si esaminano 50 trasdotti a+ per saggiare la presenza degli altri alleli. I risultati sono i seguenti:

                              Genotipo Numero di colonie
                              b+ c+ 2
                              b+ c- 11
                              b- c+ 23
                              b- c- 14

                              Stabilire l’ordine dei tre geni e calcolare la frequenza di cotrasduzione tra a e b e quella tra a e c.


                              6) Il pedigree seguente si riferisce ad una rara malattia metabolica ereditata come un carattere autosomico recessivo. Calcolare la probabilità che da un’unione tra II-5 e II-8 nascano tre figli affetti dalla malattia in questione












                              7) Nella mappa di associazione del cromosoma 9 del granturco, tre geni Sh, Wx e Gl, identificati facilmente per gli effetti fenotipici dei loro alleli recessivi, hanno le posizioni




                              Dall’incrocio








                              quanti individui omozigoti recessivi ci si aspetterebbe tra la progenie di 1800 individui se l’interferenza fosse del 37.5%

                              8) I geni a e b distano 16 um. Da un incrocio tra un doppio eterozigote a + / + b con un doppio omozigote recessivo a b/ a b quanti individui con almeno un marcatore recessivo (in omozigosi) sono attesi in una progenie di 1700 individui ?

                              9) La Drosophila che trasporta duplicazioni (Dup) delle bande salivari mostrate nella figura seguente e` stata esaminata per determinare la quantita` di un particolare enzima.












                              Il diploide normale ha 200 unita` dell’enzima e nei ceppi con duplicazioni le quantita` di enzima sono:

                              DupA DupB DupC DupD DupE
                              200 300 305 301 307

                              In quale banda cromosomica si trova il gene corrispondente all’enzima ?

                              10) L’emofilia è un carattere recessivo associato al sesso. Marito e moglie normali hanno un figlio affetto dalla sindrome di Klinefelter portatore dell’allele dell’emofilia. Spiegare.

                              11) Un uomo ed una donna stanno pensando di avere bambini, ma il fratello dell’uomo è affetto da una malattia autosomica recessiva e anche la bisnonna della donna lo era. La donna ha una sorella con 4 bambini, nessuno dei quali ha la malattia. Qual è la probabilità che il primo figlio di questa coppia nasca affetto dalla malattia? Ammettiamo che la coppia abbia un figlio malato. Qual è la probabilità che nascano altri due figli malati


                              12) La distrofia muscolare di Duchenne è un carattere legato all’X. Una donna non affetta, ma eterozigote per la distrofia, ha dei figli con un uomo normale. Quali sono le probabilità di avere
                              A) un figlio maschio non affetto
                              B) un figlio non affetto o una figlia non affetta
                              tre figli tutti affetti

                              13) Il carattere considerato in questo pedigree non è molto raro, ma l’individuo I-1 è omozigote normale. Qual’è il tipo di ereditarietà di questo carattere? Qual è la probabilità che un figlio degli individui III-2 e III-3 manifesti il carattere?
















                              1) Un genetista espone moscerini di Drosophila a un prodotto chimico mutagenico e ottiene 9 mutazioni sul cromosoma X che sono letali quando sono omozigoti. Le mutazioni vengono analizzate in coppie in analisi di complementazione, con i risultati mostrati nella tabella seguente. Un + indica complementazione (cioe` moscerini che portano entrambe le mutazioni sopravvivono), e un - indica non complementazione (moscerini che portano entrambe le mutazioni muoiono). Quanti geni (gruppi di complementazione) sono rappresentati dalle mutazioni e quali mutazioni fanno parte di ogni gruppo di complementazione?

                              1 2 3 4 5 6 7 8 9
                              1 - + - + + + - + +
                              2 - + + + + + + +
                              3 - + + + - + +
                              4 - + - + + +
                              5 - + + + -
                              6 - + + +
                              7 - + +
                              8 - +
                              9 -


                              2) In Drosophila i geni “white”, “cherry” e “vermilion” sono recessivi, legati al sesso e interessano il colore dell’occhio. Dall’incrocio femmine white x maschi cherry si ottengono maschi white e femmine cherry. Dall’incrocio femmine white x maschi vermilion si ottengono maschi white e femmine con occhio di colore normale. Dite quali di questi geni sono tra loro alleli e spiegate il perchè.
                              R. white e cherry sono alleli perchè non complementano.

                              3) Cinque diversi ceppi del fago T4 con delezioni nella regione rII sono stati analizzati per ricombinazione incrociandoli a due a due in E. coli B. Sono stati ottenuti i seguenti risultati, dove +=produzione di ricombinanti r+, e o=assenza di ricombinanti r+.

                              1 2 3 4 5
                              5 O + O + O
                              4 O O O O
                              3 O O O
                              2 + O
                              1 O

                              Disegnare la mappa delle delezioni

                              R.







                              4) La mappa di delezione che segue presenta quattro mutanti per delezione (da 1 a 4) relativi al cistrone rIIA del fago T4.

                              Cinque mutanti puntiformi (da a ad e) di rIIA sono cimentati con i 4 mutanti da delezione e si controlla se danno ricombinanti r+; si ottengono i seguenti risultati:

                              a b c d e
                              1 + + + + -
                              2 + + - - -
                              3 - - + - +
                              4 - + + + +

                              Qual è l’ordine delle mutazioni puntiformi?

                              R. e c d b a




                              5) Sette mutanti da delezione rII del batteriofago T4 sono stati provati con lo “spot test” in tutte le combinazioni a coppia per saggiare la loro capacita` di dare ricombinanti r+. I risultati appaiono nella tabella seguente. Il segno “+” indica che si sono osservati ricombinanti; uno “0” indica che non si sono osservati ricombinanti. Disegnare una mappa topologica di queste mutazioni.




                              R.


                              .







                              6) Cinque diversi ceppi del fago T4 con delezioni in rII sono stati analizzati per ricombinazione incrociandoli a due a due in E. coli B. Sono stati ottenuti i seguenti risultati, dove + = produzione di ricombinanti r+, e O = assenza di ricombinanti r+.

                              1 2 3 4 5
                              5 O O O O O
                              4 O + + O
                              3 O O O
                              2 + O
                              1 O

                              Disegnare una mappa di delezione compatibile con questi risultati.


                              R.





                              7) Sei mutanti da delezione rII del batteriofago T4 sono stati provati con lo “spot test” in tutte le combinazioni a coppia per saggiare la loro capacita` di dare ricombinanti r+. I risultati appaiono nella tabella seguente. Il segno “+” indica che si sono osservati ricombinanti; uno “0” indica che non si sono osservati ricombinanti. Disegnare una mappa topologica di queste mutazioni.






                              0 0 + + + 0

                              0 + 0 + 0

                              0 + 0 +

                              0 0 0

                              0 0

                              0




                              R.








                              8) Nella regione rII del fago T4 è stato trovato un certo numero di mutazioni. Dai dati di ricombinazione, mostrati nella tabella, si determini se ciascun mutante è un’alterazione puntiforme o una delezione (+ = ricombinazione, - = non ricombinazione). Due dei quattro mutanti subiscono una mutazione all’indietro; non si è mai osservato invece, che gli altri due mutanti mutassero all’indietro. Si disegni una mappa topologica per rappresentare la propria interpretazione.

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                              • ergenio

                                #60
                                1) Le persone di costituzione cromosomica sessuale XXY sono fenotipicamente maschi. Una donna eterozigote per il daltonismo, mutazione legata alla X, si accoppia con un maschio normale ed ha un figlio XXY daltonico. Quale tipo di non disgiunzione può spiegare questo risultato?

                                2) La figura indica sei bande su un cromosoma politenico di Drosophila e la lunghezza di cinque delezioni. Si sa che questa regione contiene gli alleli recessivi a, b, c, d, e, f ma non si sa il loro ordine.


                                Combinando ciascun allele con ciascuna delezione si ottengono i risultati riportati nella tabella. (Il segno - indica che la delezione elimina l'allele selvatico)

                                a b c d e f
                                Del 1 - - - + + +
                                Del 2 - + - + + +
                                Del 3 - + - + - +
                                Del 4 + + - - - +
                                Del 5 + + + - - -

                                Indicare su quale banda del cromosoma si trova ciascun gene.

                                R.le bande 1-6 corrispondono a b,a,c,e,d,f nell’ordine

                                3) Un'inversione eterozigote presenta un cromosoma nell'ordine normale:

                                a b c d e f g h


                                e uno nell'ordine invertito:

                                a b f e d c g h


                                Un crossing over doppio fra quattro filamenti avviene nelle zone f---e e d---c.
                                Si disegnino le figure della prima anafase e si mettano le indicazioni.

                                4) I geni recessivi a, b, c, d, e ed f sono strettamente associati su un cromosoma, ma non si conosce il loro ordine. Nella regione sono state esaminate tre delezioni. Una delezione copre a, b e d; un’altra copre a, d, c ed e; la terza copre e ed f. Qual e` l’ordine dei geni?

                                R.badcef o bdacef

                                5) La Drosophila che trasporta duplicazioni (Dup) delle bande salivari mostrate nella figura seguente e` stata esaminata per determinare la quantita` di un particolare enzima.



                                Il diploide normale ha 100 unita` dell’enzima e nei ceppi con duplicazioni le quantita` di enzima sono:

                                Dup1 Dup2 Dup3 Dup4 Dup5 Dup6
                                143 152 160 155 148 98

                                Quale banda cromosomica e` piu` probabile che trasporti il gene corrispondente all’enzima?

                                R. 3

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